giovedì, dicembre 27, 2018

RECENSIONE di Captive Lies di Victoria Paige/ REVIEW of Captive Lies by Victoria Paige

Buon giorno, bloggers e lettori! Questa è la seconda volta che provo a scrivere questa recensione, ma per un motivo o per un altro mi fermo sempre dallo scriverla. Credo che il fatto che non mi sia piaciuto mi abbia influenzato così tanto che mi fa passare la voglia di scriverne la recensione. Forse. Non lo so. Spero che vi piaccia!


PREMESSA
Dopo un periodo difficile, ho deciso di iniziare "Captive Lies" di Victoria Paige. La cover era intrigante e mi aspettavo di leggere un romanzo erotico. Non un mafia romance con elementi di romance. Mi sono sentita, in parte, presa in giro dalla sua cover, che prometteva un genere letterario quando il romanzo che presenta è totalmente diverso. Perciò, vi prego, non rendiamo le cover dei romanzi mafia romance (o romance) troppo simili a quelle dei romanzi erotici. Confonde il lettore. 

SINOSSI (DA GOODREADS)
Il ricco e potente Grant Thorne è abituato ad ottenere tutto ciò che vuole e lui vuole Blaire, il bellissimo angelo che gli ha salvato la vita quand'era ferito durante una tempesta di neve. CEO delle Thorne Industries e figlio del Senatore, vive la vita costantemente sotto i riflettori. Convincere una reclusa artista ad essere parte del suo mondo non sarà facile, ma la sua forte determinazione lo rende ancor più testardo nei confronti del suo obiettivo.

Blaire Callahan è fuggita da un passato pericoloso per crearsi una nuova vita, o così credeva, fino a quando una notte salva un bellissimo sconosciuto che mette in subbuglio la sua quieta esistenza. La chimica tra loro è innegabile, ma è sufficiente per spingerla a mettere in pericolo il suo cuore e la sicurezza del suo santuario?


I sogni di una felice vita insieme vengono interrotti bruscamente quando la coppia viene fotografata durante un evento politico. E quando Blaire sparisce all'improvviso, Grant comincia a scavare nel suo passato e si rende conto che la donna di cui si è innamorato non è mai stata come sembrava.


Può una donna, resa prigioniera dalle bugie del suo passato, avere un futuro con l'uomo che ha imprigionato il suo cuore? O il suo pericoloso passato la riacciufferà e metterà a rischio il loro futuro per sempre?

RECENSIONE
Ci sono certi romanzi che hanno il perfetto mix di sesso, sentimenti e sviluppo dei personaggi.
Ci sono romanzi che non riesci a mettere giù, da quanto sono belli. Questo non è il caso. Mettiamo in chiaro una cosa: un libro può avere un uomo alpha, e ne ho letti molti di questo con quel tipo di uomo, ma quando il personaggio diventa totalmente possessivo e ossessivo, non mi piace. Credetemi, questo è un grande NAH per me.

Ma iniziamo dal principio: Grant Thorne ha passato un paio di giorni a fare escursioni su per le montagne con la sua amata e possessiva sorella Valerie, ma poi loro litigano e si perdono di vista nella tormenta di neve. Grant rischia l'ipotermia, ma viene salvato da una gnocca e dal suo iperprotettivo amico, Liam. Le cose si fanno hot sin dal primo momento in cui lui si sente meglio, e lui subito sente il bisogno di marcare il territorio come un cane - questa è la metafora più efficace per descrivere il suo comportamento - come un cane perennemente in calore. L'insta-love è insta in toto per Grant, che decide di convincerla a vivere nella città vicino a lui, a Boston.

With Blaire, the rope around his strangled heart unraveled. It unfurled into his connection that nagged him to explore. He wasn’t giving up on her. She was his game changer. His gut told him he’d never find another woman who would fire his blood the way she did. (…)
He’d never been in love before, but he felt he was on the cusp of something life-altering. The challenge was convincing Blaire that what they’d shared was special, worth pursuing, and not something to run away from.
(Grant Thorne)

Blaire Callahan, d'altro canto, è una ragazza bipolare. Okay, lasciate che mi spieghi meglio: lei appare come fragile e bisognosa d'aiuto, ma è anche testona e cocciuta, e continua a ripetere, per tutta la durata del romanzo, che non ha bisogno di aiuto. Ma lei non è ciò che appare, è la figlia di un mob cleaner che ha anche le capacità artistiche di una paiting camouflager. E' reticente ad aiutare Grant, anche dopo il sesso hot che hanno avuto, ma il modo di lui di convincerla (il sesso) avranno la meglio su di lei. Blaire e Grant, il CEO di un'importante azienda e il figlio del Senatore, in lizza per diventare il prossimo presidente degli USA, avranno una storia piena di alti e bassi. L'ossessività di Grant ha raggiunto livelli preoccupanti quando lui ha messo, con l'aiuto di Andrew, un blood tracker su di Blaire dopo che questa è stata rapita da Orlov, che reclamava vendetta su di lui perché Grant ha ucciso uno dei suoi uomini per legittima difesa. Inutile che vi dica quanto io abbia ODIATO quando Grant le ha messo il blood tracker (che è una sorta di gps messo nel sangue), senza il suo consenso.

I was afraid of what was to come, but if there was one thing life on the run had taught me about Liam, he wasn’t afraid of anything except abandoning me to the mercy of the Russian Mafia.(Blaire Callahan)

Dopo aver affrontato interminabili ostacoli contro la Mafia Russa e non solo uno ma ben due nemici, Blaire finalmente cederà e vivrà la sua ricca vita con Grant. E sono appena tornati insieme, che lui già le dice che non vede l'ora di metterle l'anello al dito e di fare tanti bambini con lei.

Dire che sono delusa sarebbe un eufemismo. Ci sono molte cose che non mi sono piaciute in questo romanzo, e il motivo principale è dato da Grant. Non posso accettare e tollerare un uomo così possessivo e ossessivo - badate bene che non è un dark romance o contemporary, non è nemmeno un erotico - con il bruciante desiderio di sapere ogni singolo spostamento della sua ragazza. Non posso tollerare il modo in cui lui si impone su di Blaire, che alterna momenti in cui è sottomessa e resiliente con lui, quando lui ottiene le cose che vuole da lei con il sesso. Il dramma tra Blaire e l'iper protettiva sorella Valeria (e la backstory di quest'ultima) era irrealistica e allungata al punto da essere brutta e poco piacevole da leggere. Mi è piaciuto quando Blaire ha fatto in modo che la sua voce venisse ascoltata e come ciò abbia reso le cose difficili a Grant. Ma, come ho detto prima, quando lui le ha messo un blood tracker senza il suo consenso avrei voluto prenderlo a schiaffi. Non me ne frega se lui è super ricco, se ha macchine costose e millemila case, che è capace di evitare problemi con la legge solo grazie ai suoi legami politici. No, accidenti. No.

Ho dato a "Captive Lies" una stelle e sono stata fin troppo carina con questo romanzo, considerato quanto poco mi sia piaciuto e il poco (quasi nullo) sviluppo di personaggi che presentava. I quattro POV alternati non hanno aiutato. Avrei voluto dargli non classificato.


Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, e vi invito a leggerlo per dirmi cosa ne pensate.
Forse non era il momento giusto per me per leggerlo. Forse sono stata troppo dura, ma la mia opinione a riguardo non cambia.
“There was nothing scarier than someone with nothing to lose.”
(Blaire Callahan)



Xoxo,
Giada


RECENSIONE di Very Irresistible Playboy di Lila Monroe/REVIEW of Very Irresistible Playboy by Lila Monroe

Buona sera, bloggers e lettori! Siccome sto recuperando le recensioni in arretrato, dato che quando farò la diretta video su Facebook il 31 dicembre presenterò i romanzi che hanno vinto nelle categorie dei Best Books Awards 2018, volevo che voi poteste leggere tali recensioni. Lo ammetto, mi sono presa indietro con tutto, quest'anno è stato proficuo da una parte e distruttivo dall'altro. Buona lettura!



PREMESSA

Questo è uno dei contemporary romance che più mi son piaciuti del 2018, un romance con una bella dose di erotismo ed ironia che ho adorato. Spero che la mia recensione vi piaccia!

SINOSSI (DA GOODREADS)

Benvenuti alla Billionaire Banchelors Inc, dove gli uomini più sexy della città stanno per incontrare la loro anima gemella...


Il single Max Carlisle è l'erede di un enorme impero mediatico, fonte inesauribile per di gossip e... vuole noleggiare una finta ragazza. So cosa ci vuole per mantenere in riga un milionario, ma firmare un contratto che mi leghi a questo Very Irresistible Playboy? E' la premessa perfetta per un bel po' di guai. Il tipo di guai emozionante e spericolato che potrebbe risanare la mia carriera, che sta andando a rotoli dopo il mio bagno nel fango con cinque shih-tzu (non chiedete).
Perciò io:
a) Accetto il lavoro e ne godo ogni passo?
b) Imbarco in una pazza caccia al tesoro per reclamare un'eredità di più di un bilione di dollari?
c) Faccio del mio meglio per non innamorarmi perdutamente di lui e finirci a letto insieme, avendo il sesso migliore della mia vita?
d) Tutte le precedenti?

Scoprite questa nuova sexy e divertente commedia romantica di Lila Monroe!


LA BILLIONAIRE BANCHELORS SERIES:
1 VIP (Jan 2018)
2 Hot Shot (April 2018)
3 Wild Card (June 2018)
4 Man Candy (Aug 2018)


RECENSIONE
Hallie Gage è un'aspirante fotografia, ha lasciato il suo lavoro per uno dei più ricchi milionari di New York, per coronare il suo sogno. Ma adesso, le cose non stanno andando molto bene per lei: ha solo pochi incarichi e molti di essi sono servizi fotografici per matrimoni. Alcuni di essi sono ridicoli, come quella volta che ha dovuto fare le foto ai cani dello sposo e della sposa, in tiro proprio come i loro padroni. Con la sua macchina fotografia distrutta e annegata, si ritrova al punto di partenza: è senza denaro e non ha i mezzi per realizzare il suo grande sogno.

