lunedì, ottobre 31, 2022

RECENSIONE DI CIRCE DI MADELINE MILLER

Buona sera, fantastics! Buon Halloween e, per chi di voi ama il paganesimo e la mitologia celtica, Buon Samhain! Stasera sono molto indecisa se recuperare Scream e Insidious (entrambi non li ho mai visti), oppure proseguire la visione di The Rings of Power. Ad ogni modo, oggi ho finito questo magnifico romanzo sulla figura della dea Circe e che dire raga... una meraviglia, come tutto ciò che esce dalla penna di Madeline Miller.

PREMESSA
Circe è una figura che mi ha sempre affascinato. Non ho mai saputo molto della sua storia, o meglio, backstory personale perché a scuola non ci siamo mai soffermati molto su ogni figura minore della mitologia greca. Dire che ho amato questo romanzo sarebbe un eufemismo. Al pari de La canzone d'Achille, questo romanzo è un gioiellino della letteratura contemporanea. Un puro gioiello. Già fin d'ora ve lo posso consigliare, se amate questa mitologia - da parte mia, non l'ho mai approfondita molto per svariate ragioni, e anche perché la mia preferita è sempre stata quella nordica. Ma mi sto appassionando di brutto a quella greca. Mi sa che sto entrando, a pieno titolo, nella mia fase mitologia greca xD

TRAMA (DA AMAZON.IT)
Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare. Poggiando su una solida conoscenza delle fonti e su una profonda comprensione dello spirito greco, Madeline Miller fa rivivere una delle figure più conturbanti del mito e ci regala uno sguardo originale sulle grandi storie dell'antichità.

RECENSIONE
Circe di Madeline Miller è, come dicevo, un gioiello della letteratura contemporanea. Uno dei migliori romanzi dell'anno, e sapete quanto io sia esigente quando si tratta di romanzi - tantissimo. E' stato bello vedere che Madeline non solo ha superato le mie aspettative, ma ha superato sé stessa con questo romanzo. Se con La canzone d'Achille mi ha spezzato il cuore e poi l'ha ricomposto, con questo mi ha letteralmente travolta e conquistata definitivamente. 

Vorrei mettere una citazione qua in mezzo e ho una marea di cose da dire, che non so nemmeno da che parte cominciare. Partiamo col dire che la storia di Circe è, proprio perché questo è un romanzo, rielaborata. Per la maggior parte, però, si attiene al mito. Io non sapevo che Circe fosse figlia di una naiade e di Elios, il dio del Sole. Non sapevo che, secondo la mitologia, venisse trattata in malo modo da tutti i suoi pari e che venisse isolata e poi emarginata in quel modo atroce. Devo confessarvi che mi sono rivista molto in Circe, la reietta e la ribelle, e poi quella da cui tutti vanno in cerca prima o poi. 

Così erano allora i miei anni. Vorrei poter dire di aver trascorso tutto quel tempo cercando una via di fuga, ma in verità mi ci ero aggrappata, temo, convinta che quei tediosi tormenti fossero tutto ciò che c'era, fino alla fine dei miei giorni.

Ostracizzata e reietta nel mondo degli dèi, Circe scopre per puro caso i suoi poteri trasformando Glauco da marinaio con un padre violento e abusivo a un tritone. Un gesto che lei fa, disperato, per conquistarsi l'amore. Perché in fondo è questa, la vera storia di Circe: una donna, una dea, alla ricerca di qualcuno che l'ami così come. Alla ricerca di qualcuno che l'accetti coi suoi pregi e i suoi difetti. Alla ricerca di qualcuno da poter chiamare 'casa', poiché tutti coloro che aveva intorno l'hanno abbandonata per un motivo o per un altro. Alla ricerca di un posto da chiamare casa, dove potersi sentire al sicuro e non subire le prese in giro continue delle sue sorelle naiadi. 

Circe è molto più di una maga. Ed è molto più di una dea. Nella sua storia ho visto non solo me stessa, ma anche quell'umanità che la mitologia spesso non conferisce agli dèi. Anzi, li allontana ancora di più da essa se possibile. Una dea spezzata, rotta. Una dea alla ricerca di qualcuno che l'accetti e l'ami così com'è, senza farla sentire in difetto per la sua eccentricità. 

Fu la mia prima lezione. Celato sotto il dolce volto familiare delle cose, ce n'è un altro in attesa di spaccare in due il mondo.

E così, dal suo POV, vediamo la sua evoluzione. Dapprima dall'aiuto, segreto, di Prometeo. Poi la scoperta della sua magia. Poi la trasformazione di Glauco. Infine la sua punizione nell'isola di Eea, per aver avuto l'ardire di usare il termine pharmakos. Un obbrobrio agli occhi degli dèi. 

