mercoledì, novembre 05, 2014

RECENSIONE di L'imperatore di Ocean Park di Stephen L. Carter

Buona sera, bloggers e lettori! Ci ho messo tantissimo tempo, ma finalmente ce l'ho fatta a finire il lunghissimo libro che da' il titolo a questo post: "L'imperatore di Ocean Park".


Copertina italiana del libro
PREMESSA
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, in quanto io non ho mai letto un legal thriller in vita mai e questo è stato il primo di questo genere. Sì, ne vale la pena. E sì, mi è piaciuto molto.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
Il vecchio giudice federale, candidato alla Corte Suprema e confidente di Nixon e Reagan, è morto. Ma prima di andarsene ha lasciato delle fantomatiche "ultime volontà" dietro alle quali si cela un pericoloso segreto, un mistero nascosto in un sofisticato problema scacchistico annotato ossessivamente su un diario. Mentre suo figlio Talcott inizia a scavare nel passato alla ricerca di risposte a inquietanti interrogativi, in cui si fa strada un orribile sospetto sulla morte del padre. E il suo mondo crolla definitivamente quando si rende conto di essere entrato in un gioco assai più grande di lui, dove a essere in pericolo è la sua stessa esistenza.

"Un grande legal thriller. Un congegno perfettamente congeniato." (John Grisham)
"Il libro che rivoluzionato il genere" (Panorama)

RECENSIONE
Copertina americana del libro
Talcott Garland è sempre stato abituato alla ricchezza, infatti i suoi genitori erano molto ricchi e fin da piccolo non gli facevano mancare nulla, Talcott è il secondogenito, infatti i figli di Claire e Oliver Garland sono tre: Addison, Talcott e Mariah. I fratelli Garland sono molto diversi l'uno dall'altro, dove Addison è espansivo, frivolo e dedito al puro divertimento e, diciamo così, ai suoi interessi (fra cui compaiono le sue innumerevoli conquiste), Talcott è invece molto riservato, quasi timido oserei dire, dato che è questa l'impressione che mi ha dato, stoico e soprattutto reagisce in modo passivo ai problemi della vita, cosa che si può riscontrare nel fatto che lui aveva da sempre problemi con sua moglie Kimberly "Kimmer" ma non ha mai affrontato apertamente il discorso con lei; Mariah invece era la prima della classe in molte materie e anche per quanto riguardava gli sport, la ragazza ha sempre brillato. Quando il Giudice (Oliver Garland) muore, il mondo di Talcott comincia ad incrinarsi e lentamente imploderà. Talcott ritrova nella sua casa messa a soqquadro a Marthas Vineyard una lettera di suo padre, qualche giorno dopo riceve sia il pedone nero che il pedone bianco da uno o una sconosciuta. Il ritmo del romanzo all'inizio è molto lento, costituito per lo più da descrizioni accurate dei sentimenti del protagonista-narratore, una sorta di io narrante; ma quando si giunge alla parte centrale, il romanzo accelera il suo ritmo, fino ad arrivare agli ultimi concitati quattro capitoli, in cui si scopriranno molte, moltissime cose. I signori Garland, occorre sottolinearlo, per via dei problemi razziali sollevati nel libro, sono di colore, o come vengono chiamati nel libro le persone di colore, sono "persone della nazione più scura". Figura controversa e, al contempo interessante è quella di Jack Ziegler o "lo zio Jack", come viene chiamato da Talcott. La moglie di Talcott, Kimberly è in lizza per entrare alla Corte Suprema, ma molti problemi personali si metteranno fra lei e ciò che vorrà, tra cui una relazione extraconiugale con un alunno di suo marito, ovvero Sweet Nellie, anch'esso sposato.

Io vorrei raccontarvi tutto il romanzo in un post solo, ma non credo che un post mi basti, perché il romanzo era lungo 750 pagine e sono successe un casino di cose. Vi basti solo sapere che il mistero del Doppio Excelsior su cui il Giudice aveva indirizzato Talcott non era un problema scacchistico relegato allo spazio degli scacchi o del cimitero, ma era un problema scacchistico in cui i due pezzi che si fronteggiavano erano esseri umani.

L'ambientazione che fa da sfondo a tutte le avventure e disavventure dei personaggi, nonché le innumerevoli morti e quant'altro, avviene nel Nord America nel New England, fra Marthas Vineyard e i piccoli paesi che sono vicino a questo paese.

Dunque, io personalmente consiglio questo libro se volete provare a leggere qualcosa di diverso, ma se volete leggere qualcosa di lungo, allora no. Questo libro richiede un sacco di tempo, e ancora di più ne ritiene la versione compatta, visto che ha 100 pagine in più.

Vi lascio con due citazioni tratte da "L'imperatore di Ocean Park": "Ho fatto delle scelte, Talcott. Scelte difficili. E le scelte producono delle conseguenze.  Credo che questa sia la prima regola di qualsiasi etica: le scelte producono delle conseguenze. Tutte. Io l'ho sempre accettata. Ho fatto delle buone scelte e ne ho ricavato benefici. Ho fatto delle scelte sbagliate e ne ho sofferto. Tutti noi ne abbiamo sofferto." (Jack Ziegler a Talcott)

"Conseguenze, Talcott. Un termine troppo poco usato. Oggi viviamo in un mondo in cui nessuno crede che le scelte debbano avere delle conseguenze. Ma posso rivelarti il grande segreto che la nostra cultura cerca di negare? Non puoi sfuggire alle conseguenze delle tue scelte. Il tempo scorre in una sola direzione." (Jack Ziegler a Talcott)

Giada

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