domenica, maggio 22, 2016

RIP IT OR SHIP IT BOOK TAG

Buona sera, bloggers e lettori! Ho scovato un Book Tag bellissimo in un blog anglofono, Dreamland Bookblog, in cui si parla di shippare le coppie provenienti da saghe e libri diversi totalmente a caso, mettendo i nomi in una scatola. Ora vedrete cosa mi è venuto fuori! Preparatevi a ridere!




Regole:

  1. Scrivi i nomi su un foglio e tagliali a quadretti oppure fai dei semplici foglietti che si possano tirare su senza problemi. Nel mio caso ho scelto 20 maschi e 17 femmine.
  2. Mettili nel contenitore che preferisci. Io ho scelto la scatola del Ciobar perché non avevo di meglio xD
  3. Tira fuori due nomi alla volta e mostrali al tuo pubblico nel modo che più preferisci. Non ho nessuna guest star che mi possa aiutare a mostrarvi le coppie felici/infelici, ma non temete, le gif verranno in mio soccorso!
  4. Tempo di decisioni! Le shippi o no? Vuoi che la loro relazione sia dolorosa oppure pacifica?  Dillo al mondo!
Siete pronti? Cominciamo!

***PRIMO ROUND***
Christian Grey (50 Sfumature di grigio) & Harry Potter (The Harry Potter Saga)
Hhahaha! Oddio che ridere, tra tutte le coppie che mi potevano capire, proprio questa m'è capitata! 
Questa coppia, per me è un NO, un NO colossale! I totally RIP it! Non so se ridere o piangere, ma Santo Cielo, vi immaginate cosa potrebbe dire Harry ad un babbano sadomaso come Christian Grey xD E mi immaginate cosa invece potrebbe dire Harry a Christian...E se Christian insegnasse a Harry a giocare con un altro tipo di bacchetta??? Hhaha mi sto scompisciando dalle risate! xD xD xD 

RIP IT



***SECONDO ROUND***
Daenerys Targaryen (Il Trono di Spade) & Stefano Diamanti (The MSA Trilogy)
Oh Gosh! Per me è sì, sì, sììììì! Stefano Diamanti e Daenerys Targaryen ce li vedo bene insieme! Stefano secondo me, grazie all'influenza di Cristina Cabrisi, riuscirebbe a tirare fuori il lato più tosto della Targaryen e a farla arrivare finalmente a Westreos dove reclamerà il suo Trono. 

SHIP IT


***TERZO ROUND***
André Lamaze (Blood Bonds Serie) & Sansa Stark (Il Trono di Spade)
Oh Gosh! E' una scelta molto difficile questa! Amo da morire il lato oscuro di André Lamaze e amo anche il personaggio di Sansa Stark, per la sua evoluzione nel corso del "Trono di Spade", tuttavia, conoscendo André Lamaze e la sua indole tutt'altro che tenera, non adatta alla povera Sansa Stark, sono costretta a non approvare questa ship, che non vedrebbe nemmeno la luce. 

RIP IT


***QUARTO ROUND***
Cristina Cabrisi (The MSA Trilogy) & Alice (Alice from Wonderland)
No! Cristina Cabrisi è troppo cazzuta e non mostrerebbe alcuna sensibilità nei confronti di Alice, l'Alice di Alessia Coppola, una ragazza dolce che merita un'altra metà di ship altrettanto dolce e sensibile. Cristina Cabrisi è una donna molto forte e in questo è simile ad Alice, ma temo che caratterialmente le due non andrebbero d'accordo.

RIP IT


***QUINTO ROUND***
Hesediel (Angelize) & Gale (The Hunger Games)
Hesediel e Gale sarebbero la coppia perfetta, ho già gli occhi a cuoricino! Awwwwwww *---* La risposta è una sola a questa coppia che mi è capitata: I SHIP ITTTTTTT! Hesediel e Gale potrebbero curarsi a vicenda i cuori feriti e magari, dopo, capirebbero di piacersi e si metterebbero insieme!

SHIP IT

Finitooo! Vi sono piaciute? Io ne ho shippate due in modo hard, è stato bel mega crossover di serie di libri e trilogie. Quali vi sono piaciute? Quali invece no? Con quali altre ship le avreste viste queste coppie? Commentate e ditemelo!

xoxo,
Giada

sabato, maggio 21, 2016

COURTSHIP BOOK TAG

Buona sera, bloggers e lettori! Ho scovato in rete questo bellissimo Book Tag tutto dedicato alle nostre fasi di corteggiamento con i libri, il blog che per primo ha creato questo Tag è La Tana di Una Booklover. In questo tag si passa attraverso le diverse fasi del corteggiamento ed ognuna di queste è da collegare ad un determinato libro.
Ecco le mie risposte!

FASE 1: ATTRAZIONE INIZIALE
UN LIBRO CHE HAI COMPRATO PER LA SUA COPERTINA

Ho comprato questo libro grazie alla gift card che mi è stata regalata il Natale passato e devo dire che mi ha letteralmente fulminata. Ho sentito parlare molto bene di questo libro, che già di per sé sembra molto interessante, ma questa copertina mi ha folgorata. Stupenda. Intrigante. Meravigliosa. Sapete, per tutto il periodo delle medie ero appassionata della storia russa e questo libro è ambientato più o meno nel periodo della Rivoluzione Russa. Spero di poter acquistare presto gli altri due volumi della trilogia di potervene parlare.

FASE 2: PRIMA IMPRESSIONE
UN LIBRO CHE HAI COMPRATO PER LA SUA TRAMA

Un romanzo distopico che vede due fazioni farsi guerra l'una con l'altra, cosa potevo chiedere di meglio? La Aveyard mi ha conquistato subito con la sua trama interessante!

FASE 3: PAROLE DOLCI
UN LIBRO CON UNA BELLA PROSA
Dire che ho amato questo libro sarebbe un eufemismo, l'ho adorato tantissimo! Ho conosciuto Rosie M. Stuart l'anno scorso, ma non avevo mai letto nulla di suo. Questo romanzo è di una dolcezza infinita, in cui traspare lo spirito gioioso della scrittrice, che ci fa sorridere e soffrire insieme ai suoi personaggi, Davide ed Elisa. Un romanzo delicato e dolce, ma anche intenso che vi farà sognare.
Recensione qui
Il libro ha vinto nella categoria Best Romance 2015

FASE 4: PRIMO APPUNTAMENTO
IL PRIMO LIBRO DI UNA SERIE CHE TI HA FATTO VENIR VOGLIA DI PROSEGUIRLA
Ho cominciato questa serie quando avevo 14 anni e non l'ho ancora finita (povera me!). Ricordo che mia zia mi aveva regalato il terzo libro della serie, ma io volevo cominciare a leggerla dall'inizio, quindi ho iniziato a comprarmi tutti i libri. Solo dopo ho scoperto che la serie era composta da ben 13 libri...E io ne ho comprati solo 8! Questa serie mi serviva, alla me adolescente, di esplorare un nuovo mondo di vampiri che fosse diverso da quello di Stephanie Meyer.

FASE 5: CHIAMATE A TARDA NOTTE
UN LIBRO CHE TI HA TENUTA SVEGLIA TUTTA LA NOTTE
Ricordo ancora perfettamente quando a 15 anni lessi questo libro, cominciai la sera alle dieci e mezza per poi finirlo alle tre di notte in terza superiore. Ho pianto tantissimo quella notte e ho pure faticato a prendere sonno. Ora che mi sono abbastanza indurita (non so se è un bene o un male), non credo che riuscirei di nuovo a piangere con questo libro. Sì, forse è ora di provare a leggere Margaret Mazzantini. 