Non so cos'altro dire, perché questo romanzo mi ha lasciata senza parole. Oltre a quelle che vi ho già detto, obv. Adesso vado a preparare la cena, ma sappiate che vi consiglio questo romanzo con tutto il cuore e, vi giuro, vi appassionerete anche voi alla mitologia greca grazie a Madeline.

Vi saluto con una citazione, l'ultima:
"Lui non intende dire che non fa male. Non intende dire che non siamo spaventati. Solo questo: che siamo qui. E questo vuol dire nuotare nella corrente, camminare sulla terra e sentirne il tocco sotto i piedi. E' questo che significa essere vivi."
(Circe)

xoxo,
Giada

giovedì, ottobre 27, 2022

RECENSIONE DI THE HAWTHORNE LEGACY (THE INHERITANCE GAMES #2) DI JENNIFER LYNN BARNES

Buona sera, fantastics! Ieri, spulciando su Goodreads, ho trovato la data di uscita del terzo libro nella serie dedicata agli Hawthorne e... *rullo di tamburi* uscirà il 30 agosto 2022! Sì, lo so, è molto molto lontano, ma sempre meglio di niente, no? Ad ogni modo, ho AMATO alla follia questo sequel! Cioè, già avevo amato moltissimo il primo, ma questo secondo è impareggiabile!

PREMESSA
Vi confesso che ero molto indecisa se leggere la Corte di Nebbia e Furia di Sarah J Maas oppure questo. Giorni fa non ero proprio del mio umore migliore, quindi sono andata sul sicuro con il proseguimento della storia di Avery e dei fratelli Hawthorne (preciso, vorrei un amico come Xander!). Alla fine, si è rivelata una scelta perfetta, dato che tornare in questa storia mi ha fatto sentire un po' come quando si torna a casa dopo tanto tempo. E' bello. E' piacevole. Ma, soprattutto, finalmente ho deciso con chi shippare Avery lol Eh sì, io sono per il dark e brooding character come Grayson Hawthorne, perché sì, l'adrenalina e il rischio di Jameson sono belli, ma ho un debole per i personaggi brooding e, diciamocelo, parecchio stronzi.

TRAMA (DA AMAZON.IT)
«NON C'È NESSUNA REGOLA CHE CONTI QUANTO VINCERE.»

Dopo aver ricevuto inaspettatamente l'eredità di Tobias Hawthorne, Avery sta vivendo una nuova vita che mai avrebbe immaginato per sé: paparazzi, schiere di addetti alla sicurezza, una dimora immensa e tentacolare piena di tranelli e più denaro di quanto sia concepibile. Eppure, nella sua mente aleggia una sola domanda: perché io? Ed è per darsi una risposta che si ritrova invischiata in una caccia al tesoro letale a fianco dei quattro fratelli Hawthorne, che a volte paiono alleati, a volte temibili sfidanti sempre un passo avanti a tutti. Indovinello dopo indovinello, segreto dopo segreto, Avery è sempre più combattuta tra due dei ragazzi, Grayson e Jameson. Se il primo la attrae perché è razionale e responsabile, il secondo le piace per il motivo opposto, ovvero perché è folle e sempre pronto a correre rischi. Mentre minacce e pericoli sembrano celarsi dietro ogni angolo, Avery scoprirà qual è il legame tra lei e gli Hawthorne? E, soprattutto, riuscirà a capire a quale dei fratelli donare il suo cuore?

L'atteso, emozionante sequel di The Inheritance Games, il romanzo bestseller di Jennifer Lynn Barnes che si è affermato come un caso editoriale internazionale. Amanti delle sfide e dei rompicapi, gli Hawthorne hanno fatto colpo sui lettori e presto saranno protagonisti di una serie tv firmata Amazon Studios.

RECENSIONE
Holy fucking moly! Holy fuckiting fuck. Okay, penso di aver reso l'idea! Questo romanzo è stato un viaggio emozionante, molto più emozionante del primo - anche se, come vi avevo già anticipato, ho amato il primo romanzo alla follia! Ma questo, raga... Oh, questo è ancora meglio!

Il romanzo riprende da dove avevamo lasciato il precedente, ovvero con Avery che risolve, finalmente, il rebus presente nel primo libro. Tuttavia, il gioco non è affatto finito; perché Tobias Hawthorne le ha lasciato un gioco tutto per lei che deve risolvere e che la riguarda personalmente. Un gioco che riguarda la sua famiglia e, soprattutto, la sua mamma. Perché, ricordiamolo, la sua mamma è morta e il suo patrigno (o padre? Non è uno spoiler, non ho davvero capito cosa sia Ricky Grambs per lei) l'ha abbandonata, lei è rimasta a prendersi cura di sua sorella. E viceversa, Libby si è presa cura di lei. Giuro che, nel primo romanzo, pensavo che Libby fosse la più piccola. Non avevo capito che avesse 23 anni! Quando l'ho letto, in questo, mi sono detta che finalmente tutto adesso aveva un senso! Voglio dire, sarebbe stato da pedofilo, da parte di Nash, fare il filo a una minorenne!

