mercoledì, novembre 05, 2014

RECENSIONE di L'imperatore di Ocean Park di Stephen L. Carter

Buona sera, bloggers e lettori! Ci ho messo tantissimo tempo, ma finalmente ce l'ho fatta a finire il lunghissimo libro che da' il titolo a questo post: "L'imperatore di Ocean Park".


Copertina italiana del libro
PREMESSA
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, in quanto io non ho mai letto un legal thriller in vita mai e questo è stato il primo di questo genere. Sì, ne vale la pena. E sì, mi è piaciuto molto.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
Il vecchio giudice federale, candidato alla Corte Suprema e confidente di Nixon e Reagan, è morto. Ma prima di andarsene ha lasciato delle fantomatiche "ultime volontà" dietro alle quali si cela un pericoloso segreto, un mistero nascosto in un sofisticato problema scacchistico annotato ossessivamente su un diario. Mentre suo figlio Talcott inizia a scavare nel passato alla ricerca di risposte a inquietanti interrogativi, in cui si fa strada un orribile sospetto sulla morte del padre. E il suo mondo crolla definitivamente quando si rende conto di essere entrato in un gioco assai più grande di lui, dove a essere in pericolo è la sua stessa esistenza.

"Un grande legal thriller. Un congegno perfettamente congeniato." (John Grisham)
"Il libro che rivoluzionato il genere" (Panorama)

RECENSIONE
Copertina americana del libro
Talcott Garland è sempre stato abituato alla ricchezza, infatti i suoi genitori erano molto ricchi e fin da piccolo non gli facevano mancare nulla, Talcott è il secondogenito, infatti i figli di Claire e Oliver Garland sono tre: Addison, Talcott e Mariah. I fratelli Garland sono molto diversi l'uno dall'altro, dove Addison è espansivo, frivolo e dedito al puro divertimento e, diciamo così, ai suoi interessi (fra cui compaiono le sue innumerevoli conquiste), Talcott è invece molto riservato, quasi timido oserei dire, dato che è questa l'impressione che mi ha dato, stoico e soprattutto reagisce in modo passivo ai problemi della vita, cosa che si può riscontrare nel fatto che lui aveva da sempre problemi con sua moglie Kimberly "Kimmer" ma non ha mai affrontato apertamente il discorso con lei; Mariah invece era la prima della classe in molte materie e anche per quanto riguardava gli sport, la ragazza ha sempre brillato. Quando il Giudice (Oliver Garland) muore, il mondo di Talcott comincia ad incrinarsi e lentamente imploderà. Talcott ritrova nella sua casa messa a soqquadro a Marthas Vineyard una lettera di suo padre, qualche giorno dopo riceve sia il pedone nero che il pedone bianco da uno o una sconosciuta. Il ritmo del romanzo all'inizio è molto lento, costituito per lo più da descrizioni accurate dei sentimenti del protagonista-narratore, una sorta di io narrante; ma quando si giunge alla parte centrale, il romanzo accelera il suo ritmo, fino ad arrivare agli ultimi concitati quattro capitoli, in cui si scopriranno molte, moltissime cose. I signori Garland, occorre sottolinearlo, per via dei problemi razziali sollevati nel libro, sono di colore, o come vengono chiamati nel libro le persone di colore, sono "persone della nazione più scura". Figura controversa e, al contempo interessante è quella di Jack Ziegler o "lo zio Jack", come viene chiamato da Talcott. La moglie di Talcott, Kimberly è in lizza per entrare alla Corte Suprema, ma molti problemi personali si metteranno fra lei e ciò che vorrà, tra cui una relazione extraconiugale con un alunno di suo marito, ovvero Sweet Nellie, anch'esso sposato.

Io vorrei raccontarvi tutto il romanzo in un post solo, ma non credo che un post mi basti, perché il romanzo era lungo 750 pagine e sono successe un casino di cose. Vi basti solo sapere che il mistero del Doppio Excelsior su cui il Giudice aveva indirizzato Talcott non era un problema scacchistico relegato allo spazio degli scacchi o del cimitero, ma era un problema scacchistico in cui i due pezzi che si fronteggiavano erano esseri umani.

L'ambientazione che fa da sfondo a tutte le avventure e disavventure dei personaggi, nonché le innumerevoli morti e quant'altro, avviene nel Nord America nel New England, fra Marthas Vineyard e i piccoli paesi che sono vicino a questo paese.

Dunque, io personalmente consiglio questo libro se volete provare a leggere qualcosa di diverso, ma se volete leggere qualcosa di lungo, allora no. Questo libro richiede un sacco di tempo, e ancora di più ne ritiene la versione compatta, visto che ha 100 pagine in più.

Vi lascio con due citazioni tratte da "L'imperatore di Ocean Park": "Ho fatto delle scelte, Talcott. Scelte difficili. E le scelte producono delle conseguenze.  Credo che questa sia la prima regola di qualsiasi etica: le scelte producono delle conseguenze. Tutte. Io l'ho sempre accettata. Ho fatto delle buone scelte e ne ho ricavato benefici. Ho fatto delle scelte sbagliate e ne ho sofferto. Tutti noi ne abbiamo sofferto." (Jack Ziegler a Talcott)

"Conseguenze, Talcott. Un termine troppo poco usato. Oggi viviamo in un mondo in cui nessuno crede che le scelte debbano avere delle conseguenze. Ma posso rivelarti il grande segreto che la nostra cultura cerca di negare? Non puoi sfuggire alle conseguenze delle tue scelte. Il tempo scorre in una sola direzione." (Jack Ziegler a Talcott)

Giada

mercoledì, ottobre 29, 2014

PRESENTAZIONE di Candy Apple di Nora Noir

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Finalmente ho trovato un po' di tempo per riprendere in mano il mio amato blog e colgo l'occasione per presentarvi il romanzo di una mia amica scrittrice, che uscirà a breve.
Qui sotto troverete tutte le informazioni :) Enjoy!

TITOLO: Candy Apple

AUTORE: Nora Noir

GENERE: Romanzo (con scene erotiche esplicite)

LUNGHEZZA: 100 pagine (circa)

PREZZO: € 0,99

DOVE POTETE TROVARLO:


Disponibile anche su tutti gli altri store on line.

SINOSSI
Londra, il Natale è ormai alle porte e le vite di due ragazzi italiani, Elisa, una ballerina classica e Alberto, un chitarrista metal, si intrecciano per caso grazie a un eccentrico pittore inglese amico comune, Nigel.L’inizio della storia è burrascoso e complicato: Elisa nonostante provi fin da subito attrazione per lui deve fare i conti con i suoi conflitti interiori mai risolti che le provocano profonde crisi, con il suo ex che la tempesta di messaggi e telefonate, e soprattutto con la sua spregiudicata amica Jennifer, disposta a tutto per portarglielo via.Alberto invece impiega un po’ a capire che quella giovane riservata e distante e nemmeno così avvenente come le donne di cui si circonda di solito, gli ha preso anche il cuore e non è solo un buon passatempo sessuale.Il desiderio però di conoscersi sempre di più, li spingerà, nonostante tutto e tutti, l’uno verso l’altra, con un crescendo di erotismo lungo le pagine del romanzo.Lontani da casa, con i propri sogni e desideri da inseguire, vivendo esperienze nei teatri di una Londra scintillante e i concerti nei bassifondi della città, Elisa e Alberto si ritroveranno a consumare una grande passione fino all’epilogo che li vedrà entrambi costretti a prendere una decisione.Il romanzo contiene scene erotiche esplicite!

L’autrice si è avvalsa della consulenza di una danzatrice classica professionista per le parti tecniche relative a Elisa e di consigli, racconti e scleri di amici musicisti rock e metal per quelle relative ad Alberto.

BIOGRAFIA
Nora Noir, italo inglese, scrive racconti e romanzi di genere erotico soprattutto quando è triste o incazzata, quindi lo fa spesso. Ha pubblicato racconti erotici con Lite Editions e Delos Digital.

Spero che compriate questo libro interessante in tanti e che mi facciate sapere com'è! Forza, comprate i libri degli autori emergenti, non sapete cosa vi perdete se non l'avete ancora fatto!

Vi lascio con una citazione di un poeta che ho studiato due anni fa all'università: 
"E’ così difficile descrivere ciò che si sente
quando si sente che si esiste veramente,
e che l’anima è un’entità reale,
che non so quali sono le parole umane
con cui si possa definirlo."
(Fernando Pessoa, da “Il poeta è un fingitore")

Giada



martedì, settembre 23, 2014

RECENSIONE di Amabili resti di Alice Sebold

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi recensirò un libro che mi ha coinvolto dalla prima all'ultima pagina, e che mi ha fatto vivere emozioni di ogni tipo: lo shock provato all'inizio, la paura, la rabbia, la delusione e il desiderio di vendetta nei confronti dell'assassino. Sì, sono arrivata un po' in ritardo ma finalmente l'ho letto anch'io. Vi sto parlando di "Amabili resti" di Alice Sebold.

