Qualche settimana fa ho conosciuto Erika Zini, una favolosa mia collega blogger che mi ha proposto di far parte di questo progetto tutto dedicato alle librerie indipendenti dello Stato, con un occhio di riguardo per ogni regione. Mi ha entusiasmato moltissimo, e sono ancora molto gasata perché un progetto che mi ha coinvolto in modo profondo, e che mi ha permesso di conoscere e stringere amicizia con blogger della Provincia di Padova.
Di cosa tratta il progetto?
Lo scopo del progetto è quello di dare voce e spazio a tutti quei librai italiani che hanno visto le loro entrate diminuire vertiginosamente a causa del Covid-19. Purtroppo, il Coronavirus ha condizionato le vite di tutti noi, il lockdown che stiamo vivendo ne è l'esempio più lampante, e con esso non solo abbiamo problematiche a livello psicologico ed economico, ma anche sociale. Dare voce a coloro che sembra siano stati dimenticati dall'ondata del virus, è l'idea di fondo ed è una ideologia che sposo con tutta me stessa. Perché non solo le grandi industrie stanno subendo i contraccolpi degli effetti del lockdown, ma anche l'editoria e le librerie.
Com'è strutturato?
Non posso dirvi molto, ma posso assicurarvi che potrete leggere testimonianze e, spero, molto altro ancora. Darà uno spaccato della nostra società attuale, senza tralasciare il lato umano. Sì, perché ciò che noi blogger vogliamo sottolineare con quest'iniziativa è il lato umano del progetto. Un progetto volto a tutti voi, ma anche a tutti coloro che stanno vivendo con difficoltà questo periodo - siano esse difficoltà economiche o psicologiche. Ci tengo molto a sottolineare l'aspetto umano, perché l'empatia è la nostra arma più grande contro i possibili rigurgiti di odio razziale e xenofobia - impossibile dimenticare quando, in gennaio, tutti gli italiani hanno iniziato a schifare i ristoranti cinesi e a ostracizzare, oltre che picchiare i turisti cinesi, coreani o ancora, giapponesi. Personalmente, questi eventi mi hanno fatto riflettere molto: sono da sempre aperta alle culture diverse dalle mie, da sempre cerco un ponte che permetta a queste culture di trovare posto nel mondo italiano moderno, senza venire fagocitate dall'odio razziale e dall'ostracismo. Questo è ciò che temo di più sin dall'inizio dell'epidemia, se devo essere onesta: il razzismo di ritorno.
Dove potremo leggere le testimonianze?
In tutti i blog aderenti all'iniziativa, nei loro canali social come Facebook, Instagram e molti altri ancora. Utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per far calare i riflettori su queste persone, e il vostro aiuto sarà fondamentale. Le vostre condivisioni, i vostri commenti, saranno fondamentali. Più condividerete l'iniziativa, più potremo dare spazio a tutti loro. Potrete leggere le loro novità editoriali, il piano che avevano strutturato per l'anno e anche i loro consigli librosi.
Si parlerà solo di libri?
Certo, è un evento totalmente dedicato ai libri ciò non toglie che non si possano affrontare argomenti di attualità che sentiamo ogni giorno nei telegiornali. I libri sono un mezzo di comunicazione, ma sono anche un mezzo per diffondere cultura quindi sì, potrete trovare sia consigli librosi che molto altro ancora - perché dare spazio anche ad argomenti correlati ai libri, è il nostro scopo.
Perché hai deciso di farne parte?
Beh, come ho detto sopra, è un'iniziativa lodevole e notevole. Erika è la capofila del progetto, mentre noi ci siamo divise le regioni. Io, insieme alla mia collega Marika stiamo gestendo Padova e le province, e credetemi, c'è un gran lavoro dietro le quinte. Ma è un lavoro che non ci pesa fare, poiché sappiamo che lo stiamo facendo per una buona causa.
Riflessione personale.