FASE 6: SEMPRE NELLA MIA TESTA
UN LIBRO AL QUALE NON PUOI SMETTERE DI PENSARE
Questo è uno dei migliori dark romance che abbia letto finora ed è difficile trovare un altro libro che eguagli la bravura di Sagara Lux, se non forse quelli di Chiara Cilli. Ho finito questo libro due mesi fa, ma continuo ancora a pensarci, continuo ancora a pensare alla storia di Amanda e Darren e a quanto vorrei un Darren tutto per me. Una storia dark dalle tinte erotiche, che tratta allo stesso tempo tematiche complesse. Consigliatissimo!
Recensione qui

FASE 7: CONTATTO FISICO
UN LIBRO CHE RISULTA BELLISSIMO AL TATTO
Altro libro che mi sono regalata con la gift card. Passerei ore ad accarezzare la copertina, tanto mi piace *---* In più è un fantasy che parla di draghi, cos'altro posso volere di meglio?

FASE 8: INCONTRARE I GENITORI
UN LIBRO CHE HAI CONSIGLIATO AI TUOI AMICI E ALLA TUA FAMIGLIA
Credo che ogni lettore fantasy dovrebbe leggere questa saga. Io ho letto il primo, ma impegni permettendo, penso che leggerò tutti i libri. J.K. Rowling ha fatto la storia e ogni persona dovrebbe leggere le sue opere, specialmente, come dicevo prima, gli amanti del fantasy.
Recensione qui 

FASE 9: PENSARE AL FUTURO
UN LIBRO O UNA SERIE CHE RILEGGERAI PROSSIMAMENTE
Sapete quanto io ami Chiara Cilli e i suoi romanzi, le mie innumerevoli recensioni lo dimostrano, ma penso che per prepararmi al capitolo finale di Henri e Aleksandra "Uccidimi", rileggerò sia "Soffocami" che "Distruggimi". Chiara Cilli è la Regina del dark romance *oh yeah*
Recensione di Soffocami
Recensione di Distruggimi

A me è piaciuto moltissimo questo Book Tag, spero di trovarne altri da fare, così porete conoscermi meglio. Intanto, stay tuned, perché a breve conoscerete "My Top #5 Authors", i miei 5 autori preferiti. Commentate e raccontatemi quali sono i libri che avreste messo al mio posto! Vi sono piaciuti i libri che ho messo?

xoxo,
Giada

RECENSIONE di Pitch Perfect 2

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera recensirò un po' di film che ho visto e di cui non vedo l'ora di parlarvi. Poco fa ho pubblicato la recensione del film "Pitch Perfect", ora leggerete il sequel di quel film, "Pitch Perfect 2". Buona lettura!



TRAMA (da Wikipedia)
Dopo la disastrosa performance delle Barden Bellas al compleanno del presidente Obama, esse vengono sospese da qualsiasi tipo di competizione di canto a cappella. Il leader delle Bellas, Beca Mitchell (Anna Kendrick), propone un accordo: le Bellas verranno reintegrate in competizione solo se vincono il campionato mondiale di Canto a cappella. Nel frattempo Beca, inizia segretamente un tirocinio allo studio di registrazione, di cui solo il fidanzato Jesse Swanson (Skylar Astin), è a conoscenza. Beca impressiona il suo capo con le sue abilità di mashup con l'album di Natale di Snoop Dogg, ottenendo una chance per diventare produttrice. Ciccia Amy (Rebel Wilson) presto ne viene a conoscenza e invita Beca a dirlo anche alle altre Bellas.

La nuova arrivata, Emily Junk (Hailee Steinfeld), si ferma alla casa delle Bellas per fare un'audizione e viene ammessa quando le Bellas scoprono che la madre di Emily, Katherine Junk, era proprio una Bellas. Quella notte le Bellas vanno ad una festa con i Ritmonelli, dove Benji (Ben Platt), si prende subito una cotta per Emily. Le Bellas poi partecipano ad una mostra d'auto, dove loro stesse avrebbero dovuto esibirsi, per incontrare i loro sostituti "Das Sound Machine" (DSM), guidati dal duo Pieter Krämer (Flula Borg) e Kommissar (Birgitte Hjort Sørensen). Le Bellas poi partecipano a una gara tra gruppi a cappella ma perdono nel round finale, proprio contro i DSM, quando Emily tenta di cantare il suo inedito.

Il giorno dopo, le Bellas cercano di creare una performance simile a quella dei DSM in preparazione ai mondiali ad un evento, ma falliscono. Allora, Chloe (Brittany Snow), decide di portare le Bellas ad un ritiro diretto da Aubrey Posen (Anna Camp), nella speranza di ritrovare l'armonia perduta. La frustrazione di Beca con le attività del campo dà inizio a una lite tra le Bellas, e quando Beca sta per andarsene viene intrappolata da una rete. Le Bellas riescono a riappacificarsi attraverso un falò, dove ogni Bellas parla dei propri sogni e del proprio futuro. Ritrovano finalmente la loro armonia cantando la canzone "Cups".

Tutte le Bellas laureate e quelle presenti partono per i campionati mondiali di canto a cappella a Copenaghen, con Jesse e Benji per fare il tifo. Tutte le Bellas cantano insieme l'inedito di Emily insieme alle ex Bellas, comprese Aubrey e la madre di Emily, aggiudicandosi la vittoria. In seguito a Emily viene fatta l'iniziazione per diventare una vera Bellas.



INTERPRETI
Elizabeth Banks: McKadden
Anna Kendrick: Beca Mitchell
Brittany Snow: Chloe Beale
Skylar Astin:Jesse Swanson
Hailee Steinfeld: Emily Junk-Hardon
Rebel Wilson: Ciccia Amy
Katey Sagal: Katherine Junk
Hana Mae Lee: Lily Onakuramara
Alexis Knapp: Stacie Conrad
Anna Camp: Aubrey Posen
Ben Platt: Benji Applebaum
Ester Dean: Cynthia-Rose Adams
Chrissie Fit: Flo Fuentes
Adam DeVine: Bumper Allan
Birgitte Hjort Sørensen: Kommissar
Flula Borg: Pieter
John Michael Higgins: John Smith
Keegan-Michael Key: Sammy
Christopher Heskey: Tommy
Shelley Regner : Ashely

Immagine promozionale del film. Abbiamo da sinistra verso destra
abbiamo Emily (Haileen Steinfeld), Chloe (Brittany Snow)
e Beca (Anna Kendrick)


RECENSIONE
Il film comincia con la performance delle Bellas sul palcoscenico, che cantano per il presidente degli Stati Uniti d'America USA, Barack Obama, ma qualcosa va storto: i nastri che sorreggevano Ciccia Amy si rompono e tutto il mondo vede le sue virtù (andiamo, non posso dire esattamente cosa si è visto), in ogni caso, nel film la scena è tagliata. Il che ha senso, sennò nemmeno questo secondo film avrebbe ottenuto il rating PG-13. In questo secondo film, non c'è più Aubrey (peccato, a me le stronze piacciono nei film!) e ci sono due nuovi personaggi, che entrambi si chiamano Ashley e che vengono spesso confuse dalla leader del gruppo, Beca. Beca infatti, dopo la laurea di Aubrey, è diventata la leader delle Bellas ed è diventata famosa per i suoi mashups e per il suo desiderio di diventare una dj di successo. In questo secondo film conosciamo Emily Junk, un lascito, ovvero figlia d'arte - o per meglio dire, figlia di una delle più cazzute Bellas del passato. 