Copertina americana del libro
PREMESSA
Ci tenevo tantissimo a leggere questo libro, non so per quale motivo, a volte penso che sia il libro che sceglie noi e non noi che lo scegliamo. Ho rotto le palle a chiunque conoscevo per due mesi di fila prima di riuscire a leggerlo, ma ora che l'ho letto, mi sento in dovere di recensirlo solo per rendervi partecipi di tutte le riflessioni che quest'ultimo ha stimolato, dei dubbi e delle domande che mi sono posta durante la sua lettura. Spero che vi piaccia e spero cerchiate di comprendermi se a volte non sarò molto coerente.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
"Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973."

Susie è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. E' stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. Ed è Susie che racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo. Amabili resti è un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo. Con oltre dieci milioni di copie vendute nel mondo, Amabili resti è uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni.

RECENSIONE
Copertina italiana del libro
Ho tante, tantissime cose da dire ma cercherò di ordinarle per rendervi comprensibile il filo logico dei miei pensieri. Questo romanzo è sconvolgente nella sua semplicità. Questo romanzo sconvolge per la purezza di Susie e per il suo modo di guardare il mondo dal suo Cielo, per il suo suo osservare senza desiderare vendetta nei confronti del suo assassino. Susie è stata strappata alla vita quando aveva solo quattordici anni, è stata stuprata e fatta a pezzi dal suo vicino di casa, un uomo apparentemente per bene, ma con un passato oscuro alle spalle che ha contribuito a renderlo l'uomo che è ora, un assassino seriale che uccide solitamente bambine dai sei anni in su (l'unica eccezione è Sophie Cicchetti, una donna quarantanovenne). Susie si ritrova, senza rendersene conto, nel suo Cielo, in quello che io credo fermamente sia il Paradiso nel senso stretto del termine: un luogo in cui tutti i tuoi desideri diventano realtà, se lo desideri con forza. La nostra piccola Susie osserva dall'alto le vite dei suoi famigliari e dei suoi amici che crollano una dopo l'altra dopo la sua morte, ma devo dire che senza l'incrollabile forza di volontà e al contempo fragilità di Jack Salmon, il padre di Susie, Lindsey e Buckley, la polizia non avrebbe mai cominciato a tenere d'occhio George Harvey. Una caratteristica del Cielo di Susie è quello di poter andare indietro nel tempo e di vedere il passato delle persone, in questo modo, ha l'opportunità di conoscere più a fondo il suo assassino, i problemi famigliari che quest'ultimo aveva, il fatto che rubasse insieme a sua madre e che fu proprio sua madre a insegnargli ad uccidere le persone, inconsciamente, uccidendo tre uomini con il camion quando lui aveva solo sette anni. Come dicevo prima, la famiglia di Susie si sgretola: la madre comincia una storia di solo sesso con l'investigatore Len Fenerman, colui che era incaricato di riuscire a trovare il cadere del corpo di Susie e qualunque cosa incastrasse il signor Harvey (che dopo averla uccisa, aveva rinchiuso i pezzi del suo corpo in un sacco di tela e l'aveva buttato dentro ad una cassaforte che aveva portato alla discarica dei Flanagan), il ritorno di nonna Lynn che porta un po' scompiglio ma anche di vita nella casa Salmon, il piccolo Buckley che praticamente vive a casa del suo amico Nate e che chiede continuamente se sua sorella Susie tornerà, Lindsey che si ritrova ad essere "la sorella della ragazza uccisa/assassinata" e nella quale non vedono la studiosa e brava Lindsey ma solo Susie.  Le vite di tutti proseguono, ma la vita è destinata a cambiare continuamente le cose. Dopo l'uccisione di Susie, Jack è diventato molto apprensivo e si preoccupava molto (lo capisco, qualunque genitore si sarebbe comportato come lui al posto suo) per i suoi figli quando andavano fuori, inoltre ha iniziato a tenere d'occhio George Harvey chiedendosi per quale motivo la polizia non l'avesse mai interrogato. Ma Harvey è astuto e sa fingersi realmente preoccupato per il dolore della famiglia, del padre prima fortemente addolorato e poi impazzito a causa del dolore da dare la colpa a lui, un "povero innocente". Abigail "occhio d'oceano", la madre di Susie, dopo aver troncato con Len (che aveva permesso facendo sesso con lei una notte, a George Harvey di andarsene dal piccolo paese in cui tutti vivevano) decide di andarsene. Il motivo per cui aveva cominciato una relazione sessuale con Len era perché voleva allontanare il dolore per la perdita di Susie, non voleva più responsabilità, voleva cominciare una nuova vita lontano da chiunque la conoscesse e così se n'è andata in California. Nel suo Cielo, Susie conosce tutte le anime delle bambine che sono state uccise dal signor Harvey e insieme ad un'altra bambina, plasma il suo Cielo a suo piacimento. Sempre nel suo Cielo, incontra suo nonno, la sua vicina di casa Utermeyer e il suo cane Holiday. Man a mano che passa il tempo, tutti i suoi amici e suo fratello e sua sorella diventano grandi. Lindsey si laurea alla Temple University insieme a Samuel Heckler, il suo primo ed unico vero amore e lui le chiederà di sposarlo. Dopo otto anni di dolore, sofferenza, separazioni forzate decise sull'onda del dolore, alla fine la famiglia (allargata) Salmon si unirà. Ruth Connors, la prima persona che Susie spirito ha sfiorato quando si è staccata dal suo corpo mortale, fin da piccola comincia ad ossessionarsi alle morti e in particolare alla sua, lei è una delle persone che Susie segue dal suo Cielo e le sta vicino quando lei si trasferisce nella Lower East Side di Manhattan e sarà grazie alla bontà di quest'ultima, che prenderà possesso del corpo di Ruth e farà l'amore con Ray Singh, il ragazzo indiano che la ha dato il suo primo vero bacio. Il libro finisce con l'accettazione del dolore e della morte di Susie da parte della sua famiglia e da parte della stessa Susie. Susie ci insegna che accettare il dolore nella nostra vita non ci rende deboli, che accettandolo non chiuderemmo fuori dalla nostra vita la persona cara che ci è stata strappata via, ci insegna che i morti ci staranno sempre accanto, in ogni giorno della nostra vita, e che ci sosterranno a modo loro.

E' difficile spiegare tutto quello che ho provato leggendolo, è vero, ho elencato alcune emozioni nella premessa ma non sono tutte, cioè, non riuscirò mai a far stare entro quattro parole le sensazioni e la commozione che ho provato leggendo questo libro. Il fatto che il serial killer fosse un vicino di casa dall'aria perbene ha reso il romanzo veritiero sotto ogni punto di vista. Il mio cuore ha sofferto molto quando, all'inizio, ho letto dello stupro e dell'uccisione di Susie. E mi ha fatto pensare a Yara Gambirasio, anche lei uccisa in un campo (non di granturco come la protagonista) ma comunque uccisa da un assassino e anche in questo caso, come nel libro, non si è riusciti a trovare il cadavere. Il campo di granturco vicino al campo da calcio mi è sembrata una terribile premozione della fine che avrebbero fatto non solo Yara, ma anche Sarah e molte, moltissime altre bambine e giovani donne che vengono adescate da uno sconosciuto e poi trovano la morte, poi ancora, non vengono ritrovate perché il loro assassino si è dato pena di non far ritrovare il corpo. Ripeto: questo libro nella sua semplicità mi ha sconvolto. Io ho sperato fino all'ultimo che Fenerman arrestasse George Harvey, che almeno lo punisse per tutti i crimini che aveva commesso, ma ho provato una punta di soddisfazione quando quest'ultimo è morto per cause accidentali.

Io ve lo consiglio questo libro, con tutto il cuore, ma devo avvertirvi che non è facile da leggere come può sembrare (se qualcuno di voi l'ha pensato) e che deve prepararsi a shock emotivi di ogni tipo. Ma insegna tanto, tantissimo, quindi ne vale la pena. Leggetelo, e capirete che le persone a cui tenevate e che sono morte (non importa in che modo) sono sempre con voi in ogni momento della vostra vita, che chi abbiamo amato o semplicemente voluto bene, non ci abbandona per sempre quando lascia le sue spoglie umane, ma rimane sempre con noi come spirito. Ti voglio bene, zio Ilario.

Vi lascio con alcune citazioni tratte da questo bellissimo libro: "Perché l'orrore sulla Terra è reale e accade tutti i giorni. E' come un fiore o come il sole, è qualcosa di incontenibile." 

"Fuori, il mondo che avevo guardato tanto a lungo viveva e respirava sulla stessa Terra dov'ero anch'io. Ma sapevo che non sarei uscita. Avevo preferito usare quei momenti per innamorarmi, per innamorarmi con quell'abbandono che non avevo provato nella morte, l'abbandono dell'essere vivi, la luminosa e buia pena dell'essere umani, l'andare avanti a tentoni, brancolando negli angoli per poi riaprire le braccia alla luce, in un continuo attraversare l'ignoto."

