G: Ciao Rossana, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
R: Ciao a te e ai tuoi lettori e grazie per l’ospitalità. Per gli amici, sono Roxie da molti anni e se dovessi raccontare Roxie, la definirei come una persona perbene, un po’ fuori moda nel mondo contemporaneo in cui viviamo ma piuttosto fiera di essere com’è e cioè, profondamente onesta e capace di manifestare qualsiasi sentimento sia quello che prova. Amo molto camminare, contemplare il mare, occuparmi del mio cane anziano Foxy, che è tornato a rappresentare il mio bambino peloso, ascoltare buona musica, meglio se dal vivo e navigare in internet. Trovo quasi superfluo, aggiungere che adoro scrivere…
G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
R: Ce ne sono alcuni ma se dovessi sceglierne uno che rappresenta un cambiamento personale e non, citerei “Io uccido” di Giorgio Faletti.
G: Qual è il tuo autore preferito?
R: Non ho autori preferiti perché, come per la musica, scelgo di leggere tutto ciò che mi piace, indipendentemente da chi lo ha scritto.
G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
R: Come sopra, leggo qualsiasi libro mi appassioni, se proprio dovessi escludere un genere sarebbe il fantasy… non mi rappresenta, in alcun modo, mi perdoni chi lo ama e soprattutto, chi lo scrive.
G: Raccontaci com'è nata la tua passione per la scrittura.
R: La passione per la scrittura è nata con me, ereditata da mio padre che fu auto didatta e divenne giornalista pubblicista e che ha sempre scritto poesie e testi di canzoni.
G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
R: Purtroppo, se ne sono andati prima che cominciassi a pubblicare, però sono certa che sarebbero stati fieri di me, per amore.
G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
R: Il primo libro è stato “Fino alla fine”, risale al 2005 e raccontava due storie d’amore e una forte amicizia, nell’ambiente della moda e in quello del cinema. Sono molto legata al romanzo, soprattutto perché è il primogenito fra le mie creature e poi, perché una delle due protagoniste femminili, Amber Rose, è il mio bellissimo alter ego.
G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
R: Il mio ultimo romanzo in ordine di tempo è “Interno 16” e racconta le storie di tre fratelli che lavorano nell'ambiente della moda e della musica, di un giornalista apparentemente ombroso ma dal carattere con sfumature che amo molto e di due amiche che sono socie e hanno un marchio di abbigliamento tramite il quale entreranno in contatto con tutti i protagonisti maschili della storia.
Il romanzo è volutamente nato come tributo al repertorio del cantautore Pino Mango, al quale devo molta della mia produzione letteraria e sono molto orgogliosa che Alberto Salerno abbia accettato di scriverne la prefazione.
G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
R: Decisamente romanzi ma non disdegno neppure i racconti brevi, mettendomi alla prova e vivendoli come ottimi esercizi per migliorare.
G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
R: Ne ho più di una, in questo momento, ne scelgo una di Pino Mango…
“L’amore è invisibile perché è come un dizionario senza parole scritte, contenente solo parole pensate. Un impalpabile intreccio d’affetto e destino nel teatro dell’essere senza avere”.
R: Ciao a te e ai tuoi lettori e grazie per l’ospitalità. Per gli amici, sono Roxie da molti anni e se dovessi raccontare Roxie, la definirei come una persona perbene, un po’ fuori moda nel mondo contemporaneo in cui viviamo ma piuttosto fiera di essere com’è e cioè, profondamente onesta e capace di manifestare qualsiasi sentimento sia quello che prova. Amo molto camminare, contemplare il mare, occuparmi del mio cane anziano Foxy, che è tornato a rappresentare il mio bambino peloso, ascoltare buona musica, meglio se dal vivo e navigare in internet. Trovo quasi superfluo, aggiungere che adoro scrivere…
G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
R: Ce ne sono alcuni ma se dovessi sceglierne uno che rappresenta un cambiamento personale e non, citerei “Io uccido” di Giorgio Faletti.
G: Qual è il tuo autore preferito?
R: Non ho autori preferiti perché, come per la musica, scelgo di leggere tutto ciò che mi piace, indipendentemente da chi lo ha scritto.
G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
R: Come sopra, leggo qualsiasi libro mi appassioni, se proprio dovessi escludere un genere sarebbe il fantasy… non mi rappresenta, in alcun modo, mi perdoni chi lo ama e soprattutto, chi lo scrive.
G: Raccontaci com'è nata la tua passione per la scrittura.
R: La passione per la scrittura è nata con me, ereditata da mio padre che fu auto didatta e divenne giornalista pubblicista e che ha sempre scritto poesie e testi di canzoni.
G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
R: Purtroppo, se ne sono andati prima che cominciassi a pubblicare, però sono certa che sarebbero stati fieri di me, per amore.
G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
R: Il primo libro è stato “Fino alla fine”, risale al 2005 e raccontava due storie d’amore e una forte amicizia, nell’ambiente della moda e in quello del cinema. Sono molto legata al romanzo, soprattutto perché è il primogenito fra le mie creature e poi, perché una delle due protagoniste femminili, Amber Rose, è il mio bellissimo alter ego.
G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
R: Il mio ultimo romanzo in ordine di tempo è “Interno 16” e racconta le storie di tre fratelli che lavorano nell'ambiente della moda e della musica, di un giornalista apparentemente ombroso ma dal carattere con sfumature che amo molto e di due amiche che sono socie e hanno un marchio di abbigliamento tramite il quale entreranno in contatto con tutti i protagonisti maschili della storia.
Il romanzo è volutamente nato come tributo al repertorio del cantautore Pino Mango, al quale devo molta della mia produzione letteraria e sono molto orgogliosa che Alberto Salerno abbia accettato di scriverne la prefazione.
G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
R: Decisamente romanzi ma non disdegno neppure i racconti brevi, mettendomi alla prova e vivendoli come ottimi esercizi per migliorare.
G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
R: Ne ho più di una, in questo momento, ne scelgo una di Pino Mango…
“L’amore è invisibile perché è come un dizionario senza parole scritte, contenente solo parole pensate. Un impalpabile intreccio d’affetto e destino nel teatro dell’essere senza avere”.
Lettori, spero che abbiate l'occasione di leggere "Interno 16", il libro mi incuriosisce molto e spero che incuriosisca anche voi e spero che lo compriate. No, compratelo e ditemi cosa ne pensate.
Giada
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