Il Coronavirus o Covid-19 è entrato con prepotenza nella mia vita, proprio come nella vostra, togliendomi tutte le attività sociali che ero solita fare. Ma mi sta anche dando molto, perché proprio grazie a questo lockdown sto scoprendo nuovi lati di me che non sapevo di avere. Forse tornerò più tardi a scrivere di quanto penso, o forse prima, so che lo farò che amerò ogni singola parola scritta sul foglio di Word del mio nuovo romanzo. Tuttavia, nel frattempo, sto scoprendo il mio lato imprenditoriale. Ho iniziato a seguire corsi online dedicati al Digital Marketing e al Social Media. Ho iniziato a seguire workshops dedicati al lavoro. Ho iniziato perfino a stendere un piano di Digital Cross Posting, una cosa che mesi fa avrei ritenuto impensabile. Sono in contatto con molti autori esteri e italiani, e insieme discutiamo della situazione sanitaria nazionale. Parlo con gli scrittori americani, raccontando loro come stiamo vivendo il lockdown e come loro stanno vivendo il loro. Sto scrivendo moltissime recensioni, ma mi manca come l'aria scrivere il mio romanzo - credetemi, questa è una delle cose che mi manca di più in assoluto. Pensate, io sono a casa dal 17 febbraio. Tra 10 giorni saranno esattamente 3 mesi che sono a casa, quindi sentire persone che si lamentano perché sono fermi da una settimana mi dà veramente noia. Non è facile per nessuno di noi. Non è facile per niente. Ma qualcosa di buono questo lockdown, questo stop forzato di tutte le attività sociali e lavorative lo sta facendo: ci sta avvicinando di più a noi stessi, costringendoci a guardare dentro di noi e magari affrontare le cose da cui stiamo scappando. Ci sta costringendo a trovare metodi alternativi per fare le cose che amiamo, trovando soluzioni creative e al di fuori della nostra comfort zone. Vi assicuro che io amo la mia comfort zone, sebbene quando si tratti di prendere certe decisioni io mi butti senza pensare. Amavo la mia routine, ma mi sto sforzando di adattarmi a quella nuova. Temo, anzi, ne sono sicura, che quando riprenderò a scrivere e riprenderò le mie normali attività; ormai il lockdown sarà concluso.
Quindi il mio messaggio è questo: non lasciatevi sopraffare dalle sensazioni ed emozioni negative. Ci sono passata anche io le prime due settimane, e non fa altro che acutizzare il vostro negativo stato. Trovare soluzioni alternative per ciò che fate. Siate creativi. A breve comincerò pure i racconti one-shot di una pagina, per non perdere la mano e nel frattempo sto gestendo molte cose. Farò, se siete d'accordo, un post sui corsi digitali gratuiti che ho provato e che vi consiglio, cosa ne dite?
C'è del buono in tutto questo, basta solo guardare le cose da un'altra prospettiva.
COMUNICATO STAMPA UFFICIALE
BLOGGER UNITI PER LE LIBRERIE INDIPENDENTI
Blogger da
tutta Italia si uniscono per sostenere le librerie indipendenti
Una rete informativa formata da oltre 30 blogger, in sole 24 ore
Il 6 aprile in partenza la prima iniziativa
Una rete informativa formata da oltre 30 blogger, in sole 24 ore
Il 6 aprile in partenza la prima iniziativa
Il mondo editoriale e culturale italiano sta vivendo uno dei momenti
più difficili della storia moderna. Il lockdown
sta mettendo in ginocchio alcuni tra i più importanti presidi culturali: le
librerie indipendenti, luoghi di incontro, scambio di idee, rifugio per ogni
stato d’animo. Realtà che rischiano di
subire un crollo da cui è difficile rialzarsi.
Secondo dati di Ali Confcommercio, l’associazione
di categoria dei librari italiani, la chiusura delle librerie dal 23 febbraio
al 25 marzo (la data che consentiva la riapertura stando a un precedente
decreto) provocherà perdite di fatturato
di circa 47 milioni di euro, pari a circa 16,5 milioni di euro di utili
lordi.
In
questo scenario così drammatico, cosa è possibile fare per essere d’aiuto? Chi
può dare un contributo concreto per far sì che le librerie possano continuare
ad esistere?
Questo si è domandata Erika Zini,
giornalista e blogger, che da anni opera in ambito letterario con trasmissioni
su Radio, TV e presentazioni in Librerie e Festival. E la risposta è stata tanto semplice quanto spiazzante: i blogger,
che spesso sono considerati gli outsider del mondo editoriale, sono in realtà
coloro a cui i lettori si affidano maggiormente per sapere tutto sui
libri, sono tanti e sono distribuiti capillarmente nel nostro paese. E se ognuno, nel proprio angolo di web,
potesse parlare delle librerie indipendenti della propria zona, facendole
conoscere e facendo sapere che sono operative anche se non aperte al pubblico?
L’iniziativa è piaciuta così
tanto che in sole 24 ore hanno aderito
oltre 30 blog da 15 regioni d’Italia e sono continuamente in aumento con il solo passaparola.
Questa iniziativa avrà la sua partenza il 6 aprile quando la
più grande rete di blogger italiani si sintonizzerà sulle frequenze delle
librerie indipendenti della propria zona per portarle ai loro lettori.
“Insieme siamo più forti e potremo
superare anche questo momento difficile” sostiene Erika Zini, ideatrice
dell’iniziativa “perché è importante che ognuno di noi dia il proprio contributo perché
nessuno è troppo piccolo per poter cambiare il mondo”.
I blog aderenti all’iniziativa e i loro sostenitori esporranno questo
logo ufficiale per la durata dell’evento.
xoxo,
Giada
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