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giovedì, novembre 17, 2022

RECENSIONE DI AFTER 2 - UN CUORE IN MILLE PEZZI DI ANNA TODD

Buon pomeriggio, fantastics! Finalmente ho recuperato anche il sequel di After, dopo aver già visto il film. Okay, vi confesso che l'ho fatto solo per due motivi: il primo, penso sia ovvio, è quello che riguarda il numero di visualizzazioni. Sono sincera, lo sto facendo anche per questo. Il secondo motivo, è che odio guardare un film senza aver letto prima il libro da cui è tratto. Tuttavia, questa non è stata una hate read, anzi. Mi sono approcciata ad After 2 con tutte le più rosee speranze.

PREMESSA
Correva l'anno 2017, ed era appena uscito After. In concomitanza di questo discutibile NA, è uscito anche My Dilemma is you di Cristina Chiperi. Niente mi aveva preparata alla shitstorm che mi avrebbe travolta con la recensione della Chiperi. Le fan mi hanno attaccato. A differenza di After che, però, a distanza di anni mi continua a portare molte visualizzazioni giornaliere. E po', ero curiosa di vedere com'era il sequel. Dunque voi vi chiederete: perché hai scelto di leggere questo, quando Paper Princess di Erin Watt era simile? Beh, tanto per cominciare anche se Paper Princess era molto discutibile la trama perlomeno proseguiva e aveva un senso. Qui è... la descrizione più calzante è questa: a pure garbage fire. Non penso che ci sia altro modo per descriverlo. Oltre alla paura che mi ha messo leggere certe cose uscire dalla bocca di Hardin. Ma, visto che a breve uscirà il quinto film, mi sembrava giusto leggere anche i sequel. 

TRAMA (DA AMAZON.IT)
Dopo il loro incontro, niente è stato più come prima. Superato un inizio burrascoso, Tessa e Hardin sembravano sulla strada giusta per far funzionare la loro storia. Ma una sorpresa sconvolgente ha rimesso tutto in discussione e ora Tessa è fuori di sé, non sa più che fare. La sua vita prima di Hardin era così semplice e chiara. Ora, dopo di lui, è soltanto... dopo. Chi è davvero Hardin? Il ragazzo dolce e tormentato di cui si è perdutamente innamorata nonostante tutto? O soltanto un bugiardo senza scrupoli? Per lui, Tessa ha messo tutta la sua vita tra parentesi: l'università, gli amici, il rapporto con sua madre, un ragazzo che l'amava sul serio, e forse perfino una promettente carriera nell'editoria. Adesso è arrivato il momento di andare avanti, con o senza di lui. Ma non è così facile, inseguita dal ricordo delle sue braccia, della sua pelle, dei suoi baci… Hardin sa bene di aver commesso un errore, forse il più grande della sua vita, e non ha intenzione di arrendersi senza combattere. Saprà cambiare? Cambiare... per amore? Il 2 settembre uscirà nelle sale italiane, in anteprima rispetto agli USA, il film "After 2" tratto dal secondo romanzo della serie di Anna Todd. Per questa occasione Sperling & Kupfer pubblica un'edizione speciale: con un capitolo extra, un inserto di immagini del film e un poster. Il film tratto da "After" è stato vincitore di un People's Choice Awards e di tre Teen Choice Awards.

RECENSIONE
Voglio cominciare questa recensione facendo una battuta pessima, ovvero che se cercate 'psicopatico' nel dizionario, vi viene fuori la foto di Hardin Scott. Davvero, raga. Dumpster fire è fare un complimento a questo libro. E' perfino peggio del primo - e ho sempre pensato che ce ne volesse, per far diventare il primo il meno peggio di tutta la saga. 

Se c'è una cosa che hanno in comune i libri di questo filone è la struttura seguente: lei vergine e inesperta s'innamora del cattivo ragazzo, il cattivo ragazzo si comporta male e lei da crocerossina pensa solo a salvarlo, litigano e litigano, scopano e litigano. In realtà, questo sequel potrebbe essere riassunto così: Tessa e Hardin litigano, poi fanno sesso, poi litigano di nuovo e fanno sesso selvaggio. Così, per 400 pagine. Un po' mi dispiace per le lettrici americane, che si sono dovute sorbire 600 pagine e passa. 

Ad ogni modo, partiamo dal principio. Tessa non sa se perdonare Hardin per ciò che le ha fatto nel romanzo precedente: mostrare, con orgoglio, il lenzuolo sopra cui lei ha perso la verginità e il preservativo che lui ha usato per fargliela perdere. Vantandosene di fronte ai suoi amici. Perché, dopotutto, la sua verginità era una scommessa. Questa premessa sarebbe anche stata interessante, dopo tutto Cruel Intentions si basa su questa premessa, no? Sto parlando del film con Reese Witherspoon e il biondo figo, che ora è il suo ex marito. Ecco, Tessa è ingenua. Non l'ingenuità bella, quella stupida. Beh, tutto sommato Tessa è altamente stupida in questo romanzo. Fa scelte discutibili, pessime. Hardin, invece, cerca di farsi perdonare. Ma, il suo modo di farsi perdonare non è quello che crederesti. No, lui controlla la vita di Tessa. La taglia fuori dalla sua famiglia e i suoi amici. Dopo il love bombing iniziale, i suoi scatti d'ira frequenti spingono Tessa a rassicurarsi, in continuazione, e pensare una cosa che mi ha fatto venire i brividi:

Non mi farebbe del male, fisicamente. Almeno credo.