Giada

lunedì, settembre 22, 2014

PRESENTAZIONE de La voce del sentimento di Evelyn Storm

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi presentò l'ebook di Evelyn Storm. Ci sono tante cose che vorrei dirvi, ma penso sia meglio che leggiate le informazioni qui sotto - troverete tutto ciò che vi serve.

TITOLO DELL'EBOOK: La voce del sentimento (il libro contiene 4 racconti, di cui 3 a tema romance e uno fantasy, sempre a tema sentimentale)
AUTORE: Evelyn Storm
PAGINE: 197
COSTO: 1,99 €
DOVE LO POTETE ACQUISTARE: E' in vendita su tutti gli store online. Questo è il link di Amazon: http://www.amazon.it/voce-del-sentimento-Evelyn-Storm-ebook/dp/B00MC6AXS4/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1411380765&sr=8-1&keywords=la+voce+del+sentimento+di+evelyn+storm
EDITORE: Self - autopubblicazione.

SINOSSI: Quattro avventure in un unico romanzo. Quattro coppie seducenti e diverse tra loro, Veronica e Roberto, Daralis e Ronan, Petra e Josh, Cindy e Dylan, ma accomunate da un unico filo conduttore: la promessa di un amore “eterno”. Quattro storie con un argomento specifico, che spazia dalla vita vera al fantasy, dall'ombra alla luce, dal sentimento alla passione, dallʼItalia all'estero.

Mi raccomando, correte in molti ad acquistare il suo libro e commentate questo post qui sul blog oppure sulla mia pagina Facebook https://www.facebook.com/fantasticandosuilibri .

Vi lascio con una citazione di Marcel Proust: "Si ama soltanto ciò che non si possiede per intero."

Giada


sabato, settembre 20, 2014

PRESENTAZIONE di Flamefrost: insieme controcorrente di Virginia Rainbow

Buona sera, bloggers e lettori! Stasera vi presento il secondo libro di Flamefrost, ovvero Flamefrost: insieme controcorrente di Virginia Rainbow. Se avete letto e trovato interessante il primo libro, non potete perdervi la presentazione di questo!

NOME: Virginia Rainbow

TITOLO DEL LIBRO: “FLAMEFROST Insieme controcorrente”
 
GENERE: romance-fantascienza
 
EDITORE: autopubblicato con la YOUCANPRINT
 
USCITA: Agosto 2014
 
SINOSSI: Il rapporto tra Sarah e Gered è arrivato a rottura, ma nessuno può prevedere gli eventi che li porteranno ad avvicinarsi di nuovo. Una serie imprevista di difficoltà cambierà per sempre la vita di Sarah e porterà Gered ad affrontare il biasimo e il contrasto della famiglia.

In una escalation di fughe rocambolesche e momenti di suspense, si dipana il destino dei due protagonisti, che nel frattempo maturano e imparano a rapportarsi fra di loro.

Li accompagnano amici fidati disposti a tutto per servirli e proteggerli da chi li ha traditi nel modo più vile.

Dalle montagne innevate dell’Everest alle foreste dell’Amazzonia, dalle strade di Roma alle segrete della navicella madre, infine la loro strada sarà posta davanti a un bivio dal quale non è possibile fuggire.

I misteri e le verità nascoste lasciate in sospeso nel primo volume saranno svelati?

Appassionante e travolgente, questo secondo capitolo della trilogia ci farà conoscere gli aspetti più profondi dei protagonisti, mettendo in luce desideri e sentimenti sempre più forti. Una miscela di avventura e romanticismo che stupirà il lettore per la sua carica di dolcezza e adrenalina, immergendolo in un mondo tanto fantastico quanto reale.
 
NUMERO DI PAGINE E PREZZO:   292 pagine  prezzo 15,90
 
SITI DOVE E’ POSSIBILE ACQUISTARLO: www.youcanprint.it
www.ibs.it   www.amazon.it e altri siti online
 
 
PAGINA PROFILO AUTORE: www.facebook.com/lamascheranera.romanzo 
 
Per informazioni riguardo l’e-book ed eventuali sconti, CONTATTARE  DIRETTAMENTE L’AUTRICE alla mail : virgy72@aliceposta.it o alla chat del suo profilo autore.

SULL'AUTORE: Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”; segue “Flamefrost Due cuori in gioco”, primo capitolo della trilogia Flamefrost.

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro, più precisamente è uno stralcio che ho trovato sulla pagina Facebook fan dell'autrice: "- Guardami! – le comandò, gli occhi azzurri che scintillavano, fissi nei suoi - Sarah, mia Sarah, io ti amo per tutto ciò che sei e che sai darmi con la tua libera scelta di essere mia. Non potrei mai sopportare un sentimento forzato, nato da un artificio della mente. Ti perderei per sempre. Qualunque sia il nostro destino, non mi stancherò mai di te e spero sia lo stesso per te.Lei, finita in ginocchio tra le sue gambe, infilò le dita ai lati della sua testa tra i lunghi capelli setosi e scarmigliati e prese a ravvivarli, facendoli scorrere tra l'indice e il pollice in una carezza lieve e accorta. Un fremito attraversò il ragazzo, improvviso ed intenso.
-So poco di te- gli rispose lei - del tuo mondo, di tutto ciò che ti riguarda... Eppure non riesco a immaginare una vita senza di te. Qualunque prezzo ci sia da pagare, lo pagherò.
Gered sentì salirgli il cuore in gola. Sbatté le ciglia per controllare il velo che gli faceva brillare gli occhi.
-Ti fidi di me?- le domandò, la voce rotta dalla commozione.
-Sì, certo."

Giada

venerdì, settembre 19, 2014

PRESENTAZIONE di The Hybrid's Legacy Saga di Francesca Pace

Buona sera, blogger e lettori! Stasera ho per voi una chicca: la presentazione dei due libri di Francesca Pace: Emma e Gabriel- il sigillo della tredicesima luna. Enjoy!

EMMA
GENERE URBAN FANTASY
NUMERO PAGINE 468
Emma é una ragazza semplice dall'inconsapevole fascino magnetico. Rimasta orfana giovanissima, vive la sua esistenza con affianco la sua migliore amica Serena, una ragazza solare ed estroversa che la supporta e la aiuta nelle difficoltà e gode con lei dei successi.
Nulla é come sembra in realtà e con il dipanarsi dell'intreccio Serena svelerà la sua vera natura quella di potente strega affiancata alla ragazza per difenderla. La vita di Emma, tranquilla, al confine dell'invisibilità, verrà sconvolta da un cambiamento radicale ed improvviso che la catapulterà nel complesso e violento mondo di streghe e vampiri. Un'inaspettata e travagliata transizione ne muterà in modo definitivo la natura e l'essenza trasformandola in un essere sovrannaturale mai esistito prima. In Emma prenderanno vita le due nature che la compongono e caratterizzano che, tenute sopite per anni sgomiteranno tra loro fino a trovare un equilibrio. La ragazza scoprirà di essere un ibrido, per metà strega e per metà vampiro. In questo cambiamento, che accompagnerà anche una maturazione caratteriale, Emma capirà, anche, che la sua vita era destinata a questo mondo fantastico e che i suoi più cari amici ne facevano parte da sempre. Quando la straordinaria ragazza, accompagnata dai suoi amici di sempre e da un nuovo e viscerale amore, si troverà ad affrontare con coraggio la sua nuova vita imparando ad amarla e ad amare se stessa come mai prima, scoprirà di possedere uno sconfinato ed incontrastabile potere. È, questa, una appassionante ed intensa storia di amicizia, fratellanza e amore.

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GABRIEL. IL SIGILLO DELLA TREDICESIMA RUNA:
GENERE URBAN FANTASY
NUMERO PAG 468

Il secondo capitolo della saga "THE HYBRID'S LEGACY SAGA", scritta da Francesca pace, ci traghetta in un'atmosfera dark, sanguinaria e voluttuosa.

Gabriel è un ragazzo come ce ne sono molti. Scapestrato e superficiale, conosce fin troppo presto i dolori che un'esistenza umana porta con sé. Attraverso la sofferenza e la morte impara la caducità della vita e la fragilità dei sentimenti.
In una Scozia di fine 1400, Gabriel sceglierà le tenebre e l'oscurità dell'immortalità. Sceglierà di diventare un vampiro.
Sangue e morte ne accompagnano l'esistenza vissuta nell'inconsapevolezza e nell'ignoranza del suo dono. Un sigillo che ne cambierà radicalmente le sorti.
Una vita, la sua, vissuta al limite con al fianco Andrew, suo fratello, che mai lo abbandonerà neanche quando tutto in lui sembrerà essere perduto.
Una storia che abbraccia quasi sei secoli, ricca di cambiamenti e repentini mutamenti che porteranno ad un'intima trasformazione interiore che toccherà il culmine nell'incontro con Emma, l'amore della vita di Gabriel.
Sarà proprio l'amore, il motore che muove ogni cosa, a rendergli salva la vita e soprattutto l’anima.