Cynical? Me? I prefer to think of it as keeping one foot firmly on the ground.(Hallie Gage)


L'aiuto giunge, inaspettato, da Alyssa, la leader dell'Agenzia. Essa è una sorta di cerca-coppia-escort-d'alto-bordo tipo di agenzia. Sì, lo so che è un po' confusionario, ma anche io ero confusa quando ho letto di cosa trattava l'Agenzia. Sono ancora straconvinta che sia un'agenzia di escort, solo senza il sesso. Hallie accetterà di prender parte a questa messa in scena, solo per scoprire che è Max Carlisle, il figo con cui si è scambiata un bacio bollente al matrimonio dove i suoi sogni sono finiti a mollo nell'acqua, di cui deve far finta di essere la ragazza. Max è molto molto figo e dalla lingua tagliente, ma nasconde un segreto all'azienda di famiglia... non è interessato a quest'ultima, ma questo perché, all'inizio, si guadagna il titolo di "international playboy", perché sì, un figo come lui può essere solo un cocciuto playboy. Credetemi, questa battuta non è ironica o altro, sto solo raccontando un dato di fatto. Hallie farà parte della sua ragazza così bene, che nessuno della famiglia Carlisle crederà per un solo momento che tutto ciò sia una farsa.

It’s time to show these back-stabbing, ultera-competitive, totally judgmental people what we’re made of.(Hallie Gage)


Non appena la caccia al tesoro comincia, Max ed Hallie diventeranno prima buoni amici e poi amanti, sebbene Hallie abbia combattuto a lungo una battaglia interiore su cosa fosse meglio o non fosse meglio fare con Max, loro alla fine andranno a letto insieme. Max è già innamorato perso di lei, ma Hallie sta facendo del suo meglio per attenersi alle Agency Rules. Cosa farà? Si atterrà ad esse o lascerà finalmente che la sua come-si-chiama relazione con Max si sviluppi?


Il libro, scritto dal POV alternato di Max ed Hallie, permette al lettore di entrare in contatto con le emozioni e i sentimenti dei personaggi. E, lasciatemelo dire, ogni bellissimo contemporary romance che ho letto presenta questa struttura narrativa e ogni volta che la trovo, la adoro. Lo so che è solo il mio gusto personale, ma amo il doppio POV perché mi permette di sentire sulla mia pelle i sentimenti dei personaggi e di approcciarmi ai personaggi come se fossero amici di vecchia data.

Vi saluto con una citazione da questo romanzo, sperando di riuscire a leggere anche il resto della serie (di cui sono già stati pubblicati tutti i romanzi):
I laugh. “I’m not quite there yet. But it does feel like I’m finally on my way.”
(Hallie Gage to Max Carlisle)






Xoxo,
Giada



domenica, dicembre 23, 2018

RECENSIONE di If We Fall di Nina Lane/ REVIEW of If We Fall by Nina Lane

Buona sera, bloggers e lettori! Avendo pubblicato la prima recensione di Nina Lane, non potevo non pubblicarvi anche il sequel. Questo è stato ancor più emozionante del prequel stesso, credo di aver desiderato lanciare il Kindle con il muro per lo shock con cui mi ha lasciato il finale del romanzo.
E-PI-CO.


PREMESSA
Spero di poter recensire per voi anche l'ultimo romanzo della dilogia, "If We Fly", perché amo tantissimo Josie e Cole come personaggi e, in qualche modo, riuscirò a lasciarli andare non appena avrò finito quel libro. Spero che la mia recensione vi piaccia, buona lettura! :*

TRAMA (DA GOODREADS)
Ci siamo innamorati. Poi il nostro mondo è andato in pezzi.
Ho desiderato così tanto che funzionasse con Cole Danforth. E un giorno, il mio desiderio si è realizzato. Lui era il mio ragazzo, il mio primo e unico amore. Avrebbe dovuto anche essere l'ultimo.

Ma in un battito di ciglia, eravamo divisi, le nostre vite spezzate, il mio cuore a pezzi.
Dopo dieci anni, sono tornata nella mia città natia, il luogo della mia più grande gioia e del mio dolore più profondo.
Cole è ancora qui, ma il bel ragazzo che amavo è sparito. Ora c'è un gelido uomo senza cuore, incapace di perdonare e capace solo di alimentare la mia rabbia e la mia fame di lui.
Poi le nostre strade si incrociano di nuovo, inchiodandoci in una violenta tempesta.
Ma questa volta, non c'è alcuna via di fuga. 

RECENSIONE
Il primo romanzo ha luogo dieci anni dopo l'incidente che ha separato, in un modo che sembra permanente, Josie e Cole. Ma com'è finito il prequel? Rinfreschiamoci la memoria: Josie e sua sorella, la homecoming queen Vanessa, ha preparato per il party del loro venticinquesimo anniversario per i loro genitori al Seagull Inn. Erano felici, e il loro piccolo fratellino Teddy era carino e coccoloso, così cucciolino che lo avrei stretto forte a me. Ma tutto è cambiato quando si è verificato l'incidente nella Highway 16, e il guidatore era Cole Danforth. Dopo ciò, Cole ha fatto tutto ciò che poteva per allontanare da sé Josie, considerandosi un pericolo non solo per lei, ma per chiunque. 

Sono passati dieci anni e dopo mesi e mesi d'insonnia e allucinazioni, Josie Mays torna a Castille per apportare un cambiamento significativo nella sua vita: l'oscurità è una costante nella sua vita, qualcosa che le provoca un grande disagio. Ma sopra ogni cosa, lei mette le sue allucinazioni su tela, e non può credere che le persone le amino così tanto. Per lei, è mettere qualcosa di brutto nel mondo, invece di mettere qualcosa di buono, di lasciare una traccia positiva in esso. 
Home.Home should be bright, colorful, happy. It’s not. But many of my memories are, which is what I need to focus on.(Josie Mays)
Il murales che Allegra King le ha chiesto di realizzare si trova proprio davanti all'ufficio di Colte Danforth. Il suo Cole. Ma lui non è più quel ragazzo pieno di sogni, non più almeno. E' un uomo di successo, un tycoon del liquore, che fa chiudere ogni piccola azienda che può nel minor tempo possibile, mirando a conquistare il mondo. La sua azienda, Invicta Spirits ha fatto molte cose in modo non molto corretto (sia eticamente che moralmente), specialmente per quanto ne concerne la legalità; tuttavia il denaro non è un problema per lui. Quando s'incontrano per la prima volta, entrambi provano emozioni contrastanti nei confronti dell'altro: sorpresa, rabbia e dolore. Ma Cole ha imparato ad ergere una barriera tra lui e gli altri, ed è diventato molto più misterioso e criptico di prima. C'è anche una stoicità che in lui non c'era prima. Una stoicità che lei fatica a riconoscere. 
Alone is the only place I’ve ever been safe.(Cole Danforth)
Man a mano che la loro relazione riprende, devono fare i conti con l'innegabile attrazione che provano. Questo, mescolato al fatto che devono fare i conti anche col fatto che provano ancora qualcosa l'uno per l'altro, manderà la storia avanti. Vediamo un flashback di dieci anni prima, proprio dopo che l'incidente è avvenuto e cosa le altre persone gli hanno raccontato. Li vediamo partecipare in modo passivo agli eventi. Ma una cosa è certa: niente + come sembra, e sfortunatamente, Josie ha appena iniziato a scoprire i segreti più oscuri di Cole. 
Il libro è scritto molto bene, attraverso un doppio POV alternato - uno è il POV di Cole e l'altro è il POV di Josie - che permette al lettore di provare empatia e simpatia per i personaggi. Sono stata perfino in grado di sentire il loro dolore attraverso le pagine, un dolore così reale che non riesco a trovare le parole per descriverlo. Sì, sono gli stessi personaggi di "If We Leap", ma dieci anni hanno lasciato un marchio indelebile su di loro. 
I’ve wanted so desperately for the truth of us to conquer the horror of what had happened to us.”(Josie Mays)
Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, e vi posso già dire che non vedo l'ora di leggere il sequel. Ho bisogno di risposte! Datemi quelle risposte! Seriamente, ho finito il romanzo ieri notte e sebbene io abbia iniziato a leggere "Shattered Love" di Stacey Marie Brown, continuo a pensare quel finale da bomba. 
“Now I want to bruise her, mark her as mine, leave no doubt that she will always belong to me.” (Cole Danforth) 





xoxo,
Giada

martedì, dicembre 18, 2018

RECENSIONE DI CATTLEYA DI DEBORA C. TEPES

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera recensirò, per voi, uno dei migliori mafia romance del 2018: “Cattleya” di Debora C. Tepes. Il finale esplosivo della duologia di “Javier”. Un libro al cardiopalma che vi terrà incollati al Kindle giorno dopo giorno, chiedendovi cosa accadrà ai suoi personaggi. Siete pronti per la recensione? Cominciamo!

PREMESSA
Se “Javier” mi aveva conquistato, facendomi battere forte il cuore, “Cattleya” me l’ha letteralmente sfracellato, distrutto, ridotto a bradelli. Perché vi dico questo? Semplice. Perché dovete aspettarvi qualsiasi cosa, qualsiasi cosa da questo romanzo. Aspettatevi l’inaspettato. E preparatevi a piangere a più non posso. A passare notti andando a letto col magone, chiedendovi cosa accadrà a Yamile e Javier. A chiedervi se morirà qualcun altro. Io vi ho avvisato, eh!


SINOSSI (DA GOODREADS)
Cattleya, è così che mi chiamava lui, come le orchidee che accarezzavo con dedizione.
Ma i miei petali sono stati brutalmente strappati, lasciandomi spoglia e impaurita.
Lui si è nutrito di me fino all’ultimo respiro, lui mi ha ingannata senza pietà, lui ha implorato il mio perdono.
Sono trascorsi due anni e ora l’immagine riflessa allo specchio è quella di un’altra donna.
Coraggiosa come una leonessa.
Potente come il vento.
Intoccabile come Dio.
Non sono più una fragile orchidea, ora sono una grandiosa Reina. Mi riprenderò ciò che mi spetta, scenderò
a patti con il diavolo, mi sporcherò le mani di sangue.
E otterrò la mia vendetta.