L'attrice Hailee Steinfield durante una scena del film, qui interpreta
Emily Junk
In tutta sincerità, questo secondo film mi ha piuttosto deluso, credevo di vedere evolversi il rapporto tra Jesse e Beca, che dal primo film sono la mia coppia preferita, invece il loro spazio on screen è limitatissimo, poiché Elizabeth Banks ha preferito dare maggior risalto alla coppia Bumper-Fat Amy ed Emily-Benji. Benché Jesse e Beca stiano insieme nel film, si vede che non sono la main couple e questo mi ha deluso moltissimo. Durante il film vediamo Beca che ottiene uno stage in una casa discografica e che aiuta il suo produttore musicale a produrre una canzone di Natale completamente diversa dalle solite canzoni trite e ritrite. Il cameo è stato fatto da moltissimi personaggi della musica, il primo a comparire sullo schermo è proprio Snoop Dogg. La storia tra Bumper e Fat Amy è una relazione a sfondo sessuale, e per la prima volta, Bumper, che abbiamo identificato come un personaggio vuoto e vanitoso, dimostra di avere dei sentimenti e si apre a Fat Amy, e le confessa di essere innamorato di lei. In tutta risposta, Fat Amy gli dice questo (guardate l'immagine):
Sono una cavalla selvaggia che non può essere domata!
Bumper ci rimane molto male e i rapporti tra loro due si raffreddano. Beca continua a fare lo stage musicale alle spalle delle Bellas, nascondendolo a loro, e alla fine; dopo l'ennesima disastrosa esibizione in cui sembra che le Bellas abbiano dimenticato chi sono davvero, Beca sbotta e dice che devono pensare a cosa fare dopo l'università, che non ci rimarranno lì per sempre e che è ora di pensare al loro futuro al di fuori del gruppo a cappella. Nemici delle Bellas in questo film saranno i DSM (Das Sound Machine), un gruppo tedesco grandioso, con cantanti bravissimi, che dimostreranno alle Bellas che sono loro i più bravi. Io personalmente li ho amati. Si vede che nei film tendo a tifare per i nemici/antagonisti/cattivi? xD Non posso farci niente, li ho preferiti di gran lunga ai tentativi impacciati di Benji di conquistare Emily e ad una Emily che tenta disperatamente di farsi accettare dalle Bellas. 

Alla fine, come in ogni comedy che si rispetti, tutto finisce bene e le Bellas vincono. Se dovessi dare una votazione questo film avrebbe tre stelline su cinque. Non ho apprezzato il fatto che Beca e Jesse venissero messi in secondo piano da Emily e Benji e Fat Amy e Bumper. Non ho apprezzato il fatto che il film non sia stato sviluppato adeguatamente, infatti ci sono dei buchi temporali in cui non accade nulla d'interessante (vi ricordo il salto temporale che lascia un vuoto narrativo non indifferente in cui, dopo che le Bellas sono andate al Campo per rinsaldare i loro rapporti e chiarirsi una volta per tutte, si passa subito alla laurea e alla scena finale. Cosa succede nel tempo che intercorre tra questi due eventi? Possibile che non accada nulla di degno di essere messo on screen? Posso capire che, essendo un film, il tutto andava compresso, ma davvero non c'era un modo per far stare degli eventi per tappare questi vuoti narrativi?

Vi saluto ragazzi, e commentate il post, dicendomi se avete visto il film, se vi è piaciuto, cosa vi aspettavate di vedere e cosa invece avete trovato che vi è piaciuto o no.

xoxo,
Giada

RECENSIONE di Pitch Perfect

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera ne approfitto per parlarvi di uno dei film che più ho amato negli ultimi due anni, e quel film è "Pitch Perfect". Godetevi questa recensione e ditemi se l'avete visto!

SCHEDA FILM (da Wikipedia)
Beca è una ragazza piuttosto alternativa che inizia il suo anno di matricola alla Barden University con un'idea ben precisa: abbandonare dopo il primo anno e trasferirsi a Los Angeles per diventare una DJ di successo, il suo sogno. Lì incontra Jesse, anche lui appassionato di musica e i due iniziano a lavorare insieme alla radio dell'università. Spinta dal padre, professore di letterature comparate all'università, cerca di partecipare alle attività del campus per farsi delle amiche.

Un giorno nello spogliatoio Beca canta sotto la doccia e Chloe la sente e le propone di fare un provino per il suo gruppo a cappella. Beca viene accolta nel gruppo delle Barden Bella's, capitanato dalla ferrea Aubrey, mentre Jesse viene preso dall'altro gruppo maschile a cappella del college, i Ritmonelli. L'affiatamento con le altre ragazze, ognuna con il suo carattere e i suoi problemi, stenta inizialmente a decollare, ma pian piano le cantanti cominciano a conoscersi e soprattutto a trovare l'intesa musicale, e il gruppo spicca il volo verso la grande musica.

L'obiettivo è il Lincoln Center di New York, dove ogni anno si tiene il campionato nazionale di cori tra college. Beca dimostrerà il proprio valore di musicista anche all'interno di un gruppo e non solo come DJ. Dopo varie incomprensioni, anche il rapporto con Jesse avrà un lieto fine.

INTERPRETI
Anna Kendrick: Beca
Skylar Astin: Jesse
Ben Platt: Benji
Brittany Snow: Chloe
Anna Camp: Aubrey
Rebel Wilson: Fat Amy
Adam DeVine: Bumper
Ester Dean: Cynthia Rose
Alexis Knapp: Stacie
Utkarsh Ambudkar: Donald
Hana Mae Lee: Lilly
Kelley Jakle: Jessica
Elizabeth Banks: Gail
John Michael Higgins: John
Christopher Mintz-Plasse: Tommy
Donald Faison:

RECENSIONE
Vi ricordate Jessica, l'antipatica amica di Bella nel film di Twilight? L'avete visualizzata? Bene! Ora pensate a questa ragazza, molto brava a cantare, che ha sempre avuto ruoli minori nei film (La ricordiamo in "Capodanno a New York" e "Into the Woods") che finalmente ha il ruolo di protagonista in un film.
Anna Kendrick in una scena di Twilight, insieme a Kristen Stewart, interprete di Bella Swan
Anna Kendrick ha fatto molta strada da quando era Jessica, e ora veste i panni di Beca Mitchell, un'outsider che si iscrive ad un'università totalmente indirizzata ai corsi di spettacolo (un po' come la Julliard oppure il nostro corso universitario DAMS). In questa università, i cori a cappella sono popolarissimi e a quanto pare nessuno ha bisogno di andare ai corsi (beati loro!). Qui Beca conosce Jesse, un ragazzo che si è unito ai Ritmonelli (eng. Troublemakers). Jesse si dimostra fin da subito interessato a Beca e cerca di coinvolgerla nella sua passione per i film, che questa ragazza ODIA perché dice che sono tutti scontati! Che il finale è ovvio! *ARE YOU FUCKING SERIOUS??*

Jesse naturalmente tenta di farle cambiare idea, ma lei sembra restia. Tuttavia, per quanto mi piaccia il film, esso fa leva su molti stereotipi, infatti è possibile trovare moltissimi personaggi stereotipati:
C'è la stronza maniaca del controllo (Aubrey), la ragazza in carne che però non si autocommisera ma ci ride su (Fat Amy/Ciccia Amy), la silenziosa e anche un po' pazza (Non ricordo il suo nome scusate, ma è quella asiatica), la malata di sesso (Staci), la spalla (Chloe), la lesbica (Cynthia Rose). Questo gruppo cercherà di battere i loro acerrimi nemici, i Ritmonelli alle nazionali. Lo sviluppo del film si basa su una maggiore interazione dei personaggi, volta ad accrescere la loro unità come gruppo e a permettere di conoscersi l'un l'altro. Non dimentichiamo delle battute a sfondo sessuale tra Ciccia Amy e Bumper, leader dei Ritmonelli fino a quando gli farà più comodo. Cantare nei gruppi universitari a cappella porta al successo, infatti molti di loro hanno cantato come backsingers per cantanti e Bumper alla fine sarà l'assistente personale di John Mayer (marito-non marito di Katy Perry). 
Aubrey si affiderà a Beca, che grazie alla sua bravura nel mixare i brani, porterà le Bellas ai campionati nazionali portando il remix di tre canzoni, che le porteranno alla vittoria. Posso dire che questo è uno dei miei film preferiti perché mi fa morire dal ridere, specialmente le battute a sfondo sessuale e--- le canzoni che hanno lo stesso sfondo, non dimentichiamolo. Avendo un PG-13 me l'aspettavo. Se guardate su internet, potrete trovare la scena tagliata dell'autobus dove le Bellas e i Ritmonelli si fronteggiano cantando, come avrete capito, delle cose con riferimenti sessuali.

