WATTPAD STORIES

sabato, agosto 23, 2014

Avatar: The last airbender, serie animata vs film

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi, come ieri d'altronde, non vi parlerò di libri ma di una serie tv che ho amato tantissimo e di un film tratto da questa serie che...Bah, non vi dirò nulla per il momento; ve lo racconterò più avanti in questo post.

LA SERIE ANIMATA
Quando ho cominciato a guardare Avatar: l'ultimo dominatore dell'aria, avevo già visto il film e mi sono maledetta una sacco di volte per non aver fatto l'opposto. Ad ogni modo, l'ho fatto e le cose non posso cambiare. La serie animata  comincia con Katara che si sta allenando col suo dominio dell'acqua insieme al fratello maggiore Sokka nella Tribù dell'Acqua del Sud, i due poi scoprono una bolla di ghiaccio con dentro un ragazzino, cercando di liberarlo ed improvvisamente la sfera dentro cui è racchiusa esplode e i due scoprono che quello che hanno  davanti è l'Avatar. Nella sequenza iniziale, infatti, sentiamo Katara dire: "Water. Earth. Fire. Air. My grandmother used to tell me stories about the old days, a time of peace when the Avatar kept balance between the Water Tribes, Earth Kingdom, Fire Nation, and Air Nomads. But that all changed when the Fire Nation attacked. Only the Avatar mastered all four elements. Only he could stop the ruthless firebenders. But when the world needed him most, he vanished. A hundred years have passed and the Fire Nation is nearing victory in the War. Two years ago, my father and the men of my tribe journeyed to the Earth Kingdom to help fight against the Fire Nation, leaving me and my brother to look after our tribe. Some people believe that the Avatar was never reborn into the Air Nomads, and that the cycle is broken. But I haven't lost hope. I still believe that somehow, the Avatar will return to save the world.", mentre negli episodi successivi lei racconta una versione leggermente diversa: "Water. Earth. Fire. Air. Long ago, the four nations lived together in harmony. Then, everything changed when the Fire Nation attacked. Only the Avatar, master of all four elements, could stop them, but when the world needed him most, he vanished. A hundred years passed and my brother and I discovered the new Avatar, an airbender named Aang. And although his airbending skills are great, he has a lot to learn before he's ready to save anyone. But I believe Aang can save the world." che è quella che i produttori italiani hanno usato come riferimento. Il mondo di Avatar è composto da 4 continenti localizzati a nord, sud, est ed ovest, che rappresentano i 4 elementi: I Nomadi dell'Aria, La Nazione del Fuoco, La tribù dell'acqua (del nord e del sud) e il Regno della Terra. Aang è un bambino di 112 anni e quando viveva nel Tempo dell'Aria del Sud, i monaci gli hanno detto che lui era l'Avatar. Aang non l'ha presa bene e spaventato, è scappato. Aang è un dominatore dell'aria e in quanto Avatar deve essere in grado di dominare tutti gli elementi perché deve liberare i villaggi e le città che sono sotto il controllo della Nazione del Fuoco, controllate da Il Signore del Fuoco Ozai, padre di Zuko e Azula. Il viaggio è lungo e difficile, ma ha tantissimi momenti profondi, in cui scopriamo molte cose di ogni protagonista. Katara ha visto sua madre venire uccisa da un Signore del Fuoco e questo l'ha segnata profondamente. Non sappiamo niente del padre di Katara e Sokka. Azula è la figlia maggiore di Lord Ozai, ed è anche la sua preferita, è una dominatrice del fuoco e proprio il fuoco che può sprigionare è blu, diverso da quello di Zuko che invece è rosso. Vuole conquistare il mondo e fare in modo che tutti siano ai suoi comandi. Zuko invece era un bravo e dolce ragazzino che ha disobbedito al volere del padre intervenendo in un consiglio di guerra che non lo riguardava e che è stato bruciato nella parte superiore del volto dall'uomo al quale aveva fatto il torto: suo padre Ozai. La cosa che Zuko dice sempre ed in continuazione è che lui deve "restore my honor" , insomma lui è deciso a rientrare nelle grazie del padre catturando l'Avatar. Al suo fianco c'è lo zio Iroh (il Generale Iroh), che ha perso un figlio e che riversa tutto l'amore che lui avrebbe dato ad esso su Zuko, è la sua guida e gli piace tantissimo bere il the il compagnia e che ama giocare a Pai-Sho. I protagonisti incontrano anche Toph, ragazzina cieca ricca di buona famiglia, che vive se non erro a Ba Sing Se, con il dominio della Terra. Se Katara è la più brava nel dominio dell'acqua (non dimentichiamo che un'anziana donna le ha insegnato il dominio del sangue, il bloodbending), di sicuro Toph è la più brava nel dominio della terra (e può anche rompere una prigione di metallo perché i dominatori della terra possono anche metal bend), anche Iroh, dominatore del fuoco come Ozai, ha un potere particolare: può dominare i fulmini, o per meglio dire, light bend. Alla fine, dopo tantissimi scontri Zuko e Aang si alleano e Zuko gli insegna il dominio del fuoco. Aang sconfiggerà Il signore del Fuoco Ozai, ma non lo ucciderà perché va contro i suoi principi: gli toglierà il suo dominio affinché eviti di fare del male alla gente e gli permetterà di vivere. Sokka ha avuto svariate storie d'amore durante la serie: da Yue, la ragazza della Tribù dell'Acqua del Nord, che a causa della Luna Rossa durante la quale i dominatori del fuoco erano più forti e quelli dell'acqua più deboli, è stata uccisa e il suo spirito è tornato alla Luna - per mano dell'Ammiraglio Zhao. In seguito anche Toph Beigong s'innamorerà di Sokka, ma lui starà già insieme a Suki, una Guerriera Kyoshi. Aang s'innamora di Katara, ma non viene ricambiato inizialmente, soltanto quando Aang verrà colpito quasi a morte sulla schiena da Azula (la Principessa) e prima del combattimento contro Lord Ozai riceverà un bacio da Katara, che a quanto pare ricambia i suoi sentimenti. La vita sentimentale di Zuko è leggermente diversa, non ha mai avuto molti amici a causa del disonore che ha arrecato alla famiglia, ma da quando decide di catturare l'Avatar conosce Mai, amica di sua sorella Azula, insieme a Ty Lee, l'acrobata del circo che può bloccare i domini. Zuko avrà una lunga storia d'amore con Mai. Aang è vegetariano, non mangia carne ed è un pacifista convinto; per lui non è necessario combattere se c'è il modo di evitare di farlo (ndr).
La Gaang


