PREMESSA
I libri salvano. Scriverli o leggerli, salvano. Non posso più portare certe cose nei miei romanzi, perché non posso far andare in terapia i miei personaggi, sebbene io ami alla follia farli soffrire, ma allo stesso tempo far loro amare le persone che amano, anche se gli provoco un botto di casini. Insurgent è arrivato in un momento molto difficile della mia vita, e la storia di Tris mi è stata d'aiuto. Il sequel di Divergent non solo colma le aspettative che avevo/ho avuto nei suoi confronti, ma le supera. Insurgent è un sequel all'altezza del suo predecessore. E, per potenza del range delle emozioni umane mostrate, è di sicuro uno dei romanzi che mi ha colpito di più. Sebbene il finale sia decisamente diverso da quello del film, l'ho apprezzato molto. Anzi, direi ch'è molto più coerente che non quello del film.
TRAMA (DA AMAZON.IT)
Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare. Il secondo romanzo della saga "Divergent". Età di lettura: da 13 anni.RECENSIONE
Wow! Wow! Faccio ancora fatica a trovare le parole per commentare questo sequel, dato che penso di averle già dette tutte nella premessa lol. Ad ogni modo, Insurgent è un degno sequel che rispetta tutte le aspettative del lettore, che ha come punto di riferimento il romanzo precedente, Divergent. I temi trattati qui, sono più forti del precedente. E, oltretutto, ho scoperto che la distopia usata qui fa riferimento agli esperimenti sociali/sociologici. Beh, considerato il contesto non posso che essere d'accordo.
Finalmente il giorno tanto temuto per Tris è arrivato: il giorno del Test Finale, che consiste in una simulazione dove affronterà le sue più grandi paure. Se riuscirà ad agire come una vera Intrepida, depistando le persone che sospettano la sua divergenza, sarà salva. Dovrà fare molta attenzione, però. Il pericolo è sempre dietro l'angolo, e può nascondersi dietro una faccia amica così come una nemica. Dopo averle superate con successo, finalmente Tris può tirare un sospiro di sollievo: ora è un'Intrepida a tutti gli effetti, può vivere in sicurezza. Tuttavia, la sua gioia ha brevissima durata. In un plot twist eccezionale, la notte del Test, tutti i transfazione e gli altri membri degli Intrepidi si risvegliano e cominciano a uccidere tutti gli Abneganti. Perché?
Da sempre, Abneganti ed Eruditi non vanno d'accordo. Gli Abneganti, coloro che sono noti per il loro altruismo e il loro buon cuore, sono l'unica Fazione delle 5 presenti in ciò che resta di una Chicago distopica, a poter salire al governo. Gli Eruditi sono insorti, con l'obiettivo di scalzarli e comandare al posto loro. La loro guida? La crudele Jeanine Matthews, una donna fredda e calcolatrice, che fonda la sua esistenza sulle informazioni e su come può usarle per arrivare ai suoi obiettivi. Se da una parte è comprensibile l'odio degli Eruditi nei confronti degli Abneganti, dall'altra gli Abneganti stanno proteggendo qualcosa di molto importante, che potrebbe cambiare il loro mondo per sempre.
Tris, insieme a Tori, Edward e Christina, si rifugia dai Pacifici. Ma la loro 'pace' ha breve durata, in quanto Peter, l'odioso e furbo Peter, che in questo romanzo mostra tutta la sua vigliaccheria e il suo opportunismo (egli stesso dice a Tris che agisce solo se è in debito con qualcuno o se l'offerta di una parte è migliore dell'altra, e lo porterà in vantaggio rispetto agli altri). Nel suo essere odioso, però, Peter è molto coerente. E' l'unico personaggio a non subire un'evoluzione, a differenza degli altri. Tris, dopo quanto accaduto la notte dei Test, ha una Sindrome Post Traumatica da stress bella grande, ma pensa di agire per il meglio allontanando Tobias da sé. Così come la lealtà verrà messa alla prova, anche il loro amore verrà messo alla prova. Nel sangue. Nella vita. Nella morte. (voglio tranquillizzarvi a tal proposito, dato che questo non è spoiler, era solo una cosa poetica da dire xD)
Veronica Roth ha ammazzato un sacco di gente che mi era piaciuta fin dal primo momento, personaggi buoni e gentili, che avevano a cuore la sicurezza altrui. Non vi dirò chi, ovviamente, per evitare spoiler, solo... siate preparati. Peter, l'unico che vorresti veder morire, non muore. Questo ve lo dico, perché mostra purtroppo come sia la società di oggi: i cattivi, gli ipocriti e i falsi sopravvivono sempre, comunque vadano le cose. E questo, purtroppo, è terribilmente vero.
Vi saluto con una citazione tratta da questo magnifico sequel, che vi consiglio di recuperare al più presto se ancora non l'avete fatto:
"Siamo entrati in guerra con noi stessi, e questo a volte ci tiene vivi... A volte, invece, rischia di annientarci."
(Beatrice Prior, Tris)
xoxo,
Giada
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