martedì, gennaio 28, 2020

RECENSIONE DI SPLENDI PIU' CHE PUOI DI SARA RATTARO

Buona sera, bloggers e lettori! Finalmente sono riuscita a tornare di nuovo nel blog, e ho moltissime novità che non vedo l'ora di raccontarvi! Innanzitutto, sono sparita in questi giorni perché ho cominciato un corso di formazione un po' lontano da casa, quindi non ho avuto molta occasione di prendere in mano il pc oppure quando prendevo in mano il tablet ero così stanca che non avevo nemmeno la forza di ascoltare la musica. Ho intrapreso un nuovo percorso, e ne sono estremamente felice. Amo i nuovi inizi, le nuove opportunità che si possono presentare, insomma... ho tante cose che bollono in pentola.

PREMESSA
Ho atteso anni prima di riuscire a iniziare un romanzo di Sara Rattaro. Non era mai il momento giusto, nonostante desiderassi ardentemente conoscere questa grande autrice italiana. Finalmente quel momento è arrivato, e ho avuto modo di leggerla. Mi è piaciuta molto, moltissimo, infatti ho dato cinque stelle a "Splendi più che puoi", ma a mio avviso ne meriterebbe molte di più. E' un romanzo che rimarrà scolpito nel mio cuore negli anni a venire, per la sua profondità e crudezza.

SINOSSI (DA GOODREADS)
L’amore non chiede il permesso. Arriva all’improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d’umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all’inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l’altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l’uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può. Sara Rattaro è un’autrice amata dai lettori italiani e di tutta Europa. Nel 2015 ha vinto il prestigioso premio Bancarella per il suo romanzo Niente è come te, che ha conquistato i librai e la stampa più autorevole. Con Splendi più che puoi riesce di nuovo a sorprendere e a emozionare. Una storia profonda in cui dal dolore fiorisce la speranza. In cui l’amore fa male, ma la voglia di tornare a essere felici è più potente di tutto. Perché non c’è ferita che non possa essere rimarginata.

RECENSIONE
Per tutti gli sbagli commessi. Per tutti l'amore da dare.Per tutti i sogni del cuore. E' per questo che torniamo a splendere.(Sara Rattaro)
Questa è la frase di apertura di "Splendi più che puoi". E' grazie a questa frase che mi sono, fin dall'inizio, innamorata di questo libro. Una frase semplice, ma diretta e sentita ch'è arrivata dritta al mio cuore quasi subito. Una frase che mi ha colpito molto, molto nel profondo. 

"Splendi più che puoi" è la storia di Emma, una giovane ragazza di quasi diciotto anni all'inizio del libro, che sta cercando di capire quale sia la sua strada nel mondo. La vediamo confusa, ribelle, decisa, mentre si oppone con forza alla decisione di suo padre di andare a studiare architettura all'università per inseguire sia il suo amore che le sue passioni. Sì, perché è circa a quest'età che Emma conosce Tommaso. Tommaso, fidanzato di una madre di una sua amica, di cui s'innamora perdutamente e con il quale intraprende una relazione andando contro tutto e tutti. La giovane Emma è una ragazza che ho ammirato molto, perché ha saputo uscire dalla sua comfort zone e scegliere ciò che le piaceva fare di più, a prescindere da ciò che gli altri volevano per lei. Ci vuole coraggio, e una piccola dose di pazzia per fare ciò, e ha avuto la mia totale ammirazione per questo.

Non esiste la coppia perfetta. Nessuno può amarsi per sempre, nutrire infinita fiducia nel costruire un rapporto del tutto privo di minacce. Esistono solo impavide persone che nonostante tutto ci provano. A volte ci riescono.(Narratore esterno)
Emma ha già un lavoro stabile da almeno sei anni quando la sua storia con Tommaso finisce all'improvviso. La fine della storia influenzerà la sua ricerca del nuovo fidanzato, compiendo gesti e azioni volti a farlo ingelosire o metterlo sul chi vive. E' grazie a uno di questi incontri casuali che la sua strada s'incrocia con quella di Marco. Marco, inizialmente, è il ragazzo perfetto. La ricopre di attenzioni, regali, rose ecc. Solo di recente ho scoperto che questa forma di violenza, usata dai narcisisti patologici, è chiamata love bombing. E' uno dei loro metodi per attrarre le vittime a sé. E' uno dei metodi per apparire ai loro occhi come desiderabili e per nascondere la loro vera faccia con una maschera che, purtroppo, non è destinata a durare per tanto tempo. Dopo un matrimonio rocambolesco e una luna di miele spiacevole, Emma rimane incinta di Martina. Ma, tuttavia, alla morte del suocero le cose peggiorano per lei e per sua figlia.

Non è mai precipitosa. La discesa inizia sempre con un piccolo passo verso il baratro.
(Narratore esterno)
Emma si ritrova a venire picchiata quotidianamente da suo marito. A venire rinchiusa al gelo in cantina coi lividi che le fanno male. A venire picchiata con la cintura. A essere costretta a subire abusi psicologici e fisici di ogni tipo e forma. Questa è la storia di Emma, ma sarebbe potuto benissimo essere la storia di una qualsiasi Giulia, Sara, Benedetta, Nicoletta... Tutte queste donne sarebbero potute essere lei. E' per questo che Emma prende la decisione di provare a salvarsi, ma non per sé stessa. Solo e unicamente per la sua bambina. Martina, nonostante il violento padre che si ritrova, è la sola unica gioia di Emma. Lei, infatti, farebbe qualsiasi cosa per la sua bambina.

Quella sera presi una decisione importante. Avrei dato alla mia vita una nuova occasione. Dovevo almeno provarci. Sarei tornata a decidere di me.
(Emma)
In questo modo, Emma prende il coraggio a due mani e affronta un lunghissimo calvario di presa di coscienza delle violenze e abusi subiti a causa di Marco. Un calvario che avrà fine, purtroppo, molti molti anni più tardi. 

Il romanzo è strutturato in modo semplice: i capitoli si susseguono l'un l'altro, senza numerazione, come se fosse un diario. In qualche modo, io l'ho percepito come tale. E' il diario della rinascita di Emma, di Emma, che ha lottato con le unghie e coi denti per tornare a una parvenza di normalità. Una normalità che sarà mai la stessa dei prima delle violenze. Il suo corpo risente ancora delle botte. La sua psiche è ancora danneggiata. Ma il suo spirito no, ed è questo che l'ha portata a salvarsi: perché nel momento più buio della sua vita, ha trovato in sé stessa la forza per risollevarsi. Nel libro sono presenti, a fine capitolo, delle frasi di un narratore esterno. Una cosa che ho concepito come un voice-over in una serie tv o film: noi vediamo il romanzo svolgersi di fronte a noi, ma allo stesso tempo l'autrice rompe la quarta parete e ci dà delle frasi molto intense e significative che io non ho potuto fare a meno di trascrivermi. 

Vi saluto con una citazione, una delle mie preferite, di questo bellissimo romanzo. 
"Il Fato. Il Destino. Non sono che miti. Noi siamo la somma delle nostre scelte.
Scegliete bene."
(Emma)

xoxo,
Giada 

mercoledì, gennaio 22, 2020

RECENSIONE DE L'ANNO DELL'ORACOLO DI CHARLES SOULE

Buona sera, bloggers e lettori! Questa giornata è stata una vera montagna russa di emozioni, sia positive che negative, e devo ammettere che mi sento piuttosto stanca, ora come ora. Ho finito tardi di leggere il romanzo, ieri sera, e mi è piaciuto davvero molto. E' un thriller nello stile di Dan Brown, con qualche elemento sovrannaturale e inspiegabile che condisce il tutto per bene.


PREMESSA
Non so cosa mi abbia attratto di questo romanzo, se la copertina particolare o la trama, mi sono sentita attratta da esso come una calamita, in biblioteca. Come saprete, sto partecipando alla Chiara's Reading Challenge del 2020 e avevo bisogno di un libro diverso per staccare dal genere romance, in tutte le sue sfumature. Penso d'aver fatto una buona scelta, perché in fin dei conti "L'anno dell'Oracolo" è stata una ottima lettura, che mi sento consigliarvi fin d'ora, se cercate un romanzo diverso dal solito da leggere.

TRAMA (DA GOODREADS)
Non sa come sia successo. Will sa solo che, un mattino, si è svegliato di soprassalto con in testa le immagini di 108 eventi che si verificheranno nel corso dell'anno. All'inizio, Will non crede che siano profezie. Poi le prime si avverano. E allora lui decide di pubblicarne alcune su un sito, firmandosi l'Oracolo. La reazione è immediata: il Sito viene inondato di messaggi, da quelli di persone comuni ansiose di scoprire il proprio futuro a quelli di multinazionali che pagherebbero qualsiasi cifra in cambio di previsioni in esclusiva. Ma non solo. Will comincia a ricevere anche diverse minacce. Perché la conoscenza è un'arma potente e sono in molti a voler annoverare l'Oracolo nel proprio arsenale… o a volerlo distruggere. Dai lobbisti senza scrupoli ai fanatici religiosi, dalle cellule terroristiche fino al presidente degli Stati Uniti, tutti vogliono sapere chi sia l'autore del Sito e come controllarlo. Così, in brevissimo tempo, Will si ritrova nel mirino di hacker e killer professionisti. E, mentre il cerchio intorno a lui si stringe e la lista di persone di cui può fidarsi si assottiglia, Will si rende conto con orrore che le 108 profezie sono collegate tra loro e, se nessuno riuscirà a spezzare quella catena di avvenimenti, il mondo intero sarà in pericolo...

RECENSIONE
"L'anno dell'Oracolo" è un thriller dalle mille sfaccettature: un thriller politico, un thriller puro, un thriller dalle tinte sovrannaturali e un thriller sci-fi. E' un thriller che, a tratti, mi ha ricordato Dan Brown, per l'elemento sovrannaturale ed incerto che si mescola all'attualità. Sì, perché dopotutto, "L'anno dell'Oracolo" è un libro tremendamente attuale che tratta in modo eccellente il variegato mondo delle emozioni umane. 

Will Dando è un musicista che sogna di fare il grande colpaccio, di venire notato in una delle serate open mic (serate a microfono aperto è davvero brutto da sentir dire, italianizzato) e, in questo modo, di migliorare la sua vita. Infatti, vive in un appartamento fatiscente a New York e assiste la vita degli altri scorrergli davanti, mettendo in dubbio le sue effettive capacità come musicista e chiedendosi perché lui si sia ritenuto tanto speciale anni prima. E' un po' quello che, chiunque con una passione, si è chiesto almeno una volta nella vita. E' quello che chiunque, con un passionale, si è chiesto e ha messo in dubbio la sua intera esistenza. Ma la vita di Will Dando è destinata a cambiare quando si sveglierà, di soprassalto, e si ritroverà con in testa 108 profezie. Alcune di queste profezie sono innocue, all'apparenza. Altre invece, hanno uno scopo ambiguo e poco chiaro. 

