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martedì, marzo 17, 2015

Cuori d'inchiostro presenta: "Waiting Room" di Bianca Rita Cataldi e "Il mio cuore è tuo" di Marianna Mineo

Buona sera, bloggers e lettori! Mi sono resa conto di essere stra indietro con un sacco di cose nel blog e mi scuso con tutte le persone che stanno aspettando le presentazioni, ma ultimamente sono stata stra piena di cose da fare a causa soprattutto dell'università e dell'ora a cui torno a casa, che non mi permette di aggiornare quanto vorrei il blog. Adesso spero di riuscire a mettermi in pari con tutti gli eventi che sto seguendo, in particolare, oggi vi posto le due autrici che hanno presentato i loro libri per l'evento "Cuori d'inchiostro".


Titolo: Waiting Room
Autore: Bianca Rita Cataldi
Editore: Butterfly Edizioni
ISBN: 978-88-97810-20-9
Pagine: 154
Prezzo: 12,00
Prima edizione: maggio 2013

Sinossi:
E’ il 1942. In una Puglia bruciata dal sole, Emilia e Angelo condividono la passione per il sapere, il desiderio di libertà e il tempo della loro giovinezza. Settant’anni dopo, seduta nella sala d’attesa di un dentista, Emilia rivela a se stessa la verità negata di una giovinezza che adesso, per la prima volta, ha il coraggio di riportare alla luce. Con una scrittura che è poesia del ricordo e caleidoscopio di emozioni, Bianca Rita Cataldi accompagna il lettore tra umi sorrisi e le lacrime di una donna come noi, raccontando la storia di un amore mancato, di una generazione nell’età dell’incertezza, di un’attesa che attraversa tutta una vita.

Estratto:
E' sterminata, la solitudine di questa stanza. Il bianco delle pareti e il riflesso bluastro delle luci al neon.
Il suono di ovatta del silenzio.
Stringo le labbra per mangiare il rossetto.
Che silenzio. Che vuoto. Vuoto di minuti slargati come maglioni vecchi.
Due sedie più in là, una ragazza. Ha un taccuino aperto sulle ginocchia, una penna in mano e non sta scrivendo: fissa la porta d'ingresso e si morde l'interno della guancia. Ha i capelli troppo lunghi, un po' rovinati, di un castano bruciato dal phon. Le occhiaie si stendono sotto gli occhi di un colore che non vedo, da qui. Smalto blu. Allontano lo sguardo da lei per non sembrare maleducata e inizio a guardarmi intorno.
Sulla parete di fronte, tra i denti perfetti delle gigantografie e la pubblicità dei dentifrici, c'è una scritta. Non ci vedo poi così bene - non ho mica vent'anni - ma riesco ancora a definire i contorni di quelle lettere nere su sfondo bianco. Fa tanto Chanel, il nero su bianco.
Waiting room, c'è scritto. Che poi, perché scriverlo in inglese? Inglese in televisione, nei libri, nei giornali...inglese, inglese, inglese. Saremo mica stati colonizzati? Dov'ero, quando gli inglesi ci hanno conquistati? Dormivo? Facevo parole incrociate?
Waiting room. Vuol dire sala d'attesa, non ci vuole un genio per capirlo: basta passare lo sguardo su tutte queste sedioline che se ne stanno qui, ferme, a braccetto, col sedile che salta su non appena ti alzi. Perché scriverlo in inglese?
Anch'io sono in waiting. Io sono sempre in waiting. Potrei anche usare il verbo italiano, ma in inglese fa più figo, come direbbe Martina. Lei e i suoi quindici anni! Se la porta dietro come una bandiera colorata, la sua giovinezza.
E io? Io cosa mi porto?

La tua dentiera vecchia, cretina.

Titolo: Il mio cuore è tuo
Autore: Marianna Mineo
Prezzo: 0, 99€
Pagine: 194

Sinossi:
Chloe è follemente innamorata del suo compagno Luke, ha una famiglia che l'adora e un lavoro che le piace.
Le sembra di toccare il cielo con un dito.Ma il giorno del suo compleanno Luke la lascia sostenendo di non essere più innamorato di lei.La vita di Chloe cambia di colpo, succede l'inaspettato e dovrà affrontare tutto da sola, perde anche il lavoro. Promette a se stessa di non innamorarsi mai più, per lei gli uomini non esistono. Chloe conosce Nick. Per lui sarà un vero e proprio colpo di fulmine, per lei no. Sarà difficile conquistarla. Lei ha creato una barriera insormontabile nel suo cuore che non permette a nessuno di oltrepassare.
Paura di amare ancora.
Paura di soffrire ancora.

Estratto:
I suoi occhi si riempiono di lacrime, sono occhi pieni di rabbia.
«Cazzo» urla. Sferra un pugno al muro e si porta il viso tra le mani.
«Tu dov'eri?» dico singhiozzando.
Ricordo i miei occhi che cercavano i suoi, senza trovarli, d'istinto avvicino il mio corpo al suo e lo avvolgo in un abbraccio. Le sue nocche sono arrossate ed un po'graffiate.
«Eri con lei, avete fatto sesso, vero?» chiedo tristemente.
«Abbiamo litigato. Dopo di te non ci sarà nessun'altra. Mettilo in testa. Io voglio solo te.»
«Dimenticami, è meglio per te» dico.
«Dovresti vedere i tuoi occhi quando mi guardano, capiresti perché non riesco a dimenticarti.»
È il ragazzo perfetto, ed io gli sto facendo solo del male.
«Il meglio per me sei tu» continua

Giada

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