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giovedì, dicembre 04, 2014

PRESENTAZIONE di Echi dalle Terre Sommerse di Federica Leva

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera ho tantissime cose da postare, quindi spero di riuscire a mettere tutto online prima della Telefilm-night che ogni sera ha luogo a casa mia XD. Il libro che vi presento è "Echi dalle Terre Sommerse" di Federica Leva. Qui sotto troverete tutte le informazioni, buona lettura!

Nome: Federica Leva
Titolo: Echi dalle Terre Sommerse
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Sereture Edizioni
ISBN Cartaceo: 978-88-940333-1-1
Lunghezza cartaceo: 470 pg
ISBN ebook: 978-88-940333-0-4
Prezzo ebook: 2,99 euro
Link d'acquisto: AMAZON: http://www.amazon.it/dp/B00PF4DQ2K/
KOBO: http://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/echi-dalle-terresommerse?
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D=je6NUbpObpQ-j.5lzT.atzsommNvgxf55A

Booktrailer del romanzo: https://www.youtube.com/watch?v=gTp8P2SAa2o

URL Casa Editrice:
www.seretureedizioni.it

Sinossi:
Dell’antico mondo rimangono solo gli arcipelaghi che costellano le acque dei grandi mari. Le ballate recitano
che sia stato il pianto di un dio a distruggere ogni cosa, mentre un uomo lo malediceva per aver ucciso l’unica donna che avesse mai amato. Ora, da qualche tempo le stagioni inciampano l’una nell’altra e la terra trema con sempre maggior frequenza. Il giovane Tresan è preoccupato. Le Stelle Cacciatrici che infestano la sua
Mappa Astrale stanno cambiando ripetutamente aspetto e posizione, come se un qualcuno si stesse risvegliando, sollevando la coltre degli oceani. Nessuno sa chi sia, eccetto lo spirito dello schiavo-re che l’ha affrontato in passato e che è ritornato per definire le sorti della partita. Con stupore e terrore, Tresan scoprirà cosa vorrà quello spettro, da lui, e a quale prezzo. Un’incontenibile passione, un inevitabile sacrificio. E sopra ogni cosa, gli oscuri presagi della Luna Sanguigna.

Biografia dell'autrice:
“Medico internista, psicoterapeuta e scrittrice. Scrive da quand'era ragazza e ha all’attivo numerose
partecipazioni a premi letterari fantasy e mainstream, con una trentina di premi conseguiti e una dozzina di
primi posti. Talvolta è stata richiamata per diventare membro onorario o presidente di giuria – Piero Chiara,
Artenuova, l’Olandese Volante. Sul finire del 2002 ha pubblicato con Zecchini Editore (Varese), la casa
editrice del noto mensile "Musica", il romanzo musicale, Radici di sabbia - Andante, Allegretto, Largo,
Animato con fuoco", nell’ambito della collana “I racconti della Musica”, in cui già compaiono il critico
musicale Rattalino, Nava e Zignani. Il racconto “Priscilla”, ispirato alla prima parte del romanzo quand’era
ancora in stesura, si è aggiudicato il primo premio ai concorsi letterari Valle Senio – Ravenna (1999) e Penna
D’autore – Torino (1999). I suoi lavori – racconti, interventi, recensioni e articoli letterari e di cronaca –
hanno avuto pubblicazione su fanzine, giornali bisettimanali, riviste letterarie e raccolte letterarie e portali
Internet.

Ha pubblicato due romanzi a tema musicale, vincitori complessivamente di otto premi letterari nazionali e
internazionali. In particolare
• Il romanzo Cantico sull’Oceano, edito nel 2006 da Ennepilibri di Imperia e ripubblicato nel 2013
dalla Sesat Ed. di Bologna, si è aggiudicato tre premi letterari
• Il romanzo Radici di sabbia, edito nel 2002 e di prossima ripubblicazione nel 2015, ampliato e
approfondito nella trama, si è aggiudicato cinque premi letterari.

L’autrice sta già lavorando al seguito. “Echi dalle terre sommerse” è il primo volume della saga fantasy “La Saga del Rinnegato”, iniziata ormai molti anni fa.  Le sue grandi passioni sono: leggere, scrivere, il fantasy, la musica e i gatti.

Prima di lasciarvi con un assaggino di questo bel romanzo, vi dico che non vedo l'ora di leggere "Cantico sull'Oceano" e che vi straconsiglio i suoi libri, davvero, dovete comprarli e leggerli! Invece di un solo assaggino di questo bel romanzo, vi comunico che ne ho ben due, quindi sedetevi e leggeteli!: "
Ascolta, uomo di Dio, non è una profezia!
La ruota del Karma gira per un suo fine,
non per cospargere d’oscuri enigmi
il cammino dei mortali e degli Dèi.
Il tempo è un cerchio infinito,
e ciò che è stato si ripeterà.
Un dio dal nome dimenticato
Tuonerà la sua aspra vendetta
e il sangue del sacro sangue
gli camminerà incontro.
Come nei tempi perduti
tremeranno le terre,
si sfalderanno le costellazioni
e dal letto degli abissi
si solleveranno gli oceani.
Allora, dai Sacri Cerchi
anche gli Dèi si affacceranno attoniti
e per il mondo sarà o leggenda o eterno oblio.  