Se la prima storia, e quindi i primi enigmi, erano al cardiopalma; qua lo sono ancora di più. E' come se questa fosse la versione up di un videogioco, e questo fosse uno dei livelli più alti. Sì, lo so, sto parlando come Xander Hawthorne ma, accidenti! Che figata incredibile!

Mi rendo conto che non sto dicendo molto e che, di fatto, questa recensione è corta. Ma se inizio a parlarne, rischio di spoilerarvi tutto e non voglio. Voglio che vi godiate questo romanzo quanto me lo sono goduto io. 

Allo stesso modo, finalmente la situazione di triangolo tra Avery, Jameson e Grayson viene almeno parzialmente risolta e finalmente Avery *sembra* aver scelto quale dei due vuole. Non vi dirò chi. Io dico solo che avrei preferito l'altro. E se leggete il mio Instagram, saprete che al posto suo avrei fatto un bel panino coi due fighi al posto di sceglierne uno solo.

Ad ogni modo, vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo. Ve lo straconsiglio di cuore, oltre al fatto che finalmente ad agosto esce il terzo! Yeeeeah!
"Lei lo amava. Sentii una fitta al petto. 
Amarlo faceva male, eppure lei lo amava lo stesso."
(Avery Kylie Grambs)

xoxo,
Giada

domenica, ottobre 23, 2022

RECENSIONE DI UNO DI NOI STA MENTENDO (ONE OF US IS LYING #1) DI KAREN MCMANUS

Buona sera, fantastics! Sono reduce da due giorni di fuoco, tra cui il giorno del mio compleanno. Anzi, diciamo che dal 21 al 23 le mie giornate sono state di fuoco in tutto e per tutto, e che almeno oggi vorrei un po' di serenità. Non vi sto a spiegare i motivi, ma il libro che ho scelto calza a pennello con tutto. Ad ogni modo, welcome to my 30s! Un gran mal di testa da ciclo, The Boys e sonno costante! 

PREMESSA
L'ho già detto su Instagram e lo dico anche qua, sono solo due i motivi che mi hanno spinto a iniziare Uno di noi sta mentendo, e sono: il fatto che i teen drama/mystery sono i miei guilty pleasures come i libri trash, e secondo perché voglio cominciare a guardare la serie - a breve su Netflix uscirà anche la seconda stagione, quindi dovrò recuperare anche il sequel di questo romanzo. Don't worry, per The Witcher non farò così. Stavolta l'ho fatto solo perché avevo bisogno di un romanzo leggero e anche, speravo, migliore di Paper Crown di Erin Watt. Inoltre, l'ho iniziato perché dalle premesse sembrava una versione libresca di The Breakfast Club (film che ho amato, btw). Ad ogni modo, gli ho dato 3 stelline. La sufficienza, direi.

TRAMA (DA AMAZON.IT)
"Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po' ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi." 
Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...

RECENSIONE
Partiamo con il dire che davvero pensavo che questo libro fosse una versione libresca di The Breakfast Club, dato che le premesse erano simili al film. O meglio, come sarebbe stato The Breakfast Club se non ci fosse stato un omicidio in mezzo. 

Cinque studenti sono costretti a passare una lunga ora in punizione. Ogni personaggio costretto in quello spazio dal professor Avery, che li ha beccati con un cellulare in mano, rappresenta l'archetipo dei personaggi dei film comedy: la bionda svampita e popolare, la nerd fissata con l'entrare all'Ivy League, il giocatore di baseball, il reietto e, infine, lui. Il ragazzo più odiato della scuola (che, a conti fatti, è l'unica differenza col film visto che c'è anche la cleptomane). Ma andiamo con ordine: Addy Prentiss è una ragazza bionda che vive come se fosse l'appendice del suo ragazzo Jake. All'inizio del romanzo, almeno, è una smidollata che vive sotto i condizionamenti che le sono stati imposti da sua madre e dal suo ragazzo, il classico 'jock' americano. Abbiamo poi Bronwyn (non so manco se l'ho scritto giusto) Rojas, una nerd che fa di tutto per essere la prima della classe. C'è poi Cooper Clay, il classico giocatore di baseball che sta insieme alla più figa della scuola. Infine c'è Nate, il reietto. Il ragazzo che non ha più niente, che deve badare a suo padre alcolizzato e che spaccia droga. A completare il quadro c'è Simon Kelleher, un ragazzo che ha creato l'app Senti Questa per spifferare i segreti di tutto il corpo studentesco. Una sorta di Gossip Girl, insomma. E Gossip Girl è come sarebbe stato Dan, se i produttori avessero usato un po' di cervello e avessero reso Gossip Girl qualcun altro. 

