Titolo: Fate – Storie di Terra, Fuoco, Acqua e Vento
Autore: AA.VV.
A cura di: Serena Fiandro Editore: I Doni Delle Muse
ISBN: 978-88-99167-03-5
Pagine: 282
Prezzo: 13 euro
Autore: AA.VV.
A cura di: Serena Fiandro Editore: I Doni Delle Muse
ISBN: 978-88-99167-03-5
Pagine: 282
Prezzo: 13 euro
Sinossi:
Custodi di segreti inviolabili, a metà tra la terra e il
cielo, dalla bellezza sovrannaturale e sempre pronti all'inganno: ogni tempo e
ogni cultura raccontano fiabe e leggende sugli esseri del mondo fatato,
connessi per tradizione agli elementi. Figure del destino, della volontà e del
soprannaturale sono sorti nei giorni in cui la prima alba ha illuminato il
mondo e hanno accompagnato la nostra infanzia, insinuandosi nei nostri sogni e
nella nostra immaginazione.
Questa antologia raccoglie i racconti di autori che si sono lasciati sedurre dal loro fascino remoto, attraverso una rilettura originale di miti e storie antiche. Perché il fantasy non è altro che ciò che resta al mondo moderno dei simboli immortali scolpiti nella memoria dell’umanità.
Questa antologia raccoglie i racconti di autori che si sono lasciati sedurre dal loro fascino remoto, attraverso una rilettura originale di miti e storie antiche. Perché il fantasy non è altro che ciò che resta al mondo moderno dei simboli immortali scolpiti nella memoria dell’umanità.
CONTATTI
I RACCONTI DELL'ANTOLOGIA
Jenny
Dentiverdi – Alex Goetling
Colei che porta la vittoria – Giorgia Penzo
La Regina – Viviana Tenga
Due dame e un cavaliere – Marco Bertoli
La guardiana della baia – Guido Colombo
Firefly – Dorothy Soprano
Malombra – Monica Serra
L’ultima della foresta – Alice Chimera
Dinqinesh – Marco Albé
Korrigan Bae – Dario de Judicibus
La ricerca – Ivano Manera
Vìla – Alessandro Renna
La pietra nera – Francesca Rossi
Trixy – Matteo Masa Facchini
Belladonna – Paolo Fumagalli
La fuga di Mahìn – Velma J. Starling
Attenti alle lucciole – Angelo Berti
Mia piccola Chloe – Milena Vallero
La Volontà del Fabbro – Andrea Bulgarelli e Davide Consolandi
Essere arpie oggi – Marco Scaldini
La valle di vetro – Gabriele Magnani
Colei che porta la vittoria – Giorgia Penzo
La Regina – Viviana Tenga
Due dame e un cavaliere – Marco Bertoli
La guardiana della baia – Guido Colombo
Firefly – Dorothy Soprano
Malombra – Monica Serra
L’ultima della foresta – Alice Chimera
Dinqinesh – Marco Albé
Korrigan Bae – Dario de Judicibus
La ricerca – Ivano Manera
Vìla – Alessandro Renna
La pietra nera – Francesca Rossi
Trixy – Matteo Masa Facchini
Belladonna – Paolo Fumagalli
La fuga di Mahìn – Velma J. Starling
Attenti alle lucciole – Angelo Berti
Mia piccola Chloe – Milena Vallero
La Volontà del Fabbro – Andrea Bulgarelli e Davide Consolandi
Essere arpie oggi – Marco Scaldini
La valle di vetro – Gabriele Magnani
Vi lascio con una poesia di Emily Dickinson, che ha proprio come tema le muse: "Destatevi nove muse, cantatemi una melodia divina,
dipanate il sacro nastro, e legate il mio Valentino!
Oh la Terra fu creata per amanti, damigelle, e spasimanti disperati,
per sospiri, e dolci sussurri, e unità fatte di due,
tutte le cose si vanno corteggiando, in terra, o mare, o aria,
Dio non ha fatto celibe nessuno eccetto te nel suo mondo così bello!
La sposa, e poi lo sposo, i due, e poi l'uno,
Adamo, ed Eva, sua consorte, la luna, e poi il sole;
la vita fornisce la norma, chi obbedisce sarà felice,
chi non serve il sovrano, sia appeso all'albero fatale.