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SULL'AUTORE
Mi chiamo Francesca Pace e sono nata a Roma 34 anni fa.
Da sempre appassionata di scrittura e lettura ho scritto racconti e poesie che ho tenuto chiuse in un angolino fino a quando ho preso coraggio e ho deciso di tentare, con questo romanzo, la via della pubblicazione.
Abbandonate le fantasie e i desideri di diventare scrittrice subito dopo l'adolescenza , anche e soprattutto a causa delle necessità che mi sono trovata a fronteggiare, mi sono dedicata ad altri studi universitari laureandomi in fisioterapia.
Sono mamma di due splendidi bimbi ancora piccini e solo ora, una volta abbandonatala la carriera in Italia, e dopo essermi trasferita a Zurigo per seguire il mio cuore, ho rimesso mano alla penna ed eccomi qui a proporvi il mio romanzo pensato e scritto come una bella favola moderna da poter raccontare alla mia bimba più grande...Emma ,appunto.
Nei miei romanzi i personaggi crescono e mutano al mutare degli eventi e prendono spessore man mano che l'intreccio si infittisce.
Tornano le caratteristiche tipiche del romanzo per ragazzi, giovani adulti e uomini e donne che hanno ancora voglia di fantasticare. Tornano, infatti, i legami di amicizia saldi e indissolubili al di là della morte e l'amore puro e combattuto, all'inizio.
La nota di colore la da proprio la protagonista principale, Emma, una giovane donna solida e concreta che di fronte alle difficoltà della vita si é sempre bastata e che ora, dopo la sua transizione, si trova non solo a salvare se stessa ma anche i suoi amici. Insomma una moderna principessa che non aspetta chiusa nella torre che il bel cavaliere la salvi dal drago, ma che, insieme ai suoi affetti più cari, sfonda le porte di quella torre regalandosi la libertà.
Seppure il personaggio di forza sia Emma, il racconto é corale e tutti gli altri personaggi hanno importanza e valore nella crescita della protagonista e nello svolgimento della storia.
Per tanto, seppure il tema si direbbe ampiamente trattato, vi invito a prendere in esame la lettura dell'opera così come é stata immaginata...una bella storia di amicizia e amore in cui i buoni non sempre vincono ma spesso pareggiano e a volte, loro malgrado, perdono.

Editore: SELF

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Mi raccomando, leggete i suoi libri e dopo ditemi se vi sono piaci e quanto vi sono piaciuti commentando nel blog o nella pagina Facebook. Io li trovo estremamente interessanti :) 

Vi lascio con una citazione di Gianmarco Venturini: "Noi siamo un esercito disarmato costretto a difendersi con il cuore, contro frecce avvelenate che ci piovono addosso ogni giorno." 

Giada

RECENSIONE de Il pianeta ostile di Federico Negri

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi recensirò l'ultimo (per il momento) libro della saga di Promise: "Il pianeta ostile". Questo libro mi ha davvero coinvolta tanto, forse più degli altri due; ma non voglio dilungarmi troppo in spiegazioni, perciò, cominciamo.

PREMESSA
Ricordo di aver letto il libro precedente, "Cuori d'acciaio" poco prima dei miei ultimi esami e che, anche se avevo il tempo per poter leggere il romanzo finale, ho preferito aspettare. Bene, ho fatto un'ottima scelta. Sono felice di aver aspettato e di essermelo gustato dalla prima pagina all'ultima.

TRAMA (da Goodreads)
Promise è l'unico pianeta colonizzato al di fuori del sistema solare, ma è precipitato in un'era pre-industriale e non ha più collegamenti con la madre Terra. Un'astronave terrestre atterra sul pianeta dopo secoli di oblio, carica di enigmi. Le fazioni opposte dei promisiani se ne contendono la tecnologia, mentre Haria, una giovane professoressa universitaria dedita all’abuso di stupefacenti, cerca di scoprirne i misteri e di dominarne le forze devastanti, camminando sulla sottile linea della contesa. Sino a scoprire che un'orribile verità si cela in quel messaggero, giunto dal loro passato.

RECENSIONE
"Il pianeta ostile" riprende da dove era stata interrotta l'ultima scena di "Cuori d'acciaio", ovvero dalla fuga di Haria, Fineri e Galla dal villaggio dei Nordarni con il tubo cartolizzatore. Il loro scopo era quello di riportarlo al Direttorio con lo scopo di consegnarlo nelle mani sicure del Consiglio, ma durante il viaggio si sono imbattuti in una tempesta di sabbia che li ha ridotti malamente. Haria si sveglia nella tenda del comandante Gianhosi e viene trattata con i guanti da tutti per via delle sue recenti scoperte sul tubo. Gianhosi le chiede scusa per ciò che è avvenuto nel libro precedente, ovvero per il Cancello che le ha dato il tribunale della Città. Per chi non lo sapesse, il Cancello è l'esilio che viene dato a coloro che hanno tradito il Direttorio o che hanno fatto qualcosa che andava contro le leggi della Città o che hanno contrabbandato metanfetamine dai selvaggi. Gianhosi chiede ad Haria di entrare a far parte del suo team, di essere la scienziata che riuscirà a riportare l'energia elettrica su Promise, facendo tornare il pianeta nell'era moderna e allontanandolo per sempre dal medioevo in cui è finito. In realtà, Gianhosi vuole il suo aiuto anche per un altro motivo, ben più importante: se il tubo finisse nelle mani del Direttorio, i membri del Consiglio lo userebbero per far fuori tutti i selvaggi, invece se lui entrasse a far parte delle alte sfere, farebbe in modo che il tubo venga usato per il bene comune: far ripartire il reattore dell'Antenna e riportare tutto ciò che c'è di moderno nel pianeta, come l'elettricità e l'acqua calda (considerato un bene prezioso). Tutto ciò che segue questa spiegazione da parte del video all'interno della navicella da parte della scienziata, avviene con grande, grandissima rapidità. L'Antenna fa il suo lavoro, convogliando l'energia e da una massa scura e lattiginosa esce un uomo, che in realtà non è un uomo, ma un ultra-uomo (scusate la ripetizione, ma questa scena mi ha colpito molto) che comincia ad ammazzare tutti quelli che si trova davanti. La soldatessa Gallajio nel frattempo spiega ad Haria che per Fineri, andare a letto con lei era solo lavoro, che lui è il suo uomo e che non le va a genio che ci vada a letto insieme. Delusa, Haria decide di concentrarsi su altro e questo altro è il tubo che devono staccare dall'Antenna e portare il più distante possibile dall'ultra-uomo. Haria riesce a ritardare l'attacco dell'ultra-uomo facendo esplodere la materia nera presente nel tubo, ma ciò serve a poco e i Teschi (così sono chiamati i soldati e i membri dell'esercito) attaccano a mani nude e con spade. Dopo questo scontro, Haria è ridotta molto male e viene salvata da Sariso e dagli altri selvaggi. Per un momento pondera l'idea di lasciarsi morire, prendendo la psicocola che ha ricevuto da Khalio (sì, proprio così, Khalio finalmente è apparso!L'Angelo Malvagio, chiamiamolo così) ma alla fine decide di non farlo. Cosa succederà ora che gli ulta-umani hanno invaso Promise? Haria riuscirà a salvare il pianeta dalla loro invasione oppure fallirà? Il ricordo di ciò che aveva detto la scienziata Harris continua a tormentarla, c'erano state due missioni e gli ulta-umani erano riusciti ad infiltrarsi in ogni sfera della vita cittadina. Fineri si salverà? 

Questo romanzo è stato il più emozionante in assoluto della saga di Promise, c'è stato davvero un colpo di scena in ogni capitolo e io ho letto gli ultimi capitoli praticamente a bocca aperta. Non mi aspettavo che Fineri e Galla stessero ancora insieme, men che meno mi aspettavo che lui stesse usando Haria. No, non mi è piaciuto il suo comportamento in quel caso. Io tiferò sempre per Haria e Fineri, ma devo ammettere che Fineri e Galla sono proprio fatti l'uno per l'altra. I colpi di scena mi hanno tenuta incollata attaccata al libro, non c'era mai un attimo di pausa. Grandioso. Gli altri due libri mi sono piaciuti, ma questo l'ho davvero adorato. 

Come sempre, l'ambientazione è sapientemente descritta in ogni scena, sia gli interni che gli esterni sono ben descritti. La caratterizzazione dei personaggi è ben fatta, a mio avviso sono ben costruiti, perciò spero che quando uscirà il quinto capitolo della saga, Haria sia più sicura di se stessa e non abbia più bisogno di prendere le psicocole per far sparire il nervosismo o la paura. Khalio, oh mio Dio! Che meraviglia di ragazzo! E' stata dura scegliere chi mi piacesse di più tra lui e Fineri, ma sono arrivata ad un pareggio. Khalio rappresenta il cattivo ragazzo, Fineri invece quello bravo che esegue gli ordini (non a caso è un soldato) e si comporta bene. 

Io mi chiedo davvero cosa succederà ora, e sono stra-curiosa di saperlo. Leggete questi libri! Su! 