Sequel del romanzo JAVIER.



RECENSIONE
Dire che ho amato “Cattleya” sarebbe un eufemismo bello e buono, io l’ho adorato. Ho amato che il mio cuore venisse spezzato da Yamile e Javier. Ho amato ogni singola riga di questo libro, e vi assicuro che lo adorerete anche voi!

Ma partiamo dal principio: Yamile è appena corsa in ospedale con la sua scorta personale a Maui, dov’è stata costretta a iniziare una nuova vita nel momento in cui, dalla fine di “Javier” ha consegnato Julio Solano e suo fratello Ricardo alla giustizia ed ha iniziato a far parte della Protezione Testimoni. La Yamile che incontriamo qui è una Yamile fragile, disperata perché l’amore della sua vita sta rischiando di morire a causa di suo fratello. La sua famiglia, con la piccola Camila, è messa in pericolo dal suo stesso sangue. Il sangue, proprio esso, sarà il fil rouge di questo sequel. Il sangue sarà un elemento che tornerà più volte, portando con sé il dolore e la sofferenza. Sì, perché Yamile ha partorito Camila da sola, senza Javier al suo fianco e si è presa cura di lei come una madre dolce e amorevole, ma non ha permesso a nessun uomo di avvicinarsi a lei, perché l’amore che provava (e che prova) per Javier è totalizzante, incondizionato, incredibile - è l’unico termine superlativo che mi è venuto in mente, dato che non riesco a trovare le parole, anche a distanza di giorni in cui l’ho finito, per descrivervi il modo in cui mi ha lasciato questo romanzo.
Non lasciarmi, non lasciarmi anche tu.
Vivi.
Fallo per me.
Fallo per nostra figlia. (...)
Vivi, Javier.
Combatti.
Sei più forte della morte.
(Yamile Solano)
Non appena Javier si sarà ripreso, condurrà Yamile e sua figlia a Los Angeles dalla sua famiglia. Ma fa la cosa peggiore che un uomo può fare in una situazione del genere: abbandonare la sua famiglia, dando più importanza al lavoro che a loro.

“La nostra vita è pericolosa, Yamile. Noi non potremo essere mai una famiglia normale, mettitelo bene in testa.”(Javier Romero a Yamile Solano)

L’unica cosa che Yamile ha sempre desiderato è una famiglia per sua figlia, un padre presente. Una normalità che non ha mai avuto, ma che ha sempre aspirato con tutta sé stessa. Un’illusione, che verrà distrutta nel peggiore dei modi, dall'unico uomo che ha sempre amato. Dall'unico uomo a cui lei si sia mai concessa.
(...) Ho smesso di confidare nel divino e nell'umanità. D’ora in poi avrò fede solo in me stessa.(Yamile Solano)
Questo, sarà il motivo scatenante, che spingerà Yamile a meditare una tremenda vendetta nei confronti di Javier. Una vendetta che si consumerà nel peggiore dei modi, in un modo tipico dei narcos: nel sangue.

Mai far arrabbiare una leonessa in gabbia, poiché quando sarà libera farà una dannata strage.(Yamile Solano)
Yamile torna in Colombia, riprendendo le sue origini da narcotrafficante, e rimettendo in sesto il cartello di droga e spaccio insieme a suo zio Rodrigo. Grazie a Rodrigo, avrà un esercito di uomo ai suoi ordini, che sono disposti anche a morire per lei. Tra di essi c’è David, la sua guardia del corpo, un uomo che Yamile soprannomina “L’Angelo della Morte”, un ragazzo cresciuto nella zona povera e malfamata di Medellìn, che portava da mangiare a casa uccidendo le persone su commissione. E’ qui, nella sua Colombia, che Yamile si spoglia della ragazza insicura e fragile, per diventare la Reina di Medellìn. Una donna spietata, crudele e pronta a vendicarsi.


(...) Il mio riflesso nella limpida vetrata sembra appartenere ad un’altra donna. Una donna sicura di sé, (...) Un cobra reale che ha appena fatto la muta e si è sbarazzato della sua vecchia pelle.Una Yamile nuova.Una vera Solano.(Yamile Solano)
I mesi passano, e Javier fa del suo meglio per smantellare il cartello di Cali - uno dei principali nemici dei Solano - i diretti responsabili della morte di Santiago e della madre di Yamile. Ma la mancanza di Yamile si fa sentire, e pian piano, Javier comincia a dubitare di sé stesso, delle sue scelte di vita, e soprattutto, riconosce che ha fatto la cosa peggiore che potesse fare, abbandonando Yamile con i suoi genitori adottivi e sparendo dalla sua vita per tutti quei mesi.

Cosa c’è in me che non va? Perché non faccio altro che distruggere l’unica donna che io abbia mai amato? Probabilmente non sono in grado di amare. So soltanto distruggere.
(Javier Romero)

Un’altra donna si staglia nella vita di Javier, ed è la bellissima (e stronzissima) Jessica Moore. Okay, lei non l’ho davvero sopportata. Debora ha fatto un meraviglioso lavoro nel renderla, cioè, l’ho destata in toto. Jessica è chiaramente interessata a Javier, e tenta di sedurlo pià volte. Nel frattempo, Javier, anche lui in Colombia, comincia a ricevere delle minacce da uno sconosciuto. Lee, al suo fianco, cerca di dargli una mano, ma l’uomo è ingestibile. Un fascio di nervi e di rabbia. Un leone in gabbia - il paragone ci stava fin troppo bene, considerando che Yamile si è paragonata a una leonessa in gabbia all'inizio.

E’ un tipo di dolore che penetra nelle ossa, fino a farle ustionare.E’ un tipo di dolore che lacera la pelle, riducendola in brandella.E’ un tipo di dolore che stringe lo stomaco in una morsa.E’ quel tipo di dolore che solo chi ha perso qualcuno chi ama ha la disgrazia di provare.(Javier Romero)

La consapevolezza di aver compiuto un errore irreparabile si fa strada in Javier giorno dopo giorno, logorandolo dentro e facendogli capire che non ci sarà un punto di ritorno da tutto ciò. Il dolore lo mangerà vivo, oppure lo farà Yamile. Perché Yamile non glielo perdonerà mai. Mai.

Ho bisogno di te, piccola orchidea.Ho bisogno di Camila.Ho bisogno di chiederti perdono e osservarti dalla finestra mentre curi le tue orchidee, mano nella mano con nostra figlia.Spero che non sia troppo tardi, amore mio. (...)Sono un uomo.Ma anche gli uomini soffrono.(Jaiver Romero)
In una sequenza impressionante di eventi, giungiamo al climax, dove finalmente Javier e Yamile si affrontano. Ma stavolta, non sarà per amarsi in modo brutale e animaleso. Sarà una resa dei conti che finirà nel sangue, in cui non verrà risparmiato niente e nessuno. Ma cosa accadrà? Yamile lascerà perdere la sua vendetta o arriverà fino in fondo, a discapito degli avvertimenti di Rodrigo? Per scoprirlo dovete leggere il romanzo *Ho scelto di interrompere qui la descrizione degli eventi perché sono a iper mega rischio spoiler e non voglio rovinarvi niente, questo romanzo merita di essere assaporato pagina dopo pagina*

“Cattleya” è strutturato in modo diverso rispetto a “Javier”, abbiamo due parti che presentano due POV diversi, una prima parte che presenta il POV di Yamile e il secondo di Javier. Solo a metà, i due POV si uniranno, permettendo al lettore di conoscere i pensieri e le emozioni dei personaggi principali. Devo dire che “Cattleya” ha superato di gran lunga le mie aspettative. Sapevo che Debora era brava, quindi non avevo alcun dubbio che questo sequel sarebbe stato all’altezza del primo, e non mi ha deluso! Lo sviluppo dei personaggi è reso in modo sublime, proprio come le ambientazioni, che fanno calare il lettore in ambienti calienti, come Medellìn e Los Angeles. Ma tutte le ambientazioni sono rese in modo realistico, ed è una cosa che ho adorato.

“Cattleya” non è un romanzo per i deboli di cuore, se lo iniziate a leggere dovete essere pronti a soffrire come non mai. Dovete essere pronti a farvelo ridurre in mille piccoli pezzetti, e lasciare che Yamile ve li calpesti con le sue Chanel. Dovete essere pronti a guardare un uomo spezzarsi sotto il peso dei sensi di colpa. Dovete essere pronti a guardare una donna abbracciare il suo lato oscuro, e a diventare la cosa da cui è sempre scappata. Dovete essere pronti a guardare un uomo e una donna combattere contro il loro desiderio di senso di protezione e contro il loro dolore, per diventare le persone che saranno... chissà. Dovete essere pronti a vedere una donna spezzata spogliarsi della sua fragilità e diventare una Reina.


Cinque stelle sono troppo poche per questo romanzo. Ne merita molte di più.
Io leggevo poco ogni giorno per evitare di finirlo subito, perché mi piaceva troppo.
“Cattleya” va assaporato pagina dopo pagina, dovete soffrire con i suoi protagonisti.


Vi saluto con una citazione da questo romanzo che vi straconsiglio di leggere, e se l’avete amato quanto me, di commentare il post qui sotto:

“Il mio cuore sanguina da anni zio, ma sta imparando a cicatrizzare velocemente.” rispondo calma.
(Yamile Solano a Rodrigo)




Xoxo,
Giada

sabato, novembre 10, 2018

RECENSIONE di Forse la felicità di Egidio Mariella

Buona sera, bloggers e lettori! Sono in super ritardo con questa recensione, come sempre in ogni cosa ormai, ma stasera vi parlerò di un romanzo che ho adorato molto: “Forse la felicità” di Egidio Mariella.


