PREMESSA
Lo so che non di dovrebbe fare, ma ho visto prima i film e poi ho letto il primo romanzo della saga. A onor del vero, la mia visione dei film tratti dai romanzi è stata del tutto casuale, dato che non mi è sembrata una distopia molto vicina a me. Infatti, dopo averli visti, ho deciso di leggere i libri partendo proprio da questo. Come vi dicevo sopra, ho amato davvero tanto The Maze Runner, la capacità dello scrittore di trattare argomenti di profondità umana enorme e il fatto che, almeno all'inizio, il romanzo mi avesse ricordato Il Signore delle Mosche di... non ricordo quale autore, ma un mostro sacro della letteratura dev'essere, perché ho il ricordo nitido di averne associato la visione a The Society, la serie tv di Netflix. Insomma, mi ha ricordato anche il Signore delle Mosche. Gli ho dato cinque stelline, anche se gliene avrei date molte di più. Ho amato alla follia il romanzo di James Dashner, e oggi vado in biblioteca a prendermi il sequel :)
TRAMA (DA AMAZON.IT)
L’unico modo di sopravvivere è trovare l’uscita…Quando Thomas si risveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore. Il mistero si infittisce quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.
“Il Labirinto è una lettura magnetica, che vi catapulterà in un mondo dai risvolti oscuri e vi catturerà fino alla fine.” Library Journal
RECENSIONE
Sebbene io abbia finito di leggere questo meraviglioso romanzo ieri notte all'una e venti, ci sto ancora pensando. In realtà, credo di non aver smesso di pensarci non solo perché avevo in mente di scrivere la recensione, ma perché è proprio un bel romanzo. La vita di Thomas e dei Radurai vi appassionerà, trascinandovi in un mondo pieno di scoperte, orrore e oscurità.
Ma bando alle ciance, cominciamo dal principio. Thomas si risveglia, senza alcun motivo apparente e senza alcun ricordo della sua vita precedente, in una Scatola. Una volta aperta la Scatola, si trova faccia a faccia con un gruppetto di ragazzi capeggiati dall'arrogante Gally (che, nella mia mente, continuerà sempre ad essere William Potuner, ragazzo dal sopracciglio strano) e dal gentile Newt. Dopo un primo momento di smarrimento totale e una sete di conoscenza tale da spingerlo a rischiare di impazzire definitivamente, si ritrova a vedere gli esiti della Mutazione in Ben. Gli unici che si danno da fare per farlo sentire quantomeno a casa, se casa si può chiamare, sono Chuck e Newt. Alby, dal canto suo, si dimostra un capo arrogante ma autoritario, e in fondo ne giustifico il comportamento perché anche se siamo in una democrazia, alla fine dei giochi è solo una persona a dover comandare e guidare tutto il gruppo. Così come mi era successo nel film, anche nel libro mi sono ritrovata a shippare Newt con Alby e Newt con Thomas, la sexual tension era presente molto più tra loro che non tra Thomas e Teresa lol
Thomas sente il desiderio irrefrenabile di diventare un Velocista, e non capisce cosa o perché senta questo desiderio dentro di lui, sa solo che vuole diventarlo. Così, pur andando contro tutte le regole imposte dall'Adunanza, si lancia nel Labirinto per salvare Alby e Minho. Minho, che trovavo un cucciolo adorabile nel film e che nel libro è ancor più cuccioloso. Grazie a Thomas, Minho non solo riesce a sopravvivere nel Labirinto di notte, cosa che non era mai successa prima di allora, ma riesce anche ad affrontare i Dolenti.
Il linguaggio della Radura mi ha fatto comprendere perché questo sia, in effetti, uno YA e non uno NA o un adult fiction: le parolacce sono tutte modificate in termini innocenti, come Fagio, testa di caspio, sploff (un modo molto visivo per dare a qualcuno della cacchetta) e via dicendo. Tuttavia, per quanto sia in effetti uno YA, per me rientra molto di più nella distopia. In fondo, i nostri protagonisti si ritrovano all'interno di una struttura misteriosa con un Labirinto dentro e devono superare dei Test per riuscire a uscirne sani e salvi - come l'Arena degli Hunger Games e anche come Divergent. Se anni fa l'avessi letto, probabilmente l'avrei definito una copia carbone di entrambi, ma invece, oggi, vi posso dire che non è così. Dashner ha fatto suoi quegli elementi che caratterizzano la distopia e li ha elaborati a modo suo. E, in fondo, è proprio così che a un bravo autore.
Non ho trovato frasi da sottolineare, sebbene il romanzo mi sia piaciuto davvero tantissimo. In ogni caso, ve lo consiglio caldamente e non importa se prima vedete i film, come ho fatto io, oppure prima leggete i libri. E' un meraviglioso romanzo che vi consiglio di leggere.
xoxo,
Giada
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