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro: "Io e te eravamo due ingranaggi della stessa macchina. Non tutte le macchine sono buone, alcune sono nate per portare sofferenza. Però funzionavamo bene." 
(Khalio ad Haria)

Giada

domenica, settembre 14, 2014

RECENSIONE di Frozen- Il regno di ghiaccio

Buona sera, bloggers e lettori! Stasera vi parlerò di un film d'animazione della Disney che ho amato fin dal primo momento che è uscito nelle sale dei cinema: "Frozen- Il regno di ghiaccio".

Titolo originale: Frozen
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti
Anno: 2013
Durata: 120'
Colore: colore
Sonoro: sonoro
Genere: animazione, avventura, commedia, musical
Regia: Chris Bruck, Jennifer Lee
Soggetto: Hans Christian Andersen
Sceneggiatura: Chris Buck, Jennifer Lee, Shane Morris
Casa di produzione: Walt Disney Animation Studios
Doppiatori originali (metto solo i principali): Kristen Bell (Anna), Idina Menzel (Elsa), Jonathan Groff (Kristoff), Josh Gad (Olaf), Santino Fontana (Hans).

TRAMA (da Wikipedia)
La principessa Elsa è la primogenita della famiglia reale di Arendelle, un regno medievale indipendente (ma forse ambientato nell'Ottocento) situato su un fiordo della penisola scandinava, ed è nata con un particolare potere magico: può infatti creare e manipolare il ghiaccio e la neve. Finché è bambina, questo particolare dono sembra una simpatica magia, tanto che lei lo usa per giocare insieme con la sua sorellina Anna. Un giorno, tuttavia, Elsa finisce per colpire involontariamente Anna alla testa con un getto di ghiaccio, che la lascia priva di sensi e completamente gelata. Il re e la regina di Arendelle chiedono aiuto ai Troll, il cui Gran Papà spiega che, nonostante il potere di Elsa sia un bellissimo dono, è anche una tremenda maledizione: racchiude in sé una grande bellezza, ma è difficilissimo da gestire. Il Troll suggerisce quindi di rimuovere dalla mente di Anna il ricordo dei poteri della sorella, lasciando comunque il divertimento, e i regnanti promettono che Elsa imparerà a controllarli prima che diventino troppo pericolosi. Dunque da quel giorno decidono di tenere la figlia maggiore nascosta al mondo e addirittura ad Anna che, immemore di questi avvenimenti, non riuscirà a capire l'improvviso abbandono della sorella e continuerà a cercarla fino all'età adulta senza perdere mai la speranza di riavvicinarla. Elsa si rende invece conto che, col passare del tempo, i suoi poteri diventano sempre più forti e che, soprattutto nei momenti di tensione e di paura, sono incontrollabili, perciò è spaventata dalla possibilità di fare seriamente del male alle persone che ama e vive con rassegnazione questa sua segregazione.

Il re e la regina muoiono anni dopo in un naufragio, quando le sorelle sono adolescenti. Tre anni dopo la morte dei genitori, Elsa diventa maggiorenne ed è per lei il momento di salire al trono. Per l'incoronazione viene organizzata una grande festa e il palazzo viene riaperto per la prima volta dopo tanti anni. Anna, di carattere vivace e intraprendente, aspetta con ansia quel momento, mentre Elsa teme che i suoi poteri possano uscire allo scoperto. Durante il ricevimento le due sorelle sembrano ritrovarsi, ma nel frattempo Anna conosce uno degli invitati, il Principe Hans delle Isole del Sud; i due si piacciono subito e lui le chiede di sposarlo. Anna accetta immediatamente, ma Elsa rifiuta di dare alla coppia la benedizione necessaria al matrimonio, giacché i due si sono conosciuti a malapena. Anna allora le rinfaccia tutti gli anni di solitudine che le ha fatto passare e, nella discussione che ne segue, Elsa sprigiona i suoi poteri davanti a tutti i presenti e ne perde il controllo, causando un inverno perenne su Arendelle mentre fugge terrorizzata da quanto è successo.

Elsa trova rifugio in cima a una montagna; qui, libera per la prima volta da tutti i vincoli e le imposizioni, ma soprattutto dalle sue paure, decide di sprigionare completamente i suoi poteri e si costruisce un magnifico palazzo di ghiaccio, dando inoltre inavvertitamente vita ad Olaf, un pupazzo di neve con il quale lei e sua sorella giocavano da bambine. Nel frattempo Anna si mette all'inseguimento di Elsa, pensando di poter chiarire tutto e riportarla sul trono, mentre Hans regna temporaneamente su Arendelle. Durante il viaggio fa la conoscenza di Kristoff, un venditore di ghiaccio, e della sua renna Sven. La principessa convince il ragazzo a farle da guida verso il palazzo di Elsa, con la promessa che commercerà tutto il ghiaccio che vorrà ed avrà una nuova slitta (la sua personale si distrugge dopo essere stati inseguiti dai lupi); il gruppo fa anche la conoscenza di Olaf, che li conduce dritti da lei.

Le due sorelle si rincontrano, ma ben presto le cose degenerano: Anna vorrebbe riportare Elsa a casa, ma quest'ultima ha ancora paura di poterle far male e rifiuta l'offerta. Quando, però, viene a sapere di ciò che sta succedendo ad Arendelle, Elsa si sente nuovamente prigioniera degli avvenimenti, perde il controllo dei suoi poteri e, nella furia, un getto di ghiaccio colpisce inavvertitamente Anna. Resasi conto dell'accaduto, allontana coattivamente Anna, Kristoff e Olaf, creando Marshmallow, un gigantesco uomo di ghiaccio che li scaccia. Al termine dell'inseguimento, i capelli di Anna cominciano a diventare bianchi e la ragazza, sempre più debole, avverte un fortissimo freddo. Kristoff la porta dai suoi genitori adottivi, che sono proprio i Troll: da bambino, aveva assistito alla prima volta che Gran Papà l'aveva guarita, e crede che lo possa fare ancora; stavolta, però, Elsa ha colpito Anna al cuore, non alla testa, e solo un atto di vero amore potrà salvarla da una terribile sorte: diventare completamente di ghiaccio.

Kristoff fa di nuovo rotta verso Arendelle, credendo che Hans possa salvare Anna; il principe è però partito alla volta del castello di Elsa, insieme con l'avido duca di Weselton. Qui ha luogo una battaglia, al termine della quale Hans sconfigge Marshmallow, facendolo cadere in un dirupo, mentre Elsa perde i sensi e viene riportata ad Arendelle, dove è tenuta prigioniera. Hans le chiede di spezzare l'incantesimo dell'inverno, ma Elsa non ha la capacità di farlo. Anna intanto arriva al castello, sempre più debole e fredda ma, quando chiede ad Hans di baciarla come atto di vero amore, questi le nega la salvezza, poiché in realtà non l'ha mai amata, ma ha finto di farlo per poter regnare su Arendelle, sposando lei per via del suo grande desiderio di essere amata, e uccidendo sua sorella Elsa dopo il matrimonio. Il principe lascia dunque Anna a morire, dopo averle spiegato malignamente il suo piano, e dichiara alla corte di aver visto Elsa ucciderla, accusandola di alto tradimento; qui Anna scopre la vera natura di Hans: un uomo meschino e diabolico, che ama soltanto il titolo di monarca, usurpandolo, poiché i suoi fratelli delle Isole del Sud, in linea di successione, sono troppi.

Nel frattempo Elsa, prigioniera nel suo castello e terrorizzata, perde di nuovo il controllo dei suoi poteri e scatena una tempesta di neve, dalla quale neanche lei riesce ad uscire. Intanto Olaf trova Anna e riesce a riscaldarla, evitandole la morte; le rivela poi che Kristoff, pur senza dichiararsi, si è innamorato di lei. Il giovane sta, infatti, sfidando la tempesta per tornare a salvarla. Anche Anna, pur debolissima, si butta nella tormenta per andargli incontro. Hans intanto trova Elsa e le mente, dicendole che Anna è morta per causa sua; disperata, Elsa crolla a piangere e la tempesta svanisce, dando a Kristoff e Anna la possibilità di corrersi incontro; Anna, tuttavia, vede che Hans sta per uccidere sua sorella e rinuncia alla sua salvezza per correre ad aiutarla. Mentre si frappone tra Hans ed Elsa, Anna diventa una statua di ghiaccio, spezzando la spada del principe. Hans perde i sensi mentre la sua spada va in frantumi.