PREMESSA
Quando Miriam mi ha contattata quest’estate, chiedendomi di partecipare al review party di questo romanzo, ho accettato subito. Ecco, diciamo che ho imparato la lezione: devo partecipare a pochi eventi per non ritrovarmi con una serie di libri da recensire tutti in una volta e purtroppo questo è quello ch’è successo. Insomma, c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare nel mondo letterario.

TRAMA (DA GOODREADS)
Non c’è spazio per i sogni, lo sa bene Alessio, che ha smesso di credere in qualunque cosa. Non c’è tempo per arrendersi, lo sa bene Luca, che al destino non intende concedere alcuna libertà. Sullo sfondo della loro amicizia si apre uno scontro che sembra non avere né vinti né vincitori, mentre sui ricordi sparsi nella loro casa di periferia si accumula, senza sosta, quel sottile strato di polvere, all’apparenza innocuo, ma in realtà destinato a soffocare anche ogni loro desiderio. Eppure i sogni non muoiono mai. A volte, semplicemente, passano di mano.

RECENSIONE
“Forse la felicità” è un romanzo introspettivo che parla di due amici che si sono conosciuti all’università, Alessio e Luca. Alessio e Luca sono due persone molto diverse, che risentono ancora della disillusione della realtà nelle loro vite: Alessio era un promettente dipendente di un’azienda a cui era stato proposto di lavorare in India per un anno, e lui vi ha rifiutato per rimanere a Roma. Luca è un eterno bambino, innamorato dell’idea di amore e alla continua ricerca della sua ‘ideale’ principessa.

Insieme, i due amici affronteranno i problemi dell’età adulta, come i colloqui di lavoro – visti dal punto di vista del giovane neolaureato e dell’uomo che spera di trovare qualcosa per poter mangiare. L’amore è un altro perno fondamentale del romanzo, anzi, potrei dire ch’è quel motore che lo fa partire, perché sin dall’inizio vediamo Alessio depresso e triste per la fine della sua storia con Sara. Sara, quest’ultima, che alla fine ha accettato un lavoro in Inghilterra, piena di speranze e promesse che non sa se verranno realizzate. E poi c’è Federica e la bella vicina del loro appartamento, una donna all’apparenza felice che aspetta un figlio da suo marito.

Man mano che la storia prosegue, il lettore si sente sempre in bilico: se da una parte vorrebbe dare ragione a Luca, dall’altra sa che le disillusioni di Alessio sono reali. Tante volte, durante la lettura, mi è sembrato di vedere due persone che vedono la vita in modo diverso, Alessio con la tristezza e l’amarezza che gli eventi nefasti della vita possono portare, e Luca instancabilmente sognatore e speranzoso. A volte, vi verrà da dare ragione a Luca. Altre volte, ad Alessio. Ma il fatto è che, secondo me, hanno ragione entrambi. La felicità è qualcosa di effimero, ma la si può raggiungere solo mettendosi in gioco e rischiando.

L’appartamento di Alessio e Luca è un piccolo microcosmo nel quale i due amici si sono adattati a vivere, lontani dalle speranze di gloria di quand’erano dei semplici ventenni. La vita, a trent’anni, è molto più difficile. E’ molto più difficile trovare lavoro, l’amore e formare una famiglia. E quindi uno cosa fa? Attraverso le loro profonde riflessioni su tutto ciò, comprendiamo quanto sia la mancanza di un punto fermo nella vita di entrambi a provocare questa sensazione di sfasamento interiore. Perché è questa la sensazione che i due protagonisti mi hanno dato: sono due persone che hanno perso chi sono, e stanno cercando di dare un senso a sé e alla loro vita.

Lo stile di Egidio è fluido, ma ricco di introspezioni. A mio avviso, il romanzo rientra nella narrativa d’impronta psicologica, perché questo romanzo ti spinge a riflettere sui tuoi ideali e su quanto e come questi influiscano sulla tua vita. Il messaggio, tra le righe, è molto chiaro: la felicità è qualcosa di astratto, qualcosa a cui si può arrivare solo attraverso un evento che riscuota le tue fondamenta e ti faccia capire cosa c’era che prima non andava. Ma è anche qualcosa di volatile, qualcosa che non appena l’hai presa, ti può sfuggire tra le mani.

Sono tante le citazioni che mi sono piaciute, ma lascio che voi scopriate questo romanzo pagina dopo pagina, così da trovare quelle che vi sono rimaste nel cuore – vi chiedo pertanto di commentare il post e metterle qui sotto, in modo da confrontarci su di esse.



Xoxo,
Giada

domenica, ottobre 28, 2018

RECENSIONE di If We Leap di Nina Lane/ REVIEW of If We Leap by Nina Lane



Buona sera, bloggers e lettori! Ho scritto la recensione di questo romanzo all'inizio del mese scorso, ma a causa di ciò che è successo non ho avuto il tempo fisico per postarla nel blog. A tutti gli anglofoni che mi seguono: consiglio questo romanzo tantissimo! Nina Lane è stata una piacevole scoperta!




PREMESSA
Sono stata scelta da Inkslinger PR per recensire questo romanzo, e anche s'ero impaziente dopo aver letto il suo sequel, come vi dicevo sopra, mi sono successe delle cose molto brutte negli ultimi due mesi che mi hanno impedito di pubblicarla subito - dal furto in ufficio alla perdita di mio zio. Perciò mi sto riprendendo un po' per volta, e visto che il mio tanto odiato blocco dello scrittore è tornato a sei capitoli dalla fine della scrittura del mio romanzo, ho pensato di pubblicare queste due recensioni - o una, a seconda di che ora finisco di scrivere questa. Buona lettura!

TRAMA (DA GOODREADS)
Salterà con me?

Cole Danforth era un ragazzo problematico con una brutta reputazione. Quando avevo nove anni, mi ha salvato dai bulli della scuola che mi avevano rubato le mie caramelle di Halloween. E' in quel momento ch'è iniziata la mia cotta decennale per lui.

Adesso, nell'estate del mio primo anno di college, ho scoperto che quel ragazzo è diventato un uomo che mi fa sciogliere ancora di più. Ogni parte di me lo desidera - il mio cuore, la mia mente, il mio cuore. Ma Cole, che sta ancora lottando con il peso del suo passato, rifiuta di accettare il fatto che noi due possiamo funzionare insieme.

Io credo in noi abbastanza da rischiare e cogliere l'occasione. Ma Cole salterà con me?

Questa novella ha luogo 10 anni prima di "If We Fall, Book One" della dilogia di "What If" di Nina Lane.

RECENSIONE
Cavolo! Questo romanzo ha spezzato il mio cuore il mille piccoli pezzi e non sono nemmeno da dove iniziare a descrivere tutte le intense emozioni che mi ha causato! Sebbene la storia sia bella, ci sono state alcune cose che non mi sono piaciute e che hanno fatto abbassare il mio voto.

Ma iniziamo dall'inizio: Josie Mays è una bella ragazza di Castille, Maine, che adora tantissimo (tuttavia è riduttivo dire che le ama tantissimo) i dolcetti rossi. Conosce Cole Danforth da anni, però ha trovato il coraggio di parlargli da poco, durante il carnevale al molo. Cole Danforth è uno strano, ogni ex compagno di scuola superiore di Josie lo definisce tale, ma lei ha sempre creduto che ciò non fosse vero e ha lottato per far conoscere il vero Cole. Al carnevale, Josie è con le sue amiche e incontra Richard e i suoi amiconi. Richard l'ha sempre bullizzata, specialmente durante le scuole superiori e persino quand'era piccola, e anche se sono cresciuti, certe cose non cambiano - non importa quanta acqua scorra sotto al ponte. Lei ha sempre avuto un'enorme cotta per Cole, perché loro erano perfettamente strani insieme, e in qualche modo le loro stranezze li rendevano perfetti l'uno per l'altra, e anche se Cole lo rifiuta, il bacio bollente che si scambiano dimostra chiaramente l'opposto.

Come dicevo sopra, Josie adora tutto ciò che sa di ciliegia... ma nessuno ha ancora colta la sua ciliegia. Capito? ;) Non so quanti miei lettori italiani sappiano del gioco di parole qui presente sulla parola 'ciliegia' (cherry), perché 'cherry' qui significa 'vagina'. Pensate alla strofa della canzone di Demi Lovato "Cool for the Summer"... yeah, Demi parla delle sue 'zone private' in quella canzone. Ma il suo amore per Cole è ancor più profondo di ciò che pensava. Insieme, tenteranno di far crollare le loro reciproche barriere difensive.

“I’m not a fan of heights.” I slipped my phone back in backpack. “Fear of falling, I guess.”
A smile tugged at his mouth. “What if you fly?”
I chuckled. “Then I’d be a bird.”
(Cole Danforth and Josie Mays)

C'è molto sotto la superficie di ciò che pensiamo, e lo sviluppo dei personaggi è basato su una premessa. Una premessa che ho adorato fin dal principio e di cui faccio fatica a trovare le parole, tanto è bella! Il loro amore sembra pronto per affrontare ogni difficoltà che incontreranno lungo il loro cammino. Si conoscono dall'asilo e in un certo modo avevano una cotta reciproca, ma la cotta ha avuto modo di essere un'appassionante storia d'amore solo undici anni dopo. Questo prequel ha luogo prima del primo romanzo della dilogia, ma contiene dei flashbacks riguardanti gli 11 prima,  dove Cole era, al tempo, ancora calmo ma molto timido, Josie era chiacchierona e aveva quella che io chiamo 'diarrea verbale'. 

Il libro sembrava perfetto, fino a quando non ho trovato tre diverse descrizioni dell'aspetto fisico di Cole: in una è alto e ha i capelli mossi castano scuro, nell'altra è biondo e in un'altra ha i capelli castani di nuovo. Perciò devo dire che sono confusa, perché il ragazzo nella cover non è per niente biondo. Il libro era davvero buono, e gli avrei dato cinque stelle invece di quattro se non avessi trovato questo errore di editing.