Pensò alle decisioni buone e a quelle cattive e a quanto potesse essere difficile distinguerle.(Will Dando)
Al suo fianco c'è l'ex broker finanziario Hamza, che lo aiuterà a costruire il Sito e che diffonderà a tutto il mondo, le profezie dell'Oracolo. Perché sin da quando il Sito verrà messo on line, Will abbraccerà con non poche difficoltà il suo ruolo di Oracolo. In fin dei conti, è un uomo comune, semplice, con sogni di gloria, che si ritrova a diffondere profezie di vario genere attraverso il Sito. Ma, ed è questo il problema principale, tutte queste profezie hanno uno scopo preciso. Uno scopo che Will dovrà trovare, se vuole salvare il mondo. Non fare spoiler si sta rivelando sempre più difficile, quindi penso che passerò al prossimo personaggio chiave del romanzo: Leigh Shore. Leigh è una giornalista per Urbanity.com che fa servizi di quart'ordine, non venendo ascoltata dal suo capo con le sue ottime proposte o i suoi chiari tentativi di emergere come giornalista di cronaca e non solo di gossip e 'altre stupidaggini'. Leigh è una donna di colore coi controcoglioni, e fa sempre di testa sua anche quando Will le dice di no. E' una donna molto coraggiosa, un esempio di testardaggine e impegno non indifferenti.

Forse l'unica cosa che non è piaciuta di tutto il libro è stato il continuo uso dei tre puntini di sospensione all'interno delle frasi. In realtà questa è una questione abbastanza triviale, il fatto è che mi è sembrato un ottimo romanzo da leggere, ricco di suspense ed azione, ma in certi punti non mi ha fatto impazzire, ecco perché gli ho dato quattro stelline.

Vi saluto con una citazione tratta da questo libro, che v'invito da leggere per poterci confrontare a riguardo. Chissà, magari a voi è piaciuto ancora di più di quant'è piaciuto a me, o non vi è piaciuto per niente: in ogni caso, potete mandarmi un DM e in questo modo, ne parleremo insieme.
"Tempismo. Come per tante altre cose, era tutta una questione di Tempismo."
(Leader Arabo)

xoxo,
Giada

mercoledì, gennaio 15, 2020

RECENSIONE DI CALLING CALIFORNIA DI J.P. GRIDER/ REVIEW OF CALLING CALIFORNIA BY J.P. GRIDER

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Ieri sera ho finito di leggere "Calling California" e devo dirvi che anche questo romanzo mi ha piuttosto deluso. Beh, questo romanzo mi ha MOLTO deluso. Avevo riposto grandi speranze su quest'ultimo, forse mi aspettavo chissà cosa, proprio come "The Bastard" e niente, non ha raggiunto le mie aspettative. Ha avuto molti alti e bassi, più bassi che alti. A un certo punto, mi sembrava di leggere e rileggere le stesse litigate tra i personaggi principali ancora e ancora senza alcuno scopo preciso.

PREMESSA
Ho deciso di leggere questo libro per la Chiara's 2020 Reading Challenge, per la cateogoria College Romance. Pensavo che avrei letto molto più di college e professori che non dei drammi personali dei personaggi, perciò sono convinta d'aver scelto il libro sbagliato per questa categoria. Non è colpa dell'autrice, è solo mia. Mi aspettavo altro e con "Calling California" quell'altro non è stato raggiunto. Gli ho dato 3,5 stelline nel mio book rating, sebbene durante la lettura io mi sia trovata a combattere una guerra interiore, in quanto dare o non dare tre o quattro stelle. Ve ne parlerò meglio nella sezione "Recensione". Spero che la mia recensione mi vi piaccia e, come sempre, buona permanenza!

SINOSSI (DA GOODREADS) 
Cali Parker è povera. Ha molta carne al fuoco - suo padre sta morendo, lavora per aiutare a pagare l'affitto, ed è due anni indietro col college.

Griffin Brooks è ricco. E' spensierato - da' il massimo nei suoi corsi di ingegneria, il suo hobby di restaurare la macchina d'epoca da 50 mila dollari, e ha una ragazza diversa ogni settimana al suo fianco.

Quando Cali vede Griffin durante il suo primo giorno di lezione s'invaghisce di lui e pensa d'aver trovato il ragazzo perfetto. quando Griffin vede Cali in banca, immediatamente si dimentica della bionda ch'era con lui quel mattino. Poi s'incontrano, e i loro mondi cozzano l'uno con l'altro.

Cali non appartiene al mondo di Griffin, e lui non la capisce. Ma quando Griffin la convince che i loro diversi mondi possono mescolarsi, viene alla luce un segreto che li divide.

E' abbastanza forte il loro amore per farli tornare insieme, o i loro mondi li allontaneranno ancora di più


RECENSIONE
"Calling California" è un complicato college romance. Voglio dire, complicato è un eufemismo, perché, come ho detto prima, ha avuto moltissimi alti e bassi. E i bassi erano molto più degli alti, perciò la mia decisione di abbassare il mio punteggio. Calista Parker è una ragazza povera, vive giorno dopo giorno, pensando a quando e se riuscirà a mettere un nuovo piatto di cibo a tavola. A ciò si aggiunge anche il fatto che deve lavorare per aiutare sua madre a pagare l'assistenza medica del suo papà malato - ha anche ritardato di due anni l'entrata al college per questo, al fine di guadagnare abbastanza soldi e riuscire a metterne da parte almeno un po', di modo da aiutare la sua famiglia con le bollette i problemi personali che il cancro ai polmoni di suo papà ha provocato. Griffin Brooks è un ragazzo ricco, vive al meglio, spende i soldi del ricco papà (e questo lo rende, a mio avviso, proprio un 'figlio di papà'') per tutte le cose che gli piacciono e gli piace cambiare ragazza spesso. Questo, fin dall'inizio, denota la sua incapacità di avere una relazione seria e stabile.

Le cose cambiano quando un giorno, dopo aver finito di lavorare con il suo amico Joe alla sua macchina d'epoca, va alla banca e incontra il suo 'angelo', Calista. Quando lei non gli dà una spiegazione per il suo soprannome 'Cali', lui inizia a chiamarla 'California', sebbene questo non abbia nessun senso. Sì, chiamarla 'California' per me non ha alcun senso, dato che viene chiamata in tre diversi modi diversi nel libro, sta povera ragazza, e questo rende le cose confusionarie per il lettore. E' istant love per Griffin, che non riesce a togliersi dalla mente questa ragazza. Calista è, da parte sua, una ragazza molto seria e chiusa in sé stessa. Le sue sole priorità sono lavorare per aiutare suo padre, che a mio avviso è una cosa molto bella e onorevole da parte sua. Ma non è solo questa una delle caratteristiche di Calista: lei odia le persone ricche. Odio puro. E' così orgogliosa che lavora da sola e lavora sodo, e non vuole nemmeno che i suoi amici le offrano una tazza di caffè.

Parliamo quindi delle cose che mi sono piaciute di questo libro. Lo sviluppo dei personaggi è stato buono. Griffin ha iniziato come un ragazzino viziato, sebbene non se la tirasse per la sua ricchezza con lei, ed è diventato un uomo più coscienzioso. Più attento alle emozioni e ai sentimenti delle persone attorno a lui. E, sopra ogni cosa, lo ha reso consapevole di un mondo al di fuori del proprio, dove le persone faticano ad arrivare a fine mese e fanno due lavori. Calista ha subito un lieve sviluppo, ma non mi è piaciuta molto: posso capire che a lei non andassero a genio le persone ricche, ma non può arrabbiarsi con qualsiasi persona possegga più denaro di lei, a partire da Griffin. Non è colpa sua se lui è nato (in qualche modo) ricco, in una ricca famiglia, con un padre ricco - sì, Bucky. Bastardo.

Le cose che non ho sopportato sono molte. A partire dall'eccessiva ripetizione degli intercalari 'Yup' e 'Yeah', li ho trovati in quasi ogni pagina nelle 300 del libro e mi ha irritato moltissimo. Era fastidioso, e portava tutti i personaggi allo stesso livello, facendoli apparire come un grande e unico personaggio ai miei occhi. Sì, questo rendeva i personaggi tutti simili e, sopra ogni cosa, mi ha irritato da impazzire. Ce n'erano tipo ogni 2x3 in ogni pagina. Beh, no. Leggo in inglese dalle medie, e non ho mai trovato qualcosa di più fastidioso di questi intercalari. Una cosa che ho ritrovato in tutto il romanzo, poi, erano le litigate costanti RIGUARDO LO STESSO CAVOLO DI ARGOMENTO. Ho capito. Sei ipersensibile su questo argomento, Calista. Ma ogni 2x3 ti offendevi per ogni cavolo di cosa, quasi sempre per una stupidaggine. Specialmente quando Griffin faceva di tutto per aiutarti in ogni modo possibile, e tu l'hai tagliato fuori dalla tua vita in ogni modo possibile. Questo ha reso Calista un personaggio inavvicinabile: si è lamentata per tutto il tempo della sua vita, del suo odio per le persone ricche e si continuava a chiedere perché non riusciva a sopportarle. Ha dato perfino la colpa di ciò ai suoi genitori. No, ragazza mia. Hai preso questa situazione dal lato sbagliato. Si è LAMENTATA in quasi ogni cavolo di capitolo della sua situazione finanziaria e i soldi erano la sua ossessione fin dal primissime pagine. Come non potevo scocciarmi di ciò?

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che spero leggerete, perché voglio confrontarmi con voi e che mi diciate cosa ne pensate a riguardo.
“If trust has no meaning, how can love have any?”
(Calista Parker)




Xoxo,
Giada

venerdì, gennaio 10, 2020

RECENSIONE DI THE BASTARD DI LISA RENEE JONES/ REVIEW OF THE BASTARD BY LISA RENEE JONES

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera, sul tardi, ho finito "The Bastard" di Lisa Renee Jones, e sebbene avessi alte aspettative nei confronti di questo romanzo, mi ha deluso nella sua quasi totalità. E' un buon libro, non fraintendetemi, ma non è buono come credevo sarebbe stato. Non mi ha soddisfatto perché non ha raggiunto le mie aspettative - e per questo, mi ha deluso. 


PREMESSA
Prima di cominciare la lettura, pensavo che "The Bastard" fosse uno di quei libri pieni di sesso e personaggi complessi, tormentati. Ho fatto giusto al 60%, poiché questo libro è senza dubbio pieno di scene di sesso, procrastinazione anche di qualcosa che, ora che ci ripenso, sento di non aver compreso. Mi spiegherò nel dettaglio nella recensione. Ma sì, non mi ha totalmente convinto. Qualche volta ho trovato i personaggi poco credibili e, soprattutto, molto ripetitivi perché hanno ripetuto la stessa cosa per non so quante pagine. Questo è uno dei motivi per cui ho dato tre stelle. Era un buon libro. Ma niente di più. Sarebbe potuto essere dieci volte meglio, secondo me. Ma va beh, questa era una delle prime versioni del romanzo su Netgalley.

