G: Benvenuta nella
nuova rubrica di “Fantasticando sui libri”, Alexia! Lo scopo di “Focus on the
novel” è di scoprire i processi creativi che portano uno scrittore a creare il
proprio romanzo, le difficoltà che questi incontra durante la stesura e le cose
o le persone alle quali si ispira per scrivere determinati personaggi o
scegliere determinate ambientazioni. Innazitutto, com’è nata l’idea di scrivere
il romanzo?
A: In
realtà era nata come una raccolta breve di racconti ambientati all’Inferno.
L’editore si è mostrato subito entusiasta e mi ha detto di scriverne altri… e
mi son fatta prendere la mano, trasformandolo in un romanzo.
G: Com’è nata
l’idea di raccontare il romanzo attraverso gli occhi di un demone?
A: Credo
che sia molto interessante vedere anche il mondo dal punto di vista del
cattivo. Meditare su quali scelte lo hanno instradato e quali sono i desideri
che lo inducono a comportarsi in quel modo.
G: Com’è nata
l’idea di creare un luogo in cui vivevano altre creature prima della nascita
del vero e prorio Inferno ad opera di Lucifero?
A: Non
riesco a immaginare l’Inferno in modo astratto, lo vedo più come un mondo
parallelo, e da lì è nata la storia di Matyamavra, perché non doveva avere
legami né con la Terra, né con gli angeli caduti.
G: Ti sei ispirata
a qualche quadro, alla Bibbia o a qualche mito quando hai creato l’Inferno in
cui avrebbero vissuto Belzebù e Lilith, la sua prima moglie?
A: No. Ho
fatto molte ricerche, poi ho preso una strada tutta mia, mantenendo dei legami
con il mito.
G: Adesso parliamo
un po’ dei personaggi e partiamo proprio dalla protagonista, Matyamavra. A cosa
ti sei ispirata per crearla?
A: Ci
sarà qualcuno in grado di contrastare il Male? Da questa domanda è nata la
Divoratrice. Ma per investire quel ruolo bisogna avere sangue freddo, e solo la
perseveranza, la determinazione, ti portano a non farti sopraffare dalle
emozioni. Se non fosse stato così, non sarebbe riuscita a guadagnarsi la
fiducia di Belzebù.
G: E Kalinger? Cosa
ti ha ispirato quando hai creato il suo personaggio?
A: Di
solito i protagonisti fantasy sono soli, tormentati, in balia dei sentimenti.
In questa storia però ho fatto un eccezione. Kalinger è il legame di Matyamavra
con il passato, il figlio mai nato, la sua parte buona.
G: Ora invece è il
turno di Lux e Ferre, i figli di Belzebù e Lilith, loro a mio avviso sono
davvero molto interessanti (beh, tutti i personaggi del libro sono
interessanti), a cosa ti sei ispirata per creali? Inoltre è interessante il
fatto che Lux sia più buono mentre Ferro più cattivo, in qualche modo
rappresentano il Bene e il Male, cosa ti ha spinto a creare questa differenza?
A: Prima
di tutto Lilith nel mio romanzo non è una figura cattiva, ma tormentata,
vittima di Belzebù. E una madre, per quanto creatura infernale, cerca di
trasmettere ai figli la sua visione del mondo. Lux è la luce, la parte buona di
Lilith. Mentre Ferre è l’esatto contrario, pronto a tutto per conquistare suo
padre e l’Inferno. Ho voluto farli così diversi perché credo che i figli abbiano
una loro morale, una loro visione, e la capacità di decidere se l’educazione
ricevuta sia quella giusta. Lux e Ferre hanno di fatto intrapreso due strade
diverse.
G: Ultima, ma
non meno importante, c’è Lilith che conosciamo attraverso ciò che pensa Matyamavra.
A cosa ti sei ispirata per crearla?
A: La
figura di Lilith è marginale nel primo libro… ma tornerà nel seguito.
G: Che canzoni ti
hanno accompagnato durante la stesura del romanzo?
A: One
Republic, Aviici, Jean Michel Jarre, Sirenia.
G: Qual è il tuo personaggio preferito?
A: Il
plasmatore.
G: E qual è invece quello che non sopporti?
A: Ferre,
perché è subdolo.
G: Che cantanti o attori vedresti bene nel Dreamcast?
A: Ryan
Reynolds (Lanterna Verde) per Lux, Hugh Jackman (Wolverine) per Lucifero. Per
Matyamavra invece Milla Jovovich.
G: Il finale del libro fa sperare in un seguito (che io
non vedo l’ora di leggere), puoi dire ai nostri lettori se è in programma il
secondo libro che riguarda “Cronache Infernali”?
A: Certo
che sì. Ho già scritto uno spin-off, un racconto che fa da ponte fra il primo e
il secondo, che verrà pubblicato come assaggio nei prossimi libri Dunwich.
G: Puoi darci qualche indizio?
A: Diciamo
che Matyamavra si ritroverà a fare un viaggio inaspettato…
G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni
preferite in assoluto di “Cronache Infernali”.
A: In una briciola di tempo che è la vita
dell’uomo sulla Terra, presto, molto presto, li avrebbe rivisti all’Inferno.
(Maty)
Lettori, leggete questo romanzo! Su! Io ve lo consiglio caldamente e leggete anche tutti gli altri romanzi di questa scrittrice, vi sorprenderà!
Giada
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