I salute you with a quote from this book, a book that I loved really much. Stay tuned for the next reviews of “If We fall” and “If We Fly” duet. 
Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, un romanzo che ho adorato con tutta me stessa. Stay Tuned per le prossime recensione di "If We Fall" e "If We Fly".
“What if I could be the one to show him how much he deserved to be loved?”
(Josie Mays)




Xoxo,
Giada

venerdì, ottobre 05, 2018

REVIEW PARTY DE LA DAMA DEI MEDICI DI JEANNE KALOGRIDIS

Buona sera a tutti, bloggers e lettori! Ultimamente i miei impegni si stanno accavallando l'uno sull'altro, rendendomi quasi impossibile riuscire a fare tutte le cose che vorrei, e questo mi ha portato a pubblicare in leggero ritardo la recensione de "La dama dei Medici" di Jeanne Kalogridis, riguardante il Review Party di ieri. Mi scuso con la Newton Compton e con Martina per questo ritardo, mi dispiace molto non essere riuscita a rispettare le tempistiche. Spero che la recensione vi piaccia, buona lettura!

PREMESSA
Ho conosciuto Jeanne Kalogridis, come scrittrice, quando avevo appena aperto il blog: "La lettrice di tarocchi" è stato il primo romanzo storico che ho recensito qui nel 2015. Amo i romanzi storici, tanto quanto quelli fantasy e dark contemporary/romance. Jeanne ha uno stile di scrittura riconoscibile, preciso e netto come il taglio di una lama, e inutile dirvi che ho adorato questo romanzo, a cui ho dato quattro stelle. In ritardo, come sempre, ma ecco il mio post per il Review Party.

TRAMA (DA GOODREADS)
1478. La Firenze dei Medici si arricchisce dei più grandi artisti del mondo grazie a Lorenzo il Magnifico. Nei vicoli e nelle strade malfamate, intanto, continua la quotidiana lotta per la sopravvivenza degli ultimi, destinati al silenzio della storia. Giuliana è un'orfana cresciuta nel famoso Ospedale degli Innocenti: la sua indole ribelle l'ha resa fin da piccola una presenza sgradita. Così, all'età di quindici anni, è stata messa davanti a una scelta: entrare in convento o sposarsi con un uomo che non amava. Piuttosto che piegarsi, Giuliana ha preferito fuggire. Durante i due anni passati sulla strada, è sopravvissuta grazie a piccoli furti, imparando a confondersi tra la folla dopo aver svuotato le tasche giuste. Ma tutto cambia quando una delle sue vittime, un anziano signore, la coglie con la mano nella sua borsa. Invece di portarla in prigione, l'uomo, presentatosi come "il Mago di Firenze", le fa una proposta: diventare la sua assistente. Così, tra rivelazioni esoteriche e sottili stratagemmi, Giuliana sarà messa a parte della misteriosa attività del cabalista, custode di un segreto che ha a che fare con il suo oscuro passato...

REVIEW PARTY
Mi è sempre difficile iniziare una recensione di un romanzo appena finito che ho adorato, questo è il caso de "La dama dei Medici". E' stato bello 'vedere' attraverso gli occhi dell'autrice la Firenze del 1400, riscoprire ciò che adoravo alle superiori, ovvero l'arte fiorentina di questo periodo, dalle formelle del Brunelleschi a Verrocchio. Una parte di me è tornata l'adolescente che amava storia dell'arte, una delle poche era impaziente perché arrivasse quella lezione obbligatoria del suo corso di studi. Lo ammetto, gran parte del mio amore per l'arte lo devo alla mia professoressa delle superiori, Isabella, che mi ha fatto conoscere e amare un mondo antico che mi ha travolta sin dalla prima lezione. Quindi, in parte, questa recensione la voglio dedicare anche a lei e alla grande insegnante che è sempre stata per me. Penso che tutti dovrebbero incontrare un insegnante che gli apre gli occhi su un mondo così vasto quanto interessante come quello dell'arte, io sono stata fortunata.

È questo il bello di Firenze. Anche i più poveri tra noi sono orgogliosi della nostra architettura e della nostra arte.

Ma torniamo al romanzo: Giuliana è un'orfana cresciuta allo Spedale degli Innocenti, una ribelle dall'animo nobile, con un occhio verde e uno marrone. Non ha mai avuto paura di esprimere la propria opinione e di affrontare l'autorità, quando questa calpesta i più deboli. Cacciata dall'orfanotrofio al compiere del sedici anni, Giuliana diventa un'abile borsaiola, derubando i più ricchi presso le due taverne nella zona malfamata di Firenze, quella del Fico e quella del Buco. E' qui che viene colta in fallo da ser Giuseppe, che la obbligherà a fare ciò che dice per evitare la galera e, una sorta molto peggiore come la morte ai ceppi. Tommaso, il piccolo aiutante di Giuliana, scappa per le vie fiorentine, triste e angosciato per la sua amica. Tuttavia, Giuliana riuscirà a trovare il modo di volgere la situazione a suo favore, con un po' di fortuna e aiuti esterni, farà in modo di mettere al sicuro Tommaso, la sua amica Cecilia e la sua bimba Ginevra.

Affezionarsi a qualcuno, me compresa, era stupido e basta: perché a quel punto, avrebbe pianto fino a impazzire, e questo non avrebbe fatto altro che renderlo una preda più facile. Perché mai sennò la mia vita faceva tanto schifo? Dio e paradiso erano per le persone buone, gentili, che potevano permettersi di volere bene.
Una caratteristica peculiare di Giuliana è senza dubbio la sua fermezza, ma giocano un ruolo molto importante la sua caparbietà e il suo coraggio, necessari per sopravvivere nel mondo italiano dell'epoca. Infatti, una donna sola e senza accompagnatore veniva considerata una prostituta o un'accattona, ed è per questo che lei, sin dall'inizio, ha preferito venire scambiata per un ragazzo. La cosa la preoccupava così tanto, che non si è mai preoccupata di smentire i suoi amici, tranne forse Cecilia, l'unica che sapeva ch'era una donna. Devo dire ch'è stata davvero molto abile nel fare in modo che la messinscena sul suo vero sesso venisse nascosta fino al momento culminante, perché dev'esser stato molto difficile per una donna fingersi un uomo, per quanto brava fosse. Voglio dire, potevano controllargli le brache e cos'avrebbero fatto se avessero scoperto che non aveva il pisello, ma ben altro? Tommaso è l'elemento debole, anzi, potremmo dire ch'è il punto debole di Giuliana proprio come Cecilia, perché per quanto lei dica di non avere un cuore, di non provare sentimenti d'amore e d'amicizia, alla fine sono quelli che vengono di più a galla durante la lettura.

Nessuno, pensai, avrebbe mai potuto farmi piangere. Avrei ben presto scoperto che sbagliavo.

L'ambiente fiorentino è reso magistralmente, proprio come l'aspetto storico del libro - gli usi e i costumi dei fiorentini del 1400 sono molto realistici, quasi tangibili per il lettore che sfoglia le pagine del libro. Durante la lettura, tutti i cinque sensi vengono stimolati in modo eccezionale, catapultando il lettore in quel passato che ha forgiato il mondo che conosciamo noi oggi.

Il libro, scritto dal POV di Giuliana, ci permette di comprendere appieno come vivessero i disadattati della società, in che condizioni erano costretti a vivere e soprattutto, in che condizione versavano gli orfanotrofi dell'epoca. Molti bambini, infatti, si ritrovavano senza genitori a causa della peste o di epidemie violente. Giuliana, man a mano che la storia prosegue, si ritroverà costretta a fare una scelta: è più forte il suo patriottismo, o il suo legame con i suoi amici? Lo scoprirete solo leggendo il libro!

CALENDARIO REVIEW PARTY

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo che vi consiglio, nonostante gli errori di battitura e qualche errore di editing trovato all'inizio e alla fine del libro. Lo trovo davvero ottimo, merita un sacco:
"(...) tutto ciò che prima era confuso mi parve chiarissimo: ci sono persone per cui vale la pena vivere e morire. E persone per cui vale la pena uccidere. Dopotutto, sarei comunque andata all’inferno."
(Giuliana)

xoxo,
Giada

domenica, settembre 30, 2018

REVIEW PARTY DI THE CHOSEN ONES - BECOMING LUCIEL DI CAITLYN CORAL

Buona sera, bloggers e lettori! Dieci giorni fa ho iniziato questo romanzo, un vero gioiellino di fantasy italiano che mi sento di consigliarvi sin d'ora. E' un romanzo che vi terrà incollati alle sue pagine, non riuscirete a staccarvene e spesso, andrete a letto chiedendovi cosa succederà ai suoi protagonisti.

PREMESSA
Quando Miriam mi chiese se ero interessata a partecipare all'RP di Caitlyn Coral, ho accettato subito. Adoro i fantasy, specie quelli con un po' di mistero e crescita personale dei personaggi. Posso già dirvi che mi è piaciuto davvero molto e che gli ho dato quattro stelle su Goodreads. Merita davvero, leggetelo.

TRAMA (DA GOODREADS)
La vita di Adam Finch non potrebbe andare peggio: la scelta del college è alle porte, ha appena troncato l'amicizia con il suo migliore amico e, come se tutto ciò non bastasse, iniziare a soffrire di sonnambulismo è la ciliegina sulla torta.
L'ultima cosa che Adam desidera è essere additato come il pazzo della piccola cittadina in cui vive, ma niente riesce a impedirgli di lasciare la sua camera e vagabondare di notte.
Quando i suoi sogni si fanno più strani e dei lividi iniziano a comparire sul suo corpo, gli stessi che crede di aver ottenuto in sogno, è facile cadere nel panico. Lo è ancora di più quando Nina, una ragazza nella sua classe di Spagnolo, gli rivela di avere il suo stesso problema e che nulla di quella malattia è casuale.
Tra incubi terribili, poteri sovrannaturali e il rischio di morire sul serio, Adam dovrà affrontare ciò che uno come lui non ha speranze di superare: una battaglia, la Battaglia degli Eletti.