(Tratto dai Codici Drom del tempio di Envles’tin, Rovanea)

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Sheraen non avrebbe voluto assistere a quelle nozze e il pomeriggio del matrimonio lavorò più duramente del solito nelle cucine e al lavatoio, cercando di distrarsi. Le immagini dei preparativi le balenavano nella mente come lampi durante un temporale e dopo aver strappato la tunica del cuoco, a forza di strofinarla e di batterla sulla pietra, salì sugli spalti e sedette fra due merli, le gambe abbandonate nel vuoto. Sotto di lei, il fianco roccioso della collina cadeva a strapiombo nel mare. La celebrazione stava per iniziare e la sua mente era ostinatamente invasa da immagini vivide e prepotenti. Con uno spasmo di dolore, scorse Tresan tendere la mano a Maribelna per accompagnarla nel tempio della Dea Melyss. A tratti, colse alcune scene della cerimonia. Maribelna, vestita con un sontuoso abito di broccato verde, seguiva le parole dell’Eminente Valjr senza muoversi, composta e impassibile come una regina. Al suo fianco, Tresan era raggiante e il modo in cui sorrise alla moglie, mentre l’Abate annodava il nastro nuziale attorno alle loro mani unite, le spaccò il cuore. Era lo stesso ragazzo di cui non si era voluta occupare, sei anni prima, ma dopo averlo sorvegliato tanto a lungo si era illusa che fra loro ci fosse un legame speciale. Qualche volta si era sorpresa a fantasticare sulla sua espressione pensierosa e sulla forma seducente della bocca; ma erano stati sogni insensati. Lui era un nobile e lei un’orfana che i Patriarchi avevano trovato in fin di vita su una spiaggia, all’età di otto anni, e che avevano avuto la compiacenza di allevare come spia. Non ci sarebbe mai stato niente, tra loro, all’infuori di quello che gli Dèi avevano già stabilito.

Non riuscì ad alzarsi per molto tempo; solo mentre Tresan baciava la sposa davanti al tramonto trovò la forza di raccogliere la ruvida veste da sguattera e di ritornare nello sgabuzzino in cui dormiva. Imbruniva, e gli altri servi si stavano già avviando verso le cucine per cenare. Sheraen passò dal retro per non incrociarli, e si richiuse la porta alle spalle. Si sentiva lo stomaco in subbuglio e non sarebbe riuscita a toccare cibo, tanto meno la minestra insipida e mezza fredda che era costretta a mangiare tutte le sere. S’accostò al pagliericcio, illuminato da una finestrella sporca, e dalla sua sacca trasse una boccetta di latte d’oppio, valeriana e biancospino. Era colma per metà e la bevve d’un fiato. Non voglio che le scene della vostra notte di nozze mi tormentino i sogni. Si distese sulla paglia e rimase a fissare le ragnatele sul soffitto fino a quando non si sentì invadere da un irresistibile torpore. Allora allungò una mano, si tirò la coperta fin sopra la gola e con sollievo s’abbandonò al sonno.

Si svegliò prima dell’alba. Accese una candela e si specchiò in un vetro rotto che aveva appeso al muro, sopra le scope. Mentre finiva di sistemarsi la finta gobba sulla schiena, la porta si aprì e la serva Marièl venne a chiamarla.

«Sei pronta, bambina? Il principe Damon si sveglierà fra poco e vorrà la colazione.»

Lei rispose con una goffa riverenza. Da quando aveva servito durante l’incontro fra Marlifer e Ger, ogni tanto veniva inviata nelle stanze regali per svolgere qualche lavoro di fatica, come rigovernare il salotto di Damon dopo un festino o svuotare la comoda dei principi, e per quanto alcune mansioni le ripugnassero, erano momenti preziosi per avvicinarsi agli appartamenti reali senza destare sospetti. Essendo efficiente e discreta, Marièl la mandava sempre più spesso nell’ala signorile, e lei esultava.

«Non tardare» le raccomandò la donna, gesticolando per farsi capire. «É inutile che tu perda tempo davanti a quel vetro. Sei tanto cara, Tika, ma non sarai mai graziosa. Ti aspetto in cucina.»

Uscì, e Sheraen indugiò per un momento a specchiarsi. I suoi tratti erano appena percepibili, al lume della candela, ma con una stretta al cuore dovette ammettere che Marièl aveva ragione. Non era brutta e in Accademia qualcuno l’aveva perfino corteggiata, ma era una creatura pallida e senza colori. Il duro lavoro e la fame le avevano scavato le guance e da qualche tempo aveva cerchi scuri sotto gli occhi. Anche se Ger fosse rimasto al castello, invece di partire per Myrdrassa, difficilmente avrebbe riconosciuto in quella servetta emaciata la presunta nipote degli Alti Sacerdoti di Ályshan. Si toccò le mani, tagliate dall’acqua gelida del lavatoio, e pensò che avrebbe dovuto prepararsi una crema all’aloe per ammorbidirle e un’altra alla calendula per cicatrizzare le piccole ferite. S’immaginò come doveva apparire a chi la vedeva per la prima volta e trasse un sospiro di sconforto. Era insignificante anche senza la finta gobba, con quegli occhi scialbi e i capelli morti! Tresan non l’avrebbe mai voluta, nemmeno se non si fosse sposato con Maribelna. Soffocando dentro di sé il dolore per le sue nozze, finì di allacciarsi l’informe camicia di cotone grigio che le cadeva fino ai piedi. Non doveva pensarci. Su, nella stanza più lussuosa nella torre, Damon l’aspettava per la colazione e, ignaro che potesse sentire, avrebbe sparlato di suo zio, di Erlanes e di tutti i Misreneani che vivevano sulle terre dei Kulldren e magari le avrebbe rivelato qualche informazione preziosa.

Si sorrise nel vetro e i suoi occhi si assottigliarono come quelli di una gatta in caccia. Era la migliore spia dell’Accademia di Rovanea e l’avrebbe dimostrato ancora una volta."

Giada


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