Ciò ch'è iniziata come una semplice punizione, si trasforma alla fine in qualcosa di molto peggio. Perché Simon, dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua, ha un attacco asmatico e non ha più la sua EpiPen. Nessuno riesce a salvarlo. Da qui, i Quattro verranno indagati per omicidio a rotazione. Fino a quando la verità non verrà a galla. 

In realtà non ho molto da dire su questo romanzo, perché gli errori di traduzione erano così evidenti che mi hanno dato moltissimo fastidio. Come 'è un ragazzo stonato' come se questo potesse essere un pettegolezzo intelligente da spacciare, quando è evidente che volesse dire 'fatto, nel senso di drogato', perché stoned come jaded vuol dire strafatto di droga. Oppure quando Personaggio X (censuro per non spoilerare) dorme con X, ma il 'dormire' in realtà è 'fare sesso', questo perché è stato tradotto alla lettera 'to sleep with' che non vuol dire solo dormire, ma 'fare sesso con'. Oppure una cosa che non ho davvero capito è stato 'tipico maschile', sbattuto senza motivo nel bel mezzo di una frase. Ora non so voi, ma a me queste cose hanno irritato parecchio. E per fortuna che non l'ho comprato, ma l'ho preso in prestito dalla biblioteca. Meno male!

Comunque il romanzo si è meritato tre stelline, e leggerò il sequel solo per la serie tv. Ma, onestamente, non me la sento di consigliarvelo chissà quanto. 

Non ho tratto citazioni, quindi ci salutiamo qui.

xoxo,
Giada

mercoledì, ottobre 19, 2022

RECENSIONE DI PAPER CROWN DI ERIN WATT

Buon pomeriggio, fantastics! La recensione di oggi sarà una delle più brevi che io abbia mai scritto, considerata la (poca) ciccia presente in questa novella. Ho letto novelle che presentavano molte più cose e molti più eventi, di questa. Se avete letto la mia recensione su Goodreads, saprete già dove andrò a parare. Avevo aspettative molto alte. E sono state deluse.

PREMESSA
Considero i romanzi di Erin Watt quel trash leggero che ti aiuta a staccare la mente. Non possiamo sempre leggere romanzi iper intellettuali, e fin qui ci sta. In fondo, finora la saga dei Royals mi era pure piaciuta. Tralasciando l'appiattimento dei dialoghi che qui sono ancora più piatti. Giuro, tutti i personaggi parlano allo stesso modo. Se l'autrice non li avesse differenziati con altri nomi, per me la voce narrante sarebbe stata solo una. Una sola soltanto. Va beh. Nel periodo 2014-2016 mi sarei profusa a elencare cosa non funzionava nel libro. Anche adesso lo farò, solo che ho imparato a esser meno puntigliosa. 

TRAMA (DA AMAZON.IT)
In qualità di fratello maggiore, Gideon è sempre stato il più razionale e posato tra i Royal. Ma anche lui, come i suoi fratelli, ha un lato oscuro e un segreto che protegge da molto tempo, e che lo ha allontanato dal suo più grande amore, Savannah. Quando lei era alla Astor Park e lui al college, era più facile fingere che le cose, un giorno, avrebbero potuto sistemarsi, ma ora che si ritrovano a condividere lo stesso campus non è così. Perché, nonostante provino con tutte le loro forze a negare il loro passato e il loro legame, l'attrazione rimane. Così come tutte le bugie dette e le ferite ancora aperte. Gideon riuscirà a convincere Savannah a dargli una seconda occasione?

RECENSIONE
Ho iniziato a leggere questa novella con un solo pensiero in testa: sarà finalmente risolta la questione del ricatto delle foto di nudo di Savannah? Sarà finalmente risolta? E invece no. Dio, è stata una tale delusione... Una delusione come poche, giuro.

La novella ci presenta la continuazione della storia di Gideon Royal e Savannah Montgomery, che non dimentichiamo hanno tre anni di differenza, con dei capitoli che mixano il presente ai flashback risalenti tre anni prima. Se, in un certo senso, abbiamo l'assaggio di cosa sia successo effettivamente nella famiglia Royal tre anni prima; dall'altra non abbiamo alcun tipo di sviluppo degno di tale nome.

