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sabato, febbraio 21, 2015

RECENSIONE di Lupus Occulta - La Femmina Alpha di Morgan Cavendish & Lyanna Wolfe

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Vi avevo detto che entro un paio di giorni avrete avuto la recensione di "Lupus Occulta", il libro di Morgan e Lyanna e mi rendo conto che vi aspettavate di trovare questa recensione tra un paio di giorni, ma il libro mi ha coinvolto così tanto che non ho resistito e l'ho finito oggi stesso.


PREMESSA
L'ultima volta che ho letto un libro sui licantropi è stato tantissimi anni fa ed è stato "Dark Moon - L'Ombra del Vampiro" di Keri Arthur, purtroppo però quel libro non mi è piaciuto molto a causa della componente sessuale troppo presente (detto in parole povere, c'erano troppo scene di sesso descritte in modo esplicito) e ho abbandonato questo genere di fantasy in favore di un altro tipo di fantasy. Allo stesso tempo però, ho cominciato a seguire le serie tv "Hemlock Grove" e "Teen Wolf", che mi hanno riavvicinato tantissimo al tema della licantropia nei romanzi fantasy...ecco, se avete amato queste serie tv, amerete anche questo libro, perché in questo romanzo c'è davvero di tutto e per tutti i gusti e di sicuro non deluderà le vostre aspettative, come non ha deluso le mie.

TRAMA (da Goodreads)
Grimwood, Pennsylvania. La vita di Sophie Bartok cambia drasticamente quando la ragazza risponde all'annuncio di lavoro messo da Maya Gale. Un giorno, infatti, alla libreria dove entrambe lavorano, si presenta il misterioso Damien Wilding in ricerca del “Lupus Occulta”, antico libro su miti e leggende licantropine. Quando l’uomo mette piede nel negozio, in lui scatta una scintilla così immediata e prepotente da risultare poco credibile. Tuttavia, la sua inspiegabile attrazione per Maya è autentica: lui è un lupo alpha e lei è destinata ad essere la sua compagna. Sophie, in bilico tra avvenimenti improvvisi e orribili che catapulteranno lei e la sua amica in una corsa frenetica per la sopravvivenza, potrebbe non essere solo una semplice pedina nella scacchiera di Gage, lupo enigmatico e ambiguo. Come se ciò non bastasse, mentre Samuel lotta per non perdere sua moglie e i cacciatori cercano di arrivare al Branco, un ulteriore pericolo, maggiore e imminente, si profila già all'orizzonte.

RECENSIONE
Questo libro è semplicemente bellissimo, originale e coinvolgente. La storia ruota attorno a Sophie Bartok e Maya Gale, due ragazze che hanno avuto un passato burrascoso e difficile alle spalle, entrambe per svariati motivi e che alla fine, si sono incontrate per caso - anche se, secondo me erano destinate ad incontrarsi. Sophie e Maya non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra, la prima è decisa, determinata e schietta e la seconda è remissiva, passiva e non riesce a far valere le sue opinioni con il ricco marito Samuel Cadwell. Tutto cambia quando Damien Wilding, un misterioso e attraente ragazzo entra nella libreria di Maya e tra i due scatta improvvisamente qualcosa che prescinde l'attrazione tra un uomo e una donna, da quel momento in avanti, la vita di tutti i personaggi cambierà radicalmente. Non posso rivelare di più poiché rischio di fare spoiling e dato che ho imparato dai miei errori del passato, non voglio dire più di quanto sia necessario, perché per apprezzare questo libro dovete leggerlo dall'inizio alla fine. Ci sono maschi per tutti i gusti, lettrici: c'è l'attraente e sexy Damien Wilding (il quale, secondo me, nasconde nel nome parte della sua natura selvaggia di lupo, in quanto Wilding mi ricorda tantissimo wild, che in inglese vuol dire appunto selvaggio), Gage Wilding, il cugino ambiguo di Damien, che trama sempre qualcosa alle spalle di tutti, ma non si riesce mai bene a scoprire cosa voglia fare o cosa sappia effettivamente; Samuel Cadwell, il rude e violento marito di Maya, Lyle, il cacciatore dal cuore buono e Aiden, il cacciatore che nasconde un enorme segreto non solo al fratello ma a chiunque. Avete solo l'imbarazzo della scelta! Ormai tutti i miei amici di Facebook sanno che io vado matta per Damien e Gage, entrambi in un modo nell'altro mi hanno fatto davvero perdere la testa nel libro e hanno portato il mio livello di fangirlinaggio ad un livello altissimo, anche Lyle comunque è entrato a far parte della squadra dei ragazzi che mi hanno conquistato di più del romanzo.

Lo stile è semplice ma allo stesso tempo coinvolgente e ricco di dettagli che rivelano uno studio attento del luogo in cui è stato ambientato il romanzo (Grimwood, Pennsylvania) e delle piante che verranno nominate e usate in seguito dalla maggior parte dei personaggi, ma in particolar modo da Marcus Grimes - che, secondo me discende dai fondatori della città. Tuttavia ho dato quattro stelline perché ho trovato dei refusi nella prima parte del testo e arrivata a metà, quando sono entrati in scena i beta del branco di Damien, c'è stato un continuo cambio nel nome di Zachary che cambiava da Zachary a Zackary per alcune pagine, e che fino alla fine del romanzo è rimasto Zachary. La stessa cosa vale per il nome Larissa, infatti i personaggi si riferiscono a lei chiamandola Larissa e qualche pagina più avanti il suo nome diventa Làrissa. Il romanzo mi è piaciuto moltissimo e queste piccole segnalazioni non devono fuorviarvi, il mio è un giudizio che deve anche essere un aiuto al lavoro svolto, perciò vi consiglio caldamente di leggerlo perché non potete perdervi una novità del genere, comprate il libro e leggetelo tutto! Lo amerete come io l'ho amato. I personaggi sono ben costruiti, a livello emozionale posso dire che quando loro soffrivano o amavano, io soffrivo e amavo con loro e in più di un'occasione avrei desiderato trovarmi davanti un Damien o un Gage un carne ed ossa per saltargli addosso, quindi per me per quanto riguarda il coinvolgimento del lettore, le scrittrici hanno fatto centro. Anche le descrizioni delle ambientazioni rivelano una grande attenzione e cura. 

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro di cui non vedo l'ora di leggere il seguito: "Lei non era più una persona debole, non avrebbe più dovuto soccombere alle decisioni e ai capricci degli altri. D'ora in avanti nessuno si sarebbe più permesso di puntarle il dito contro, mai più. 
(Maya)

Giada

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