REVIEW PARTY


Adam Finch è il tipico adolescente di provincia, una provincia in particolare, quella del libro, sperduta e come spesso ci viene detto da Adam "dimenticata da Dio".  Secondo me, date le informazioni che ci vengono date dall'autrice (come le sterline), credo d'aver intuito che il villaggio si trovi nel nord dell'Inghilterra, vicino alle foreste. uttavia, da qualche settimana Adam ha iniziato ad aver paura di andare a letto, perché fa il sonnambulo e si ritrova ogni notte davanti a un bosco. E' quello che nei telefilm americani rientra nel canone del protagonista sfigato che subisce una trasformazione, perché è questa l'impressione che mi ha dato. Adam è abituato, forse fin troppo, a vivere ai margini della società, a subire passivamente qualsiasi cosa gli capiti perché sa che qualcuno gliela risolverà al posto suo - in realtà, fin troppe volte l'ho trovato irritante. A volte il suo lamentarsi continuo mi ha fatto venir voglia di lanciare il Kindle contro il muro *scappa*

Quando alla festa per il senior year decide finalmente di rivolgere la parola alla stramba e "pazza" Nina. Nina è la ribelle del romanzo: una ragazza curiosa, intelligente e sveglia che vuole venire a capo di quello che le sta succedendo. Sarà grazie a lei, infatti, che Adam scoprirà gli elementi in comune delle tante religioni che si sono mostrate nei loro sogni - c'è la mitologia egizia, quella celtica (le rune) e quella propria del romanzo.

Un essere misterioso, incappucciato e con una maschera a becco - che ricorda ciò che usavano i veneziani durante la peste nera nel nord Italia - diventerà il loro mentore. Grazie a lui, non solo impareranno a maneggiare le armi e a combattere, ma conosceranno anche i loro punti deboli e quelli forti.

Man a mano che il romanzo prosegue, i personaggi subiranno un'evoluzione personale che li porterà a crescere, e a prepararsi per ciò che li attende: la Battaglia degli Eletti. Ma la vera domanda è, chi sopravvivrà di loro due in questa Battaglia? Chi riuscirà a sedere sul trono degli Dèi?

C'è un appunto che voglio fare a proposito del romanzo, e anche se viene detto nello stesso che Adam non è gay, non posso fare a meno di sottolineare la chimica pazzesca tra lui e Richard "Rick", il suo ex migliore amico, ragazzo popolare nel suo liceo, che a mio avviso è molto più di ciò che appare. Molte volte, durante la lettura del libro, mi sono ritrovata a desiderare che si baciassero. Per me loro sono la ship della ship, c'è stata una scena verso il 50% del romanzo, il modo in cui Richard l'ha avvicinato a sé, che faceva trasparire ben altro. Non so se questo costituisca spoiler o meno, ma la mia curiosità riguardo a ciò è enorme. Li shippo da morire insieme, migliori amici o ex migliori amici che siano. Per me sono la coppia perfetta!

Vorrei salutarvi con una recensione tratta dal romanzo, ma non trovo più il quadernetto dove di solito scrivo tutto e sono in panico totale! SOS! Soccorso!


CALENDARIO REVIEW PARTY




xoxo,
Giada

giovedì, settembre 13, 2018

UNA MACCHIA SULLO SFONDO - DALLA PARTE DEL CUORE DI VALENTINA G. BAZZANI

Buon giorno, bloggers e lettori! Il racconto che ho il piacere e l'onore di presentarvi è di una scrittrice di cui ho già recensito un romanzo in passato, la dolce Valentina G. Bazzani <3 Il progetto prevede che ogni blog posti un racconto che affronta una tematica precisa. Buona lettura!





UNA MACCHIA SULLO SFONDO, DI VALENTINA G. BAZZANI


Fumo negli occhi. Fra i capelli aggrovigliati dal sudore, nei polmoni affamati di ossigeno, fra i pensieri disordinati. C’è fumo ovunque, intorno a me, fra corpi accalcati e tesi nello sforzo di divertirsi a tutti i costi, i drink buttati giù tutto d’un fiato, le sigarette fumate con le braccia alzate, la musica che ci riverbera dentro ma non ci tocca mai. Un altro sabato sera, in poche parole. Come tanti altri, sbiaditi e confusi. Ma stasera è diverso. La musica è più chiara, definita.
Vorrei che fosse così anche per me.
Ma sono solo una macchia sullo sfondo.

La vedo, unico volto nitido in quella massa informe e vibrante. I capelli rossi spiccano tutte le volte che salta a ritmo con la mia musica. Vorrei sapesse che suono aspettando il momento di vederla emergere dalla folla.
Vorrei strappare quel velo di fumo bianco che ci separa, scendere dal palco e andare da lei. Ma se lo facessi, se infrangessi quella barriera, tutto finirebbe, e io ho paura di mostrarmi per quello che sono veramente: una persona anonima, senza nulla di speciale eccetto il talento per la musica.
Una macchia che ha cercato di staccarsi dallo sfondo.

Ha gli occhi chiusi, come se noi non esistessimo e lui stesse suonando solo per sé stesso. Bevo più di quanto dovrei, salto perché lo fanno gli altri, trascinata da una forza che mi spinge ad alzare i piedi. Gli amici mi chiedono che cos’ho e dopo pochi tentativi si arrendono. Mi lasciano da sola e vanno a cercare divertimento altrove, non sono di compagnia stasera. Perdo la nozione del tempo, perché sono voluta venire? Non stiamo più insieme, continuo a ripetermi. Cerco di farmi notare.
Perché non lo vede?
Perché non mi vede? 
Tutto si fa confuso, tranne la sua voce che risuona nitida nella mia testa. È lei a tenermi a galla.

La cerco ma non la vedo. Ancora un pezzo e avremo finito. Cerco di concentrarmi sugli accordi ma non ci riesco, sono troppo nervoso. Alzo lo sguardo e lei è di nuovo là, ma non da sola. Sta ballando insieme a un uomo. “Non importa”, mi ripeto. “Non stiamo più insieme”. Ma non riesco a staccarle gli occhi di dosso.
Perché non lo vede?
Perché non mi vede?
Lui le sussurra qualcosa all’orecchio e si allontanano dalla pista da ballo. Io concludo il pezzo, lascio la chitarra a terra fra le proteste di tutti e scendo dal palco, nel panico. Ripenso alla nostra storia. Agli attimi mancati e alle parole taciute e a quelle che ci siamo gettati addosso solo per orgoglio. Rivedo tutto questo, mentre mi faccio largo verso l’uscita con il cuore pesante e spingo la porta a vetri.

Delle mani mi coprono gli occhi. Non lo vedo, ma so che è lui. Il braccialetto che gli ho regalato per il nostro ultimo anniversario tintinna. Il suo odore emerge tra la puzza di sigarette e sudore. Sorrido. Mi giro e i suoi occhi grigi mi fissano, con un’intensità che non mi hanno mai rivolto prima.
Parla a bassa voce: «Scusami se non ti ho detto nulla del tour. Scusa se non ho apprezzato quello che ogni giorno fai per me. Pensavo che la musica fosse la cosa più importante della mia vita. Ma tu mi rendi quello che sono, dai valore a ogni mia canzone. Ora lo so. Lo vedo.»
Poso le mani sui suoi polsi. Ci siamo rincorsi tutta l’estate, solo per arrivare a questo punto.
«Io ti sosterrò sempre, Alex. Ma stasera ho capito che non voglio più vivere nella tua ombra. Voglio sollevare i piedi e staccarmi dallo sfondo grazie ai miei quadri, come tu hai fatto con la musica. Sei stato proprio tu a mostrarmi come fare. Devo trovare la mia strada da sola.»
Lui mi accarezza la guancia e annuisce, consapevole che con ogni probabilità quello è un addio.
«E allora fallo. Salta oltre le tue paure. Io sarò sempre lì e ti guarderò spiccare il volo.»



xoxo,
Giada

martedì, settembre 11, 2018

REVIEW PARTY DE LA TEORIA IMPERFETTA DELL'AMORE DI JULIE BUXBAUM

Buon giorno, bloggers e lettori! Dopo aver passato due settimane senza scrittura, a causa di problemi i vario genere, ho avuto modo di leggere alcuni dei romanzi al cui review party avevo aderito mesi fa. Il primo di questi è "La teoria imperfetta dell'amore" di Julie Buxbau, un romanzo profondo che lascia il segno.


PREMESSA
Pochi sono i libri che mi riducono come mi ha ridotto questo: con i lacrimoni e col magone addosso... chiudere il libro, finire la storia di Kit Lowell e David Drucker è stato come lasciare due amici. Perché la loro storia ha molte sfaccettature, ma l'accettazione di se stessi è di sicuro il suo tratto fondamentale. Ringrazio con tutto il cuore DeA Libri per avermi permesso di partecipare a quest'evento: sapevo che il romanzo era buono, e il mio intuito non ha cannato. Posso già fin d'ora consigliarvelo, se siete pronti a leggere un romanzo che vi sconvolgerà (in senso buono).

