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venerdì, agosto 12, 2016

RECENSIONE di Anna - La seconda moglie di Enrico VIII di Antonio Antico

Buon giorno (o forse dovrei dire buon pomeriggio? xD) bloggers e lettori! Oggi vi recensirò un racconto che ho amato molto, che riguarda una delle figure più controverse della storia inglese: Anna Bolena. Buona lettura!

PREMESSA
Io amo i Tudor, amo il periodo Rinascimentale inglese (nonostante il mio esame su questo argomento non sia andato come volevo, ho accettato un voto basso solo per non rifare più l'esame) e questo è in assoluto il periodo che amo di più della storia: il 1400-1500. Amo il Rinascimento inglese (anche quello italiano), ma quello inglese ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, con Enrico VIII e le sue sette mogli mi ha da sempre affascinato.

TRAMA 
Anna Bolena è per tutti la donna più scandalosa e conosciuta della storia.
Il suo nome genera automaticamente pensieri negativi, ma fu davvero una donna malvagia e calcolatrice?
Molti hanno scritto di lei analizzandone il focoso spirito, ma anche della sua innocenza, dando una nuova identità alla figlia maggiore dei Bolena.
Questo racconto vi lascerà preda delle sue emozioni e vi avvolgerà nella sua precaria situazione come regina di Inghilterra.
Siete pronti a cambiare idea sulla strega che incantò Enrico VIII?

RECENSIONE
Anna Bolena, come vi dicevo poco fa, è una delle figure più controverse della storia inglese; nonché la seconda moglie di Enrico VIII. Di lei se ne sono dette di cotte e di crude. Le malelingue l'hanno portata al patibolo 19 maggio del 1536, dov'è stata decapitata su ordine di Enrico VIII. Anna Bolena è un personaggio affascinante, sensuale e potente (nel senso che possiede molto potere, in quanto i titoli che ha acquisito sposando Enrico VIII le sono valsi il titolo di Regina d'Inghilterra). 

Ero la moglie del re, la seconda. Ero la donna che aveva reso Enrico VIII folle di amore e pazzo di gelosia, la donna che lo costrinse a sposarla per poterla possedere. La donna più importante e spregiudicata di Inghilterra. La donna che aveva portato alla rovina Caterina d'Aragona.

Attraverso questo breve ma intenso racconto in prima persona, conosciamo i pensieri e sentimenti di Anna, le vicissitudini che l'hanno portata a morire e le ragioni che hanno spinto il popolo inglese a renderla una delle regine più odiate d'Inghilterra. Seppur breve, il racconto da' un'ottima panoramica della vita di questa regina, che non è riuscita a dare ad Enrico VIII un figlio maschio per poter continuare la dinastia Tudor a causa dei continui aborti spontanei, ma gli ha dato la più importante regnante dell'Inghilterra: la regina Elisabetta I. 

Anna Bolena è una donna forte, coraggiosa, che amava suo marito e ama incondizionatamente sua figlia Elisabetta, che chiama "perla". Nonostante venga considerata da tutti una strega, e perfino suo fratello Giorgio arrivi a pensarlo, il suo spirito non si spezza sotto queste cattiverie, ma ne esce rinforzato.
Il mio spirito era stato forgiato dalle lingue infuocate di chi mi odiava, esso ardeva nel mio petto come una fiamma eterna e, seppure in quel momento rimaneva cauto, sapevo che come una fenice sarebbe risorto ed avrebbe devastato ogni cosa.

Vediamo Enrico dimenticarsi di Anna, concentrando tutte le sue attenzioni sulla nuova dama di corte, Jane Seymour, una ragazzina che è riuscita a prendere il posto di Anna nel cuore del Re.
La odiavo, per quello che mi stava portando via, la odiavo perché era riuscita ad ottenere quello che io avevo desiderato per anni in poco tempo. 

Un piacevole racconto storico che permette al lettore di ripercorrere la vita e la morte di Anna Bolena, un racconto intenso e interessante che vi farà conoscere questa regina tanto amata quanto odiata, un racconto che vi farà passare una piacevole mezz'ora in questo freddo agosto. Fate un salto nel passato, leggete questo bel racconto, sono sicura che vi conquisterà tanto quanto ha conquistato me. Vi innamorerete di Anna e ci sarà una figura del racconto che odierete da morire, ma non vi dico quale, sta a voi leggere il libro e poi raccontarmi.

xoxo,
Giada

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