Il revenge porn è una questione seria, dico sul serio. Pensavo che fosse il perno della novella, visto che nella saga principale questa era una questione di massima importanza. Invece no. No. Ma vi rendete conto? Doveva essere il perno principale, ed è stato glissato in tre piccoli capitoli da una manciata di pagine (e per manciata intendo tipo due o tre). Mi dispiace, ma no.

Ho dato una stella, ma per me è anche troppo.

Non ho tratto citazioni da questo libro, e purtroppo non me la sento di consigliarvelo.

xoxo,
Giada

lunedì, ottobre 17, 2022

RECENSIONE DE IL PRIORATO DELL'ALBERO DELLE ARANCE DI SAMANTHA SHANNON

Buona sera, fantastics! Oggi, subito dopo pranzo, ho terminato questo super mega iper grande librone. Era dai tempi delle superiori, quando mi bevevo romanzoni lunghi quanto la trilogia del secolo di Ken Follett, che non trovavo un romanzo bello, ma anche talmente lungo che mi devo costringere a finire le ultime pagine. Credo che si sarebbe potuto dividere in due, perché un librone così è davvero pesante da digerire come lettura e anche il costo non è indifferente (26 euro, a parer mio, sono tanti per un romanzo). Ad ogni modo, proseguiamo! (che devo preparare la cena, tra poco!)

PREMESSA
Ho passato più di due anni a rimandare la lettura del Priorato, e a dir la verità ero molto indecisa se iniziarlo o meno. Ma ormai l'avevo prenotato alla mia biblioteca, e mi sembrava doveroso recuperare uno dei più famosi libri della Oscar Vault. Insomma, è di sicuro un romanzo epico con la E maiuscola, ma mi  è sembrato un po' too much in certi punti. Troppe cose che avvengono e troppa gente (temo che qualcuno potrà dire, ahimè, lo stesso dei miei di romanzi), tuttavia resto del parere che dividerlo sarebbe stata le decisione migliore per la CE e per i lettori stessi, che si sarebbero trovati la storia più diluita... Ma, ecco, secondo me sarebbe stata decisamente molto più fruibile e non mentalmente stancante.

TRAMA (DA AMAZON.IT)
La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

RECENSIONE
Partiamo col dire che non sapevo delle tematiche trattate da questo romanzo. Non avevo proprio idea di quel che mi sarei trovata davanti, sapevo solo che questo libro era iper famoso e che dovevo recuperarlo (anche se a distanza di anni, btw). 

Il Reginato di Inys si fonda da sempre e per sempre solo sulle Regine. Sabran Nona, della Casata Berethnet, appartiene alla più antica e illustre di tutte. Regna su Virtudum, un Regno creato da Galian (il quale ricorda, a dirla tutta, Re Artù) che si basa sulle Sei Virtù (Hello, Trono di Spade. Sei tu?) Non sono riuscita a non associare sta cosa al Trono di Spade. La somiglianza era così palese che ho dovuto ricordarmi che era un altro romanzo e non quello. Ad ogni modo, Sabran è una stronza. Lo dico palese. All'inizio mi stava sui maroni. Poche volte ho trovato un personaggio così altezzoso, freddo e antipatico. A Occidente abbiamo lei. A Oriente c'è Tané, l'unico motivo per cui ho continuato la lettura e anche Ead Duryan (in realtà non volevo scrivere questo nome, ma era uno spoiler troppo grande e non potevo rovinarvi la lettura di questo romanzone). Al Meridone, abbiamo invece il Priorato dell'Albero delle Arance, le cui arance sono il mezzo magico principale attraverso cui le persone possono usare la magia. La magia che qui, però, viene chiamata siden. 

E' davvero difficile raccontarvi tutto senza rischiare di fare spoiler, perché succede troppa roba. E' per questo che vi dico che è too much. A volte si fa fatica a tenere il passo e ricordare alcuni eventi prima. Senza contare che, in quanto ambientato in una sorta di basso medioevo, le leggende sono alla base di qualsiasi cosa. Così come le storie. Ci sono tantissime digressioni sulle storie degli eroi e dei miti, il che andrebbe bene, se non avessi avuto la sensazione che la storia venisse diluita un po' troppo a discapito dei lettori. Inoltre, e lo dico qui, non sapevo che questo romanzo fosse a tema LTGBQUIA. Ci sono ben 2 relazioni omo e io non lo sapevo. Per carità, sono entrambe bellissime e struggenti, ma perché nessuno ne parla mai? Perché? Sono state la cosa più bella di questo romanzo! 

Come penso vi sia chiaro, ormai, Tané è sempre stata la mia preferita. E' la tipica storia dell'eroe sfortunato che deve trovare un oggetto per sconfiggere il grande cattivo. La base del viaggio dell'Eroe. Ma non è solo per questo che ho amato Tané. Lei è una guerriera, e a differenza di Eed ha davvero passato l'inferno per arrivare dov'è ora. Ho abbassato di mezzo punto per i motivi sopracitati, ma anche perché c'è un MEGA deus ex machina verso la fine che sapeva tanto di fanservice. Ecco, non so voi, ma arrivata a un certo punto potevo indovinare dove sarebbe andata a parare la trama. 