DATI
Titolo: La teoria imperfetta dell’amore
Autrice: Julie Buxbaum
Casa editrice: De Agostini
Pagine: 380 pag.
Prezzo: 6.99 euro (ebook) | 14.90 euro (cartaceo)
Data di uscita: 04/09/2018
Link d’acquisto: https://amzn.to/2wupjBe

Trama: 
E se amore e amicizia fossero due risultati diversi della stessa equazione? A volte basta cambiare prospettiva per dare senso al mondo. Da quando suo padre è morto in un incidente d’auto, Kit non è più la stessa. Non ha più voglia di ridere, scherzare o confidarsi con le amiche di sempre. L’unica cosa che desidera è chiudere fuori il mondo intero e voltare pagina. Per questo decide di lasciare il tavolo affollato a cui si siede ogni giorno in mensa e prendere posto a quello di David. David, che gira per i corridoi della scuola con le cuffie nelle orecchie e non parla con nessuno. David, che è un genio della fisica ma quando si agita trema come una foglia. I due non potrebbero essere più diversi, ma lentamente quei pranzi in solitudine diventano un appuntamento fisso, atteso, e tra sguardi e parole sussurrate, Kit e David imparano a essere amici. Forse qualcosa di più. Fino a quando David decide di aiutare Kit a ricostruire che cosa è successo il giorno in cui suo padre è morto. Perché David non sopporta le questioni irrisolte, non sopporta le equazioni lasciate a metà. E farebbe di tutto per ricomporre i pezzi del cuore infranto di Kit. Ma il sentimento che li lega sarà abbastanza forte per resistere alla verità? Dall’autrice bestseller di Dimmi tre segreti, un romanzo che esplora la complessità della vita e della morte con una penna leggera e commovente.

Dicono del libro: 
«Julie Buxbaum ha scritto una storia d’amore incredibilmente universale.» - Cath Crowley, autrice di Io e te come un romanzo

«Un romanzo affascinante, divertente ed emozionante insieme.» - Nicola Yoon, autrice bestseller di Noi siamo tutto


Biografia autrice: 
Julie Buxbaum è un’autrice bestseller internazionale e i suoi lavori sono stati tradotti in venticinque lingue. Vive a Los Angeles con il marito e i loro due figli. Con DeA Planeta Libri ha pubblicato Dimmi Tre Segreti e La teoria imperfetta dell’amore.
Potete trovare Julie online all’indirizzo juliebuxbaum.com e seguirla su Twitter @juliebux.

RECENSIONE


Nonostante la giornataccia che ho avuto, sto facendo del mio meglio per concentrarmi e parlarvi di questo bellissimo libro. *Respiro zen* La cosa strana è che, dopo quello che mi è successo appena poche ore fa, il significato insito in questo romanzo è proprio quello di cui avevo bisogno. Questo romanzo, dopo tutto e le parole della scrittrice, sono un balsamo in questo momento a cui posso ricorrere grazie al mio quadernetto che si trova vicino al computer.

"La teoria imperfetta dell'amore" non è la classica storia d'amore e non è nemmeno il classico romanzo di narrativa, è qualcosa di più. Una piccola perla che ho avuto il piacere e l'onore di leggere. Ma partiamo dal principio: David Drucker è un ragazzo di sedici anni con la Sindrome dell'Asperger, che gli provoca difficoltà relazionali, e il quale ha una grande intelligenza, tanto che il suo QI è 168. Da sempre, David ammira da lontano la bellissima Kit Lowell, desiderando un giorno di poter parlare con lei e immaginando come sarebbe accarezzarle i capelli o poter sfiorare con mano i suoi particolari nei sulla spalla. I suoi pensieri, spesso saltano di pale in frasca, e se prima ci ritroviamo a leggere degli Incontri Degni di Nota o la Lista delle Persone di Cui Fidarsi, ci ritroviamo davanti a un flusso di coscienza composto da pensieri all'apparenza slegati tra loro, ma che invece slegati non lo sono.

I genitori scelgono i nomi dei figli nel momento in cui hanno, in assoluto, la minore quantità di informazioni sulle persone che stanno nominando. 
L'intera pratica è illogica.
(David Drucker)

Durante la lettura del romanzo, scopriamo che David possiede un quaderno dove si è scritto i nomi, i tratti salienti dei suoi compagni di classe e di scuola e anche tutti i loro Incontri Degni di Nota, e quelli meno di nota - ovvero ciò che li lega a lui. Tuttavia, l'unico motivo per cui lui usa quel quaderno è per ricordarsi i nomi dei suoi compagni e di chi deve o non deve fidarsi, perché in passato si è pentito amaramente di aver dato fiducia al bullo Justin Cho. Kit Lowell, dopo la morte a causa di un incidente stradale di suo padre, ha deciso di allontanarsi dalle sue amiche e decide di sedersi al tavolo di David, perché la sua tranquillità e il suo silenzio sono la cosa di cui ha bisogno in quel momento. 

A quanto pare capiscono che il mondo è grande e vario e che "diverso" non è la stessa cosa di "spaventoso". E' incredibile quanto facilmente le persone confondano le due cose. (Kit Lowell)
La loro amicizia, fragile e nuova, delicata e solida, nascerà tra i tavolini della mensa della loro scuola superiore sotto lo stupore di tutti. Kit, il cui vero nome è Katherine, è figlia del Dentista di David, una ragazza mulatta per metà indiana e per metà americana. Da sempre, lo scontro tra culture ha reso difficile il rapportarsi con i suoi nonni, ma spesso secondo me Kit non sapeva chi fosse. E' una ragazza popolare, piena di amici, ma molto fragile. Molto spesso, mentre leggevo il libro, mi sono ritrovata a chiedermi perché Kit non mostrasse la vera se stessa a tutti, ma la risposta è retorica: chi vuole o desidera essere escluso a sedici anni dal suo gruppo di amici? Tuttavia, la cosa bella di Kit è che non ha giudicato David sin dal primo momento che si è seduta con lui, gli ha permesso di entrare in punta di piedi nel suo mondo e gli ha permesso di comprenderla e di scavare a fondo nella sua anima e nel suo cuore.


Potrà anche essere strambo, ma il mondo fa già abbastanza schifo senza che le persone si comportino male tra loro.
(Kit Lowell)

In un crescendo di avvenimenti, raggiungiamo la parte centrale e finalmente conosciamo la sorella di David, Lauren Drucker. La bellissima Lauren sta attraversando un periodo difficile al college, ed è tornata a casa con la scusa di proteggere il suo fratellino. In qualche modo, i due Drucker si faranno forza a vicenda, nel momento più delicato per entrambi. Perché, se Lauren finalmente si aprirà con sua madre, David subirà una trasformazione fisica che lo renderà il ragazzo più ambito e figo della scuola. Ad alcuni utenti Goodreads questa parte non è piaciuta, ma io sento di essere d'accordo con Kit quando gli dice che finalmente il suo aspetto esteriore coincide con quello interiore. Non è quello che siamo all'esterno che conta, ma ciò che abbiamo nel nostro cuore, e David adesso è bello quanto la sua bella personalità. 

Che cosa dobbiamo fare con te?Come se fossi un lavoro di gruppo.Per una volta mi piacerebbe che la risposta fosse: nulla.Per una volta mi piacerebbe che, prima di tutto, questa domanda non venisse fatta.(David Drucker)

Il finale, dal sapore dolceamaro, lascia i lettori con la consapevolezza che quando muore qualcuno di a noi caro, ci restano solo due scelte: crogiolarci nel dolore e nella commiserazione, oppure lottare con le unghie e con i denti per la nuova possibilità che la vita ci ha dato. Anche se è un libro autoconclusivo, io ho considerato il finale aperto. Perché? Perché mi sto ancora chiedendo cos'altro potrebbe succede tra loro, che li avvicini. Perché mi sto chiedendo se riuscirò a farli diventare la nuova OTP. 

Se tutti insieme saltassimo fuori dalle nostre scatole e facessimo a pezzi le nostre stupide etichette? 
Chi scopriremmo?
(Kit Lowell)

La scrittura di Julie Buxbaum è semplice, ma molto d'impatto. Le emozioni che riesce a trasmettere con sole poche sintetiche righe è impressionante, ma ancor più impressionante è come questa storia mi abbia distrutto il cuore più e più volte. Credo che siano state più le volte che avevo il magone ed ero sull'orlo di un bel pianto che non i momenti in cui ero felice. Le emozioni dei personaggi entrano sottopelle, facendo vivere al lettore le stesse emozioni dei personaggi. 

Una risoluzione pacifica è sempre preferibile allo scontro. (...)
Penso a tutti quei messaggi. A come sono sempre stato considerato meno di niente. 
Perché essere normali è come loro?
(David Drucker)

Vi saluto con una citazione tratta da questo bellissimo libro, che vi consiglio con tutto il cuore se siete alla ricerca di un romanzo dolce, ma dai significati profondi e denso di dolcezza e coraggio di superare un evento traumatico.
"Ho paura, Miney."
"Tutte le persone migliori ne hanno" risponde. 
(Lauren e David Drucker)

xoxo,
Giada

venerdì, settembre 07, 2018

RECENSIONE di Shiver di Maggie Stiefvater

Buona sera, bloggers e lettori! Sono molto raffreddata, ma per fortuna non ho la febbre e non vedo l'ora di recensirvi un romanzo che ho terminato di leggere un po' di tempo fa e a cui ho dato tre stelline, "Shiver" di Maggie Stiefvater. Non avevo letto mai niente di suo finora, e non posso dire che questo libro mi abbia particolarmente entusiasmato, perciò gli ho dato tre stelline. Buona lettura!

PREMESSA
"Shiver" era nella mia To-read list da una vita, credo di aver rimandato tante volte la sua lettura perché temevo di ritrovarmi una storia alla Twilight, il che visto l'anno di uscita (2009) mi ha fatto riflettere a lungo. Sì, lo so che non è uguale a Twilight, ma visto che il genere a cui appartiene è lo stesso l'associazione che ho fatto con la saga della Meyer è stata automatica. Quindi vi prego, fan della Stiefvater, non odiatemi per questa mia associazione! E' stata una cosa del tutto involontaria che ho fatto non appena ho cominciato a leggere il romanzo.

TRAMA (DA QLIBRI)
Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l’una dell’altro. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d’inverno, umano d’estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo lo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l’una dell’altro.

RECENSIONE
Credo di non essere una grande appassionata di paranormal romance, ormai sono nel mio periodo dark e ho bisogno di romanzi prettamente erotici, romantic suspense o dark contemporary (di cui leggerete presto le recensioni nel blog), tuttavia questo era un romanzo che rimandavo da troppo tempo di leggere. Dunque, ci sono state tante cose che mi sono piaciute del libro, ma anche una sua enorme caratteristica che mi ha fatto abbassare il voto. Quale? La scoprirete solo leggendo.