SINOSSI (DA GOODREADS)
LA STORIA DI ERIC MITCHELL
Sono il figlio bastardo, figlio dell'amante, il figlio di riserva per l'impero dei Mitchell. Mi ha mandato ad Harvard. L'ho abbandonata e mi sono unito ai Navy SEAL, ma ora sono tornato e ho finito la scuola con i miei soldi e lavorando sodo. Sono diventato il braccio destro di Grayson Bennett, il bilionario che controlla L'Impero Bennett. Tra poco riuscirò a diventare io stesso un bilionario. Non ho bisogno della compagnia di mio padre o del suo amore. Mio "fratello" può averlo. Io non tornerò mai più lì. Non sarò mai più l'errore che mio padre ha fatto, non sbaglierò come lui ha sbagliato con mia madre.

Ma poi lei entra nel mio ufficio, la principessa che in passato ho desiderato molto più di quanto io abbia mai desiderato l'amore di mio padre. Vuole che io torni. Dice che mio padre ha bisogno di esser salvato. Non voglio salvare mio padre, però la desidero. Totalmente. Appassionatamente. Più di quanto io abbia mai desiderato altro. 

Lei, però, è La Principessa e io sono Il Bastardo. Non funzioniamo insieme. Non ci apparteniamo, e quando lei dice che ha bisogno di me, mi sciolgo. Siamo come zucchero e sale, non funzioniamo bene, ma desidero troppo assaggiarla. Solo una volta. Quanti danni può fare un solo assaggio?

Non perdete la completa FILTHY TRILOGY:
THE BASTARD
THE PRINCESS (January)
The Empire (March

***The Bastard si chiamava, inizialmente, Dirty Rich Bastard. Storia breve: ero vicina alla fine di The Princess, e mi sono resa conto che non potevo finire la storia di Eric e Harper con questo libro. Sarebbe stato ingiusto per i miei lettori privarli del loro finale. Perciò ho deciso di rendere la loro storia lunga tre libri invece di due. Spero che capitate e siate emozionati per i restanti due libri della loro storia.

Questi libri possono essere letti come stand-alone nella Dirty Rich Series.
RECENSIONE

“The question is, do I want any part of aiding in its success? I must. Why else would I be here?” (Eric Mitchell) 

La storia comincia con "sei anni prima" gli eventi veri e propri, nel Castello, o com'è chiamato nel romanzo, la Villa Kingston, dove il padre biologico di Eric sta dando un party con l'élite della società. Tutte le persone famose e ricche sono lì. Anche una bellissima brunetta che attira l'attenzione di Eric sin dal principio. La Principessa, un soprannome così bello e così pieno di odio e vendetta. La Principessa è, niente di meno, che la protetta di Jeff Kingston e la 'sorellastra' di Eric, sebbene loro non abbiano alcun legame di sangue. La scintilla tra loro è istantanea, e anche piuttosto affrettata, e imposta subito il ritmo della storia. Un 'instant love', o meglio, un 'istant sexual attraction and chemistry' che mi ha fatto un po' arrabbiare, anche solo all'inizio del romanzo. Non c'erano le premesse per ciò nella sinossi, e mi ha deluso molto ciò. 

“We’re wrong. We’re so fucking wrong that we are right in every possible way.”
(Eric Mitchell)

A questo punto, visto che la maggior parte del conflitto era basato sul 'fratellastro' che si fa la 'sorellastra', sembrava che stessi leggendo un forbidden romance. Ma no gente, non lo è. E' solo un contemporary romance con elementi di forbidden. Messa da parte la questione di Eric che fa sesso con la sua sorellastra, la quale ci tengo a sottolineare che non è la sua sorellastra in niente e per niente. Quindi, i primi 10 capitoli o quasi erano una sorta di 'premessa', un 'prologo'. Li ho visti in questo modo e gli eventi che vi ho descritto qualche riga più su, dato che hanno messo le basi per lo sviluppo della storia in sé e per sé. 

Sei anni dopo, Eric è tornato da New York City. La tensione sessuale tra lui e Harper Evans, la sua sorellastra ed ex amante, è ancora viva e brucia ancora. Lei è tornata da lui per chiedergli di aiutarla con Kingston Motors. Ci sono stari problemi nell'azienda, e non riescono a capire cosa stia succedendo. L'unica cosa che sanno è delle persone sono morte e quelle persone hanno comprato le loro macchine. Harper Evans, o La Principessa, sta lavorando per Kingston Motoros e ed è sopravvissuta sotto il fuoco diretto dei più potenti Kingston solo per salvaguardare l'eredità di suo padre ed evitare che sparisse completamente. Sua madre le ha assicurato che aveva persino un fondo di denaro che avrebbe potuto aiutarla, nel caso avesse deciso di usarlo per cose sue. Il fatto è che, col passare degli anni, sua madre è cambiata tantissimo. Ora lei ragione come se fosse una Kingston fatta e finita, e pensa a lei e a sua figlia come 'la famiglia' perché ha sposato quella, permettetemi, faccia da culo di Jeff Kingston. Un uomo così cattivo e crudele, che non ha voluto nemmeno riconoscere suo figlio e che, in passato, ha messo Isaac contro Eric, il Bastardo. 

Una compagnia che produce macchina e che ha creato una sorta di impero con Re e Regine ecc, e di cui Harper è la sua Principessa. La cosa più interessante che scopriamo, a parte la stronzaggine di Isaac, è che Eric è un savant e ha un alto IQ che lo rende un genio per i numeri. Ho cercato molto cosa significasse 'savant' e non ho capito s'è correlato o se è legato all'autismo in qualche modo, ma dal modo in cui è spiegato nei siti di psicologia dove mi sono documentata, sembra di sì. La mente di Eric lavora coi numeri, e quando i numeri sono troppo, lui fa e rifà il Cubo di Rubrik. 

Il libro era una buona lettura, ma l'ho trovato affrettato in alcune parti. Ed era molto molto ripetitivo in ciò che veniva detto, e a un certo punto mi sembrava di leggere sempre gli stessi identici conflitti tra i personaggi e che ciò fosse stato fatto per allungare il libro. La sua ripetitività mi ha annoiata la maggior parte delle volte, e forse per questo non sono stata soddisfatta dalla lettura di questo romanzo. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, un libro che vi consiglio di leggere da poterne parlarne insieme. Non so se leggerò il sequel. Il cliffhanger era una buona strategia, ma era una cosa che avevo previsto sarebbe accaduta quando ho raggiunto la metà del libro, e questo ha reso il libro un po' prevedibile.
“We’re both alike and yet we’re different. Both pulled into a world we didn’t ask to join, a world that is why we’re here now.”
(Eric Mitchell)




Xoxo,
Giada

martedì, gennaio 07, 2020

RECENSIONE DI WHISPERS AND THE ROARS DI K. WEBSTER/ REVIEW OF WHISPERS AND THE ROARS BY K. WEBSTER

Buona sera, bloggers e lettori! Sin da quando vidi questo libro su Bookfunnel nel 2016, mi sono sentita attratta da quest'ultimo, ma non ho mai avuto il coraggio di leggerlo. Non ero pronta a leggere un dark romance con così tante (e brevi) avvertenze, ma quella volta le avvertenze mi hanno fatto desistere e passare alla lettura di altri libri. Quest'anno, tuttavia, mi sono sentita pronta per leggerlo. Inutile dire che "Whispers and The Roars" è stravolgente e sconvolgente, non ho mai letto un dark romance così ben scritto. Questo libro, da questo momento, è il miglior dark romance mai letto da quando ho aperto il blog durante i miei anni universitari. 


PREMESSA
Sapevo che questo libro trattava un tema forte come l'abuso - in particolar modo l'abuso su minore. Non è il mio primo rodeo con questo genere letterario, tuttavia... come posso dirlo? L'ho trovato difficile da digerire, qualche volta. Non sempre, questi libri sono pugni in pieno stomaco. Ed è passato tanto tempo da quando ho letto un libro di questo calibro, solo una scrittrice italiana sa scrivere così bene ed è capace di convergere nelle pagine tutta l'oscurità, il dolore e il sangue, ed è Chiara Cilli. La Queen del dark romance italiano e dark contemporary. Buona lettura!

SINOSSI (DA GOODREADS)
*** QUESTO è UNO STANDLONE ED LA CUI LETTURA E' PIU' GODIBILE SE NON SI LEGGONO RECENSIONI O SPOILERS. FARE UN TUFFO NEL VUOTO è LA COSA MIGLIORE. FIDATEVI. ***

Quando chiudo gli occhi, il mostro non mi può vedere.
Quando canto una canzone nella mia testa, il mostro non mi può sentire.
Quando faccio finta che la mia stanza sia il parco giochi dove gioco a nascondino, il mostro non mi riesce a trovare.

L'oscurità dovrebbe spaventarmi.
Dovrei preoccuparmene, nel caso trovassi altri mostri... mostri peggiori di lui.
Ma non ho paura.

Sono al sicuro qui.
Quando sono dentro alla mia testa...

Lui. Non. Può. Toccarmi.

Avvertenza:
Whispers and the Roars è un dark romance. Temi come l'abuso sessuale e la violenza, potrebbero triggerare stress emotivi. L'abuso descritto in questa storia è grafico e non glissato, perciò potrebbe essere disturbante per alcuni. Procedete con cautela. Questa storia NON è per tutti.

RECENSIONE
"Whispers and the Roars" non è un libro per tutti, se avete problemi a leggere scene grafiche di violenza e abuso, questo libro non fa al caso vostro. Vi consiglio caldamente di leggere altro, invece. Non procedete nemmeno nella lettura di questa recensione. Non troverete spoilers, ma se non siete pronti per leggere dell'oscurità, la pura oscurità, non ve lo consiglio. Se questo genere vi può causare stress emotivo, leggete altro. Per favore.

Kadence Marshall è una ragazza di ventinove anni timida e introversa, che vive con la Zia Suzy e la Nonna Agatha, due persone molto importanti per lei - due persone che si prendono cura di lei, specialmente quando soffre di attacchi di panico e flashbacks dovuti ai suoi traumi passati, una cosa di cui soffrono le persone che hanno la PTSD (Post Traumatic Stress Disorder). Il suo migliore amico è Bones, un ragazzo buzzurro, intelligente, che ama farsi di marijuana e non ha paura di mostrare il suo interesse e le sue necessità sessuali nei suoi confronti di Yeo. Yeo Anderson è il ragazzo di cui Kady è follemente innamorata, anche se ha messo una terribile distanza tra loro perché i genitori di lui la disprezzavano. Kady è, infatti, una donna fragile che ha problemi con le cose di tutti i giorni. Fino a quando Yeo torna da Yale. Ma la loro relazione è più complicata di così, a causa di Bones. Bones ha ancora bisogno di lui, ed è il migliore amico di Yeo non solo ad un livello spirituale, ma anche a livello fisico - se capite cosa intendo. 

