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giovedì, agosto 07, 2014

RECENSIONE di La lettrice di tarocchi, Jeanne Kalogridis

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Il libro che oggi recensirò è, come da titolo, "La lettrice di tarocchi" di Jeanne Kalogridis, un'autrice americana nata in Florida nel 1954 che ha compiuto gli studi di letteratura russa e di linguistica. Nei suoi romanzi ricostruisce con gusto moderno l'Italia del Rinascimento, dando vita a personaggi femminili forti e passionali e ad intrecci avvincenti. Ha pubblicato, ottenendo lo stesso grande successo:"Alla corte dei Borgia", "l'Enigma della Gioconda" e "La regina maledetta".
Copertina italiana
Copertina americana


PREMESSA
All'inizio non sapevo come rapportarmi a questo libro, sono una grande fan di Ken Follet ed in genere sono i suoi di romanzi storici che leggo, perciò è stato strano leggere qualcosa di questo genere che fosse scritto da un altro autore. Penso che dovrò abituarmi a questo fatto: ci sono tanti altri scrittori di romanzi storici bravi tanto quanto lui che meritano attenzione e Jeanne Kalogridis è una di questi.

TRAMA (dalla copertina)
Caterina Sforza, figlia del duca di Milano Galeazzo Maria Sfroza e di Lucrezia Landriani, fu tra le donne più coraggiose del Rinascimento italiano. La sua affascinante vicenda personale e politica è raccontata in questo romanzo dalla voce della sua dama di compagnia, Dea, esperta lettrice di tarocchi. Mentre Dea cerca nelle sue carte il nome dell'assisino del marito di Caterina, lei sfida le convenzioni sociali in nome della passione e combatte contro chi le ha tolto il marito. Caterina non ha intenzione di fermarsi fino alla vendetta finale e fino a che non riuscirà a scoprire quali trame la temibile famiglia dei Borgia stia mettendo in atto per scalzarla dal suo potente trono...