Vi saluto con una citazione tratta dal film "Il finale è la parte migliore dei film" (Eng. Endings are the best parts). Ditemi, l'avete visto? Vi è piaciuto? L'avete odiato? Commentate!

xoxo,
Giada

venerdì, maggio 20, 2016

RECENSIONE de L'anello dei Faitoren di Emily Croy Barker

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi pomeriggio vi recensirò un libro che mi ha molto affascinato, e che meritato ben quattro stelline su Goodreads, ovvero "L'anello dei Faitoren" di Emily Croy Barker.

PREMESSA
Devo ringraziare dal profondo del cuore la casa editrice Giunti per avermi fatto questo regalo l'anno scorso, che purtroppo, a causa di impegni vari, sono riuscita a leggere solamente ora. Grazie per avermi permesso di leggere questo bel libro!

TRAMA (da Goodreads)
E se bastassero poche, enigmatiche parole a trasformare una ragazza molto delusa in una creatura dai poteri eccezionali? Nora Fischer non ha mai pensato di possedere doti straordinarie o di essere destinata a grandi cose. Anzi, da quando il fidanzato l’ha lasciata e la speranza di una promettente carriera universitaria è svanita nel nulla, è convinta di valere ben poco. Finché un giorno, dopo una festa in campagna, si imbatte in una vecchia lapide su cui legge alcuni versi dal significato oscuro. Pochi istanti e Nora stenta a riconoscere il luogo in cui si trovava fino a un attimo prima: davanti a lei si staglia un maestoso palazzo circondato da un parco lussureggiante, e una donna vestita di bianco la accoglie con entusiasmo. Nora non sa ancora di trovarsi al cospetto di Ilissa, la potente regina dei Faitoren. Trascinata in un turbinio di feste, passeggiate a cavallo e cene fastose, coperta di splendidi abiti e gioielli, Nora diventa la donna seducente e irresistibile che ha sempre sognato di essere: la compagna ideale per il bellissimo principe Raclin, che la chiede in sposa. Ma qualcosa stride in quell’universo perfetto. Chi sono le creature spaventose che Nora scorge nottetempo? Sta forse impazzendo o qualcosa di terribile si nasconde dietro le lusinghe di Ilissa? E quell’uomo strambo che dice di essere il mago Aruendiel, perché insiste a metterla in guardia dai Faitoren e a volerle insegnare le arti magiche? C’è un pericolosissimo sortilegio da sciogliere, quello dell’anello che Raclin ha messo al dito di Nora.
Un romanzo pieno di amore e crudeltà, per adulti e ragazzi, dove la magia è protagonista assoluta. Una storia che ha l’atmosfera della fiaba classica e il passo epico del fantasy contemporaneo.

RECENSIONE
Questo libro mi ha molto sorpresa, è un mix di idee originali e un mondo magico ben costruito. Ma partiamo dal principio. Nora Fischer è una ventisettenne che deve ancora terminare la sua tesi di dottorato (PhD) su John Donne ed è arrivata ad un punto morto, non riesce più proseguire e quindi si dedica ad altre cose. La sua relatrice, Naomi, la dice che deve cercare idee innovative che possano toccare argomenti di cui nessuno ha mai parlato, perché le venga dato un punteggio più che sufficiente alla laurea. Nora, scoraggiata, decide di rimandare ciò che doveva fare riguardo alla sua tesi, perché rivedere i suoi due ex, Dave, che l'ha lasciata per un'altra e Adam, che non solo l'ha tradita ma che ora si sta per sposare con un'altra donna. Nora e la sua amica Maggie vanno ad un matrimonio in montagna, ma Nora, triste e avvilita, decide di fare una passeggiata, qui legge più volte un epitaffio inciso su una lapide di una donna che si chiamava Emmeline e si ritrova catapultata in un mondo governato dalla magia. Subito entra in scena una donna bellissima, alta e che indossa un abito bianco, è Ilissa, la regina dei Faitoren, che Nora considera una sorta di fate. Dopo neanche trenta pagine Nora si ritrova già infatuata del figlio di Ilissa, Raclin, il quale senza perdere tempo le chiede di sposarla e lei accetta, senza nemmeno pensarci su due volte. Ho molte considerazioni da fare a proposito delle prime due parti del romanzo: ho avuto un rapporto conflittuale con Nora, passavo da "oh quanto mi sta simpatica" a "quanto è stupida sta ragazza", perché va bene tutto, ma in certi momenti mi sarebbe venuto voglia di darle due sberle per svegliarla. Quindi sì, amo e odio Nora Fischer allo stesso tempo. Nora vi starà simpatica e anche antipatica in certi momenti nel libro, apprezzerete i suoi cambiamenti ma anche vi sorbirete le sue pare mentali. In generale però, è un personaggio ben costruito, con un passato che condiziona il suo presente (le sue due precedenti relazioni finite male) ma non solo le sue relazioni, il fatto stesso che lei non vada ancora d'accordo con Adam a causa della sua rottura è indice secondo me di una buona costruzione del personaggio. Siccome non voglio ripetermi troppo, proseguiamo. Nora entra in questo magico mondo e si fida ciecamente di una donna che non conosce, si sposa con Raclin e resta incinta alla velocità della luce. Okay, sto scherzando, magari non alla velocità della luce ma dopo il matrimonio dieci pagine dopo è già incinta. Va bene, direte, forse dovrei essere più indulgente con lei visto che si è ritrovata in un mondo nuovo e si è fidata della prima persona che ha incontrato. E no, non riesco a non essere meno indulgente con lei perché lei ha fatto molte ma molte stupidate nel corso del libro. Ma ora passiamo al personaggio che io ritengo più interessante, o meglio, uno dei personaggi che ritengo più interessanti del romanzo: Aruendiel. Aruendiel è un mago da un passato oscuro e misterioso, in passato è stato uno stregone ed è stato lui il primo ad avvertire Nora di non sposarsi con un Faitoren, ma lei, accecata dall'amore (frutto comunque in parte di uno degli incantesimi di Ilissa). Altro personaggio che ho amato molto è stato Hirizhjakinis, una maga potentissima, servitrice della Luna. Infine il mago voltagabbana, Dorneng, che mi ha stupito moltissimo. Sembrava uno sciocco, invece era tutt'altro. Infine Ilissa, un personaggio cattivo fino al midollo, ma che però nasconde un'anima ancora più nera e oscura di quanto non lo sia lei in apparenza, una donna che ti blandisce con mille moine, chiamandoti "cara/o" o "mio caro/a" e che abusa in modo indiscriminato i suoi poteri per attirare giovani umane da far accoppiare con suo figlio Raclin per proteggere la sua specie ed evitarne l'estinzione. Questo connubio di apparenza/vero io rende i Faitoren e Ilissa e Raclin per primi, dei personaggi così interessanti, che mi piacerebbe leggere un prequel solo su di loro, sulle loro origini (che non ho ancora ben capito) e su come funzionano i loro poteri.