Man a mano che la storia si sviluppa, abbiamo degli sprazzi di come la vita era per loro a 9 e 10 anni. L'apparente perfezione familiare di Yeo e dei suoi fratelli più grandi, Barclay e Dean Anderson. La sua famiglia non è, infatti, perfetta, è incasinata in un modo tutto suo. Quella di Kady lo è ancora di più, e quei flashbacks ci aiutano a comprendere l'arc del personaggio meglio. 

C'erano molte scene che mi hanno fatto sentire male per lei. Per ciò che ha dovuto sopportare nella sua stessa casa. Per ciò a cui ha dovuto assistere da bambina. so che queste cose avvengono anche nella vita vera, e questo rende ancor più traumatico questo romanzo. E' traumatico per i lettori. M'inchino a K. Webster per la sua scrittura cruda, esplicita, ma anche tenera e molto triste. E' un sentimento che non andrà via nemmeno quando chiuderete il Kindle. Vi sentirete tristi e arrabbiati per Kadence e sua madre.

K. Webster, sei una maestra nello scrivere libri dak romance, e spero che un giorno tu possa scriverne uno con Chiara Cilli. Sarebbe esplosivo, e solo immaginare il grandioso e strappabudella libro che potrebbe uscire dalla vostra collaborazione, mi fa venire la pelle d'oca. Se mai leggerai la mia recensione, prendilo in considerazione! Siete entrambe Queens di questo genere, e io non riesco a immaginare una miglior collaborazione per un romanzo. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo bellissimo e triste libro. Un libro che vi distruggerà completamente, e che distruggerà anche il vostro cuore. Vi chiederete, poi, se sarete in grado di leggere un altro dark romance *così* buono.
“I just broke her heart.
And I broke mine in the process.”
(Yeo Anderson)


Xoxo,
Giada

venerdì, gennaio 03, 2020

RECENSIONE DI KIM SWAN DI SAGARA LUX

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! In un momento di pausa nel bel mezzo delle feste ho trovato modo di cominciare la Reading Challenge di Chiara Cilli, che presto vi posterò nel mio account Instagram e vi aggiornerò settimanalmente sui miei progressi (perché ho trovato altre due challenge di lettura molto interessanti, ma voglio prima portarmi a buon punto con questa prima di decidere quale delle due intraprendere).


PREMESSA
Avrei dovuto recensire questo romanzo l'anno scorso, ma alla fine a causa di tutti i problemi personali che ho avuto e problemi collaterali di cui vi ho già spiegato, per quanto possibile, nel mio post di ritorno a inizio dicembre. Avrei dovuto leggerlo subito, cavolo! Sagara Lux si è confermata la grande scrittrice che è. Non avevo alcun dubbio che anche questo suo romanzo sarebbe stato un successo, e sono felice, anche se in ritardo. Sagara è una bravissima scrittrice, e questo romanzo conferma la sua bravura nel creare personaggi complessi e tormentati.

SINOSSI (DA GOODREADS)
Kim Swan non è quello che sembra.
Lo chiamano “faccia d’angelo” per il suo bell’aspetto. Ha un sorriso e una buona parola per tutti, ma non è un bravo ragazzo. Lavora con persone pericolose. La sua vita cammina sull’orlo di un baratro e non è disposto a sentirsi dire “no”.

Darren Swan è molto peggio di quello che sembra.
Oltre a mettere una fottuta paura è un ladro e un bugiardo. Preferisce agire piuttosto che pensare e, quando vuole qualcosa, è disposto a usare qualsiasi mezzo pur di ottenerla.

Non potrebbero essere più diversi, ma hanno qualcosa in comune.
Un padre. Una madre. L’attitudine a stravolgere le vite degli altri.
E me.

Tutte le info sulla serie:
https://www.sagaralux.com/romanzi/bro...

RECENSIONE
"Kim Swan" è il prequel della Broken Soul series. E' la storia di come è cominciato tutto. E' il ground zero da cui tutti i personaggi che abbiamo potuto conoscere e amare in "Di Carne e Di Piombo", "Inganno" e "Riscatto". Un ground zero che ci permette di vederli prima che cominciasse tutto. Prima che tutte le loro venite venissero sconvolte. Da cosa? Dal Fato? Dal Destino? Gli si possono dare molti nomi, ma dopo aver finito questo romanzo sono sempre più certa che sono state le scelte dei personaggi a sconvolgere le loro vite. E, nel loro mondo, basta una scelta sbagliata o un passo falso affinché quelle vite vengano stravolte per sempre e in modo permanente. 

Tutti fanno delle sciocchezze quando sono giovani, solo che alcune sciocchezze si dimenticano con l'età, mentre altre si portano dietro per sempre.
(Meredith Hale)

Kim Swan è il fratello maggiore di Darren, ma da sempre, si sono comportati nella vita e nel lavoro come se fosse il contrario - come se Darren fosse il maggiore e Kim il minore. Kim è un biondino che, all'apparenza, è un bravo ragazzo - il suo soprannome, infatti, nel mondo dello spaccio di droga è "faccia d'angelo". Tuttavia, è molto di più di questo. La facciata da bravo ragazzo gli permette di essere ciò che non è, e di sfruttare al meglio la sua bellezza angelica e sensuale per ottenere ciò che vuole. Anche il sesso dalla donna che brama da mesi, ormai. E' grazie alla droga se riesce a ottenere una scopata con Meredith Hale, una bellissima biondina che si fa di droga e che la compra principalmente da lui. Kim Swan non è un angioletto, è uno spacciatore. 

Ero il suo spacciatore; io le servivo e lei serviva a me.
(Kim Swan)

Le cose cambieranno quando la strada di Meredith s'incrocerà con quella di Darren, il quale si è reso conto di quanto grave sia la sua dipendenza dalla droga. Ma c'è ben altro tra Darren e Meredith, qualcosa di così grande che si frapporrà tra lei e Kim. E questo qualcosa stravolgerà le vite di tutti loro, a partire proprio da Kim. 

"Si può fuggire dalle persone, non dai propri demoni, Tu da che cosa stavi scappando?"(Darren Swan)
E' stato interessante vedere tutto il mondo di Kim e Darren, prima dell'intrusione di Meredith. I due fratelli Swan sono come la notte e il giorno, eppure entrambi condividono lo stesso ambiente fatto di oscurità e sangue. Il mondo della droga, e il mondo confuso e passionale di Darren. Non posso andare troppo nello specifico, perché sto rischiando di farvi grossi spoiler e non voglio assolutamente farne. Conoscere Boss, il migliore amico di Darren, è stato il top. Boss è l'uomo, lottatore clandestino, che ha insegnato a Darren a combattere e a sparare. E' un uomo tutto d'un pezzo: burbero, una montagna di muscoli, che non ha peli sulla lingua e con il quale condivide le donne.

Quando sei in guerra, non conta quanto valgono le persone che hai accanto, ma soltanto se puoi fidarti di loro. 
(Kim Swan)

I POV alternati di Kim, Darren e Meredith sono stati ben distribuiti nel romanzo, e mi hanno permesso di avere una visione d'insieme su tutte le loro storie. La strategia narrativa utilizzata ha agevolato i lettori nell'empatizzare e nel parteggiare prima per uno e poi per l'altro fratello, mentre entrambi si ritrovavano invischiati in qualcosa di ancor più grande di loro. I POV di Meredith devo dire che mi hanno molto, ma molto sconvolto, ed è stato terribile osservare la sua spirale discendente nella pazzia e nella vendetta. Sì, perché oltre al sesso bollente e alla rabbia costante, i POV di Meredith e Darren avevano in comune questo. Vendetta per cosa non vi posso dire, ma vi garantisco che arriverete alla fine del romanzo col cuore in gola e vi sembrerà di aver perso dei fedeli compagni d'avventura, degli amici con cui avete parteggiato, tifato e di cui avete assistito lo svilupparsi delle loro vite - altre con una evoluzione, altre ancora con una involuzione.

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo che v'invito a leggere al più presto. Io ho deciso di catalogarlo sotto l'etichetta Romantic Suspense, ma potrebbe stare bene anche nel Dark Romance, in quanto gli elementi oscuri sono presenti durante tutto l'arco narrativo dei tre personaggi principali.
"Tu sai cosa significa amare qualcuno che ti odia con tutto se stesso?"
(Kim Swan)

xoxo,
Giada

lunedì, dicembre 30, 2019

RECENSIONE DI SIREN IN THE CITY DI LEXI BLAKE/ REVIEW OF SIREN IN THE CITY BY LEXI BLAKE

Buona sera e buona viglia di Capodanno, bloggers e lettori! So che le vacanze sono un periodo di riposo per stare insieme alla famiglia, ma non potevo né cominciarle né finirle con un libro lasciato a metà sulla scrivania. A dirla tutta, non edevo l'ora di finirlo, perché amo i romanzi con le threesomes e, da qualche settimana ad ora, sono più aperta per quanto riguarda i BDSM romances - come avrete potuto intuire dall'ultima recensione a "Small Town Siren" di Lexi Blake. Ho amato ancor di più i personaggi in questo romanzo! 

PREMESSA
Lo ammetto: mi sono sentita persa dopo aver finito "Small town siren" e non vedevo l'ora di leggere il sequel. Era, ed è, talmente un buon libro che non riesco a smettere di pensarci. Penso ancora, a distanza di giorni, dal suo finale, a esser sincera ci penso ancora di tanto in tanto - tipo quando faccio le pause durante la mia maratona di The Next Step. Lexi Blake è ufficialmente la mia scrittrice preferita, e questo sequel ha superato le mie più rosee aspettative ed è andato oltre queste ultime. Cinque stelle sono troppo poche, se avessi potuto, avrei dato più stelle. L'ho amato così tanto, che non lo volevo finire, solo per farlo durare di più. E' molto ben scritto.

SINOSSI (DA GOODREADS)
Quando il Dom non c'è... i sottomessi giocano! Jack e Sam hanno sposato Abby. Sarebbe dovuto essere per sempre, ma nell'ultimo periodo Abby si chiede che fine abbia fatto il suo uomo alpha. Jack si è allontanato, e la vita è diventata fin troppo vaniglia. Non è questa la vera threesome che lei e Sam volevano. Sam ed Abby sanno ch'è arrivato il momento per lottare per ciò di cui hanno bisogno.
Una chiamata dal suo mentore obbliga Jack a tornare nel Club dove ha scoperto la sua sessualità. Il 'fratellino' di Jack è in città ed è interessato nel ricattare tutti. Può Jack riuscire a controllare due sottomessi fuori controllo e un fratello che ha bisogno d'amore?
A volte, tutto ciò che serve per ritrovare la strada di casa è un po' d'amore e tanto bondage. 