Ma partiamo dal principio: Grace è una ragazza di sedici anni che vive a Boundary Wood, una cittadina canadese la cui caratteristica principale è un grande bosco che si estende per acri, vicino al quale vive lei. Quand'era piccola, Grace è stata attaccata da dei lupi che l'hanno tirata giù di forza dall'altalena in cui stava, e mentre lei era pronta per morire, un lupo dagli occhi gialli è accorso in suo aiuto a salvarla. Venne morsa, ma l'unica cosa di cui si ricorda di quel giorno sono quegli occhi gialli. Adesso Grace ha sedici anni, è un'adolescente normale, alla ricerca di se stessa, che ha cresciuto sé stessa perché i suoi iperimpegnati genitori non ci sono mai a casa. Sam è un ragazzo di sedici anni, salvato dal capobranco per salvarlo da una situazione familiare brutta, da una famiglia disfunzionale che lo odiava e che non sopportava ciò che era diventato. La scena delle vene tagliate di Sam nella vasca di bagno dei suoi genitori è una scena che non dimenticherò mai, nel modo più assoluto. Mi ha scioccata, traumatizzata. Sam vorrebbe solo essere umano: andare a scuola, uscire con gli amici, avere una vita normale; invece è costretto a vivere la doppia vita del lupo. Ma quando il suo capobranco trasforma Jack Culpeper, lo stronzo popolare della scuola, il branco è in pericolo: cosa riuscirà a fare il branco per evitare di venire scoperto dagli umani?

Una caratteristica fondamentale di questi lupi mannari è davvero molto interessante: la loro mutazione è condizionata alle stagioni, quindi loro possono restare umani solo durante l'estate e tornano lupi durante l'inverno. La breve durata della stagione estiva accorcia sempre più il loro tempo come umani, ma la cosa più interessante per me è che i lupi possono vivere solo per pochi anni come umani, prima di trasformarsi come lupi e rimanere lupi per sempre. Il senso di catastrofe imminente, riguardante il disperato tentativo di salvare Sam e Jack dalla loro forma lupesca spinge Isabel, la sorella di Jack Culpeper, e Grace e iniettare ai loro amici il sangue contenente la meningite. Prima di ciò, assisteremo alle scene dolci e romantiche tra Grace e Sam, al loro lento progredire dell'amore reciproco che provano l'una verso l'altro, ma credetemi, se vi dico che è lento, è davvero molto molto lento. 

La pecca di questo romanzo, che per scene evocative e piccolo sviluppo dei personaggi si sarebbe potuto guadagnare almeno quattro stelline da me, è l'estrema lentezza. Credo di non essermi mai annoiata tanto come leggendo questo libro, è una lentezza esasperante.. Io posso capire che la storia debba andare sviluppata, ma non così piano. Comprendo molto bene gli utenti di Goodreads che hanno messo una stellina, ci sono delle parti in cui mi mettevo a sbadigliare tanto mi stavo annoiando. E un altro particolare mi ha un po' perplessa, i genitori di Grace sono assenti in ogni modo possibile, ma come fanno a non accorgersi che per mesi lei ha un ragazzo che dorme in camera sua? Voglio dire, va bene la suspension of disbelief, ma così è troppo. Come l'insta-love nel momento in cui lei lo ha riconosciuto... Queste sono solo alcune delle motivazioni che mi hanno spinto a dare tre stelline, la sufficienza piena. Considerate che non vi ho messo tanti altri particolari che non mi sono piaciuti perché sarebbero spoiler, ma ci sono tante cose che secondo me potevano essere rese meglio nel libro e che avrebbero di sicuro accelerato il ritmo narrativo, coinvolgendo molto di più il lettore. 

Forse leggerò il secondo romanzo della serie, forse no, mi auguro solo che migliori perché in questo avrei voluto prendere a schiaffi Grace per la sua ingenuità - ed era da Abby Abernathy (Uno Splendido disastro) e Tessa (After), Sam nel complesso mi è  piaciuto come personaggio. Lo avrei voluto con un po' più di spina dorsale e coraggio, le cosiddette 'palle' che non ha mai tirato fuori. 

Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che nel complesso non era male, ma nemmeno una gran bellezza; per questo ha preso la sufficienza tirata e quindi tre stelline.
"Aspettava di cambiare, io aspettavo di cambiare, ed entrambi volevamo ciò che non potevamo avere." 
(Sam Roth)

xoxo,
Giada

lunedì, settembre 03, 2018

RECENSIONE di Beast di Measha Stone/ REVIEW of Beast by Measha Stone

Buona sera, bloggers e lettori! Da quando è iniziato il tempo uggioso, il mio umore è peggiorato radicalmente, a ciò vanno unite alcune cose di cui non posso parlare ma che mi hanno influenzato negativamente... perciò anche se ho finito molte settimane fa di leggere questo romanzo, ho avuto bisogno di tempo per riprendermi dalle brutte avventure che mi sono successe. "Beast" è un romanzo originale, un retelling piccante che sono sicura piacerà a molte di voi <3 Buona lettura!


PREMESSA
Quando vidi la cover di questo romanzo su Booksprout.co (sito dove i lettori e blogger possono scaricarsi i romanzi da recensire, entro un tot di tempo deciso dall'autore - è un sito che gli autori possono usare a scopo promozionale, un po' come Bookfunnel) me ne sono sentita subito attratta. Come vi dicevo, il romanzo è un retelling molto hot di una favola che tutte abbiamo amato da piccole: La Bella e la Bestia. Diciamo che vorrei più retelling di questo tipo, perché mi è piaciuto un casino.

SINOSSI (DA GOODREADS)
Rinunceresti a tutto per la persona che ami?

Quando il padre di Ellie viene sequestrato da un gruppo di malviventi che voglio ucciderlo per saldare il suo debito con loro, non è una sorpresa il fatto che lei finisca nella tana del leone. Dopo tutto, Ellie Stevens è sempre stata la protettrice di suo padre, da quanto ricorda.
Tuttavia, Ashland Titon non è un uomo caritatevole. Se sei in debito, devi pagare. Fine della storia. Attraverso il suo sprezzante controllo, ha costruito il suo impero e non è pronto per lasciar andare quel potere adesso. Ma quando Ellie piomba nella sua vita con i suoi ordini e le possibilità di una dolce arresa, la sua offerta risulta una tentazione troppo grande a cui rinunciare.
Ma c'è molto di più in gioco che di un debito da ripagare. Ci sono segreti sepolti nelle ombre, e un pericoloso desiderio da esplorare. Mentre i due danzano a un ritmo erotico, forze esterne minacciano l'impero di Ashland ed Ellie deve decidere dove risiede il suo cuore - e cos'è disposta a rischiare per amore. 

RECENSIONE
Inizierò questa recensione intanto scusandomi di averla postata con così tanto ritardo, ma ci tengo a sottolineare per l'ennesima volta quanto mi sia piaciuto questo retelling. Autrici americane, se volete leggere due romanzi italiani, erotici, liberamente ispirati alla "Bella e la Bestia", vi consiglio di leggere "Lui vuole me" e "Lei vuole me" di Ava Lohan! Super consigliati!
Ellie Stevens è una ragazza coi piedi per terra che lavora duramente per ripagare i debiti di suo padre, ha due lavori e gestisce il Café di suo padre. Ma suo padre non sembra interessato nell'impegno che lei ci sta mettendo nel tentare di salvare il suo futuro, seguendo un corso al mese per college e rendendole quasi impossibile finire l'università in tempi ragionevoli. Quando due criminali lo cercano per via di un grosso debito fatto, lei incontra Ashland Titon e si vende a lui per salvare la vita di suo padre. Ma Ashland assomiglia così tanto alla Bestia (della Bella e la Bestia), che il suo soprannome è proprio Bestia e ha un'ala segreta del suo palazzo, vietata ad Ellie. Inutile dire che Ellie farà quanto è in suo potere per scoprire cosa Ashland le sta nascondendo, e non ve lo dirò, perché dovrete scoprirlo leggendo il romanzo. Proprio come la rosa morente della "Bella e la Bestia", questo segreto, una volta rivelato cambierà permanentemente le cose tra loro. Ashland è famoso per non avere un cuore, per essere senza pietà e per usare le donne fino a quando non si stufa di quella di turno per passare alla precedente, ma la verità è che Ellie lo aiuterà a trovare la sua 'umanità', proprio come Belle farà con il Principe Adam/La Bestia.

Il libro, devo ammetterlo, è così bollente che ha ispirato alcune scene piccanti del mio romanzo. Ma, a parte questo, questo romanzo è davvero indimenticabile e che si legge tutto d'un fiato, a cui ripensi anche se l'hai finito un mese fa. Ricordo ancora il buon cuore di Ellie, la sua lealtà e la sua testardaggine, e la piccantezza di Ashland, mischiata al suo modo di fare scontroso e bestiale. 

E' stato scritto dal POV di Ellie, e lo sviluppo dei personaggi è stato reso in modo così effettivo grazie alla bellissima scrittura dell'autrice. I personaggi sono semplici, dark e sono onesti sin dall'inizio per quanto riguarda lottare per le persone che amano, per le quali sono disposti a fare qualsiasi cosa. Vi raccomando caldamente questo romanzo che considero un retelling, non n mafia romance... per me questa è un retelling hot di una favola.

Questa è la mia richiesta per gli autori: scrivete di più retelling 'per adulti', l'ho amato e ne voglio ancora! Cavoli, questo romanzo è così piccante che non potevo più fare a meno di Ellie e Ash, e mi sto ancora chiedendo cosa succederà a loro dopo il finale, io speravo quasi che si sposassero o che Ellie rimanesse incinta. 

I greet you with a quote from this amazing book that I find deliciously spicy and hot: 
Vi saluto con una citazione da questo romanzo:
“Forgetting him was the only way to survive, because living with his memory would kill her.”
(Ellie Stevens)



xoxo,
Giada

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