L'aspetto fisico umano di Ilissa (e quindi non da vero Faitoren), è ben reso da quest'immagine.
E' una donna alta, che indossa un bellissimo vestito, bellissimo quanto lo è lei.
I credits sono del proprietario dell'immagine.

La vera forma dei Faitoren, non quella umana, ma quella di mostriciattoli mi ha ricordato un film che rivedo con frequenza sui canali Cinema di Premium, ovvero "Non avere paura del buio" , un film che anch'esso parla di fate, ma di fate cattive. Ecco, per me i veri Faitoren erano come quelle fate. Esseri mostruosi, brutti, disgustosi e molto cattivi, che ubbidivano a un loro superiore senza pensarci due volte e che lo servivano in modo molto "servile" (mi è difficile riuscire a trovare un'altro termine) e che spesso venivano maltrattati e usati da Ilissa, che si premurava solo di nascondere la loro vera forma.

Vi saluto con una citazione tratta dal romanzo, che nel complesso mi è piaciuto molto:
"Era stata un bersaglio facile, così desiderosa di amare si era concessa completamente senza neanche fermarsi a pensare su cosa stava ricevendo in cambio del suo affetto. (...) Se non riusciva a essere più perspicace, l'unica soluzione era evitare l'amore come la peste. Quanto ancora doveva invecchiare prima di imparare a riconoscere l'amore vero e il suo simulacro?"

xoxo,
Giada

BLOGTOUR DI ELEINDA2 - LA FORMULA DELL'IMMORTALITA' DI VALENTINA BELLETTINI, TERZA TAPPA

Buon giorno, bloggers e lettori! Come va? Io sono estremamente sotto pressione per via delle tante cose che devo fare, tuttavia tra lo studio, le registrazioni, gli appunti e la lettura dei libri per le letterature della mia università, sono finalmente riuscita a trovare il tempo (e finché non mi libererò di un po' d'esami farò solo così) di pubblicare le recensioni dei libri che leggo e degli eventi a cui partecipo. Mi dispiace molto non poter fare di più, ma purtroppo le cose staranno così per tutta l'estate. Spero che mi seguiate per le mie recensioni nel periodo estivo, perché ora come ora riesco solo a leggere e recensire i libri in lista e a partecipare a qualche evento libroso. Benvenuti alla terza tappa del blogtour dedicato ad Eleinda 2- La formula dell'immortalità di Valentina Bellettini.

REGOLE PER PARTECIPARE AL BLOGTOUR
Associato al blog tour l'autrice ha organizzato un giveaway in cui regala 1 copia autografata del libro.
Il giveaway dura dal 18 fino al 25 maggio. Il giorno dopo il vincitore sarà contattato personalmente dall’autrice, che provvederà al conteggio dei punti.
Le regole per partecipare sono:

Obbligatorio:
- Essere Follower di TUTTI i blog aderenti all'iniziativa
- Commentare ogni data del blog tour (lasciando l’email nel commento)
- Mettere il like alla pagina Eleinda su Facebook.

Facoltativo (serve per accumulare punti extra):
- Mettere il like sul Sito di Eleinda
- Seguire l’autrice su Twitter
- Mettere il like nella pagina Facebook di Universi Incantati (blog dell’autrice)
- Condividere l’evento su Twitter
- Iscriversi alla newsletter “Eleinda Books” (in questo modo si riceve subito in omaggio l’ebook del prequel della serie!)

Codice Giveaway:a Rafflecopter giveaway >


PLAYLIST DEDICATA AI PERSONAGGI
***SPOILER ALERT***

ELEONORA: "WIDE AWAKE" DI KATY PERRY
Eleonora è il personaggio centrale del romanzo, è una ragazza coraggiosa, combattiva, ma anche molto romantica. Il suo legame con Indaco è profondo, mentre non è ancora riuscita a capire cosa prova per Alessandro, l'amico con il quale vive nel casolare a Villapace. 


ALESSANDRO: "COME & GET IT" DI SELENA GOMEZ
Alessandro è un caro amico di Eleonora, ma lui vorrebbe essere qualcosa di più per lei, ma per un motivo o per un altro, nessuno dei due riesce a farsi coraggio e ad ammettere i propri sentimenti all'altro. Alessandro assomiglia molto ad Eleonora, e spesso i due scherzando, pur essendo consapevoli che c'è qualcosa di più tra loro che non voglio ammettere apertamente, o per meglio dire, a loro stessi.

INDACO: "WITHOUT YOU" DAVID GUETTA FT. USHER (QUI COVER CANTATA DA LEA MICHELE IN GLEE)
Indaco è il drago di Eleonora e insieme formano la coppia "Eleinda", una coppia di guerrieri che, uniti sul piano mentale ed empatico, hanno combattuto per liberare il mondo dalla minaccia del Drago a Sette Teste dell'Apocalisse creato dal dottor Brandi. Ciò che Indaco prova per Eleonora non è amore, ma gli si avvicina molto e mi ha ricordato un Legame che io stessa ho inventato nella mia serie di libri YA (di cui però ora non vi dirò nulla), è un legame che trascende la carne e lo spirito e unisce due persone per l'eternità. Sì, perché Indaco ha donato ad Eleonora parte del suo sangue e per questo, ora Eleonora, grazie al sangue di drago, è immortale come lui.

BRANDI: "SPOTLIGHT" SELENA GOMEZ
Brandi è l'antagonista principale di questo romanzo, ma anche nei precedenti, poiché ostacola da sempre i protagonisti della storia. E' un uomo che ha una malattia che ha rischiato di fargli perdere la vita quand'era piccolo, e insieme alla sua mamma ha subito la cura sperimentale operata da suo padre, Primo Brandi. Credo che sia uno dei personaggi più complessi che ho letto finora, in quanto è chiaro che il suo attuale comportamento privo di scrupoli deriva da un grande dolore al quale lui non è riuscito a reagire in modo corretto, poiché non aveva un punto di riferimento che lo sostenesse e lo aiutasse. Vuole diventare immortale e prelevare il sangue di drago di Indaco, non solo per separarlo da Eleonora, ma anche per creare un altro Drago a Sette Teste. In realtà, più avanti si scoprirà che entrambe le cose sono collegate.

PRIMO BRANDI: "MY LIFE WOULD SUCK WITHOUT YOU" KELLY CLARKSON
Primo Brandi è il padre del dottor Brandi, un uomo che ha dedicato la sua vita totalmente alla scienza e che era molto preoccupato per suo figlio, perché teme che non vivrà a lungo data la sua malattia. Il padre del dottor Brandi però, secondo me, non è riuscito a supportare in modo adeguato il figlio quando lui ne aveva più bisogno, prima durante la perdita di sua madre e poi durante l'adolescenza, quando veniva vessato.


DAVIDE GUERRA: "MANOS AL AIRE" NELLY FURTADO
Davide Guerra vive la sua vita come un ragazzo ricco e senza tanti pensieri, ha avuto una storia con Eleonora, ma non è finita bene. E' un ragazzo, a parer mio, che vuole solo essere accettato per ciò che è, per questo si comporta in modo così scorretto con Eleonora, Alessandro e i suoi amici, perché vuole essere riconosciuto che un individuo che merita l'attenzione di Brandi. Purtroppo però, riceverà un'amara sorpresa alla fine...