Elsa è disperata per la sorte della sorella, ma, grazie al profondo amore di questa nel suo pianto sincero, Anna, che fortunatamente ancora dava sbuffi d'aria, improvvisamente si rianima, l'incantesimo si spezza e Olaf spiega che il suo stesso sacrificio era un atto di vero amore. Si è così compiuta una doppia azione del genere: infatti, se Anna, con il proprio sacrificio, ha donato ad Elsa la chiave per il controllo dei suoi poteri ed ha sciolto il suo cuore di ghiaccio, quest'ultima, con il suo grande amore, ha sciolto il cuore ormai ghiacciato della sorella, salvandole la vita. Elsa capisce allora che la chiave per controllare i suoi poteri è proprio l'amore e riesce finalmente a spezzare l'incantesimo dell'inverno eterno, facendo ritornare le normali stagioni. L'estate è tornata ad Arendelle, Olaf può sopravvivere al suo ritorno grazie ad un incantesimo di Elsa, questa riprende il suo posto di regina, decidendo di non chiudere mai più il suo castello, la cui piazza diventa ora una pista di pattinaggio sul ghiaccio grazie ai poteri di Elsa; Hans viene ricondotto nel suo regno, dove subirà l'ira dei fratelli per il suo ignobile atto di usurpazione, ed arrestato, l'avido Duca di Weselton viene esiliato e rimandato in patria, dopo aver ricevuto un messaggio dalla regina con su scritto che Arendelle non effettuerà più scambi commerciali con Weselton, mentre Anna e Kristoff sono liberi di amarsi, poiché Anna, dopo aver scoperto la malvagità di Hans, ha ricambiato i sentimenti di Kristoff, benedetti da Elsa.

Dopo i titoli di coda c'è una scena in cui Marshmallow, il mostro creato da Elsa, rientra nel palazzo di ghiaccio di Elsa e trova la corona gettata da quest'ultima. Dopo averla indossata, ritira i suoi artigli di ghiaccio e la sua rabbia, sorridendo e dimostrando di avere buon cuore.

RECENSIONE

Ho letto pareri molto contrastanti su questo film sia sui social network che su youtube, molti utenti infatti non ritenevano all'altezza degli altri film della Disney e dicevano che Elsa non era caratterizzata decentemente o che, per via della sua ribellione finale, quando scappa dal castello e lascia che la tempesta di neve irrompa in Arendelle istighi le bambine a scappare e ribellarsi all'autorità. Io invece ho trovato questo film d'animazione semplicemente meraviglioso per la grafica, i numeri musicali e la caratterizzazione dei personaggi. Da quando Elsa ha congelato la testa della sorella minore Anna quand'era piccola e i suoi genitori hanno limitato i suoi contatti con il mondo, l'hanno rinchiusa nel castello per nascondere i suoi poteri criogenici, ha congelato il suo cuore chiudendosi non solo al mondo esterno ma anche ad Anna, che fin da quando era piccola, continua a chiedersi per quale motivo sua sorella ce l'abbia così tanto con lei. Una cosa che non mi è affatto chiara però, è come Kristoff non faccia a ricordarsi che lui ha già visto Anna da piccola, quando Granpapà ha fatto la sua magia. Si evince, anche se non è spiegato nel film, che Kristoff è orfano - ma io non sono riuscita a capire per quale motivo compaia nella prima scena, dato che non è imparentato con nessuno degli uomini che rompono il ghiaccio. Forse il produttore voleva farci capire che uno di quegli uomini è suo padre? Ma se è così perché non è reso evidente? In ogni caso, Kristoff dice che i suoi amici, la sua "famiglia" sono i troll e sono loro che gli hanno insegnato le cose sull'amore. La scena di apertura degli uomini che rompono il ghiaccio per il commercio di quest'ultimo, rimanda al potere di Elsa - si capisce meglio in versione inglese, secondo me. Hans, inoltre, è il primo principe malvagio a duettare con una principessa (Anna). Devo dirvelo, quando Anna stava rischiando di morire a causa del ghiaccio che Elsa aveva messo nel suo cuore, ed ha chiesto ad Hans di baciarla per scioglierlo, lui ha detto "Oh Anna, se solo lì fuori ci fosse qualcuno che ti amasse" - "Oh Anna, if only there was somebody who love you." avrei voluto picchiarlo. Penso che chiunque abbia guardato il film abbia avuto la mia stessa reazione. Un appunto sui poteri di Elsa: lei non ha solo il potere del ghiaccio, lei è una specie di dea, altrimenti non sarebbe possibile spiegare il motivo del suo cambio di abito (nella canzone "Let it go" versione italiana "All'alba sorgerò" cantata da Serena Autieri) e della creazione di Olaf, Creazione nel senso di "dare la vita" perché in fondo lei ha dato la vita ad Olaf. Olaf è un pupazzo di neve, lo stesso che Elsa ed Anna hanno creato nel loro castello quando erano piccole ed è proprio Olaf a dire che l'ha fatto Elsa e che sa dov'è il suo castello. Olaf rappresenta la purezza e l'innocenza dei bambini, a mio avviso, in quanto è come la neve, bianca e pura. 

La sua simpatia è travolgente. Vorrebbe stare al caldo, godersi l'estate ma non sa che non potrà fare. Geniale la battuta di Elsa durante la festa per la sua incoronazione dove dice ad Anna che non può sposare un uomo che conosce appena, smontando così il mito della Disney secondo cui una ragazza (principessa) dovrebbe sposarsi con un ragazzo che non conosce. Questo è ciò che penso, voi siete liberi di pensarla diversamente. Alla fine Elsa riesce a riportare l'estate ad Arendelle, sciogliendo il suo cuore e salvando Anna - che a sua volta l'aveva salvata dal tentativo di uccisione di Hans. Si suppone che ci sia una storia d'amore, a film terminato, tra Anna e Kristoff. Anna, la sorella minore di Elsa, vorrebbe riallacciare i rapporti con quest'ultima, ma si sente sempre rifiutata da lei. E' estroversa, simpatica e buona, forse troppo buona, perché quando va a cercare Elsa insieme a Kristoff per riportare l'estate ad Arendelle delega Hans come governatore provvisorio della città. Anna è innamorata dell'amore, ma non sa effettivamente cosa sia, perciò soltanto dopo molte disavventure si renderà conto che il suo vero amore è Kristoff, ma non sarà lui a salvarla, bensì Elsa.

In un sito internet avevo letto che il padre di un bambino si era chiesto per quale motivo anche Hans non si togliesse i guanti, e che avrebbe voluto che se li togliesse e che quest'ultimo si dimostrasse pirocinetico e ingaggiasse una battaglia all'ultimo sangue con Elsa, una lotta fra fuoco e ghiaccio. Sarebbe stato un magnifico plot twist, ma purtroppo non è accaduto. Forza, frozeniani, chiediamo a gran voce il seguito di Frozen con magari un cattivo che lotti con Elsa e in cui Elsa finalmente trova l'amore! Da un altro sito invece avevo letto a breve uscirà il cortometraggio Frozen Fever, in cui Elsa è occupata a preparare la festa di compleanno di Anna insieme a Kristoff, ma la situazione le sfugge di mano e ancora una volta finirà per combinare qualcosa di grosso con i suoi poteri. Voi cosa ne pensate? Meglio in sequel con una vera grande battaglia o un filmino sul compleanno di Anna?

I miei video preferiti:



CURIOSITA' 
I produttori di Frozen e Tangled (Rapunzel) hanno confermato che Elsa e Anna sono le cugine di Rapunzel, questo spiegherebbe il cameo di Rapunzel ed Eugene nella scena in cui Anna esce dal castello cantando "For the first time in forever" o "Oggi, per la prima volta". Durante la stessa canzone, si possono notare i dolcetti identici a quelli del videogioco Sugar Rush del film Ralph lo Spaccatutto. In questa canzone c'è anche un quadro simile ai "I fortunati casi dell'altalena" di Jean Honoré Fragonard. 

Il ghiaccio nel castello di Elsa cambia colore in base alle emozioni di quest'ultima: il blu rappresenta la felicità, il rosso la paura, il viola la paura e il giallo la rabbia. 

Due servitori del castello di Arendelle si chiamano Gerda e Kai in onore ai personaggi principali della favola di Hans Christian Andersen. 

Elsa è la prima principessa Disney ad avere 21 anni il giorno della sua incoronazione. 

E' il primo classico Disney in cui lo scioglimento del ghiaccio non è dovuto ad un atto d'amore fra due innamorati, ma all'amore fraterno, in questo caso fra due sorelle.

Commentate questa recensione e ditemi se a voi è piaciuto il film, qui o sulla mia pagina Facebook.

Vi lascio con due citazioni di Olaf: "L'amore è mettere il bene di un altro prima del tuo" e "A volte vale la pena sciogliersi per qualcuno".

Giada

lunedì, settembre 08, 2014

RECENSIONE di Cuori d'acciaio di Federico Negri

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi parlerò del seguito di "Siamo la promessa", ovvero "Cuori d'acciaio". Approfittatene finché questo libro è gratuito, perché a me, personalmente è piaciuto tantissimo.


PREMESSA
Dovevo mettermi a studiare per prepararmi all'esame subito dopo aver letto il primo libro della saga di Promise, ma non ho proprio resistito; perciò ho continuato a leggerla. Ho fatto bene. Se già il primo libro era interessante, questo lo è stato ancora di più.

TRAMA (da Goodreads)
Promise è l'unico pianeta colonizzato al di fuori del sistema solare, ma è precipitato in un'era pre-industriale e non ha più collegamenti con la madre Terra. Un'astronave terrestre atterra sul pianeta dopo secoli di oblio, carica di enigmi. Le fazioni opposte dei promisiani se ne contendono la tecnologia, mentre Haria, una giovane professoressa universitaria dedita all’abuso di stupefacenti, cerca di scoprirne i misteri e di dominarne le forze devastanti, camminando sulla sottile linea della contesa. Sino a scoprire che un'orribile verità si cela in quel messaggero, giunto dal loro passato.