Mi è piaciuto? Sì, molto.
Lo rileggere? Non credo proprio.

E' troppo troppo lungo, per i miei gusti. Io l'ho preso in biblioteca, ma il suo costo è eccessivo come gran parte delle ultime uscite Oscar Vault. Questo dovrebbe far riflettere, vista la crisi della carta in cui stiamo vivendo. Bello, ma non lo rileggerei. 

Vi lascio con una citazione tratta da questo romanzo che, nonostante i suoi difetti, vi consiglio di leggere. Che vi sia piaciuto o meno, venite a commentare!
"Agli occhi di una giovane donna, il mondo intero è una gabbia."
(Ead Duryan)

xoxo,
Giada

domenica, ottobre 09, 2022

RECENSIONE DE LA CORTE DI ROSE E SPINE (A COURT OF THORNS AND ROSES #1) DI SARAH J MAAS

Buona sera, fantastics! Dopo tempo immemore ho finalmente, e finalmente sul serio, recuperato uno dei romanzi più amato di BookTok e Bookstagram. Un retelling de La Bella e la Bestia, amato da tutti. E, quando dico da tutti, dico sul serio da tutti. Quando l'ho riprenotato nella Rete Bibliotecaria Padovana, ho pensato solo una cosa: e cioè che, stavolta, l'avrei terminato. Raga, oh, raga! Perché non l'ho fatto prima! Ad ogni modo, proseguiamo!

PREMESSA
ACOTAR è uno dei libri più amati del web, questo penso sia un dato di fatto. Ho perso il conto di quante fanpage dedicate alle serie ho iniziato a seguire quando, due anni fa, iniziai questo romanzo. Quindi, vi chiederete, perché l'hai mollato dato che ti stava piacendo così tanto? Beh, avevo altre cose da fare. Il mio, di romanzo, da scrivere e leggere ACOTAR mi ha aiutato a rimanere ispirata. Al tempo non avevo capito che fosse una sorta di retelling fantasy/dark de la Bella e la Bestia. Ma, man a mano che proseguivo con la lettura, diventava sempre più chiaro. Non sono una fan dei romanzi ambientati in un Medioevo fantasy, l'unica eccezione a questo è Il Trono di Spade, e per piacermi così tanto ce ne vuole. Sapete quanto io sia esigente. Nemmeno io credevo che l'avrei amato così tanto <3

TRAMA (DA AMAZON.IT)
«Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me.»

Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge «ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita».
Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente.

Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...

RECENSIONE
WOW! DOPPIO WOW! TRIPLO WOW! Ho amato alla follia questo romanzo! Alla follia!
Se avessi la gif da mettere qui sotto, sarebbe quella della ragazza euforica che dice 'i love this so much!', perché quanto ho amato questo romanzo è difficile da spiegare a parole!

Dunque, ora calmiamoci e concentriamoci. Lasciamo perdere ciò che devo fare adesso o dopo, e pensiamo solo a questo. Ce n'è voluto di tempo per arrivare fino a qui, ma ci siamo! Finalmente ci siamo arrivati! Finalmente posso unire la mia voce al coro delle persone che l'hanno amato!

In un mondo medievale, la diciannovenne Feyre Archeron si occupa di provvedere alla sua famiglia composta da suo padre e le sue due sorelle: la maggiore, Nesta, e la minore, Elain. Devo confessarvi che, all'inizio, Nesta non mi stava simpatica. Era fredda, calcolatrice, prudente. Determinata. Dove lei era così, Elain era semplice, quasi frivola (in senso positivo) e leggera. Ecco, due anni fa trovavo Nesta insopportabile. A distanza di due anni, riprendendo la lettura, la amo. In fondo, la comprendo. Elain, al contempo, non so ancora come inquadrarla del tutto. Feyre uccide, presa dall'odio per le Fae, le fate magiche del Regno di Prythian, un lupo. Senza sapere che quest'ultimo era un servitore del Supremo della Corte della Primavera. Questa divisione in corti, che ricordo essere: Corte del Giorno, Corte della Notte, Corte della Primavera, Corte dell'Estate e Corte dell'Autunno, sono qualcosa di meraviglioso! Se dovessi scegliere, probabilmente vivrei nella Corte della Primavera o quella d'Estate, forse potrei sopportare la temperatura della Corte dell'Autunno solo per Lucien. 