Spero vi siano piaciute le canzoni che ho scelto per la playlist dei personaggi. Voi quali avreste messo? Quali rappresentano meglio i personaggi e quali meno? Io le ho scelte in base al mio gusto personale, ma sono molto curiosa di sapere le vostre *---* Inoltre vi ricordo che per poter vincere il giveaway finale dovete attenervi a tutte le regole presenti all'inizio del post!

xoxo,
Giada

venerdì, maggio 13, 2016

RECENSIONE di Sei il mio respiro di Valentina G. Bazzani

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! In questo pomeriggio uggioso e piovoso di metà maggio in cui dopo un esame duro mi sento mentalmente stanca (ma non solo), vi delizierò con una recensione di un libro che mi ha colpito moltissimo e che ho letto in DUE GIORNI, era una cosa che non mi capitava da mesi! Buona lettura!

PREMESSA
Ho potuto conoscere il libro di Valentina e, in seguito la stessa Valentina, grazie ad un post presente nel gruppo "The Dark Zone" gestito dall'autrice Francesca Pace. Sapevo che il libro trattava temi forti, avevo letto qualche recensione in giro per farmi un'idea, ma devo dire che leggerlo è stata un'esperienza davvero intensa (credo sarà un termine che troverete spesso in questa recensione, perché mi riesce difficile trovare un altro aggettivo per descrivere cosa ho provato leggendolo).

TRAMA (da Goodreads)
La vita di Lilli è cambiata radicalmente dal giorno in cui diede uno schiaffo alla sua migliore amica. Uno schiaffo talmente violento che la ragazza fu costretta al ricovero in ospedale. Lilli non ricorda quasi niente di quell'episodio, se non il caldo soffocante, le gocce di sudore che l’accecavano e un’incredibile, immotivata paura di coloro che in quel momento stavano assistendo alla scena. Prima di quel giorno era una ragazza come tante, credeva che per essere felice bastasse l’amicizia di Elisa e l’amore del ragazzo più popolare della scuola. Ma le rimane solo il dolore causato da un Male senza nome né volto, che la sta lentamente consumando: il bipolarismo.
Diego, un giovane musicista con un passato pesante alle spalle, si stupisce di incontrare al gruppo di sostegno organizzato dal professor Decori, psicologo della scuola, proprio Lilli, la ragazza solare della quale era rimasto profondamente colpito. È molto cambiata, ha un aspetto trascurato e malinconico.Lilli e Diego scoprono di essere l’uno la cura per il dolore dell’altro. Lei riprende in mano i suoi sogni, mentre lui affronta i problemi con l’eroina, che inesorabilmente busseranno alla sua porta. Il loro amore, disperato e assoluto, li spingerà ad abbassare le difese, poiché entrambi capiranno di non poter fare a meno l’una dell’altro, come dell’aria che respirano.

RECENSIONE
Non ho mai letto un libro che trattasse il tema del bipolarismo e del problema della droga, a dire il vero, prima di leggere questo libro, non sapevo come inquadrare bene questa malattia che conoscevo solo per nome. Il bipolarismo può essere difficile da affrontare, se vieni ricoverata senza motivo nel reparto psichiatrico di un ospedale senza sapere la ragione per la quale sei lì. Questo è quello che prova Liliana "Lilli" quando, dopo aver dato uno schiaffo violento alla sua migliore amica Elisa, viene portata in ospedale e sedata con una puntura. L'amicizia tra Elisa e Liliana termina, ed Elisa, approfittando del fatto che Liliana e Marco hanno rotto, si mette insieme a lui. Questo inizialmente fa soffrire molto Liliana, che quando si accorge che nessuno dei due le rivolge la parola, anzi la evitano, sprofonda in baratro di depressione e malinconia dal quale non riesce a uscire, mangia poco, è distratta e non si preoccupa dei voti, che avranno un peso considerevole visto che è all'ultimo anno delle superiori. Liliana è una ragazza molto sensibile e il romanzo è scritto con il punto di vista suo e di Diego, un ragazzo che lei aveva conosciuto tempo fa, prima che questo Male inspiegabile la colpisse. Liliana è cosciente che a scuola tutti le danno della pazza e prima di incontrare Diego al gruppo di supporto del dottor Decori, lo psicologo della scuola, cerca sempre di nascondersi e di apparire quasi invisibile nascondendosi sotto il cappuccio della sua maglia. Diego è un ragazzo che non ha una vita facile, i suoi genitori sono sempre in viaggio e non hanno tempo per lui e la sorella Sara, perciò si rifugia nelle uniche cose che gli danno un po' di pace: la droga (l'eroina) e la musica. L'amore tra Diego e Liliana sboccerà in modo inaspettato, ma travolgerà entrambi e questo porterà il ragazzo ad allontanarla per tenerla lontana dallo schifo in cui si è invischiato. Ciò che ho amato dal profondo del cuore di questo libro è che loro due, gradualmente, si sono accorti di non poter fare a meno dell'altra e insieme hanno cercato di migliorarsi. Diego è stato il primo a dare un nome al Male che affliggeva Liliana e forse è stato il primo che ha cercato di conoscerla e comprenderla davvero, andando al di là dei pregiudizi che la gente aveva su di lei, su quelle stesse persone che veneravano lui e che tormentavano la ragazza definendola "pazza". 

Un romanzo toccante, delicato ma anche molto intenso e doloroso. Il dolore è, secondo me, uno dei temi trattati con più delicatezza nel libro, che mostra come esso ci rende vulnerabili, come una malattia o una dipendenza ci rendano vulnerabili agli occhi di noi stessi quando vorremmo solo essere "normali". Ma la normalità non esiste, e dobbiamo imparare a convivere con ciò che ci rende così, affrontarlo e dirgli in faccia che non abbiamo paura di lui, che noi siamo più forti e che non ci distruggerà mai. Grazie a Diego, Liliana riprenderà in mano le sue passioni, la scrittura e l'università, sogno che lei aveva accantonato credendo alle voci della scuola che la definivano una pazza. Per Diego le cose prenderanno una piega molto diversa...E vi assicuro che piangerete. Questo romanzo ha una carica incredibile, è un concentrato di sogni, speranze ma anche tanta sofferenza. Penso sia difficile per una ragazza di 18 anni affrontare una malattia di cui non sapeva nulla senza l'aiuto necessario e ho apprezzato quando alla fine le è stato spiegato cos'aveva, così poteva smettere di credere di essere matta. Ho potuto finalmente conoscere il bipolarismo, una malattia che è capace di piegare una persona e di passare dal renderla euforica a triste nel giro di poche ore. Grazie a Liliana ho potuto comprendere la sofferenza e il dolore che può aver provato una ragazza della sua età a convivere con quella malattia e non solo dopo a prenderne atto, ma a usarla come una marcia in più, perché questa è una delle cose che ho più amato: non bisogna lasciarsi abbattere dalle avversità che una malattia ci mette davanti, ma usarle a nostro vantaggio per poter esprimere al meglio la nostra identità e a non aver paura di nasconderci dietro un muro. 

La ragione per cui ho dato quattro stelline e non cinque è perché ho trovato refusi nel libro, ma ho appena saputo che non ci saranno nella nuova versione, quindi quando la leggerete non li troverete. I refusi comunque non erano di grande portata.

Voglio fare di nuovo i complimenti all'autrice per la bravura con cui ha trattato questi temi e per la sensibilità che ha mostrato. Brava Valentina! <3 Conserverò questo romanzo nel mio cuore perché ho potuto amare, sorridere, piangere ed essere serena con questo libro, grazie ai tuoi personaggi. 