Dio, avrei voluto prenderla a schiaffi quando ha pensato questo. Perché, tesoro mio, nel momento in cui inizi a mettere in discussione il fatto che il tuo ragazzo potrebbe metterti le mani addosso - e qui viene spintonata e spinta a terra per tre volte in malo modo - dovresti scappare. Subito. E' una cosa che mi ha fatto arrabbiare tantissimo. Hardin, poi, è una Red Flag vivente. Ma di questo parleremo a breve.

Tessa, per dimostrare che crede nella sua relazione con Hardin e che si 'fida' (non lo fa per davvero, in realtà), decide di sacrificare la sua relazione con sua madre per lui. Facciamo un passo indietro: il rapporto di Tessa con sua madre non era roseo nemmeno nel primo romanzo e anche lei ha un passato tragico alle spalle - questo spiega, almeno in parte, le sue daddy issues. Le stesse che ha Hardin, ma peggiori. Ma il fatto che Hardin spinga Tessa a tagliare i ponti con sua madre e i suoi amici, è una cosa gravissima. Molto grave. 

Pensavate che Hardin fosse migliorato, in questo romanzo? Of course not. Dopo l'ennesimo tira e molla con Tessa, prova a migliorare sé stesso per due giorni. Solo due giorni. Questo sì che è impegnarsi. E Tessa è così stupida da cedere subito, facendo sesso con lui. Governata solo dai suoi ormoni, Tessa è incapace di ragionare lucidamente. Ma torniamo ad Hardin. I suoi scoppi d'ira sono peggiorati tantissimo, in questo romanzo. E' ancor più violento di prima. Si incazza e vuole ammazzare chiunque guardi anche solo Tessa. La segue dovunque, anche ai corsi che non gli interessano, per starle sempre vicino. La segue in macchina. E' uno stalker della malora. E Tessa è così stupida da cedere. Una caratteristica del carattere di Tessa è, senza dubbio, la sua co-dipendenza da Hardin. La cosa peggiore è che lo giustifica sempre. Giustifica ogni sua azione, anche la peggiore. Zed (o forse dovrei chiamarlo Zayn) viene pestato e rischia di morire a causa di uno scoppio d'ira e di gelosia di Hardin, e lei ha anche il coraggio di chiedergli di non sporgere denuncia. Ma siamo matti? No, sul serio. Siamo impazziti?

Hardin vuole controllare Tessa, da cosa si mette a cosa fare. Le dà ordini e la costringe a fare qualsiasi cosa. Si approfitta perfino di lei, all'inizio. Quando lei ubriaca e lui lucido, le dice di fare sesso con lei. Sarà l'ennesima volta che lo dico, ma questo libro è una cosa peggiore dietro l'altra. Forse ciò che odio di più è ciò che Hardin dice più volte a sua madre, e vi riassumo ciò che ha detto qui. Per inciso, Hardin è un personaggio tossico in ogni cosa, non sono riuscita a trovare nessuna caratteristica positiva. Non puoi giustificare un personaggio che dice questo:

Se (Tessa) non sarà mia, non sarà di nessun altro.

Non le permetterò di lasciarmi. 

Tessa è mia. 

Se non sarà mia, non sarà di nessun altro. 


Col senno di poi, ho postato la parte dedicata alla violenza sulle donne nella recensione sbagliata.
Ci andava qui.

Gli abusi verbali. Gli scoppi d'ira. La violenza. Il controllare una persona tramite la paura. Il controllo economico. Il controllo su dove vive (non dimentichiamoci che in questo romanzo Hardin pianta Tessa al freddo ad una festa; e poi le dice di andarsene dal suo appartamento). Il fatto che la madre di Hardin gli dica che gli serviva una persona come Tessa per salvarlo, sottolineando la sindrome da crocerossina di Tessa. Una persona non dovrebbe esser salvata da qualcun altro, per la miseria.

Veniamo a noi alla parte che mi ha irritato più di tutte. Il POV è alternato tra quello di Tessa e quello di Hardin, ma in realtà non c'è nessuna differenza tra i due. Sono esattamente uguali. E il fatto che ogni suo pensiero sia seguito da ':' rende difficile comprendere quale personaggio sia diverso dall'altro. Beh, abbastanza. In fondo, l'unica differenza tra il POV di Tessa e quello di Hardin sono le parolacce.

Vi lascio con questa perla che ho scritto su Goodreads, ieri notte alle due:
Hardin è un chihuahaha impazzito che azzanna (vedi ammazza o uccide, come minaccia sempre) chiunque OSI anche solo guardare la SUA Tessa.

xoxo,
Giada

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