Feyre viene condotta nella Corte della Primavera, e costretta a viverci lì finché non avrà scontato la sua pena. Ma, mentre sconta la sua pena, lentamente conosce sia Tamlin, il Supremo della Corte, e Lucien, la sua spalla fidata. Una maledizione grava su di loro, lanciata della meravigliosa quanto letale Amarantha, Regina della Corte Sotto la Montagna (una montagna sacra). La nostra eroina, una ragazza fredda e, allo stesso tempo, una calcolatrice che si affida ai sentimenti, si rende conto che non c'è solo amicizia tra lei e Tamlin. Premesso che Tamlin è TANTA ROBA, un biondo sexy... super sexy, voglio dire qui che la mia ship tra Feyre e Rhysand è già partita. Non so come finirà la trilogia, ma la ship è già bella che partita e, considerati gli svolgimenti delle Tre Prove e il suo legame (non vi dico quale) con lui... io sono già partita per la tangente!

Non posso salutarvi con una citazione tratta da questo romanzo, poiché è troppo spoilerosa, quindi vi consiglio solo di leggerla e recuperarla al più presto possibile. Raramente mi ritrovo a seguire la massa di persone che amano una determinata cosa, ma in questo caso il successo è più che meritato e Sarah J Maas è diventata una delle mie scrittrici preferite.

xoxo,
Giada

venerdì, ottobre 07, 2022

RECENSIONE DE LA CANZONE DI ACHILLE DI MADELINE MILLER

Buona sera, fantastics! Oggi non è proprio giornata, per una serie di motivi che non sto qua a dirvi, altrimenti ci rimuginerei troppo e questa è l'ultima cosa che voglio fare. Invece, ciò che voglio fare è dirvi che finalmente ho recuperato uno dei romanzi più attesi degli ultimi anni. La canzone di Achille!

PREMESSA
Se avete letto il mio post su Instagram, saprete che io shippavo Achille e Patroclo già dalle medie. C'è sempre stata una chimica immensa tra loro. Una chimica che era puro fuego in ogni loro gesto, sia innocente che sexy. La loro amicizia e poi il loro amore, ripercorrono il canto che tutti abbiamo studiato, prima o poi, nella nostra carriera accademica: Cantami o diva l'ira del Pelide Achille. Beh, raga. Ho AMATO. Ho AMATO alla follia questo romanzo. Già da ora, dalla premessa, ve lo consiglio. Ed è una cosa che succede raramente, questa.

TRAMA (DA AMAZON.IT)
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.

RECENSIONE
Wow! Wow! Wow! Okay, credo che sia la mia seconda recensione che comincia così, ma cavolo gente, è davvero wow! Dovrei finire di fare il cambio di stagione, ma non posso esimermi dallo scrivere questa recensione - non solo perché stasera comincio, finalmente, un'altra serie che rimando da anni. Sì, lo sapete già QUALE serie. ACOTAR. La mitica e sexy ACOTAR.

Patroclo Menezio è un ragazzino di nove anni, quando lo conosciamo a inizio romanzo. Un ragazzino magrolino, senza nessuna qualità particolare che lo faccia spiccare rispetto agli altri. Un ragazzino comune. Figlio di una donna con evidenti ritardi mentali, viene spesso deriso nella sua stessa terra dai suoi coetanei. Viene sempre bullizzato. Un giorno, non sopportando più le prese in giro del bullo di turno, lo uccide. Il padre, in tutta risposta, lo esilia Ftia. A Ftia, conosce Achille. Il figlio della dea Teti e del padre, eroe di cui non ricordo il nome adesso, ma che è molto valoroso e molto cosciente della sua umanità. Achille e Patroclo diventano amici, mentre il padre di lui spinge affinché si trovi un compagno. Conoscendo l'usanza della Grecia antica, non ero stupita di questo. L'omosessualità era socialmente accettata, e già allora non c'erano i problemi che ci sono adesso per chi fa coming out. Ma ciò ch'era iniziato come un rito di passaggio verso l'età adulta, ovvero i quindici/sedici anni, diventa altro.

Il modo in cui il loro rapporto si evolve, è qualcosa di magnifico. Il libro, raccontato dal POV solo di Patroclo, permette finalmente di dare voce a quell'amante devoto come l'ho sempre considerato. Quell'uomo che ama talmente tanto il suo compagno, che è disposto a spacciarsi per lui pur di accontentare sia l'esercito greco che la sua divina madre. Teti odia Patroclo fin dall'inizio, lo ritiene un'onta sulla sua fama futura. Sempre qui, se avete conosciuto o studiato il canto greco, saprete come finisce. Insomma, è una cosa che chiunque abbia studiato conosce. 