Vi saluto con una citazione tratta dal libro:
"Mi fa capire che la diversità può essere una ricchezza, che la normalità è relativa e non corrisponde a ciò che è giusto e appropriato per tutti, ma solo a quello che vale per i più."

xoxo,
Giada

giovedì, maggio 12, 2016

Recensione di "EFFETTO DOMINO" di Edy Tassi

RECENSIONE DEL LIBRO "EFFETTO DOMINO" DI EDY TASSI

L'acqua di un lago. Languida, fresca, ritemprante. Un paesaggio elegante, sontuoso. E poi, all'improvviso, sulla pelle un vento caldo, e il sole che mi scalda.

E' questa l'immagine che mi viene alla mente quando penso di getto a questo bellissimo romanzo. In "Effetto domino" la bravissima Edy Tassi, scrittrice ma anche traduttrice, ci regala una storia scritta con uno stile inconfondibile.  Narra di una passione forte, travolgente, quella di Gloria Montanari, fotografa affermata, e Marco Galbiati, playboy che lavora nell'azienda di famiglia. La loro è una passione che scoppia praticamente all'istante, travolgendoli.

Tenetevi forte, dunque. Il tasso di erotismo a tratti è alto, ci saranno scene bollenti, sì, ma quello che ho apprezzato molto è che non sono mai solo fini a se stesse. Il tutto è inserito in un contesto, una trama ben pensata, i cui fili si intrecciano come i fili di una ragnatela. Ci sono intrighi di famiglia, segreti mai confessati, colpi di scena e l'amore... naturalmente!

Edy Tassi sa mescolare i diversi piani con maestria, bilanciando i vari e diversi aspetti della storia, senza che uno prevalga sull'altro. Certo, la passione  che lega i due protagonisti è al centro, ma ripeto, il lettore non può annoiarsi. Ecco, un erotismo elegante e soprattutto mai banale. Credo sia il concetto giusto.

Le mie recensioni sono dettate unicamente dalla passione per i libri e quindi, da lettrice prima di tutto, mi piace lasciare sempre un po' di suspense che invogli il lettore (appunto!) a immergersi completamente nella storia. Per questo, non do' mai troppi dettagli sulla trama... sennò che gusto c'è? 
:-) 

Vi lascio solo la quarta di copertina così per farvi venire l'acquolina in bocca!

"Nascosta dietro l'obiettivo della macchina fotografica, Gloria è sicura di essere intoccabile. E invisibile. Do poter scegliere ogni mossa, anche con gli uomini. Seducendoli, amandoli senza inibizioni, e poi lasciandoli prima di poter provare emozioni troppo intense. Ma nessuno può sfuggire alla propria storia.E quando il passato la chiama con forza dall'Africa alle sponde scintillanti del lago di Como, Gloria comincia a seguire le tracce di una verità scomoda, di una storia familiare misteriosa e affascinante. Al centro di tutto c'è l'enigmatica e misteriosa Villa Visdomini. E un uomo, Marco, che è tentazione pura, pericoloso come il fuoco che divampa tra loro. Questa volta Gloria non può più nascondersi."

Lettura consigliatissima!


Consuelo :-) 

mercoledì, maggio 11, 2016

RECENSIONE di Eva Luna di Isabel Allende

Buona sera, bloggers e lettori! Vi chiedo scusa per il grande periodo di assenza, ma l'esame che mi ha tormentato per due anni alla fine non è andato in porto perché mi sono fatta prendere dall'ansia e dal nervosismo e perciò ho mandato tutto in malora, ieri ero molto avvilita, ma oggi sono più carica che mai e mi riprenderò la mia rivincita su quell'esame. Potete esserne certi. Nel frattempo, colgo l'occasione per parlarvi di un libro di un'autrice che non leggo da molto tempo, ma che mi ha sempre affascinata: Isabel Allende.

PREMESSA
L'ultima volta che ho letto qualcosa di Isabel Allende è stato in quinta superiore, quando ho portato per la tesina "La casa degli spiriti" di quest'autrice che da sempre ammiro e che mi affascina in modo incredibile. Un'autrice che ha vissuto sulla propria pelle la dittatura di pinochet, la democrazia liberalista, la paura del comunismo e il desiderio di vivere in un luogo di pace dove poter scrivere i propri racconti.

TRAMA
Sullo sfondo di un paese oppresso dalla dittatura, un'indimenticabile figura di donna nata dalla grande tradizione del romanzo picaresco spagnolo, in un libro che è insieme storia d'amore, quadro d'ambiente e romanzo d'avventura. Un'ulteriore conferma delle doti di narratrice di Isabel Allende.

RECENSIONE
Questo è uno di quei romanzi che ti entrano sotto pelle, che senti tuoi anche se non hai vissuto in quei luoghi, che ti senti vicina alle vissitudini di quei personaggi e, in qualche modo, ti identifichi nella protagonista. Eva Luna è un romanzo, ma è molto più di questo, è una storia nella storia che a sua volta si ritrova entro la grande cornice della Storia con la S maiuscola, la storia di un paese dilaniato prima dalle dittature, dai colpi di stato ed infine dalla guerra e dalla guerriglia. Ci sarebbe moltissimo da dire, ma penso che mi soffermerò sui punti chiave, perché questo magnifico romanzo parla già di per sé con un'abilità incredibile, con una scorrevolezza e una costruzione psicologica che ti penetrano dentro e ti entrano nel cuore. Eva Luna è la figlia di Consuelo, una ragazza che proviene dalle foreste cilene e che viveva come "selvaggia" prima che venisse portata in un convento di suore, le Hermanitas de la Caridad, e lì viene allevata. Ma il desiderio di libertà di Consuelo è molto grande e non appena può, scappa da quel monastero, per lavorare come serva in città da un padrone, lo scienziato Jones, lì conosce un indiano al quale si concede e dalla loro relazione nascerà Eva, che prenderà il cognome di Luna perché suo padre discendeva da una tribù di indiani della Luna. 

Eva è da sempre molto legata alla madre, la vediamo crescere tra le cucine del dottor Jones, affascinata  e spaventata da ciò che l'uomo fa, ma sempre vicina a lei. Credo che il loro legame sia una delle cose più commuoventi e belle che abbia mai letto in un libro, l'amore e la devozione della madre verso la figlia e della figlia verso la madre, un amore incondizionato reciproco non si dissolverà mai, nemmeno quando lei crescerà e diventerà donna, sperimentando l'amore, le delusioni e prenderà coscienza di se stessa nel mondo in cui vive e come individuo di questa società. Il loro legame va oltre la morte fisica e questo fa entrare il lettore in un mondo popolato da spiriti, ma anche da tanta fantasia. Consuelo era una bambina e una donna molto fantasiosa e spesso raccontava alla figlia delle storie, e ciò ha permesso alla bambina di avvicinarsi a quel mondo magico, fatato in cui poteva entrare solo allontanandosi dal mondo reale e creare il proprio mondo abbellendolo come meglio preferiva.
Imparò a rimanere quieta e conservò la sua riserva di favole come un tesoro nascosto finché io non le diedi la possibilità di sciogliere quel torrente di parole che portava con sé.

Questa citazione spero vi faccia capire quanto forte e solido sia il legame che c'era tra loro, un legame così forte da essere trascendentale e andare oltre la carne per farsi spirito - infatti vedremo la madre comparire ad Eva sotto forma di spirito nei momenti a lei più difficili da superare, durante le dure avversità che la vita mette davanti al nostro cammino.
- La morte non esiste, figlia. La gente muore solo quando è dimenticata. - mi spiegò prima di andarsene. - Se saprai ricordarmi, sarò sempre con te.
- Mi ricorderò di te. - le promisi.