RECENSIONE
Il romanzo precedente era terminato con l'accusa da parte del tribunale militare ad Haria, di aver favorito la fuga dei due prigionieri, Sariso e la guerriera Kyra. Sariso, grazie ad uno stratagemma è riuscito a mettere le due pillole di pscicocola di Haria nella zuppa del soldato Guimar, che ha perso la testa. Gianhosi, furioso sia per la fuga dei prigionieri che per lo stato in cui versava Guimar stesso, dice ai soldati di fare una ricognizione nella tenda della dottoressa e qui scoprono le pillole di psicocola che lei si era portata dietro dalla Città. Gli eventi successivi sono molto forti: Haria viene mandata in prigione, dove attende che le venga fatto il processo. La vita in prigione per lei non è affatto semplice, considerando che lei ha sempre vissuto in una sorta di agio grazie al suo titolo di scienziata. Il guardiano della prigione (in cui non c'è quasi nessuno, perché raramente i Cittadini vengono mandati lì dentro, perciò è sempre vuota) le dà moltissima attenzione e non perde occasione di palparla - forse sarebbe meglio dire molestarla, perché questa è l'impressione che mi ha dato. Dopo che lui le fa una proposta indecente, che lei giustamente rifiuta, le da' una sberla - io in quel momento avrei voluto riempirlo di botte, soprattutto perché non si alzano le mani su una donna, non lo si fa mai, e ancora meno si dovrebbe fare se si è il guardiano di una prigione. Dopo un breve processo, al quale hanno partecipato tre persone, ottiene il suo verdetto: dovrà andarsene dalla Città, sarà messa al Cancello, che per una persona studiata come lei è la punizione più grave che le potessero dare, nonostante avesse avuto delle attenuanti che giocavano a suo favore. Proprio dopo tutto ciò, Haria scopre che sua madre è in punto di morte in ospedale, perciò chiede un permesso speciale per andarla a trovare. Lo ottiene, ma non può stare lì quanto vorrebbe, quindi viene allontanata da lei e mandata al Cancello. Le prime settimane di vita come isolata dapprima sono difficili, poi diventano sempre più facili. Haria però non perde l'occasione di cercare della droga con cui drogarsi, e siccome non ne trova di raffinata (diciamo così) ripiega sugli equiseti, foglie che se vengono strofinate, bollite o bevute hanno un effetto allucinogeno. Qualche giorno dopo, viene scoperta dall'assistente del proprietario e viene trascinata, dopo due giorni di estenuante cammino al suo cospetto. Ranjoo, che decide di farla vivere come cittadina del Popolo Libero e le dice che si guadagnerà da vivere facendo servizi domestici in casa, come sistemare e dare da mangiare durante le riunioni. Proprio quando la ragazza si sta abituando, ritorna la guerriera Kyra, ch'è venuta a prenderla per portarla dal suo capo in una zona molto lontana rispetto a dove si trova lei ora. Ah, dimenticavo di dirvi che vi sono delle Maestrie amministrate dal Maestro, che i popoli che si considerano i veri uomini interstellari biasimano per il loro voler restare attaccati alla Città. Ogni Maestria è controllata da una persona, e se lei vuole coltivare i suoi prodotti deve chiederlo prima a Ranjoo. Haria, dopo una notte insonne ed in cui hanno messo a ferro e fuoco la città, decide alla fine di andare via con Kyra, che la porta da Sariso. Arrivata a questo punto del romanzo, dopo la sua lunga permanenza da Ranjoo, credevo che Haria si sarebbe sentita parte di quella comunità di ribelli, perché mi sarebbe davvero piaciuto se anche lei si fosse ribellata al sistema che l'ha barbaramente espulsa dalla Città, luogo in cui è considerata una risorsa per via della sua grande intelligenza matematica. Invece non è successo nulla di tutto questo. Haria si è data da fare con le equazioni matematiche per riuscire a capire come funzionava il tubo, che secondo lei conteneva o antimateria o un buco nero e alla fine è riuscita ad attivare un meccanismo che permette al tubo di volare. Haria è diventata popolare tra le persone del popolo libero perché queste credono che lei sia dalla loro parte, e io ero sicura che lei sarebbe rimasta con loro, ma alla fine decide di scappare con Fineri (che si è spacciato per un altro, per un contadino appartenente alla Maestria di Korifina) e la soldatessa Gallajio. I tre si dirigono verso una zona paludosa, ma proprio mentre stanno camminando vengono raggiunti da una tempesta di sabbia.

Come nel libro precedente, le descrizioni sono perfette, insieme ai dettagli olfattivi che contribuiscono a rendere più veritiero il romanzo. Ho una perplessità su una scena che avviene dopo la cacciata di Haria dalla Città, in quanto lei sale su un albero e descrive l'ambiente intorno a sé e poi ci si ritrova improvvisamente giù. Questa non è una critica, è semplicemente una cosa che ho notato e che non sono riuscita a togliermi dalla mente. Questa volta, mentre leggevo non facevo altro che chiedermi: dov'è Fineri? Cos'è successo in Città? E' stato bello quando alla fine Haria e Fineri si sono ricongiunti, ma aspetto ancora il momento in cui si diranno che si amano l'un l'altra. E aspetto anche il momento in cui la Gallajio si metterà da parte e accetterà gli eventi sentimenti che Haria e Fineri provano l'uno per l'altra, anche perché, a mio avviso, le scaramucce che lei ha con Haria sono indice di gelosia.

Il colpo di scena che mi ha stupito è stato, quando leggevo, venire a sapere il Direttorio stava sterminando il Popolo Libero per avere il controllo su Promise, dimezzando le loro possibilità di sopravvivenza a lungo termine. La guerra fino a quel momento era stata occultata ai cittadini, in poche parole il Direttorio agiva come una specie di dittatura, decidendo cosa far studiare e cosa no ai cittadini, cosa dirgli e cosa non dirgli. Non me l'aspettavo veramente.


Ho trovato, lo devo dire, dei piccoli errori di battitura, che non hanno però compromesso il libro. Quindi, complessivamente, è stato proprio un buon romanzo.
Vi lascio con una citazione tratta da questo libro: 
"Noi pensiamo che tu sia una persona speciale, come ogni essere umano qui su Promise. Vogliamo solo fermare questo assurdo sterminio. [...]" 
(Pusio ad Haria)

Giada

domenica, settembre 07, 2014

PRESENTAZIONE di Flamefrost: due cuori in gioco di Virginia Rainbow

Buon giorno, bloggers e lettori! Oggi vi presento "Flamefrost: due cuori in gioco", il romanzo di Virginia Rainbow. Questo romanzo è il primo di una trilogia, a mio avviso molto intrigante e interessante.
Qui sotto trovate tutte le informazioni sul suo libro. Buona lettura!



NOME: Virginia Rainbow
TITOLO DEL LIBRO: "Flamefrost: due cuori in gioco"
GENERE: romance/fantascienza
EDITORE: autopubblicato con Youcanprint
USCITA: giugno 2014
NUMERO DI PAGINE E PREZZO:  356 pagine, prezzo 16,90 €
DOVE POTETE ACQUISTARLO: www.youcanprint.it - www.ibs.it - www.Amazon.it e altri siti online.

PAGINA FACEBOOK FAN: www.facebook.com/pages/I-romanzi-di-Virginia-Rainbow/742792235778674

PAGINA PROFILO DELL'AUTORE: www.facebook.com/lamascheranera.romanzo


Per informazioni riguardo l'ebook ed eventuali sconti, contattare direttamente l'autrice alla mail: virgy72@aliceposta.it o alla chat del suo profilo autore.

TRAMA
Gli abitanti del pianeta Luxor, guidati dal re Thor sono scampati alla distruzione del loro mondo e vagano nello spazio alla ricerca di una nuova terra. I principi alieni Nardos e Gered vengono incaricati di compiere una missione misteriosa sul pianeta Terra.

È in questo contesto che si inserisce il rapporto particolare tra Gered e una ragazza terrestre, Sarah, che abita in un paesino delle montagne valdostane. Gered cerca di avvicinarla in tutti i modi, usando i poteri straordinari di cui dispone, ma lei rifiuta qualsiasi tipo di relazione, nonostante si senta molto attratta da lui.

Un mistero aleggia su tutta la storia e verso la fine cominciano a scoprirsi alcuni tasselli. In cosa consiste la missione dei principi? Chi sono le “soggiogate”?

In un intreccio via via più articolato, si delinea la delicata psicologia dei personaggi, che si cercano e si respingono, si incontrano e si allontanano, mentre la società aliena, che fa da sfondo alla storia, prende sempre più piede con le sue regole e i suoi riti peculiari.

