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mercoledì, ottobre 30, 2024

RECENSIONE DE LA CORONA DI OSSA (BLOOD AND ASH #3) DI JENNIFER L. ARMENTROUT

Buona sera, Fantastics! Nonostante io mi sia sentita estremamente stressata negli ultimi 15 giorni - tra la tensione per la visita che decreterà cosa mi faranno nella prossima operazione chirurgica - e il cercare il lavoro e cazzi e mazzi vari, alla fine sono riuscita a finire La Corona di Ossa. Poppy e Casteel, ma anche i Wolven mi hanno accompagnato durante questi 8 giorni - li ho appena contati, giuro! - veramente molto intensi. E dopo il primo della Trilogia del Baztan, direi che ci voleva proprio.

PREMESSA
Ho preso l'abitudine di terminare le saghe che ho lasciato a metà o che ho mollato all'inizio. Questa, in particolare, ci tenevo a leggerla. Perché mi sono sempre rivista molto in Poppy e nel suo modo di fare. E aspetto anche io un momento epifania, come quello che ha avuto lei qui, che mi permetta di liberare tutto il mio grandissimo potenziale. E so che c'è. Voglio usarlo. Ad ogni modo, di questo romanzo ho amato la complessità degli intrighi politici - e ce ne sono davvero tanti, che iniziano secoli prima questa serie - e niente... Preferisco di gran lunga Poppy e Casteel a Layla e Roth (solo loro, perché non ho letto altri romanzi della Armentrout, e solo Onyx non conta quindi valgono solo loro due).

TRAMA (DA GOODREADS.COM)
È STATA...

VITTIMA E SOPRAVVISSUTA

Poppy non avrebbe mai immaginato di innamorarsi del principe Casteel, e men che meno di essere ricambiata con lo stesso trasporto. L’unica cosa che desidera è godersi quella felicità inaspettata, ma il dovere li chiama: devono trovare i rispettivi fratelli prima che sia troppo tardi, e tutto lascia pensare che sarà una missione pericolosa, con conseguenze inimmaginabili.

NEMICA E GUERRIERA
Poppy non desiderava altro che tornare padrona della propria vita. Di certo non aspirava a controllare quella degli altri, eppure ora deve scegliere se rinunciare al suo diritto di nascita o appropriarsi della corona di ossa dorate e diventare la Regina di Carne e Fuoco. Ma quando vengono alla luce gli oscuri peccati e i sanguinosi segreti del regno, una potenza a lungo dimenticata riemerge, più minacciosa che mai, ed è disposta a tutto per impedire che Poppy porti quella corona.

AMANTE E ANIMA GEMELLA
Il pericolo più grande per Atlantia, però, si annida a occidente: la Regina di Sangue e Cenere trama da secoli per realizzare i suoi progetti, e per impedirlo Cas e Poppy dovranno addentrarsi nelle Terre degli dei e risvegliarne il re. Dovranno affrontare segreti terribili, tradimenti devastanti e nemici determinati a distruggere tutto ciò per cui loro hanno lottato, ma soprattutto dovranno decidere fino a che punto sono disposti a spingersi per il loro popolo… e l’uno per l’altra.

E ADESSO DIVENTERÀ REGINA…

RECENSIONE
Ogni volta che finisco un romanzo della Armentrout mi sento gasata come non mai, giuro. E adesso mi sento esattamente così - non solo perché ho il pepe sul mio povero culetto malandato perché voglio proseguire il racconto e guardarmi, allo stesso tempo, due espisodi di One Day - euforica. Quel finale, poi! Quel finale è da dieci e lode, impara dalla Armentrout, Stephanie Meyer!

Ma tornando a noi... Dunque, la storia riprende da dov'era terminata la precedente: Poppy e Casteel stanno vivendo il loro periodo Luna di Miele, dopo il matrimonio: le scene spicy abbondano a volontà - e non me ne lamento, eh! Anzi! - ma, purtroppo, non è destinato a durare a lungo. Ben presto, gli impegni che pendono sul loro capo come la Spada di Damocle saranno più forti del loro desiderio di rimanere l'uno di fianco all'altra, di prendersi cura a vicenda e di amarsi in modo incondizionato. Finalmente Poppy conoscerà Re Valyn e la Regina Eloana, i genitori di Casteel (e di Malik). Poter finalmente approfondire due personaggi così rilevanti è stato davvero bello, ma forse l'aspetto che, come ho detto su Instagram ho apprezzato di più, è stata l'evoluzione di Poppy. La Poppy - che vuol dire papavero in inglese, ndr- del primo romanzo non li avrebbe affrontati senza paura, anzi... li avrebbe temuti. L'evoluzione di Poppy è il fiore all'occhiello di questo romanzo, è ciò che rende questo romanzo unico nel suo genere - e sì, scusa Layla, ma Poppy emana più girl power di te. Casteel è un sottone sotto ogni aspetti, davvero. E lo ammetto, alcune delle frasi sdolcinate che lui usa le ho usate anch'io, nella mia saga fantasy. Quindi, bene? 

La cosa più bella è stato anche il fatto che, da circa metà, ci sia un colpo di scena ad ogni pagina. Ci sono entrate in scena di personaggi che, soltanto fino a quel momento, erano stati solo nominati. E che entrate in scena! Posso dire che Gianna Davenwell e Malik fanno il paio con la Grande Rivelazione della Regina Ileana. Okay, non dirò cos'è. Ma è incredibile. Nemmeno io, che ci azzecco sempre, stavolta ci ho azzeccato. Il fatto è che in questo romanzo nessun personaggio è davvero affidabile, e siccome io ci indovino sempre, stavolta ho cannato alla grande. Va beh, mi rifarò col prossimo romanzo. 

Ora filo sul serio a prenotarmi La Guerra delle Due Regine, because i'm seated. i'm not moving.
i'm not moving until further notice.

Comunque, avrei centinaia di citazioni da postarvi, ma non ho avuto il tempo materiale per farlo. 
Magari, più avanti la metterò. Dev'essere comunque dopo il Ponte del 31/10 e 1-2/11 perché la Biblioteca sarà chiusa durante il Ponte.

xoxo,
Giada

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