Una storia toccante, lirica, delicata. Forse il primo romanzo lirico che non trovo lento o eccessivamente descrittivo. Sono una fan delle descrizioni anche degli abiti, btw <3 La storia di un amore che trascende perfino la morte stessa, la lunga guerra di dieci anni con Troia, l'odio. Una storia potente, che consiglio a tutti. A tutti. 

Vi saluto con una citazione di questo bellissimo romanzo, che vi straconsiglio di leggere. 
E, se non l'avete ancora fatto, di leggere e approfondire i canti dedicati ad Achille.
"Non permettere che ciò che ti sei guadagnato oggi venga vanificato così facilmente."
(Chirone)

xoxo,
Giada

domenica, ottobre 02, 2022

RECENSIONE DI PAPER PALACE DI ERIN WATT

Buona sera, fantastics! Stasera ho terminato il terzo romanzo dedicato a Reed Royal, ovvero Paper Palace. Mi aspettavo grandi cose da questo romanzo, e sono felicissima di dire che non solo le ha raggiunte, ma le ha anche ampiamente superate!

PREMESSA
Una droga. Questi romanzi sono una droga. Non so se sia il periodo adatto o se, semplicemente, io sia una persona diversa da quella che ero quattro anni fa quando lessi il primo romanzo della serie. Anche se, anche al tempo, ricordo che mi era piaciuto molto. Moltissimo, a dire il vero. Non credevo che mi avrebbe preso così tanto, invece mi ha preso un botto! Paper Palace è la degna conclusione della storia di Reed ed Ella, e tutto ciò che riguarda la misteriosa morte di Maria Royal.

TRAMA (DA AMAZON.IT)
Ella è arrivata a Bayview ormai da qualche mese, ma il tempo è volato. Capita, quando sei impegnata a combattere bulli e a innamorarti. Le ostilità dell'inizio sono soltanto un ricordo, e adesso può contare su una migliore amica che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarla, su un fidanzato che tutte le invidiano, su fratelli adottivi che adora e su un uomo, Callum Royal, che è quanto di più simile a un padre Ella abbia mai avuto. Ma le sfide per lei non sono finite. Perché, proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, e lei e Reed si sono appena ritrovati, il destino è pronto a separarli di nuovo. E questa volta potrebbe essere per sempre. Il futuro di Reed corre infatti sul filo del rasoio. Il suo carattere impulsivo e irascibile e i suoi pugni facili potrebbero avergli giocato un brutto tiro. E la sua tendenza a superare ogni ostacolo con la violenza potrebbe costargli cara. Si è spinto davvero troppo oltre? Ella è una combattente, ed è disposta a tutto per difendere le persone che ama, proteggere Reed, e stare con i Royal. Ma questa volta potrebbe essere troppo persino per lei.


RECENSIONE
Wow! Raga, wow! Non riesco a trovare le parole per esprimere quanto io abbia adorato questo romanzo. Perché, per la miseria, l'ho adorato da impazzire! Come dicevo su, questa è la degna conclusione della storia di Ella Harper e Reed Royal, due ragazzi le cui vite si sono intrecciate all'apparenza per caso. In realtà, però, c'è molto altro che spiega le ragioni del loro legame.

La storia riprende da dove si era interrotta la precedente, ovvero con Reed trascinato via dai poliziotti con l'accusa di aver ucciso Brooke Davidson, la fidanzata-vipera di Callum Royal. Reed è sicuro di non averla uccisa, ma io non ero così sicura della sua innocenza, in realtà... non c'è stata una volta che sono stata sicura che fosse innocente. Proprio come per quanto riguarda la gravidanza di Brooke, in quanto quest'ultima aveva affermato, sicura, che il figlio fosse suo e non di Callum. Reed affronta le udienze e le deposizioni di tutti i suoi compagni di classe a testa alta, poiché da sempre gli è stato insegnato che non si scappa dai problemi: li si affronta a testa alta. Ho amato il suo character development in questo romanzo, e ho amato alla follia il modo in cui finalmente tutti i nodi sono venuti al pettine. Sapere, finalmente, perché Maria Royal si è suicidata e, allo stesso tempo, rivedere Steve O'Halloran, è stato sconvolgente ed emozionante.

Forse il migliore romanzo della serie dedicata ai Royal, vi confesso. Mentirei se vi dicessi che non mi è piaciuto o che non l'ho amato tantissimo. Tutti i fratelli Royal hanno un posto speciale nel mio cuore.

Ho trovato degli errori per quanto riguarda il gli/le, quando usati come avverbi di attribuzione. Per il resto, ve lo consiglio davvero tanto.

Non ho trovato citazioni da usare o postare qui, spero di avervi convinto a leggerlo.
Perché pochi romanzi mi hanno gasato tanto come questo, giuro!

xoxo,
Giada
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