RECENSIONE
Il libro riprende dove l'altro era terminato, dopo la sparatorio di Ruby Echols a Jack. Gli effetti collaterali di prendere un proiettile per Abby lo hanno portato a prendere le distanze dalla sua sottomessa ufficiale, Abby, e il suo grande amico Sam. La distanza li sta dividendo, ma non è solo questo a farlo. Il fatto è che il Dom che Abby e Sam amavano fin dall'inizio è scomparso e c'è solo un uomo che tratta, con modi troppo leggeri, qualsiasi cosa - provocando ancor più danni nella loro già complicata storia. Dov'è il Dominatore che Abby e Sam amavano tanto? Perché sta ponendo delle distanze tra loro? Perché non parla loro?

Tutto cambia quando Jack, il cui vero nome è Jackson, è contattato da Matthew Slater, uno degli scagnozzi di suo padre, perché Lucas Cameron, il suo fratellino, ha ricattato e minacciato sia lui che suo padre. Lucas minaccia di mettere sotto ai riflettori lo stile di vita di Jack - con la sua threesome con Abby e Sam - e ancor di più la sua vita privata. Questo porterà Jack dove tutto è cominciato non appena è uscito dall'orfanotrofio: The Club, gestito da Julian Lodge. Julian, devo dire, è un vero figo e come Jack, ama sia uomini che donne. E' bisessuale, proprio come Lucas Cameron. Una cosa che il suo padre biologico ha sempre disprezzato. Ma, oltre a ciò, aggiungiamo che Lucas è metrosesual, una cosa che ho scoperto grazie a questo libro e che fino a prima la lettura di quest'ultimo non sapevo cosa significasse. I libri di Lexi Blake continuano ad aprirmi nuovi mondi e le sono infinitamente grata per questo. Sono diventata più aperta mentalmente di prima, da quando ho iniziato a leggere i suoi romanzi e sono grata a The Social Butterfly PR per permettermi di leggerli.

Man a mano che la storia si sviluppa, Lucas torna in sé e si rende conto che il suo fratello maggiore è l'unico che lo può davvero aiutare a diventare chi è destinato a diventare. Ho amato molto il suo sviluppo da un ragazzino infelice a qualcosa di più... più macho e maturo. Per quanto riguarda Jack, Abby e Sam, posso finalmente dire che non ho mai atteso con così tanta ansia qualcosa che accade a Jack verso la fine. E' qualcosa di bollente, qualcosa a cui non riesco a smettere di pensare anche se ho finito di leggere il libro più di due due ore fa. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che ho amato in ogni senso. Non vedo l'ora si continuare a recensire per voi questa favolosa serie:
“Rules protect us, but when we no longer need them, rules are meant to be broken.”
(Jackson Barnes)




Xoxo,
Giada

RECENSIONE DI THE LUTHIER'S APPRENTICE DI MAYRA CALVANI/REVIEW OF THE LUTHIER'S APPRENTICE BY MAYRA CALVANI

Buona sera, bloggers e lettori! Quattro giorni fa ho deciso di leggere questo libro, insieme al fatto che avrei dovuto recensirlo quattro anni fa. Era arrivato il momento di leggerlo, semplicemente. Ero attratta dalla sua bellissima cover, e sebbene non mi ricordassi bene la sinossi molto, ho deciso di tuffarmi in questo promettente romanzo. Buona permanenza!


PREMESSA
Dal primo momento in cui ho visto questa cover, mi sono sentita attratta dal libro. E' bellissima, vero? Ma non è stata solo questa, l'unica ragione per cui ho preso la decisione di cominciare a leggerlo. Ho un debole per i romanzi sui violinisti, e se ricordate, la trilogia di Lauren Rico è stato il mio primo vero e proprio assaggio con questo genere. E' leggermente diverso, tuttavia. Ciò che sto dicendo è che, se il romanzo di Lauren era ambientato al giorno d'oggi sulle competizioni tra violinisti (e suonatori di viola), questo è molto diverso. Beh, il genere è totalmente differente, sebbene quest'elemento è stato uno dei motivi che mi hanno spinto a leggerlo. Non sono d'accordo col definirlo un paranormal fantasy, è uno YA fantasy mystery, perché gli elementi YA sono molti di più rispetto a quelli paranormal. E' stata una buona lettura, perciò gli ho dato quattro stelle, ma c'erano cose che non mi sono piaciute ecco perché ho deciso di abbassare di un grado il punteggio totale.

SINOSSI (DA GOODREADS)
Niccolò Paganini (1782-1840), uno dei più grandi violinisti mai vissuti, si dice che abbia fatto un patto con il diavolo e abbia in qualche modo trasferito i suoi grandiosi poteri a qualcun altro

Quando i violinisti di tutto il mondo cominciano a sparire misteriosamente, la sedicenne Emma Braun ne prende nota. Ma quando il suo adorato insegnante di violino sparisce... Emma decide di entrare in azione. Fanatica di Sherlock Holmes, proprio come il bellissimo Corey Fletcher, Emma scopre un mondo parallelo comandato da una ex violinista diventata una strega cattiva che vuole comandare il mondo della musica con le proprie regole.

Ma perché sono stati catturati solo uomini e non donne? Qual è la connessione tra la famiglia di Emma, la strega, e l'infame Niccolò Paganini?

Emma deve analizzare a fondo questo mistero per salvare il mio insegnante dal destino fatale che lo attende. E spezzare la maledizione che tormenta la sua famiglia - prima che il Male vinca e lei diventi la nuova apprendista del liutaio.

RECENSIONE
Emma è una sveglia e intelligente ragazzina di 16 anni che vive a Bruxselles e suona il violino, il cui insegnante, Mister Dupriez, svanisce senza lasciare traccia e gettando, in questo modo, sua moglie in una confusione emotiva. Emma percepisce che qualcosa di strano sta accadendo, qualcosa a cui non riesce a dare un nome perché non è qualcosa di logico o razionale, è qualcosa che ha a che fare con la magia: *oh-oh-it's magic di Selena Gomez suona di sottofondo*. Sua Madre (ha la lettera maiuscola per tutto il romanzo) non è d'accordo con lei, mentre Madame Dupriez la guarda con totale disgusto, sin dal momento in cui ha esposto la sua supposizione. Con l'aiuto della sua leale amica Annika, riesce a entrare in quella magione, distraendo anche Van Kett e, in questa maniera, scoprendo che c'è qualcun altro ch'è entrato in casa. E' Corey, un giovane ragazzo a cui Mister Dupriez insegna e che ha la memoria iedetica, per questo riesce a ricordare perfettamente tutti i modi di suonare il suo violino.

Elizabeth, la Mamma di Emma, deve andare nelle Montagne ungheresi dove la sua Zia Lili vive esclusa e isolata dal mondo esterno, ma sin dal primo momento in cui le viene riferito ciò, lei non ci crede. Perché? Da due settimane, Emma non si sente una normale teenager. Qualcosa sta cambiando dentro di lei, e ha scoperto di possedere dei poteri psichici. Quali? Li scoprirete solo leggendo questo bellissimo romanzo! Corey è un appassionato di aerei, grazie a suo papà, ch'è morto durante un test di volo. Questo, sommato al quadernetto che Corey ha trovato nell'ufficio di Mister Dupriez, aggiunge mistero al mistero. Sherlock e Watson ora devono mettere insieme tutti i pezzi per scoprire cos'è successo alla famiglia di Emma tantissimi anni prima, e anche nella sua famiglia.

Nonno lavora come creatore di violini, ma si porta dietro un terribile peso nel cuore, qualcosa che Emma non comprenderà bene fino a quando la storia non si sarà sviluppata del tutto. Ciò che sto dicendo è che Nonno lascia indizi per Emma fin dall'inizio, ma lei non capirà ciò a cui si riferisce fino quasi alla fine.

Ho trovato la storia ben strutturata per i giovani, perché anche se i personaggi avevano 16 anni si comportavano come bambini e questo mi ha fatto riflettere sull'etichetta data al romanzo. Non è un paranormal mystery, ma è un YA paranormal fantasy (+mystery), ci sono molti elementi che mi hanno fatto pensare così. I POV erano variegati, e non li elencherò tutti, ma a parte i personaggi principali c'erano molti altri POV, per esempio, quello del cattivo e della spalla. Tutti hanno dato un senso di completezza all'intero romanzo, ma una cosa che non mi è proprio piaciuta è l'alternanza tra dialoghi - lunghi - alternati a cinque righe di descrizione sommaria di alcuni dialoghi. E' qualcosa che ho percepito come 'sbagliato'. Perché non esplicitare quei dialoghi? E' stato molto confusionario per me, leggerli in questa maniera, e non mi è piaciuto affatto.

Ad ogni modo, ho dato a questo bel libro quattro stelle. La sensazione di tenerezza e calore familiare lo ha reso ben scritto e adatto ai bambini, perché non ci sono scene di violenza grafiche di alcun tipo. Vi saluto con una citazione di quest'ultimo, che vi consiglio di leggere:
“You shouldn’t trust appearances.”
(Corey)




Xoxo,
Giada

domenica, dicembre 29, 2019

RECENSIONE DI SMALL TOWN SIREN DI LEXI BLAKE/ REVIEW OF SMALL TOWN SIREN BY LEXI BLAKE

Buona sera, bloggers e lettori! Avevo programmato questo post per i giorni antecedenti al Natale (infatti ero, e sono, una di quelle persone che non è particolarmente entusiasta di questo periodo e dell'eccitazione che lo anticipa, sono la versione femminile del Grinch), comincerò a postare tutte le mie recensioni già pronte da tempo. E cavolo, non vedo l'ora. Buona permanenza!

PREMESSA
Quattro anni fa ho fatto una recensione di una stella a "50 sfumature di grigio" di EL James. Indovinate un po'? Ho cominciato ad adorare da qualche mese i romanzi sul BDSM e romanzi, se ben scritti e ben resi, che prevedono threesomes e anche sesso di gruppo. Se mi avrebbe detto che avrei adorato tutto questo, non gli avrei mai creduto. Posso essere una ragazza dall'aspetto da angioletto, ma amo romanzi 'dirty'. Beh, ho letto abbastanza romanzi 'dirty' in questi anni, ma 'Small Town Siren' è proprio il top assoluto! L'ho amato! Ecco perché gli ho dato cinque stelle. 

