Titolo: Ali di cenere (1 volume) – Trilogia Phoenix
Autore: Rossella C.
Genere: New Adult
Prezzo: 0,99
Editore: Self
Pagine: 199
Data di pubblicazione: 25 marzo 2015
Link: http://www.amazon.it/Ali-Cenere-Rossella-C-ebook/dp/B00V5PX77W
https://www.bookrepublic.it/books/publishers/rossella-c/
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“Secondo la mitologia, la fenice è un essere immortale. Alla fine della propria vita muore trasformandosi in cenere e proprio dalle sue ceneri ritorna a nascere. Per quanto l'uccello voli in basso o in alto non ha importanza, morirà ma potrà rinascere e trovare una nuova vita. Le mie sono ali di cenere, non hanno speranza di tornare a volare.”
Ma Noah sembra nascondere dei lati oscuri, enigmatici della propria vita, e per questo contro ogni aspettativa sarà proprio lui a cercare di frenare la passione improvvisa che li travolge.
Riuscirà Mya a fidarsi e ad avvicinarlo?
E se i segreti di Noah venissero poi alla luce?
Rossella C. è nata a Napoli nel 1988, dove vive ancora con la sua famiglia. E’ laureata in scienze storiche e da un anno è insegnante ‘precaria’ di italiano presso un istituto tecnico della sua zona. Vive e respira tra le pagine dei libri. Dai dodici anni si è appassionata ai gialli di Agatha Christie, la sua eroina d’eccellenza, poi ha iniziato ad amare i romanzi rosa, ma con il successo di Cinquanta Sfumature si è accostata anche al genere erotico. Ali di cenere è in assoluto il suo libro d’esordio ed è il primo volume di una trilogia dal nome Phoenix, e qui ha deciso di affrontare il genere New Adult.
Vi saluto con un brano estratto dal libro, che vi invito ad acquistare:
"“Sembra che tu ti sia leggermente abbronzato” dico indicando il leggero colore rosso che ha sul naso. “hai terminato il tuo lavoro?” chiedo.
“Si! Lavoro completato. Tu hai terminato il tuo?” dice guardando il quaderno ancora aperto, fitto di parole. “Devi scrivere un articolo non un romanzo” sorride.
“Mi piace avere più idee tra cui scegliere” rispondo con finto tono dispettoso.
In quel momento tre bambini ci passano accanto correndo e Noah subisce alcuni schizzi d’acqua sui jeans.
“Ehi, attenzione!” li ammonisce.
Guardando la parte bassa dei suoi pantaloni ci accorgiamo che è stato sporcato anche con della sabbia e altra sostanza nera di cui non conosciamo la provenienza
“Oh! Caspita!” esclama.
Non riesco a trattenere il divertimento osservando quella scena. Scoppio a ridere anche se cerco di frenarmi con una mano sulla bocca. Lui mi guarda e gli sparisce dal viso il cattivo umore. Socchiude gli occhi e fa un sorriso malizioso che quasi mi spaventa un po’. Temo le sue intenzioni. Noah si avvicina all’acqua. Ormai i suoi jeans hanno il tessuto intorno le caviglie totalmente bagnato. Si china e si ferma per un secondo, dandomi appena la possibilità di capire. “No, non lo farai” dico con gli occhi sgranati e indietreggiando appena un po’,
“Oh si, che lo farò!”
Inizia così a gettarmi addosso schizzi di acqua, mentre corro via urlando. Giusto qualche metro e mi fermo. “Tregua” chiedo da lontano.
“Concessa” risponde sorridendo.
Un sorriso che alla luce del sole sembra essere ancora più bello. Mi riavvicino a lui, e mi accorgo di avere la maglia totalmente zuppa. Non ho fatto un’ottima scelta stamattina a scegliere il colore bianco. Sembro Miss maglietta bagnata con il reggiseno che si intravede.
Osservo il volto di Noah e da come mi guarda temo che se ne sia accorto anche lui. Non mi preoccupo neppure di coprirmi, mi piace vedere che anch’io posso avere un effetto su di lui e ormai sono entrata nel gioco."
“Si! Lavoro completato. Tu hai terminato il tuo?” dice guardando il quaderno ancora aperto, fitto di parole. “Devi scrivere un articolo non un romanzo” sorride.
“Mi piace avere più idee tra cui scegliere” rispondo con finto tono dispettoso.
In quel momento tre bambini ci passano accanto correndo e Noah subisce alcuni schizzi d’acqua sui jeans.
“Ehi, attenzione!” li ammonisce.
Guardando la parte bassa dei suoi pantaloni ci accorgiamo che è stato sporcato anche con della sabbia e altra sostanza nera di cui non conosciamo la provenienza
“Oh! Caspita!” esclama.
Non riesco a trattenere il divertimento osservando quella scena. Scoppio a ridere anche se cerco di frenarmi con una mano sulla bocca. Lui mi guarda e gli sparisce dal viso il cattivo umore. Socchiude gli occhi e fa un sorriso malizioso che quasi mi spaventa un po’. Temo le sue intenzioni. Noah si avvicina all’acqua. Ormai i suoi jeans hanno il tessuto intorno le caviglie totalmente bagnato. Si china e si ferma per un secondo, dandomi appena la possibilità di capire. “No, non lo farai” dico con gli occhi sgranati e indietreggiando appena un po’,
“Oh si, che lo farò!”
Inizia così a gettarmi addosso schizzi di acqua, mentre corro via urlando. Giusto qualche metro e mi fermo. “Tregua” chiedo da lontano.
“Concessa” risponde sorridendo.
Un sorriso che alla luce del sole sembra essere ancora più bello. Mi riavvicino a lui, e mi accorgo di avere la maglia totalmente zuppa. Non ho fatto un’ottima scelta stamattina a scegliere il colore bianco. Sembro Miss maglietta bagnata con il reggiseno che si intravede.
Osservo il volto di Noah e da come mi guarda temo che se ne sia accorto anche lui. Non mi preoccupo neppure di coprirmi, mi piace vedere che anch’io posso avere un effetto su di lui e ormai sono entrata nel gioco."
Giada
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