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lunedì, gennaio 25, 2016

Recensione Film - Lettere d'amore

Ciao a tutti/e! Scusate la super e infinita assenza ma questa università è un delirio…
Oggi volevo parlarvi di una commedia romantica, quelle che in un pomeriggio di inverno ti scaldano il cuore e ti sciolgono: “Lettere d’amore”. Il titolo originale è “Stanley & Iris” ed è del 1990; diretto da Martin Ritt ha come attori protagonisti un giovanissimo Robert De Niro (che stentavo a riconoscere!) nel ruolo di Stanley e una meravigliosa Jane Fonda nel ruolo di Iris.
Iris è una giovane vedova che lavora in fabbrica, piena di problemi tra il lavoro e la famiglia; Stanley è analfabeta, riuscirà a nascondere la cosa per un po’ perché si sente molto a disagio ma quando verrà scoperto sarà licenziato. Molto chiuso e insicuro per questo suo “limite”, verrà aiutato proprio da Iris che li insegnerà a leggere e scrivere. I due si aiuteranno a vicenda, tanto da far sbocciare una timida e tenera storia d’amore. Proprio grazie all’aiuto di Iris, Stanley inizierà una grande carriera che anche se lo porterà lontano porterà stabilità e serenità alla sua storia con Iris.
Il film è liberamente ispirato al romanzo “Union Street” di Pat Barker; il libro vede sette storie di donne che lavorano in fabbrica che vivono in situazioni di povertà e violenza e tratta altri tempi importanti quali la prostituzione, le malattie terminali, l’aborto e lo stupro. Ovviamente la versione cinematografia prende solo spunto dal libro, si focalizza solo in parte sullo sfruttamento del lavoro femminile e dà invece spazio alla storia d’amore tra i due protagonisti; inoltre è ambientata in tempi e luoghi differenti rispetto il romanzo: quest’ultimo è ambientato nel 1970 nel nord-est dell’Inghilterra mentre il film è ambientato in America una ventina di anni dopo rispetto il libro.

CURIOSITA’: durante le riprese del film nel Connecticut, alcuni  veterani del Vietnam protestarono per le attività antimilitariste di Jane Fonda; le cifre con cui sono stati pagati De Niro e Fonda sono da capogiro: 3,5 milioni di dollari a testa; Fonda dopo questo film (sarà per quanto le hanno dato?) si ritira dalle scene cinematografiche per circa 15 anni.

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