Il superbo cerca l'umile, il grande cerca il piccolo,
nessuno non trova chi ha cercato, su questa terrestre sfera;
L'ape fa la corte al fiore, il fiore risponde al suo appello,
ed essi celebrano nozze gioiose, i cui invitati sono cento foglie;
il vento corteggia i rami, i rami si fanno conquistare,
e il padre affettuoso cerca la fanciulla per il figlio.
La tempesta si aggira sulla riva mormorando un dolente canto,
il frangente con occhio pensoso, volge lo sguardo alla luna,
i loro spiriti si fondono, si scambiano solenni giuramenti,
mai più canterà lui dolente, e lei scaccerà la sua tristezza.
Il verme corteggia il mortale, la morte reclama una sposa viva,
la notte al giorno è sposata, l'aurora al vespro;
la Terra è un'allegra damigella, e il Cielo un cavaliere tanto sincero,
e la Terra è alquanto civettuola, e a lui sembra vano implorare.
Ora l'applicazione pratica, al lettore dell'elenco,
per portarti sulla retta via, e mettere in riga la tua anima;
tu sei un assolo umano, un essere freddo, e solitario,
non avrai una dolce compagna, raccoglierai ciò che hai seminato.
Non hai mai ore silenti, e minuti sempre troppo lunghi,
e un sacco di tristi pensieri, e lamenti invece di canti?
C'è Sarah, ed Eliza, ed Emeline così bella,
e Harriet, e Susan, e quella con la chioma arricciata!
I tuoi occhi sono tristemente accecati, eppure puoi ancora vedere
sei vere, e avvenenti fanciulle sedute sull'albero;
accostati a quell'albero con prudenza, poi arrampicati ardito,
e cogli colei che ami di più, non curarti dello spazio, né del tempo!
Poi portala tra le fronde del bosco, e costruisci per lei un pergolato,
e dalle ciò che chiede, gioielli, o uccelli, o fiori;
e porta il piffero, e la tromba, e batti sul tamburo -
e da' il Buongiorno al mondo, e avviati alla gloria casalinga!"
per sospiri, e dolci sussurri, e unità fatte di due,
tutte le cose si vanno corteggiando, in terra, o mare, o aria,
Dio non ha fatto celibe nessuno eccetto te nel suo mondo così bello!
La sposa, e poi lo sposo, i due, e poi l'uno,
Adamo, ed Eva, sua consorte, la luna, e poi il sole;
la vita fornisce la norma, chi obbedisce sarà felice,
chi non serve il sovrano, sia appeso all'albero fatale.
Il superbo cerca l'umile, il grande cerca il piccolo,
nessuno non trova chi ha cercato, su questa terrestre sfera;
L'ape fa la corte al fiore, il fiore risponde al suo appello,
ed essi celebrano nozze gioiose, i cui invitati sono cento foglie;
il vento corteggia i rami, i rami si fanno conquistare,
e il padre affettuoso cerca la fanciulla per il figlio.
La tempesta si aggira sulla riva mormorando un dolente canto,
il frangente con occhio pensoso, volge lo sguardo alla luna,
i loro spiriti si fondono, si scambiano solenni giuramenti,
mai più canterà lui dolente, e lei scaccerà la sua tristezza.
Il verme corteggia il mortale, la morte reclama una sposa viva,
la notte al giorno è sposata, l'aurora al vespro;
la Terra è un'allegra damigella, e il Cielo un cavaliere tanto sincero,
e la Terra è alquanto civettuola, e a lui sembra vano implorare.
Ora l'applicazione pratica, al lettore dell'elenco,
per portarti sulla retta via, e mettere in riga la tua anima;
tu sei un assolo umano, un essere freddo, e solitario,
non avrai una dolce compagna, raccoglierai ciò che hai seminato.
Non hai mai ore silenti, e minuti sempre troppo lunghi,
e un sacco di tristi pensieri, e lamenti invece di canti?
C'è Sarah, ed Eliza, ed Emeline così bella,
e Harriet, e Susan, e quella con la chioma arricciata!
I tuoi occhi sono tristemente accecati, eppure puoi ancora vedere
sei vere, e avvenenti fanciulle sedute sull'albero;
accostati a quell'albero con prudenza, poi arrampicati ardito,
e cogli colei che ami di più, non curarti dello spazio, né del tempo!
Poi portala tra le fronde del bosco, e costruisci per lei un pergolato,
e dalle ciò che chiede, gioielli, o uccelli, o fiori;
e porta il piffero, e la tromba, e batti sul tamburo -
e da' il Buongiorno al mondo, e avviati alla gloria casalinga!"
Giada
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