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martedì, febbraio 23, 2016

RECENSIONE di Cocktail di Cuori di Chiara Santoianni

Buona sera, bloggers e lettori! Che dire, "Colpa delle Stelle" mi aveva lasciato un trauma emotivo così grande che avevo bisogno di leggere un libro leggero, ma frizzante e divertente e la mia scelta è caduta su "Cocktail di Cuori", libro che mi è stato inviato dalla casa editrice Cento Autori e che ringrazio con tutto il cuore. Qui sotto, leggerete la mia recensione. Buona lettura!

PREMESSA
Come vi dicevo, gli strascichi emotivi lasciati da Colpa delle Stelle si sono fatti sentire e avevo bisogno di leggere qualcosa che mi facesse sorridere, divertir e questo libro è capitato al momento giusto. E' stato un onore per me poter scoprire questa scrittrice, non vedo l'ora di leggere altri suoi libri. PS: Chiara, c'è già il seguito di Cocktail di Cuori? Non vedo l'ora di leggerlo!

TRAMA (da Goodreads)
Trasferitasi a Londra dal Sud Italia per studiare nel prestigioso University College e conseguire la tanto desiderata (dai suoi familiari) laurea in medicina, Penelope si è trasformata in una instancabile socialite e, invece di presenziare alle lezioni, sbarca il lunario preparando cocktail in un locale notturno del West End. Di giorno, però, nell'appartamento a Soho che divide con l'amica Gelsomina e l'alternativa ereditiera Olivia Parker-Kensington, coltiva il suo sogno: quello di diventare una scrittrice di successo. Proprio una mattina in cui è intenta a scrivere il suo romanzo, Penny riceve una telefonata imprevista: mamma, papà e la sorella Carmela sono in arrivo, per assistere alla sua cerimonia di... laurea! E a Penelope tocca ospitarli! Ma il peggio deve ancora venire. I suoi sono in trepida attesa di conoscere il mitico Angelo: il giovane medico di origini italiane di cui Penny parla da anni e a cui è legata da un serio, e platonico, fidanzamento. Peccato che Angelo non sia mai esistito! Come cavarsela? Penelope è disperata: verrà scoperta e dovrà rinunciare ai suoi sogni di scrittrice. Meglio confessare tutto e affrontarne le conseguenze. A meno che...

RECENSIONE
Questo libro è stata una boccata d'aria fresca che ha saputo tirarmi su il morale con le avventure e disavventure dell'aspirante scrittrice Penelope "Penny" Pinto, emigrata in Inghilterra insieme a Gelsomina "Yasmine" per studiare medicina alla London University e finendo di fare la bartender presso uno dei più noti locali del West End, insieme al suo migliore amico Jack. Penny ama il suo lavoro di bartender, in poco tempo è riuscita a diventare la bartender più brava del locale in cui lavora, da sei anni dice bugie ai suoi genitori, che credono che lei stia studiando per diventare medico, il grande sogno che suo padre ha dovuto abbandonare da giovane, ma invece lei è lì per realizzare il suo grande sogno di diventare una scrittrice di romanzi d'avventura presso l'ancor più famosa casa editrice Penguin. Tutto sembra procedere normalmente quando Penny riceve una telefonata di suo padre, il quale le dice che verranno in Inghilterra per partecipare alla sua cerimonia di laurea, Penny è disorientata ma deve pensare ad un piano per evitare che i suoi genitori scoprano che in questi sei anni ha frequentato pochissimo le lezioni e che alla fine fa un altro lavoro per passare il suo tempo a scrivere i romanzi, al fine di realizzare il suo sogno di diventare scrittrice. Al fianco di Penny ci sono Yasmine, che davvero studia medicina, e l'altolocata Olivia Kensington, che le ha introdotte nell'élite sociale londinese, che invita ad ogni party e che è una vegana convinta. Divertente è la ricerca del finto fidanzato perfetto, che porterà Penny a conoscere Robin, un sexy e molto molto attranete ragazzo specializzato in space cleaning e declutting che porterà ad un finale dolce ma inaspettato - EEEh lo so che volete vi sveli di più, ma questo è il massimo che posso dire!

La scrittura di Chiara, diretta, in prima persona (il libro è scritto dal POV di Penny) e scorrevole, rende la lettura piacevole. Anche gli inconvenienti che capitano a Penny sono divertentissimi, tuttavia mi sento di dover dire che il libro insegna una morale molto importante, nella sua semplicità: che è importante dire subito la verità e che bisogna inseguire i propri sogni, e non badare a ciò che vogliono gli altri che noi facciamo, perché alla fine, se quello che sentiamo dentro è la nostra vocazione per un arte (come la mia per la scrittura, che è uguale a quella di Penny) dobbiamo preoccuparci solo di cosa vogliamo noi da noi stessi e non cosa si aspettano gli altri da noi. 

Vi saluto con questa citazione tratta dal libro:
"Era un bel ragazzo, e a volte avevo fantasticato su come sarebbe stata la nostra vita insieme. Però, non riuscivo a provare per lui altro che sentimenti fraterni."

xoxo,
Giada

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