domenica, febbraio 12, 2023

RECENSIONE DI AFTER 3 - COME MONDI LONTANI DI ANNA TODD

Buon pomeriggio, fantastics! Ieri, finalmente, ho finito anche After 3! Voglio guardare il film, quindi è necessario, almeno stavolta, prepararmi per ciò che potrebbe succedere. Non ho intenzione di arrivare impreparata a questo genere di film, non mi piacciono per niente le sorprese. Ad ogni modo, vi confesso che la prima parte del romanzo mi stava facendo venire la gastrite e il nervoso, la seconda un po' meno. Ma, ad ogni modo, continuo a pensare che la storia tra Tessa e Hardin sia estremamente tossica. Non solo da parte di Hardin come pensavo all'inizio, eh. Anche da parte di Tessa. Soprattutto da parte di Tessa.

PREMESSA
Questi libri sono una droga. Lo confesso. Li sto leggendo solo per curiosità, ma sono una droga. Hanno un linguaggio semplice, a volte sono perfino sbagliati grammaticalmente, ma da questo genere di romanzi non mi aspetto poi molto. E, in fondo, credo che sia questo che mi fa continuare a leggere libri palesemente trash. Andiamo, non potete dire che sia un'epica storia d'amore! A posteriori, riconosco solo ora che anche Twilight era estremamente tossica! Quindi, parlate con una persona che sa riconoscere la tossicità nei libri e che, sinceramente, questi vengano presi come esempio dalle nuove generazioni mi ha sempre dato molto da riflettere. Avrei voluto che qualcuno mi dicesse queste cose, quando ero pazza d'amore per Twilight. Eh, già. 

TRAMA (DA SPERLING&KUPFER.IT)
La vita di Tessa non è mai stata così complicata. Nulla è come lei pensava che fosse: né la sua famiglia, né i suoi amici. L'unico su cui dovrebbe poter contare, Hardin, sembra sempre pronto, con il suo carattere scontroso, a rovinare tutto. Non appena scopre l'enorme segreto che lei gli ha nascosto, diventa furioso e, invece di provare a essere comprensivo, cerca di ostacolarla in tutti i modi.

Così, mentre la partenza per Seattle si avvicina, per Tessa è arrivato il momento di fare una scelta e affrontare la più dolorosa delle domande: Hardin sarà mai in grado di cambiare per lei?

Tessa sa che lui la ama e farà di tutto per proteggerla, ma c'è una bella differenza tra non poter vivere senza una persona e amarla.

La spirale di gelosia, conflitti e riappacificazioni che li lega è esasperante. Eppure Tessa non ha mai provato niente di così intenso per qualcuno, nessun bacio è mai stato così eccitante né un'attrazione così irrefrenabile. L'amore finora è bastato per tenerli insieme. Ma il bisogno che provano l'uno per l'altra riuscirà a essere più forte di tutti gli ostacoli?

RECENSIONE
Ah, rag3! Ho un paio di considerazioni da fare nell'intro di questa recensione a due stelline che ci tengo a farvi sapere: la prima è che, senza dubbio, pensavo di aver già letto questo romanzo. Giuro, sono dovuta andare su Goodreads e controllare di non averlo già fatto. Perché era palesemente uguale al precedente. C'è qualche piccola variazione sul tema, ma in fondo è sempre lo stesso brodo allungato. La seconda è che, anche qui senza ombra di dubbio, viene toccato un tema delicatissimo con una frettolosità disarmante. Un tema davvero molto sensibile, e mi chiedo perché cazzo nessuno abbia pensato di mettere un Trigger Warning in questo romanzo, perché non è possibile trovarsi davanti a una scena di tentato stupro in un romanzo venduto come il teen romance perfetto. 

Ma andiamo con ordine. Tessa e Hardin sono tornati insieme, di nuovo, ma la loro relazione vive sul ghiaccio fine in quanto Tessa è decisa più che mai ad andare a Seattle. A Seattle, insieme alla casa editrice Vance, in cui lavorerebbe come stagista - una stagista super brava, che ha tutte le carte in regola per badare a se stessa. Sta cercando appartamento, e Sandra, la responsabile dell'agenzia è sparita misteriosamente. A una settimana dal suo trasferimento Tessa è senza una casa. Quello è solo il problema minore, in ogni caso. Hardin, grazie ai soldini del suo padre rettore, riesce a evitare di venire espulso dal college, ma dice a Tessa di esser stato espulso perché pensa che mentire sia l'unico modo per convincerla a stare insieme a lui. A rimanere con lui. Tipo ventosa. O un parassita che toglie la vita alla pianta principale. Insomma, Hardin è disposto a sabotare qualsiasi cosa pur di tenersela stretta. Ma ciò che mi ha dato fastidio, molto fastidio, in questa prima parte è che Tessa ha pregato Zed, che è stato pestato a sangue da Hardin nella serra di biologia e che ha distrutto oggetti costosissimi (ma se l'è cavata solo con la multa, porello!) di non sporgere denuncia. E la cosa assurda è che non lo fa! Non lo fa! Perché Zed è superiore moralmente, ma che cazzo! No, no, no! Hardin si sarebbe meritato una denuncia coi controfiocchi! Eccome, se se la sarebbe meritata!