E' stato bello veder nascere in Eva quel senso di ribellione che porta alla libertà assoluta, il ribellarsi per una giusta causa, ovvero per la nostra dignità come esseri umani e come lavoratori, perché se non ci ribelliamo non otterremo mai il rispetto che meritiamo, e po' perché senza un po' di guerra e di ribellione, le persone deboli rimarranno sempre sottomesse a quelle più forti, in un circolo vizioso che non finirà mai. Vi riporto ciò che Elvira, la cuoca della Signora che si veste sempre a lutto, la prima padrona di Eva, le dice:
- Così va bene, uccellino. - m'incoraggiava Elvira. - Bisogna farla un po' di guerra. I cani rabbiosi si lasciano in pace, quelli docili invece li prendono a calci. Bisogna sempre battersi. 
 
Ma la storia di Eva non è limitata solo ad Eva e ai personaggi che la circondano, è un racconto corale in cui s'intrecciano le vicende del giovane Huberto Naranjo e del sensibile Rolf Carlé, cresciuto in un ambiente pregno di violenza e sofferenza morale e fisica, secondo figlio di un maestro delle elementari che nascondeva un lato oscuro che i figli sapevano riconoscere e di cui specialmente la moglie ne aveva paura. Trovo che il personaggio di Rolf Carlé sia uno dei personaggi a cui mi sono più legata durante la lettura di questo libro, perché nonostante il dolore, la depressione, l'infelicità in cui era costretto a vivere e con la quale ha avuto a che fare più avanti con il suo lavoro di cineasta, alla fine è diventato un uomo bello sia dentro che fuori, con una grande determinazione e una forza dentro di sé incredibile, fortissima.
Procedeva nella vita a sentimenti nudi, incespicando nel suo orgoglio e cadendo per poi rimettersi in piedi.  

Tra tutti i temi trattati dal libro, oltre alla scoperta dirompente della propria sensualità e della presa di coscienza del proprio corpo come donna, il tema che mi ha colpito di più è stata la scoperta della lettura e la nascita della passione della scrittura. Eva aveva vissuto come una serva analfabeta fino a sedici anni, quando dopo aver rovesciato l'urina prodotta dal ministro che serviva su di lui, e ha incontrato Raid Halabì, la sua vita è cambiata drasticamente ed è decisamente migliorata. Fondamentale è stato per lei alfabetizzarsi, sebbene ciò sia avvenuto in paesino sperduto del Cile.  La sua scoperta di questi due elementi, quali la scrittura e la lettura, avranno un impatto notevole su di lei e la renderanno la scrittrice produttrice di teleromanzi molto seguita in tutta la nazione. Vi riporto il brano che mi ha letteralmente conquistata, con il quale mi sono identificata e che ho seguitato a leggere per due giorni di fila:
Io divoravo i libri che mi capitavano fra le mani. (...) Sempre occupata, non stavo tanto a pensare a me stessa, ma nelle mie storie comparivano brame e inquietudini che non sapevo di avere nel cuore. (...) Passavo parte della notte a scrivere e mi piaceva così tanto, che le ore volavano senza che me ne accorgessi. Ma quelli erano i momenti migliori. Sospettavo che nulla esistesse davvero, che la realtà fosse una materia imprecisa e gelatinosa che i miei sensi capivano a metà. Non c'erano prove che tutti la pensassero alla stessa maniera. (...) Mi piaceva l'idea che potevo prendere quella gelatina e modellarla per creare quanto più desideravo, non per farne una copia della realtà, come i moschettieri e le sfingi della padrona iugoslava, ma un mondo mio, popolato da personaggi vivi, a cui avrei imposto io le norme riservandomi di mutarle a mio piacimento. Da me dipendeva l'esistenza di tutto quello che nasceva, moriva o accadeva nelle sabbie immobili dove germogliavano i miei racconti. Potevo metterci quello che volevo, bastava pronunciare la parola giusta per dargli vita. Certe volte sentivo che quell'universo costruito col potere dell'immaginazione aveva confini più saldi e durevoli della regione confusa dove si muovevano gli individui in carne e ossa che mi circondavano. 

Raid vorrebbe vederla una letterata, una donna che si mantiene con la scrittura, ma Eva è crudelmente realista e capisce che non può vivere scrivendo e basta. Questo problema del non potersi mantenere in modo stabile con il proprio prodotto intellettuale era un problema già sentito all'epoca della pubblicazione del libro, e stiamo parlando del 1983 o giù di lì. Penso che la situazione non sia cambiata molto da allora, per quanto riguarda il mondo degli intellettuali, purtroppo sappiamo tutti che non si può vivere di sola letteratura e scrivendo solo libri e in questo la Allende, nella sua crudezza è stata molto chiara.
Sognava di vedermi dedita alla letteratura, ma io avevo bisogno di guadagnarmi da vivere e a tal fine la scrittura è un terreno piuttosto scivoloso.  

Un altro tema molto interessante e toccato con un realismo e una delicatezza incredibile è stato Melecio, un giovane ragazzo che sentiva di essere nato nel corpo sbagliato e che voleva essere donna. Forse è la prima volta che leggo un tema del genere in un libro sudamericano e penso che la Allende in questo sia stata una pioniera, perché ha permesso ad una popolazione tremendamente attaccata alle tradizioni e agli stereotipi uomo-donna, che chiama con uno dispregiativo Melecio "frocio" o "checca" (e stavo malissimo quando veniva chiamato così). Il modo in cui veniva chiamato questo ragazzo che sentiva di essere donna dentro mi ha colpito moltissimo, perché la Allende è stata coraggiosa a portare alla luce una tematica che veniva nascosta e che i medici di allora volevano curare (a dire il vero nel libro viene specificato che dopo le percosse, le violenze e le cattiverie Melecio è stato portato davanti ad uno psichiatra). Ho adorato questo personaggio. La sua sensibilità, la sua gentilezza, la sua disponibilità lo hanno caratterizzato fin dalla sua entrata in scena e ho amato il fatto che Eva lo amasse come amico indipendentemente dal fatto che fosse uomo, donna o transgender. Melecio diventerà poi la bellissima Mimì, una donna stupenda che diventerà famosa grazie ai teleromanzi. Sarà proprio Mimì a spronare Eva a proseguire con la scrittura.
Mimì sosteneva che ognuno nasce con un dono, tutto sta nello scoprirlo e nell'avere la fortuna di vederlo apprezzato. (...) 

Un romanzo di formazione, di crescita interiore ed esteriore, un viaggio nell'anima e nel corpo di dei personaggi che rimarranno nel vostro cuore per sempre. Un romanzo di cui non si parla solo di violenze, di amore e di passioni carnali, ma anche di un Paese in lotta con se stesso che cerca la sua strada. Un Paese lacerato da dittature, guerre, guerriglie che cerca la pace. Un ragazzo che cerca la sua strada e l'amore della sua vita. Una ragazza che vuole essere qualcosa di più di una serve. Un ragazzo di strada che cerca un modo pacifico per canalizzare la sua rabbia nei confronti della società in cui vive. "Eva Luna" è tutto questo e molto altro ancora. Vi saluto con l'ultima citazione che mi è rimasta impressa a fuoco nel cuore:
"Era come se quella pagina mi aspettasse da venti e più anni, come se avessi vissuto solo per quell'istante, e volli che a partire da quel momento il mio unico lavoro fosse quello di acchiappare storie sospese nel vento più soave, per renderle mie. Scrissi il mio nome e subito le parole accorsero senza sforzo, una, un'altra e un'altra ancora."

xoxo,
Giada
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