SINOSSI (DA GOODREADS)
[Menage Amour: Erotic Cowboy Menage a Trois Romance, MFM, BDSM, sex toys] Jack Barnes e Sam Fleetwood sono amici da quando erano in orfanotrofio. Condividono un'azienda come allevatori di mucche e una casa. Tutto ciò di cui hanno bisogno è una donna da condividere. Gli uomini sono sicuri che hanno trovato quella donna in Abigail, quando quest'ultima torna a Willow Fork, Texas. Abby ha lasciato la sua città natia vent'anni prima sotto una nuvola di scandalo. Ha cresciuto da sola una figlia e si è costruita da zero, completamente da sola. Ora è pronta per la prossima fase della sua vita quando incontra i due bellissimi cowboys. Sono un sogno diventato realtà: Jack è un Dom (Dominatore) sexy, e Sam è un giocoso amante. E' tutto ciò che ha sempre segretamente desiderato. C'è solo un problema: non è la benvenuta a Willow Fork, e qualcuno è più che mai deciso a tenerla alla larga dalla città. 
A Siren Erotic Romance 

RECENSIONE
Quando ho cominciato a leggere questo romanzo, ero preparata per ciò che avrei affrontato. Voglio dire, questo non è il mio primo rodeo. Ho letto, come ho già detto, molti romanzi di questo genere e molti che si sviluppano attorno a threesomes e sesso di gruppo. Perciò, ero di mente aperta-aperta, molto più aperta, rispetto a quando lessi quattro anni fa il mio primo romanzo sul BDSM di EL James. 

Il romanzo comincia 10 anni prima degli eventi attuali, perciò vediamo una giovane Abigal Moore scoprire ch'è incinta del suo fidanzato morto, e sua madre, la cattiva e vecchia Ruby Ecols che si presenta a casa sua. Il clan degli Echols ha sempre gestito e controllato Willow Fork, una piccola cittadina del Texas e sono sempre stati i principali responsabili nel fornire lavoro ai cittadini. Abigail è obbligata ad andarsene e lasciare sua madre e tutto alle spalle, per non infastidire oltre Ruby. Vent'anni dopo questi eventi, vediamo Abigail tornare nella sua città natia. Non è ben accolta, proprio come dieci anni prima, e ci sono ancora gerarchie che hanno come protagonisti gli Echols. Ma gli Echols non sono più i più ricchi in città, da quando Sam Fleetwood e Jack Barnes sono arrivati. 

Sam Fleetwood e Jack Barnes si sono incontrati in orfanotrofio quand'erano bambini, e Jack si è sempre preso cura di Sam e, insieme, hanno dato vita al loro ranch. Un fruttuoso ranch che continua a dare lavoro a tutti a Willow Forks. Sin da quando Sam vede Abby, si sente attratto da lei. Ma Jack, che in apparenza non sembra provare attrazione nei suoi confronti, con pazienza, alla fine riesce a passare più tempo con lei e Sam. Abby, però, prova attrazione sessuale per entrambi, e non sa cosa fare a riguardo. Perché, per quanto sia strana, è un'esperienza che lei non vede l'ora di fare. 

Non scenderò nei dettagli del libro. Voglio che li scopriate voi. Lasciate vi dica che non ero una fan dei romanzi BDSM, ma che d'ora in avanti lo sarò e che mi farò una cultura a riguardo. Credo di dover ringraziare Lexi Blake per questo, per avermi reso di mente più aperta rispetto a prima. Adesso sento di poter dire che posso leggere questi tipi di romanzo senza provare alcun tipo di vergogna o altro. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo fantastico, di cui non vedo l'ora di leggere il sequel e vedere cos'ha in serbo il destino per la mia threesome preferita. Voglio dire, una threesome che non riguarda solo il sesso, ma la vita di tutti i giorni. L'amore ha molte forme, e questo è solo una di quest'ultimo. 
“I think we’re all damaged. You don’t get through life without some scars. (…)”
(Abigail Moore)




Xoxo,
Giada

RECENSIONE DI AUDITION DI SKYE WARREN & AMELIA WILDE/ REVIEW OF AUDITION BY SKYE WARREN & AMELIA WILDE

Buona sera, bloggers e lettori! A inizio dicembre ho letto questo bellissimo romanzo nel giro di quattro giorni, e sì, ho letto romanzi in meno tempo, ma per me questo è stato un giorno epico. Cavolo, sarà dura trovare qualcosa di meravigliosamente strappa-budella come "Audition"! Sarà un'impresa ardua trovare un altro libro che sia pari a questo. Inoltre sì, nonostante la mia PMS mi abbia fermato per qualche ora, "Audition" vale tutte le ore spese a leggerlo.


PREMESSA
Ho letto altri romanzi di Skye Warren prima d'ora e sapevo cosa dovevo aspettarmi fin dall'inizio: slow burn, scene super sexy, e favolisi baci tra i personaggi principali, mixati insieme al loro sesso bollente. Mi è mancato molto leggerla, soprattutto come lettrice prima che come blogger. Adesso ricordo cosa mi piaceva tanto di lei, come autrice: sangue, sensualità e slow burn. Sebbene io abbia trovato alcune scene affrettate e non ben sviluppate, e non posso dire quali perché sarebbe un enorme spoiler per tutti voi, mi è piaciuto molto. Cominciamo questa recensione!

SINOSSI (DA GOODREADS)
Sangue e sudore. Bethany Lewis ha danzato lontano dalla povertà. E' un'atleta di fama mondiale... con un debito da pagare.

Joshua North ottiene sempre ciò che vuole. E il mercenario vuole Bethany nel suo letto. Vuole il suo piccolo corpo piegato al suo volere.

Lei non si arrenderà con un bacio.
Lui non rinuncerà alla sfida.
E' una lotta sensuale... che li condurrà alla morte.

AUDITION è l'eccitante spin off dall'autrice bestseller della North Security series, e può essere letto separatamente dalla serie.



RECENSIONE

She’s the one thing I wanted that I didn’t take. Call it crisis of conscience or a moment of stupidity. That’s over now. (Joshua North) 

Joshua North è un uomo freddo e controllato, agente della CIA, ch'è stato selezionato cinque anni prima per penetrare nel clan del mafioso Caleb Lewis, situato in New Orleands. Presto, o meglio, per uno scherzo del destino, incontra la sedicenne Bethany mentre si allena al balletto classico in uno dei magazzini vuoti di suo fratello. Da quel momento in avanti, nasce qualcosa tra loro. Ciò potrebbe essere dovuto al bacio bollente che condividono, o forse il fatto che Joshua non dovrebbe né vedere né toccare Bethany, ma qualcosa scatta tra loro.
Attrazione? Amore? Amicizia? Non lo sappiamo.

Sappiamo solo che, da quel momento in avanti, non riescono a staccarsi gli occhi di dosso l'uno dall'altro, in un modo che infastidisce tutti nel clan di Caleb - specialmente Caleb. Caleb, devo dire, è la 'chiamata all'azione' di questo libro. Voglio dire, è la causa principale per cui questo romanzo comincia, per esempio. E' un trafficante di droga e molto altro ancora. E' una cosa che ha sempre spaventato Bethany a morte e da cui ha preso le distanze cinque anni prima, quando era solo una teenager innamorata di un giovane uomo che le avrebbe spezzato il cuore. In quale modo?
Dovrete leggerlo per scoprirlo.

Ma Bethany e Joshua condividono un passato oscuro, non connesso, ma allo stesso modo oscuro. Mi ha scioccato leggere cosa l'ha reso l'uomo che è nel 'presente', perché spiega davvero tante cose. Anche stavolta, non posso dirvi quale sia il suo passato o il passato oscuro di Bethany, dovrete scoprirlo. Vi garantisco che vi scioccherà. Io ero totalmente sotto shock quando li ho letti, ed è qualcosa che non riesco a togliermi dalla mente. Complimenti all'autrice per aver creato delle backstories così interessanti e ben costruite, ho sempre amato anti-eroi con un passato complicato e Joshua è, da questo momento in avanti, uno dei miei bad boys letterari preferiti.

Un personaggio che ho adorato con tutto il cuore è Mamere. E' la nonna di Caleb e Bethany ed è una donna anziana di buon cuore che legge i tarocchi. Ancora, considerando la location dove il romanzo è ambientato - uno dei Quartieri di New Orleands - ha funzionato alla grande e ha aggiunto quel tocco di magia e occultismo al romanzo. Ma non solo. Ho provato una grande tenerezza nei suoi confronti e non so se questo era l'obiettivo di Skye, ma lei è uno dei miei personaggi preferiti in assoluto.

La storia si sviluppa attorno le lettere di minacce che Bethany, adesso una ballerina professionista, continua a ricevere. Questa è la ragione che costruisce la storia, e continuerete a chiedervi chi sia lo stalker di Bethany - perché io non ne avevo idea fin dall'inizio.

Ho amato, con tutto il cuore, la struttura del romanzo: abbiamo un alternanza con 'present time' e 'five years ago', che permette al lettore di conoscere le loro backstories ma che ci permette di vedere cosa li ha resi i personaggi che sono ora e il legame che condividono. Beh, il legame che tutti nel romanzo condividono con i personaggi principali. E' stata una strategia intuitiva, e l'ho adorata.

Vi saluto con una citazione da questo favoloso romanzo, che vi consiglio di leggere al più presto. Skye Warren è una garanzia di perfette scene bollenti e di personaggi profondi che nascondono molto sotto la loro facciata. Perché sono molto di più di ciò che appaiono.
“You and I, we’re surrounded by violence. Surrounded by death. Both of us hurting people just to survive, but this isn’t hurting anyone.”
(Joshua North)




Xoxo,
Giada

sabato, dicembre 28, 2019

RECENSIONE DI KISS ME NOT DI EMMA HART/REVIEW OF KISS ME NOT BY EMMA HART

Buona sera, bloggers e lettori! Questo è il primo libro di Emma Hart che ho letto, e sebbene questo non mi sia piaciuto in alcuni punti durante la lettura, devo dire che mi è piaciuto. Non 'oh-questo-romanzo-è-favoloso' tipo di piacere, ma un tipo di piacere nella media. A esser onesta, gli ho dato 3.80 stelle nel mio metro personale di valutazione per le recensioni.


PREMESSA
Lo ammesso. Dopo aver finito di scrivere il mio romanzo, avevo bisogno di libri che mi facessero ridere, piangere, e che mi permettessero di provare tutto lo spettro delle emozioni umane. Perchè sì, amo - cancellalo - amo, i romanzi carichi di angst e gli slow burn romances, ma i chick lit non sono proprio il mio pane. Per questo ho fatto un tentativo leggendo questo libro. Come ho detto poco più su, mi ha deluso in alcuni punti questo romanzo, e alcune volte mi chiedevo perché una donna adulta come la protagonista del libro, si comportasse come una teenager. Credo che sia parte del genere, no? Beh, procediamo con questa recensione.


SINOSSI (DA GOODREADS)
Cosa fai quando sei la reginetta del Kissing Booth ma l'unica persona che vuoi baciare è il fratello della tua migliore amica?
Mettiamo in chiaro una cosa: A me, Halley Dawson, non frega che Preston Wright baci altre donne.

Niente. Proprio per niente.

Non mi frega che sia a sei piedi da me dietro una tenda rossa - rendendolo il mio concorrente principale della gara di baci di quest'anno.

Perché mi frega, vi starete chiedendo? Perché avevo una tremenda cotta per lui da quand'avevo sedici anni, ma sapevo che non sarebbe mai potuto succedere nulla.