Un mix di contrasti, dolcezza, passione e mistero, che tiene incollato il lettore alla pagina riga dopo riga in un ritmo intenso e coinvolgente.

L'AUTORE
Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”.

Acquistate il libro e fatemi sapere! Aspetto i vostri commenti qui sul blog e sulla pagina Facebook, sosteniamo le autrici italiane, forza! Se avete dubbi in merito o qualcosa non vi è stato chiaro, contattate direttamente l'autrice all'indirizzo mail virgy72@aliceposta.it.

Vi lascio con una citazione tratta dal primo libro di questa trilogia:
"- Dovresti fidarti di qualcuno ogni tanto…
La sua voce era calda, sensuale… 
- Perché mi dovrei fidare di te? – sbottò lei, innervosita. Il suo tono divenne impaziente, imperioso. 
- Perché non hai un’altra scelta. 
Sarah si ritrasse indietro, come se una folata di vento impetuoso l’avesse investita in pieno."

Giada

sabato, settembre 06, 2014

RECENSIONE di Siamo la promessa di Federico Negri

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi recensirò un libro distopico che mi ha colpito molto, e che si allontana molto dai romanzi di questo genere nati sulla falsariga degli "Hunger Games" di Suzanne Collins. Sono così emozionata! Questa è la mia seconda recensione ufficiale, tra l'altro anche di un autore self, quindi lo sono doppiamente! Ad ogni modo, bando alle ciance e cominciamo.


PREMESSA
Circa due-tre mesi fa, avevo cominciato a notare sulla mia home di Facebook la pubblicità di questo romanzo, che già all'epoca mi incuriosiva molto, perciò sono felice di potervene parlare ora. Le premesse sono molto buone, ed essendo un fantasy distopico, io ero già sicura che mi sarebbe piaciuto. Anche per questo libro, è stata dura resistere agli spoiler, ma anche stavolta ce l'ho fatta. Essendo questo il primo libro della trilogia, starò molto attenta a non fare io stessa spoiler a voi (come avevo rischiato di fare per Angelize).

TRAMA (da Goodreads)
Promise è l'unico pianeta colonizzato all'esterno del sistema solare, ma è precipitato in un era pre-industriale e non ha più collegamenti con la madre Terra. Un'astronave terrestre atterra sul pianeta dopo secoli di oblio, carica di enigmi. Le fazioni opposte dei promisiani se ne contendono la tecnologia, mentre Haria, una giovane professoressa universitaria dedita all'abuso di stupefacenti, cerca di scoprirne i misteri e di dominarne le forze devastanti, camminano sulla sottile linea della contesa. Sino a scoprire che un'orribile verità si cela in quel messaggero, giunto dal loro passato.

RECENSIONE
Siamo nel 2528, nel pianeta Promise, all'interno del sistema stellare di Tau Ceti. L'unico pianeta all'esterno del sistema solare colonizzato dall'uomo. I primi uomini che lo colonizzarono, sono chiamati i novemila e prima della Rivolta, avevano permesso al popolo di vivere in serenità e armonia. Ora invece, le cose sono cambiate. Haria è una professoressa universitaria, assistente dello scienziato Phinner ed è molto insicura. Da anni vive in un bugigattolo con la madre resa invalida da una cura per allungare la vita, che funzionava fino a quando il reattore si è spento a causa di mancanza di energia elettrica. Da quel momento in avanti, il loro mondo è regredito completamente fino a giungere ad un'era pre-industriale, in cui, in mancanza di elettricità, computer e sistemi di comunicazione; la popolazione ha dovuto far affidamento al suolo del pianeta per sopravvivere. Su Promise crescono poche piante, anche se milioni di secoli prima si era cercato di rendere quel suolo fertile. Da quando è caduto in quello stato medievale, i cittadini si sono divisi in due fazioni l'una opposta all'altra: i cittadini, come Haria, che vivono nella Città protetti dal Muro e il popolo libero, persone che hanno preferito regredire esse stesse piuttosto che lottare insieme al resto della popolazione per cercare di comunicare con il pianeta Terra e che per questo, sono considerati dei selvaggi dai cittadini. E' vietato oltrepassare il Muro ed è vietato stare alzati oltre il coprifuoco. Come memento del fallimento dei novemila c'è l'Antenna. E dopo la Rivolta, è stata stilata una Nuova Costituzione per i cittadini.In questo contesto difficile, vivono Haria Gillia e sua madre. Haria è decisa, grazie alla sua mente scientifica e alla sua grande dote per la matematica, si aiutare il professor Phinner a ristabilire il contatto con la Terra, quel giorno infatti viene ritrovata un'astronave terrestre che si trova però molto distante dalla città e il comandante dell'esercito, il comandante Gianhosi stabilisce che hanno poco tempo per andare a prelevare quell'oggetto prima che i selvaggi lo usino per altri scopi. Il viaggio che Haria compie con Phinner è duro e difficile, perché lei è molto magra e debole, questo comunque non le impedisce di prendere per tre volte la droga, la psicocola (geniale invenzione, a mio avviso, che mi ricorda molto 1984 di George Orwell), la quale è molto potente, le fa fare del trip incredibili e le fa passare il dolore fisico e la malinconia. Durante questo viaggio conosce i soldati che la scorteranno fino alla navicella, tra cui c'è anche il magnifico e figo soldato Fineri, che si presume che in passato abbia avuto una relazione con il caporale Gallajio - una donna molto tosta, fredda e severa. Qualche ora dopo l'inizio della loro avventura, subiscono un imboscata da parte del popolo libero, che vuole solo spaventarli, ma che viene barbaramente ucciso dai militari. Il popolo libero non è da meno però, e riduce in fin di vita un commilitone di Gianhosi. Man a mano che procedono, il terreno diventa più accidentato e Haria sbatte la faccia sul terreno, facendosi del male - non tanto, fortunatamente, perché riesce a giungere alla navicella indenne. E' chiaro come il sole che Haria è innamorata di Fineri (il cui vero nome è Tom), ma combatte continuamente contro la sua insicurezza prima di fare un passo in avanti nel suo rapporto con lui e il massimo a cui riesce ad arrivare sono delle carezze e due abbracci mentre dormono (dite pure quel che volete, io l'ho invidiata in quel momento!) - e comunque Fineri non è per niente simile al ragazzo con il quale si faceva di droga, Kahlio, che non stava con lei nemmeno durante il trip mentale. Dopo un'altra serie di vicissitudini, alla fine Haria viene a sapere che nella navicella c'era già entrato qualcuno, di sicuro dei selvaggi ci avevano messo le mani e si accorge che ci sono delle persone in uno stato di sonno freddo - ma non può liberarle normalmente, altrimenti esse morirebbero subito a causa dell'aria. I militari catturano il vecchio Sariso e la giovane guerriera Kyra, che l'ha ferita alle costole pochi capitoli prima. Haria scopre così che il tubo che la donna astronauta ha chiesto di prelevare ai selvaggi, è un'arma. Cosa succederà ora? Ma soprattutto, Haria non rivelerà il segreto militare e si farà passare per una traditrice oppure cederà e starà dalla parte dei militari, dimostrando a Sariso di essere una marionetta nelle loro mani?

Questo romanzo è stata una piacevole sorpresa, i personaggi sono caratterizzati molto bene e le descrizioni a mio avviso sono perfette. Mentre lo leggevo, provavo una forte simpatia per Haria, perché in qualche modo lei rappresenta l'umanità che ha la forza di lottare in un territorio ostile, quella stessa umanità con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, tra cui l'evidente insicurezza, e l'ardente desiderio di ristabilire i contatti con un mondo antico che sembra perso per sempre. Ad un primo impatto può sembrare debole perché si droga, ma penso che questo sia solo un aspetto secondario del suo grande carattere, in fondo, quante persone nei paesi poveri si drogano con quello che riescono a contrabbandare dai paesi esteri? Tante. Ci tengo a precisare io ho visto la bontà di Haria in una scena che mi ha lasciato senza fiato: quando lei aiuta il vecchio selvaggio a bere dopo ch'è stato brutalmente picchiato dai militari per fargli dire che cose effettivamente conteneva l'astronave. Io tifo per lei. O forse dovrei dire che tifo per lei e per Fineri. Per me loro sarebbero la coppia perfetta, la coppia ideale, se solo lei avesse il coraggio di dirgli ciò che prova. Haria inoltre è stata la prima a laurearsi su Promise, e questo è un dato molto importante da tenere a mente.

Lo stile è molto fluente, ricco di descrizioni e per questo molto coinvolgente. Sì, mi piacciono i romanzi pieni di descrizioni (dovevate aspettarvelo da una che ama Tolkien!).

A fare da sfondo alle avventure di Haria c'è il paesaggio di Promise, descritto e commentato nel primo paragrafo della recensione. Che dire? Io non vedo l'ora di leggere il secondo libro per sapere cosa succede.

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro, un dialogo tra Haria e Fineri:
"Freddo dentro?" chiede Haria.
"Sì, quando qualcuno ti dice la cosa sbagliata, quella che ti muove qualcosa dentro e che poi non torna più a posto."

Giada
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