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martedì, novembre 29, 2016

RECENSIONE di Lacrime in collisione di Benedetta Cipriano

Buona sera, bloggers e lettori! Sono emozionatissima! "Lacrime in collisione" è un romanzo dolcissimo, delicato e intenso che mi è entrato sotto pelle, non riesco a trovare le parole per descrivervi quanto io abbia amato questo libro. Tuttavia, se mi seguite su Goodreads, sapete quanto questo romanzo mi abbia coinvolta, quanto mi abbia travolta letteralmente e abbia fatto battere forte il mio cuore. 

PREMESSA
Ho scelto di leggere il romanzo d'esordio di Benedetta perché l'ho ricevuto un anno fa e mi sentivo in colpa per non averlo ancora recensito, inoltre ero curiosissima di leggerlo per poter conoscere finalmente Hope e Nate. Dire che l'ho adorato, nelle sue piccole imperfezioni, sarebbe un eufemismo. Io ho amato questo libro. Non è la classica storia d'amore e non è il solito new adult, è un romanzo molto profondo che toccherà il vostro cuore e che, sono sicura, vi emozionerà almeno tanto quanto ha emozionato me. Ah, se l'avete già letto commentate il post e ditemi cosa ne pensate!

TRAMA (da Goodreads)
Hope combatte ogni giorno contro uno stranissimo disturbo ossessivo-compulsivo, nel tentativo di mettere a tacere il dolore causato dalle delusioni passate. Nate è un ex marine, ora istruttore di krav maga, con un ricordo ingombrante che logora la sua anima di giorno in giorno. Eppure quando si incrociano per la prima volta, all’interno di un supermercato deserto, non possono più tornare indietro: Hope, in preda a un attacco di panico, viene soccorsa da un Nate apparso dal nulla. Da allora, occhi negli occhi, non riescono più a fare a meno l’uno dell’altro. Possono due anime perdute ricominciare a lottare insieme? Forse, anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre speranza e possibilità di scelta?

RECENSIONE
Hope Marshall è una ventenne newyorkese che vive a Boston da quando ha deciso di non andare più ad Harvard e da quando il suo fidanzato dell'epoca, Adam, un ragazzo che all'apparenza era il perfetto fidanzato; ad una festa ha deciso di condividerla con uno sconosciuto. A causa di tutto ciò, Hope vive in uno stato d'ansia terribile, la sua vita è punteggiata da episodi di attacchi di panico che lei riesce a placare contando all'indietro i numeri in modo ossessivo. Hope è una ragazza fragile, delicata; una ragazza spenta che cerca disperatamente di tornare a galla, di tornare a vivere la sua vita; ma sembra che i suoi attacchi di panico non facciano altro che riportarla giù nel baratro di dolore in cui da nove mesi vive. 

Vorrei godere di questa solitudine, però la triste realtà è che io non sono mai sola. La mia ossessione mi perseguita, mille parti di me entrano in conflitto, legame indissolubile. Lotto contro esse, cercando di rimettere insieme i pezzi per arrivare alla vera me. Non riesco a gioire, non riesco a piangere. Nella mia mente si affollano parole e numeri, nel mio stomaco si apre un buco nero, sempre pronto a dilatarsi, i polmoni si comprimono, inspiro sperando di riuscire a inglobare più aria possibile.
(Hope Marshall)

In guerra, ho imparato a nascondermi. Sono scattante, veloce, rapido, frenetico. Sono un respiro spezzato, una parola pronunciata a mezza bocca, sono un sentimento inesistente. Un sorriso malinconico, il ricordo di un tramonto impresso nell'ombra. Ebbene sì: il corpo può nascondersi, il cuore no.
(Nate)

Nate è un ex marine, è un soldato che è andato a combattere in Afghanistan insieme al suo migliore amico James per realizzare il loro ideale di combattere per la patria. Ma lì, in Afghanistan, dove lui era solito salvare la vita delle persone, non è riuscito a salvare la vita della persona a lui più cara. Nate da quel momento vive nella convinzione che un suo tocco può distruggere una persona, che non è in grado di salvare le persone e si accolla tutta la colpa della morte di James. E' un uomo che vive con un dolore immenso dentro, che sfoga la sua rabbia per non poter essere più in grado di toccare qualcuno nel krav maga, di cui è istruttore a Boston.