Lui è lo scapolo d'oro di Creek Falls, e io sono la pazza donna di Creek Falls che si occupa dei procioni e che gli dà sandwich ogni notte. 

Non gli permetterò di battermi - non importa quante regole lui spezzi e scivoli dietro la tenda per fare l'unica cosa che non gli è permesso fare:
baciarmi.
 
RECENSIONE
"Kiss me not" di Emma Hart è un frizzante e leggero chick lit. Si sviluppa attorno al personaggio principale, Halley Dawson, la figlia del sindaco. Una ragazza senza dubbio con qualche difetto, ma con un buon cuore. Una ragazza che ha 'mommy issues' e che non riesce a capire perché sua madre continui a sposare un uomo dietro l'altro. Per esempio, il suo patrigno è il quarto marito di sua madre. Cavolo. Solo il marito di Katherine McPhee (ora Katherine Foster) ha avuto la stessa quantità di matrimoni alle spalle. Preston è il figo della piccola città del Maine, il beniamino di Creek e un ragazzo d'oro con una consistente quantità di denaro alle spalle, grazie al business floreale dei suoi genitori. 

Ma parliamo della storia in sé. Man a mano che la storia si sviluppa, conosciamo di più i suoi personaggi. Le insicurezze di Halley. Le caratteristiche quasi noiose, a primo acchito, di Preston e i problemi delle sue migliore amiche. Per esempio, abbiamo una piccola parentesi sulla vita amorosa, che ha rotta col suo fidanzato storico, Ethan. O l'assenza della vita amorosa di Reagan, cavolo. Ma Reagan parla come me quando ho l'umore giusto: come uno scaricatore di porto. 

Halley e Preston sono due persone molte diverse. Mentre, da un lato, abbiamo le continue scommesse di Halley con le sue amiche - che sono divertenti - l'evoluzione di Preston è davvero tanto lenta. Forse è questo che non mi piaceva all'inizio. Ho avuto la sensazione che la scrittrice stesse cercando di renderlo un personaggio che sarebbe potuto piacere al pubblico e fare in modo che i lettori empatizzassero con lui. Se devo essere sincera, c'erano delle volte che il personaggio di Halley m'irritava. Non lo so. Adesso ho corretto la mia recensione su Goodreads, perciò non temete, non gli ho dato quattro stelle, ma tre. 

Perciò, se Halley era fastidiosamente insicufra all'inizio, man a mano che la storia prosegue vediamo la vera lei ed è stato in quell'istante che la storia ha davvero fatto 'click' per me. Prima di ciò, avevo l'impressione che solo i personaggi minori fossero attraenti e interessanti. Beh, se Halley ciba i procioni ogni giorni, vorrà dire che dorò stare attenta nel caso gli dica di attaccarmi (leggete l'introduzione e capirete la mia battuta lol). L'evoluzione della loro storia e della loro relazione è diventata interessante, e ha reso Preston molto più che un personaggio bidimensionale. 

“(…) Being attracted to someone doesn’t mean you’re in love with them.” (Halley Dawson) 

Quando ha messo da parte il comportamento infantile, come ho detto prima, finalmente le cose sono cambiate. Questo era ciò che mi ha portato a chiedere se stavo leggendo un chick lit su una teenager o su una donna adulta. Nel caso ve lo steste chiedendo, Halley ha 25 anni, ma nella prima parte del romanzo si comporta come una ragazzina delle medie. Beh, a ciò devo aggiungere che il suo tenere rancore per una ragazza che le ha fatto cattiverie alle superiori l'ha resa molto 'umana' ai miei occhi. 

Cosa non mi è piaciuto, ma proprio per niente, sono stati i POV scritti per la maggior parte del POV di Halley e circa 5 POV dal punto di vista di Preston. Quelli di Halley erano molto di più. Avrei preferito trovare una maggiore alternanza tra i due POV, ciò avrebbe reso la storia più leggera. 

La storia mi è piaciuta, ma era un romance nella media. Nel nord Italia, diciamo che non è "né zuppa né pan bagnato" quando una cosa è buona ma non così buona da dire ch'è perfetta. Qualcosa che ci è piaciuto, ma che sarebbe potuta essere migliore. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, e spero che lo leggiate:
“ That’s what you do when you care about someone. You care about the things that matter the to them.”
(Ava)




Xoxo,
Giada

RECENSIONE DI MAKE ME LOSE DI EMBER LEIGH/REVIEW OF MAKE ME LOSE BY EMBER LEIGH


Buona sera, bloggers e lettori! Il 2019 è stato un anno molto difficile per me in ogni senso, e ho smesso di blogger per tanto tanto tempo. A esser sincera, per ben due volte. La prima volta, dopo aver discusso con delle mie colleghe bloggers, e dopo ho passato un brutto periodo fino a tarda estate, e ho finito di scrivere il mio terzo romanzo. Perciò eccomi di nuovo qua, per restare, orfana delle sensazioni che la scrittura e la lettura mi hanno dato in questi mesi. Posterò le recensioni arretrate più che posso, tempo permettendo perché ho altre cose in ballo al momento, e tornerò nel mio spazietto online per tenerlo più aggiornalo rispetto all'anno scorso. Mi è mancato tanto tornare qui, a condividere con voi i miei pensieri sui libri che ho letto. 

PREMESSA
Lo ammetto. Ero alla ricerca di un libro leggero e frizzante, dopo aver finito di scrivere il mio romanzo, "Make me lose" aveva tutte le premesse per esserlo. Sono stata molto felicissima di leggerlo. Amo gli enemies-to-lovers romance, e, sebbene a me non piacciano molto i second chance romances, questo era scritto molto molto bene, tanto che gli ho dato cinque stelle.


SINOSSI (DA GOODREADS)
Grayson Daly ed io non siamo soli rivali. Siamo nemici.

Nati a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro nello stesso ospedale, i nostri parenti pensavano che questo significasse che fossimo destinati a stare insieme. Noi, invece, sapevano ch'eravamo destinati a batterci a vicenda. 

La competizione ha fermentato tra noi fino al primo anno di liceo, quando la nostra guerra fredda si è trasformata in una strana offerta di pace. Forse i miei ormoni mi hanno permesso di notare le sue spalle larghe, i suoi tempestosi occhi grigio-azzurri, e la sua fisicità da calciatore. Ma dopo essermi innamorata di lui... mi ha distrutto il cuore, calpestandolo senza alcuna pietà. 

Dieci anni dopo, posseggo l'agenzia immobiliare al top di Bayshore e Grayson eè solo un ricordo lontano. Fino a quando non ricompare da NYC, il suo ego più grande di un grattacielo e mi chiede di vendere la casa che ha di recente ereditato.

E' facile dire di no. Anche se voglio saltargli addosso come facevano in palestra sulle corde su cui eravamo soliti arrampicarci.

Ma ho dimenticato che Gray non accetta un no come risposta. E che lui non è felice finché non mi avrà battuto.

Sembra quasi che voglia conquistarmi.

Ma lui vince, significa che io perdo.

E non sono pronta a concedergli la vittoria, per adesso.   


RECENSIONE
Grayson Daly e Hazel Matheson sono nemici ed ex-fidanzati da tanto tempo. Il loro atteggiamento competitivo ha tirato fuori il meglio e il peggio di loro durante gli anni di scuola superiore, anni in cui hanno scoperto di provare qualcosa di più l'uno per l'altra che semplice disprezzo, molto, molto a fondo, hanno scoperto l'amore. E si sono innamorati l'uno dell'altra. Poi, proprio poco prima del Senior Prom, qualcosa ha cambiato tutto. Un fraintendimento che li ha portati a vivere la loro vita lontano l'uno dall'altra per ben 10 anni.

10 anni nei quali hanno costruito le loro carriere, per esempio Hazel è diventata un'agente immobiliare la cui agenzia è il top nella sua adorata città natia, mentre Grayson è un newyorkese stressato dal suo lavoro, un lavoro che lo reclama anche nei giorni di ferie. Ma, se Hazel è felice del suo lavoro e del suo impero, Grayson non è felice. La sua infelicità è la ragione per cui è scappato da New York. Forse in un disperato tentativo di sentirsi meglio. Forse perché sperava di ritrovare la beniamina della città e la sua ex ragazza, Hazel. Ha appena ereditato la casa di sua nonna e vuole venderla, perché ha dei grandi progetti in ballo - come metter le fondamenta per la sua start up. La rivalità tra lui ed Hazel riprende non appena mette piede nell'ufficio di lei, di fronte al Lago Erie. 

There are a few reasons why. But mostly, it’s a place I’ve left in the dust. And in life, there’s no time for going backward or getting smaller. There’s only room for better. For Higher. For more.
Bayshore just isn’t big enough for my ambitions.
(Grayson Daly)

Ma quando vede Hazel per la prima volta, si sente attratto da lei. Adesso è una donna in tutto e per tutto, che ama vestirsi come una pin up e sa che quello stile le dona. Hazel, in un certo senso, sta frequentando Bryce, ma i suoi sentimenti per Grayson crescono man a mano che i giorni passano. Da attrazione sessuale a tensione sessuale, il passo è breve, in un distruttivo bisogno di sentirlo più vicino a se. Sa che non dovrebbe volerlo, ma eccola qua. Lo desidera. Desiderando il suo corpo più vicino al suo. 

I shouldn’t want more of that, but I do. It’s the only thing I want anymore and it doesn’t makes sense. (Hazel Matheson) 

Da nemici ad amanti, da amanti e nemici, Hazel e Grayson hanno coperto tutto lo spettro delle emozioni umane e delle relazioni. Ma loro si amano ancora come 10 anni prima, anche di più. Riusciranno a far funzionare la loro relazione, stavolta? O il passato, mischiato al presente, li richiederà per l'ennesima volta? Si allontaneranno come l'ultima volta, quando avevano 18 anni? 
Leggetelo e scopritelo!

Vi saluto con una citazione da questo bellissimo libro, che vi consiglio di leggere:
"It’s easy to forget about people when they aren’t in your circle every day. When they’re hundreds or thousands of miles way. It’s easy to forget why they matter. It’s easy to forget the past, the words, and the people that formed you.”
(Grayson Daly)


Xoxo,
Giada


domenica, dicembre 08, 2019

RECENSIONE DI DOVE VAI TU DI BENEDETTA CIPRIANO

Buona sera, bloggers e lettori! Quando ho visto il libro di Benedetta nel mio Kindle, mi sono sentita attratta da lui tantissimo. Era come se il libro mi stesse chiamando a sé, per dirmi ‘leggimi!, okay, non so se a qualche lettore capiti, ma quando mi sento così tanto ‘chiamata’ da un libro di solito è perché quel libro ha qualche insegnamento da trasmettermi che il mio subconscio percepisce, in qualche modo. Mi è successo anche con “Amabili Resti” di Alice Sebold.

