giovedì, settembre 22, 2022

RECENSIONE DI THE INHERITANCE GAMES DI JENNIFER LYNN BARNES

Buon pomeriggio, fantastics! Dopo non so quanto tempo sono tornata! Sì, sono cambiate tante cose.
Sono cambiate tantissime cose, per dirla tutta. Io, per prima. Questi due anni, come proprio i due prima ancora del 2020, mi hanno cambiata. Il mercato dei blogger si è spostato dai blog, come questo, ed è approdato prima su Instagram e poi su Tik Tok. E' cambiato tutto in fretta... A volte troppo in fretta.
Ma, in ogni caso, sono su entrambe le piattaforme se mi cercate!

Oggi pomeriggio vi recensirò un libro che ho amato alla follia e ho iniziato, per poi mollare, la settimana in cui ho avuto un incidente d'auto. Non so in quanti siate rimasti qui, nel mio spazio di web, ma siete i benvenuti. Siete sempre i benvenuti qui, ricordatelo!

PREMESSA
Ho visto Knives Out, tempo fa, su Netflix. L'ho amato alla follia, tanto da rivederlo altre tre volte. 
Penso che lo rivedrò ancora, perché mi piace veramente tantissimo come film. Ecco, questo film ne è la sua versione letteraria. Quindi, se avete amato il film, vi consiglio anche il libro!

TRAMA (DA IBS.IT)
Dopo il grande successo negli Stati Uniti, dove ha lasciato a bocca aperta le lettrici e scalato le classifiche, diventando bestseller istantaneo del New York Times, The Inheritance Games, primo volume dell'imperdibile saga New Adult di Jennifer Lynn Barnes, approda finalmente in Italia.

TU SEI UN ENIGMA, UN ROMPICAPO. TU SEI SPECIALE 
Avery Grambs ha dei piani ben precisi per il futuro: sopravvivere al liceo, ottenere una borsa di studio e dare una svolta alla sua vita. Ma quei piani cambiano in un istante quando scopre che Tobias Hawthorne, un eccentrico miliardario che lei non ha mai sentito nominare, le ha lasciato in eredità tutta la sua fortuna. Il lato negativo? Per ottenere il denaro di Hawthorne, Avery deve trasferirsi nella sua tenuta, dove ogni stanza trasmette l'amore per i puzzle e gli indovinelli del defunto proprietario. E dove vive tutta la sua famiglia, e specialmente i quattro nipoti del miliardario: pericolosi, affascinanti, scaltri e cresciuti con l'idea che l'eredità del nonno spetti loro di diritto. Catapultata in un mondo in cui a farla da padrone sono la ricchezza, i privilegi e soprattutto i segreti, Avery deve imparare le regole di un gioco rischioso a cui i fratelli Hawthorne partecipano da sempre e cercare di resistere all'attrazione verso due di loro in particolare 
Età di lettura: da 12 anni.

RECENSIONE
Aaaah! Non potete capire quanto io abbia bramato questo romanzo, negli ultimi mesi. Negli ultimi giorni, poi, restare concentrata stava diventando difficile. Non fraintendetemi, sono super orgogliosa del traguardo che ho raggiunto, ma quando fatichi a concentrarti vuol dire che sei in pre-burnout. 

Avery Kylie Grambs è una ragazza di diciotto anni, a cui è morta la madre e che vive in un appartamento con la sua sorellina e il suo violento ragazzo. La sua vita cambia quando, di botto, viene nominata ereditiera di tutto il patrimonio degli Hawthorne. Già dal nome  non si prospettava niente di semplice, visto che thorn significa spina in inglese. Già da qui avevo capito che sarebbe stata una lettura molto intrigante e, a livello intellettuale, stimolante. Sì, ho scoperto alcune cose di cui non sapevo l'esistenza e che mi hanno aperto un mondo xD Avery conosce subito i famosi 4 fratelli Hawthorne, figli delle rispettive figlie (una molto superficiale e oca, l'altra meschina e calcolatrice): Xander (gioviale e simpatico), Jameson (uno dei miei preferiti in assoluto, perché adoro alla follia i belli e dannati e proprio per questo dovrò recuperare il romanzo omonimo di Fitzgerald), Grayson (TANTA ROBA, cioè è il motivo per cui ADORO i personaggi più grandi, brooding, sexy ed eleganti), Nash (il più grande e texano, molto maturo per la sua età). Libby, la sorellina di Avery di cui ho appena ricordato il nome, è attratta da Nash. Nash che, però, ha il solo scopo di proteggerla. In verità, l'autrice ha lasciato intendere che ci sia qualcosa tra loro, anche di poco chiaro, quindi spero che la ship parta. Per il resto, tutta la storia gira attorno a due domande fondamentali: perché Tobias Hawthorne ha scelto *proprio* Avery e non un'altra ragazza qualunque? Perché non riesce a comprendere che legame ci sia tra lei e sua madre? Cosa le nasconde?

E' così che dev'essere un magnifico libro. Non deve dare tutte le rispose subito. Non deve rivelarsi subito. Anche Stephen King lo dice. Ecco, mi ha conquistata, e ho già prenotato il sequel nella Rete Bibliotecaria Padovana.

Per il resto, ho trovato lo svelamento progressivo dei segreti qualcosa di reso alla grande e che va di pari passo con la confusione interna della protagonista. Sebbene scritto in terza persona e solo dal POV di Avery, il romanzo risulta molto coinvolgente e, di fatto, una lettura molto scorrevole grazie al fatto che i capitoli sono molto brevi. Ve lo consiglio? Ma certo che sì. Lo leggerei di nuovo? Di solito non rileggo mai i libri, ma questo lo rileggerei, sul serio.

Vi lascio con una citazione tratta da questo romanzo che vi consiglio di recuperare al più presto (come Altas Six, nella mia wishlist da secoli, ormai):
"Perché, in tutte le strategie vincenti a lungo termine, bisogna sapere quando ingannare le aspettative dell'avversario e quando sovvertirle."
(Avery Kylie Grambs)


xoxo,
Giada

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