"Conoscerti mi ha complicato la vita, ma non preferirei non averti conosciuta. Sopporterei di nuovo tutto: i litigi con Hardin, le amicizie che ho perso, ogni cosa. Lo rivivrei da capo, per te. (...)"
(Zed a Tessa)

Sorvolando sul fatto che Zed pare uno zerbino, in questa frase, Tessa ha avuto più e più volte l'occasione di trovare di meglio. Ma la sua codipendenza affettiva da Hardin le rende impossibile vedere al di là del suo naso. Senza contare che Hardin è stata la sua prima esperienza sessuale, e non sembra minimamente interessata a conoscere altri ragazzi - anche perché Hardin le ha vietato di vedersi e sentirsi con Zed o di avere qualsiasi altra amicizia che non sia lui. Hardin, le ragazzine penseranno che sia un ragazzaccio che ha avuto un'infanzia difficile che deve venire salvato. Deve venire guarito da qualcun altro. E invece no. Non funziona così nella vita vera. Nella vita vera non prendi e distruggi chiunque, fai terra bruciata attorno alla persona che pensi di amare, solo perché ti sei attaccato morbosamente a lei. Perché sei convinto che lei sia l'unica che possa guarirti.

Questo ci porta al viaggio sullo yatch di Tessa con Hardin e la sua famigliola nuova, quella che comprende Landon. E mentre le cose tra Tessa e Hardin vanno sempre peggio, abbiamo l'apice della discussione tra un abuser e l'abusato. Vi giuro, io ho subito gaslighting. Hardin lo fa continuamente a Tessa. E mi sono sentita male per lei. Non puoi tenerti una persona stretta con le bugie e le manipolazioni. Non puoi costringerla a non lasciarti

"Rispondi a questo, allora: pensi che troverai qualcun altro che ti sopporti? Le tue perenni lamentele, il tuo irritante bisogno che tutto sia in ordine, la tua arroganza?"
"La mia arroganza? La mia arroganza? tu non fai altro che mancarmi di rispetto: sei sempre sull'orlo della violenza emotiva, sei ossessivo, soffocante e maleducato. Sei entrato nella mia vita, l'hai stravolta e ora ti aspetti che ti obbedisca, perché ti sei creato un'idea di te stesso completamente falsa. (...)"
(Tessa e Hardin)

Hardin è un manipolatore, ancor più in questo romanzo. Peggio, direi. A partire dal gaslighting fino al fatto che usa il sesso come mezzo per tenere Tessa stretta a se. Perché non dimentichiamoci che lui è la sua unica esperienza sessuale, e questo la rende pura e angelica ai suoi occhi. La sua salvatrice. 

Una cosa che ha detto Hardin mi ha fatto venire i brividi, molto più di quanto non abbia fatto tutto il resto:
So esattamente come prenderla per ottenere da lei ciò che voglio.
(Hardin Scott)


Tuttavia, le manipolazioni e il gaslighting sono solo la punta dell'iceberg con Hardin. Perché, dopo una discussione, la punisce anche con il trattamento del silenzio. Anche questo l'ho subito, ed è quasi peggio del gaslighting.

Questo mutismo mi sta facendo impazzire. Vorrei che dicesse qualcosa... qualsiasi cosa.
A volte il suo silenzio è peggio delle sue urla.
(Tessa Young)

Così, nonostante Hardin le abbia sabotato le possibilità di trovare casa a Seattle, alla fine Tessa riesce ad andarci. Non prima di aver subito un gran bello shock. Ve lo dico, eh. Dovete sapere del tentato stupro. E della droga dello stupro. E' stata una cosa allucinante veder sta cosa in un romanzo per ragazzine ed esser venuto come cosa bella. Perché cazzo non c'è un trigger warning??? 

Il linguaggio del romanzo è semplice, fin troppo semplice. Ma la cosa che non mi è piaciuta è che tutti parlano e pensano allo stesso modo. Sempre con i due (:) per esprimere i propri pensieri. Mi sembra che a parlare sia sempre la stessa persona, non c'è una differenziazione, quanto meno è un appiattimento sempre più totale degli unici due POV: quello di Tessa e Hardin. A parte questo, ho trovato qualche errore grammaticale che adesso non vi metto, perché mi sta venendo fame dal nervoso. 

Ad ogni modo, questo è forse il primo romanzo della saga di After a cui do due stelline. Perché non posso non ignorare ciò che succede nelle ultime 200 pagine. E' qualcosa di bello, e spero che i prossimi due non mi facciano venire la gastrite dal nervoso. O dalla voglia di prendere Hardin a schiaffi. A me non fa pena. Ma proprio per niente. Quel ragazzino ha bisogno di uno psichiatra e di uno psicologo. anche Tessa, eh. Hanno entrambi enormi daddy issues

Vi saluto con una citazione da questo romanzo, che non me la sento di consigliarvi:
"Sai, c'è una bella differenza tra non poter vivere senza una persona e amarla."
(Riley ad Hardin)

xoxo,
Giada

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