PREMESSA
So che avrei dovuto recensirlo due anni fa, anzi, forse di più. Ma ho passato degli anni molto difficili per svariati motivi, che mi hanno portato ad allontanarmi dal mondo letterario. Non temete: sto per tornare. E, stavolta, non vi dimenticherete di me. Io ci sono, e sono qui per restare. “Dove vai tu” è un libro bellissimo, profondo, struggente e coinvolgente. E’ un libro che rimane dentro di te anche dopo averlo finito, almeno per me è stato così quando ieri notte ho chiuso il Kindle all’una e quaranta – e, sebbene dovessi alzarmi presto per un impegno, non ho saputo resistere al richiamando del suo romanzo: volevo sapere come sarebbe finita la storia di Dave e Keira. Inutile dirvi che ho sottolineato gran parte del romanzo, ma qui ve ne metterò solo qualche breve citazione, il resto lo scoprirete più avanti.


SINOSSI (DA GOODREADS)
Keira
Sono stata tradita, illusa, umiliata.
Sono scappata.
Sono diventata un’anima, mille anime, mille corpi.
Mi sono confusa tra la gente, ho camuffato il mio dolore.
Sono il buio, sono la notte più nera e senza stelle.
Lui è la mia luce, la mia chiave d’accesso alla libertà.
Ma io non mi lascio ferire.
Io ferisco.

Dave
Lei stava scappando.
Io sono stato un complice inconsapevole della sua fuga.
L’ho rinnegata, l’ho detestata, demolita, abbattuta.
Ho provato a dimenticarla.
Ho fallito.
Ma adesso lei è qui, i suoi occhi puntati nei miei.
Mi guarda, mi sorride, mi uccide.
E io lo so, mi ferirà.

RECENSIONE

Quanti brividi avrebbe potuto sopportare un corpo?
Non lo sapevo. Sapevo solo che non ne avevo mai provati così tanti.
Quei brividi erano l’anonimato di cui spoglia la paura, quando, abbracciandoti, ti trascinava via con sé.
(Keira Morgan)
Keira Morgan sta scappando. Non sappiamo da cosa, ma sta scappando via. E’ sulla strada che incontra il ragazzo con la giacca, un ragazzo posato, bello ed elegante, che le da un passaggio a San Diego. Keira è schiva, scontrosa e parla poco durante quel viaggio. Dave, invece, fa del suo meglio per non apparire un ficcanaso. Ma resta affascinato da quella ragazza dai capelli rosa, con cui sente una connessione speciale, diversa da tutte quelle che ha avuto finora.

Il suo non era lo sguardo di chi non aveva coraggio, ma era quello di chi aveva fallito e, in qualche modo, ricominciava a vivere. (Dave Hoffman)

Quattro anni dopo, le loro vite sono cambiate.
Dave è diventato professore di Filosofia nel college di San Diego, mentre Keira ha dato tutti i suoi esami universitari e sta scrivendo la sua tesi. Una tesi particolare, che diverge dal suo corso di studi (Letteratura Inglese), poiché è incentrata su una sua idea che riguarda Platone. Potrei dire mille cose su Platone e sul perché questo filosofo sia così importante per i due protagonisti, ma rischierei di farvi spoiler e voglio evitarlo con tutta me stessa, perciò vi dico solo: ricordate Il mito della caverna. Cercatelo su internet. Basta. Questo è l’unico indizio che posso darvi senza spoilerare.

La loro relazione, strettamente professionale, purtroppo (o per fortuna!) non rimane sempre tale. Lo slow burn presente rende struggente e doloroso ogni loro avvicinamento tanto quanto ogni loro allontanamento. Perché sì, ogni loro allontanamento è una pugnalata al cuore. Una pugnalata che lascia il tuo cuore sanguinante e inerte.

Keira ha trovato un modo per sopportare ciò che le è successo dopo che suo padre è stato arrestato – la vera motivazione la scopriremo molto più avanti – ed è per questo che si rifugia nelle sue parrucche e nei suoi abiti succinti. E’ un po’ come quando le persone si drogano o bevono alcolici per continuare a sopravvivere alla vita di tutti i giorni, nonostante il dolore con cui convivono e di cui non parlano a nessuno. Le parrucche e quei vestiti sono la via di fuga di Keira. Dave, invece, è ingabbiato in una relazione infelice, a causa di un evento avvenuto in passato, la sua fidanzata, Becca, non lo rende più felice come un tempo e lui non riesce più a renderla felice. Perché non si lasciano, vi chiederete voi. Non è così semplice. Quando sei rimasto fianco a fianco con una persona con la quale sei cresciuto, non è semplice chiudere i rapporti. Non è semplice chiudere quella porta del suo passato, quando conosci il passato e il dolore della persona che ti sta accanto e che nonostante tutto conta ancora su di te.

E le attese? Sulle attese non mi soffermavo mai abbastanza, forse perché il tempo mi aveva da sempre fatto paura. Perché ogni momento bello sembrava sfuggirmi tra le dita, non appena afferrato. (Dave Hoffman) 

La storia prosegue, e alla fine, i due protagonisti dovranno fare i conti non solo con i sentimenti che li legano, ma anche con il loro passato. Sì, perché il passato è più presente che mai, ed è tornato a chiedere uno scotto non indifferente. Non si può ignorare il passato, per quanto ci provi. Non si può. Ma si può, in compenso, fare pace con esso. Si può accettare gli eventi del passato e voltare pagina, pronti per accogliere tutte le novità che il futuro ci prospetta.

Questo romanzo è un gioiello. Davvero, cinque stelle sono troppo poche. “Dove vai tu” è un romanzo intenso, profondo, struggente e sconvolgente. E’ un romanzo indimenticabile. E sono felice di averlo letto, anche se in ritardo, perché adesso non solo conosco la storia di Dave e Keira, ma mi sento più completa di prima. Non so spiegarvi questa sensazione, è come se questi due personaggi mi avessero lasciato qualcosa dentro, forse una maggiore consapevolezza di me. Una consapevolezza che porterò con me per sempre, ma anche una consapevolezza che mi ha fatto arrivare alla decisione di fare una cosa bella, di cui sarete resi partecipi a tempo debito. E no, non è uno side-project.

Vi saluto con una citazione tratta da questo bellissimo romanzo – citazione non spoilerosa, ovviamente!
“(…) a volte, perdonare è l’unica soluzione per andare avanti”
(Sarah)




Xoxo,
Giada

THIS IS MY NEW BEGINNING

Buon giorno e buon 8 Dicembre a tutti voi.
Ho pensato a ripensato a come iniziare questo post. Ci ho riflettuto a lungo, prendendomi tutto il tempo necessario per farlo, quindi eccomi qui. Spero che questo post vi possa far capire qualcosa di più di me, qualcosa di più della persona che sono realmente, una persona imperfetta che ha accettato certe cose del suo passato ed è pronta ad andare avanti. Ma per andare avanti, con qualsiasi cosa, bisogna fare pace col passato e io sono qui per questo, oggi. 


E' strano, quasi destabilizzante, tornare in questo spazio internet dopo così tanto tempo. 
Partiamo dal principio, però. 

L'anno che sta per finire, e che ho vissuto, è stato duro e molto difficile su tutti i fronti. Non solo perché ho cercato lavoro quasi tutta quest'anno, ma anche il periodo buio che ho vissuto durante l'estate. Non vi dirò molto a riguardo, perché sebbene io abbia perdonato quel che è accaduto, se ci ripenso è ancora una ferita che si sta rimarginando. Ma io sono forte, e se ho superato l'Inferno posso farcela a superare qualsiasi cosa. Quel periodo, per quanto mi abbia fatto male, mi ha fortificato, ed è stato uno dei motivi per cui mi sono allontanata dal mondo letterario. Avevo bisogno di tempo per me stessa. Avevo bisogno di tempo per pensare a cosa Giada davvero volesse dalla sua vita, a chi volesse nella sua vita, perché se c'è una cosa che ho capito è che le persone negative ci influenzano in tutti i modi, anche i più subdoli, e per quanto forte tu sia, devi comprendere se vieni prima tu o loro. 

A inizio 2019, ho avuto un diverbio con qualche blogger. Non farò nomi. Loro sanno di chi parlo. Forse avrò sbagliato a fare quel post su quell'autore, anzi, di sicuro ho sbagliato a farlo ma aggredirmi mi ha solo spinto a comportarmi il totale opposto di come faccio di solito. Da stronza. Ho fatto anche delle cose, la scorsa primavera, di cui non vado particolarmente fiera. E quindi qui, in questo paragrafo, chiedo scusa a quelle persone che sì, mi hanno aggredito e sì, io ho provocato ancora di più facendo la 'menefreghista', ma ci tengo a precisare che io non ho mai voluto gettare fango su quelle blogger che si fanno il culo e che leggono anche in macchina pur di rispettare le consegne. Quando non riesco a rispettarle, in genere, contatto sempre l'organizzatore e l'autore. Ho sempre fatto così, e loro lo sapevano. Inoltre, solo perché ci sono ancora autori che attendono da anni di essere recensiti da me, non significa che io mi creda chissà chi. Credetemi, sono perfettamente consapevole di aver tanta strada ancora da fare, e non mi do arie solo perché non ho recensito subito alcuni autori. Insomma, non sempre (anzi, quasi mai) le cose vanno come programmo e io mi adatto agli eventi meglio che posso. Quindi sì, io vi chiedo scusa. Ma non pensate che, se dovessi tornare, sarò la stessa di prima. Non conoscete questa Giada, ho rimesso in piedi i pezzi di me diversamente. E, credetemi, sono molto diversa dalla ragazza che ero a inizio 2019. 

Non ci sarà alcun Best Books Awards quest'anno, perché sto recuperando soltanto ora la maggior parte delle letture in arretrato e dubito di farcela in tempo. La cosa di cui sono sicura è che posterò le recensioni che ho già pronte nel computer, tra cui alcune di autori italiani, e per il resto mi adatterò. E' questo che fa una persona resiliente, ed è ciò che ho imparato ad essere io. Resiliente. Perché non sempre le cose vanno come vogliamo noi, ma ciò che conta è come si cammina attraverso il fuoco. Ciò che conta è come si attraversa l'Inferno. A testa alta. Forse piangendo. Ma sempre a testa alta.

E io sono tornata, dopo questo periodo di assenza, per dirvi che ho molti progetti in cantiere. Alcuni di questi li scoprirete subito, altri più avanti. 
Ma di una cosa sono certa: nessuno mi può mettere in un angolo. 
Nessuno può dirmi cosa posso o non posso postare nel mio blog.
Nessuno mi dice cosa posso o non posso fare.
Nessuno può imporsi a me, nemmeno altre blogger.

Nel mio blog faccio quel che voglio.
Posto quel che voglio.
E non toglierò mai più post solo perché *certe* persone me lo dicono.
Questo è il mio spazio e ci farò quel che voglio.

Perché questo è il mio nuovo inizio. 
E sono decisa a perseguire ciò che mi rende felice, indipendentemente da tutto.
Indipendentemente da tutti.

Peace and love,
Giada
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