domenica, agosto 23, 2015

RECENSIONE di Buonanotte amore mio di Daniela Volonté

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Come va? Io sto aspettando che Décio mi risponda, nel frattempo ho compilato una richiesta di traduzione per il libro di una mia amica scrittrice a cui tengo molto, e voglio che tutti gli anglofoni possano amare questo libro tanto quanto l'ho amato io nella versione italiana. Ma bando alle ciance, ora è il momento di recensire "Buonanotte amore mio" di Daniela Volonté. Buona lettura!

PREMESSA
Non sapevo che questo libro fosse nato come self, ma ero molto curiosa di leggerlo, visto che è piaciuto a tante persone. Beh, ho dato tre stelline su Goodreads, non mi è piaciuto molto ma non posso dire anche che non mi sia piaciuto. Diciamo che non mi ha fatto emozionare tanto quanto gli altri libri che ho letto, ma che non mi ha lasciata nemmeno del tutto indifferente.

TRAMA (da Goodreads)
Valentina Harrison lavora a Milano, in un’agenzia pubblicitaria internazionale. È intelligente e precisa, ma poco appariscente, per questo passa spesso inosservata. Non ha alcuna passione per i bei vestiti, i tacchi, le borse, lo shopping in generale e, pur amando la città, preferisce vivere in un tranquillo paesino di provincia.

James Spencer, affascinante e snob, vive negli Stati Uniti. Quando un problema mette in crisi l’agenzia e lui viene convocato a Milano per risolverlo, i due, opposti in tutto, si conoscono. Il loro primo incontro si rivela un totale insuccesso: James è un uomo che cura l’aspetto fisico e la sciatteria di Valentina lo innervosisce, in più è burbero e le si rivolge con poco garbo. Lei, invece, è gentile, dolce e attenta ai piccoli ma essenziali gesti. Eppure, sin da subito cade vittima del suo fascino. L’obiettivo di James è salvare l’agenzia dai guai in cui versa e, consapevole dell’affidabilità di Valentina, decide di coinvolgerla per raggiungere l’importante meta professionale. Ma questa collaborazione forzata farà assumere al loro rapporto sfumature davvero inaspettate…

RECENSIONE
"Buonanotte amore mio" è un romance che ruota attorno a Valentina Harrison, assistente personale di Susan Mars, che da un giorno all'altro si ritrova senza account (cioè Susan), che ha imbrogliato tre aziende insieme alle quali aveva stipulato dei contratti di lavoro e si è intascata i soldi sparendo nel nulla. Al suo posto viene chiamato l'americano James Spencer, un riccone donnaiolo snob che si diverte a passare da una donna all'altra e che non vuole avere legami stabili. Indubbiamente all'inizio, quando ho letto dell'assistente-sfigata e del nuovo arrivato-figaccione-riccone l'ho istintivamente associato alle 50 sfumature di E.L. James. Sì, perché il parallelo è inevitabile e penso che in fondo, un po' tutte l'abbiamo pensato a inizio libro. Il carisma, la ricchezza e l'avvenenza di James non passano inosservate e in ogni posto dove va ogni donna ci prova con lui, che sia la sua temporanea assistente a New York (Natalie "Nat"), che sia la sua scopamica, che lui e il suo amico Matthew si sono ripassati e l'hanno rigirata come un calzino (Eva), che sia l'avvenente delegato donna dell'agenzia per la quale lavorano (perdonatemi, ma non mi ricordo il suo nome), o che sia una donna psicotica (Emma), lui attrae tutte le donne. E' la versione maschile di Angelica di Ludovico Ariosto. Ricordo che una volta, alle superiori, la mia prof di letteratura italiana ci ha raccontato la storia di Angelica nell'Orlando Furioso, in cui ogni uomo che incontrata s'innamorava subito di lei...Ecco qui è più o meno la stessa cosa, solo che James attrae sessualmente tutte le donne che incontra sulla sua strada. Questo fatto di per sé è improbabile che si realizzi, a meno che l'uomo in questione non sia Adone fatto persona. E posso ammettere che in questo James gli si avvicina molto. Tuttavia James mi ricorda molto anche Christian Grey e non riesco a non associarlo a questo nome: è un uomo bello e ricco che s'innamora della ragazza "poverina" di turno che subisce una trasformazione e che alla fine lo cambierà profondamente. Sì, sono perfettamente cosciente che ormai questa è una plot molto usata dagli scrittori rosa (non tutti, voglio precisare), ma ciò non significa che il romanzo sia uguale alle 50 sfumature perché... C'è un perché: se in qualche modo gli si avvicina molto, allo stesso modo gli si allontana. James è un uomo orfano di madre, che discute continuamente con il padre, al quale ha fregato l'azienza Global Media che lui voleva solo per il sadismo di farlo. Come ha detto Mirya nella recensione di Goodreads, il libro è pieno di cliché, ho provato con tutta me stessa a dire "no, non è così", "il libro non è come lo descrive Mirya" mentre lo leggevo, ma man a mano che proseguivo nella lettura mi rendevo conto che lei aveva proprio ragione. L'associazione tra bello-cattivo e brutto-onesto/buono è lampante. Questo non significa che il libro non mi è piaciuto completamente, la storia è molto emozionante in certi punti, piacevole ma i dettagli sopra elencati hanno fatto calare di molto il mio giudizio finale. Mi sento di dire che per me questo libro è stato "né zuppa né pan bagnato" complessivamente. Sono tre tiepide stelline. 

Il libro alterna i punti di vista di James e Valentina, permettendoci di conoscere cosa hanno provato e pensato entrambi durante lo sviluppo della storia.Vorrei precisare che solo perché questo libro mi è piaciuto, non significa che non leggerò nient'altro di Daniela. Non so, ho fatto molta fatica a terminarlo e di solito quando succede vuol dire che un libro non mi piace molto. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo libro:
"Dio, odio sentirmi così. Odio lui, quando mi fa sembrare un essere insulso con il solo tono della sua voce. No, non è la verità. Vorrei, ma non riesco a odiarlo. Disprezzo di più me stessa perché gli permetto di far crollare le mie sicurezze e penetrarle tanto facilmente da destabilizzarmi in questo modo."
(Valentina Harrison)

Giada

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