E' a Boston che le vite di Nate e Hope si incroceranno, ed è in un anonimo supermercato che lui la salverà da me stessa, dal suo ossessivo conteggio alla rovescia dei numeri. Ma è anche lì che i due cominceranno a sentirsi davvero bene, perché se qualcuno ci ama, il dolore che portiamo sulle nostre spalle e nel nostro cuore si alleggerisce, diventa più facile da sopportare. Due vite distrutte dal dolore che si incontrano e che sentono, per la prima volta dopo tanto tempo, la felicità e la serenità a portata di mano. Arrivarci però, non sarà semplice. Entrambi hanno un passato doloroso e traumatico alle spalle che condivideranno l'uno con l'altra dopo aver fatto molta fatica.

Ma quegli occhi avrei potuto guardarli all'infinito, perché in quegli occhi ho colto una parte di me. 
(Nate)
Sono un cerchio concentrico disegnato con un dito sull'acqua, sono l'inafferrabile certezza della mia instabilità.
(Hope Marshall)

Conosco bene la cella blindata del dolore dalla quale è difficile uscire, perché quella cella diventa casa tua e abituandoti a quella prigione ti convinci che non ci sia nulla di più giusto, che è meglio vivere il dolore, perché hai armi per affrontarlo, pur sapendo che ti sconfiggerà. 
(Nate)
 Nate e io ci siamo fusi nell'istante in cui si siamo scontrati.(Hope Marshall)

Arrivare alla felicità non sarà un percorso semplice, anzi, sarà irto di ostacoli per entrambi... che temono il sanguinamento delle ferite del loro passato se solo ne parlano, ma con pazienza e amore; riusciranno ad aprirsi a vicenda, sostenendosi e supportandosi. Nate e Hope sono dei personaggi a tutto tondo, si evolvono nel corso del romanzo e è difficile non restare ammaliati dal loro sviluppo di personaggi e poi come coppia, gli sforzi, le sofferenze, i dolori e le lacrime alla fine saranno premiati da un lieto fine degno della loro storia. Ma non vi dirò qual è il loro lieto fine, dovrete arrivare alla fine per leggerlo e credetemi, vi faranno piangere di gioia, una gioia genuina e sincera, e desidererete non aver mai finito il libro solo per leggere ancora di loro, per leggere le loro avventure e le loro disavventure, per vederli crescere e migliorarsi.

Ho deciso di dare a questo romanzo cinque stelle, nonostante dei lievi refusi, perché ho amato il messaggio di rinascita e amore che trasmette, un messaggio che non tutti i romanzi hanno e che questo invece ha, perché il dolore, se condiviso, è più facile da sopportare e insieme, è più facile combattere i propri demoni che tentare di affrontarli da soli. Un messaggio di gioia e speranza che mi ha colpito nel profondo, facendomi adorare ancora di più Nate, Hope e i loro amici. C'è chi dice che l'amore non può guarire tutte le ferite, ma l'amore di sicuro è in grado di farti rinascere di salvarti, quando sei sull'orlo di un baratro e temi di finirci dentro. L'amore può tutto. Basta solo crederci. Grazie Benedetta per questo bellissimo romanzo. Ti ringrazio a nome di tutti i lettori, perché sei una grande scrittrice e questo è un esordio col botto.

Vi saluto con una citazione tratta da questo libro stupendo e vi ricordo di commentare se l'avete già letto:
"(...) Ogni lacrima taciuta stasera di trasforma in parola, ogni parola ci alleggerisce il cuore perché lo scontro non crea disagio. Se due lacrime si imbattono, liberano l'essere dal tormento, svuotano i corpi dal dolore. (...)"
(Hope a Nate)

xoxo,
Giada

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