RECENSIONE
Caterina Sforza è sicuramente il mio personaggio preferito, durante tutta la lettura ho amato il suo coraggio, la sua testardaggine e la sua temerarietà e per questo mi sono documentata sulla sua vita, per cercare di cogliere meglio la distinzione tra ciò che era reale e ciò che era fittizio nel libro. Caterina è stata la contessa di Imola e Forlì, è stata moglie di Girolamo Riario e reggente del primogenito Ottaviano. Le sue avventure amorose mi hanno fatto pensare molto a cosa era costretta a fare una donna per mantenere il proprio potere nelle regioni conquistate quando queste erano minacciate da invasori "stranieri", chiamiamoli così, visto che nel 1400 l'Italia era divisa in piccole Signorie governate dalle famiglie più potenti del luogo. Caterina era la figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e Lucreazia Landriani, ma questo non le aveva mai impedito di reclamare ciò che era suo ed in quanto Sforza, di combattere fino alla morte per ottenere ciò che voleva. Si è sposata poco più che quattordicenne con Girolamo Riario, ma l'uomo non soddisfava le sue necessità fisiche perciò decise di iniziare una relazione con un francese che lavorava all'ambasciata francese a Milano e che era amico di Rodrigo Borgia. Caterina aveva altre due sorelle e dei fratelli: Carlo, Chiara e Alessandro, tutti avuti da Lucrezia. La moglie di Galeazzo si chiamava Bona e in questo romanzo, ha accudito una bambina orfana chiamandola Almadea, conosciuta semplicemente come "Dea". Il padre di Caterina era un uomo lascivo che violentava le giovani ragazze nel palazzo di famiglia e non di degnava nemmeno di nascondersi da un'altra parte, la moglie Bona era costretta a far finta di niente perché se avesse protestato di sicuro sarebbe stata picchiata dal marito. Dea ha un grande potere: riesce a cogliere i segni dei tarocchi dappertutto e inconsciamente, sa cosa accadrà, ha delle vere e proprie visioni che le appaiono davanti agli occhi come un film. Dea non è cosciente del suo potere fino a quando non conosce Matteo, di cui si innamora e che la sposa. Il loro matrimonio non verrà mai consumato perché Matteo è suo fratello, o per meglio dire, il fratello che non sapeva di avere - lei era un'altra figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e quindi sorellastra di Caterina. Il duca viene assassinato in chiesa il giorno di Natale e questo sconvolgerà per sempre la vita della giovane Caterina, che difficilmente supererà il trauma della morte violenta del padre. La giovane Caterina dà sfogo ai suoi piaceri carnali ed il marito comincia a sospettare che lui la tradisca con il francese, lei ammette che il francese l'aveva baciata ma fa la gnorri fingendo di non aver mai fatto sesso con l'altro uomo - d'altronde suo marito credeva che il francese si fosse limitato ad un bacio, non poteva sospettare che i due fossero andati così tanto oltre. Purtroppo il francese viene assassinato e così anche il marito di Dea, che non si darà pace fino a quando non scoprirà chi l'ha ucciso. Matteo conosceva un rito per invocare un angelo, un rito che comprendeva il dire "parole barbare" e il compiere un cerchio immaginario per proteggere le persone che si amavano e disegnare al suo interno una stella a cinque punte. Caterina inizia una relazione sessuale con Rodrigo Borgia, uno spagnolo, come ho detto prima lascivo, dissoluto e libertino che si dava al piacere senza alcun freno. Il motivo della sua relazione è si può trovare nel suo scopo di trovarsi degli alleati. Quando Borgia sale al trono papale, Caterina è furiosa ma è decisa a combatterlo. Borgia ha avuto numerosi figli illegittimi da altrettante avventure, ma in particolare ha avuto molti figli da Vannozza, meglio conosciuta come Giovanna Cattanei. Caterina era molto legata a Papa Sisto IV, in quanto parente del marito. Seguono poi le avventure personali di Dea, che conosce lo scrivano Luca di cui si innamora e con cui (finalmente) fa sesso.
Ci tengo a ricordarvi un episodio che mi ha molto colpito, un episodio che si rifà ad una leggenda su di lei: quando Caterina affrontava l'assedio nella Rocca di Ravaldino, disse, a coloro che minacciavano di uccidere i suoi figli: "Fatelo se volete - impiccateli pure davanti a me - e sollevandosi le gonne con le mani e mostrando il pube- qui ho quanto basta per farne altri" ecco, questo è l'episodio che più mi ha colpita in assoluto. Naturalmente Caterina ha fatto molti figli e si è sposata molte volte, l'ultima delle quali con Giovanni de' Medici, dal quale ha avuto Ludovico de' Medici, che verrà ricordato come Giovanni dalle Bande. Non posso dirvi altro, vi ho già raccontato troppo.

Jeanne Kalogridis descrive le scene molto dettagliatamente, i personaggi acquisiscono una forza espressiva tale da sembrare reali, proprio come le scene di sesso che vi sono ivi raccontate. In questo posso dire che è molto diversa da Ken Follet ed è un punto a suo favore, per quanto bravo, Ken Follet non sa descrivere allo stesso modo (ma resta comunque il mio autore preferito in assoluto).

Se volete leggere un bel romanzo storico, ve lo consiglio vivamente. E se non siete pratici del genere, cominciate con Ken Follet e poi passate a lei, scommetto che vi piacerà da matti.

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro.
"Fa paura vedere persone ignoranti e superstiziose sedute nelle sale del governo." (Giovanni de' Medici a Caterina Sforza)

Giada

1 commento:

  1. Ho incominciato a leggere questo libro.. e non vedo l'ora di arrivarci in fondo. Di Ken Follet ho letto solo I pilastri della terra e mi è piaciuto un sacco :) poi sicuramente leggerò altro!

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