Lo stato di Avatar di Aang nella scena finale, dove Aang mostra tutta la sua potenza è una cosa fantastica! Non ha niente a che fare con lo Stato d'Avatar del Film. Il Mondo degli Spiriti qui è davvero molto evocativo e suggestivo. Grandissimi anche i personaggi (animali) di Momo e Appa (il bisone volante), che sono parte integrante della storia e agiscono come veri e propri personaggi. Katara imparerà anche a guarire con l'acqua.

La serie è divisa in 4 libri:

  1. Libro 1°: Acqua
  2. Libro 2°: Terra
  3. Libro 3°: Fuoco
IL FILM
Cover del film
Il film è totalmente diverso dalla serie, perché cerca di comprimere tre stagioni in due ore. Raccontare tutta la serie animata in un post di questo blog è molto complicato per me, perché essa è ricca di personaggi minori che hanno un impatto maggiore o minore sulla serie, perciò figuratevi cercare di far stare tutti questi personaggi in un film! Per quanti belli fossero gli effetti speciali, non lo considero all'altezza della serie tv. Non mi ha trasmesso gli stessi messaggi e le stesse emozioni che essa mi dava, inoltre non fa presagire, che Aang e Katara staranno insieme, si sposeranno e avranno figli. E' molto limitata. I personaggi non corrispondono affatto a quelli della serie, non solo a livello fisico ma anche caratteriale. 

IL MIO CONSIGLIO
Guardatevi la serie animata, poi il film e ditemi cosa ne pensate. Secondo me la serie è decisamente molto meglio del film. Avatar: the last airbender (it: l'ultimo dominatore dell'aria) mi ha insegnato tantissimo e ho fatto tesoro degli insegnamenti che mi ha trasmesso, se volete ve ne elenco alcuni. 
  • Le persone cattive verranno punite e verrà impedito loro di far del male a degli innocenti.  
  • Il bene vince sempre sul male (nella realtà non è sempre così, ma in questo caso lo è ed è un messaggio bellissimo).
  • Sugli amici puoi sempre contare (non dimenticate la grande amicizia della Gaang, che è durata anche 70 anni dopo, attraverso i figli dei personaggi minori e principali)
  • L'amicizia e l'amore possono trasformare una persona ferita nel profondo e desiderosa di vendetta in un ottimo alleato (quando Zuko si unisce alla Gaang per insegnare ad Aang il dominio del fuoco ed aiutarlo a sconfiggere suo padre).

LE SHIP
Finalmente sono arrivata all'argomento che tanto aspettavo di toccare: le ship (ovvero le coppie che i fan fanno tra i personaggi che loro amano). 

Zutara
ZUTARA (ZUKO+KATARA)
Io bramo ardentemente questa coppia, sarei stata felicissima se loro due si fossero messi insieme davvero nella serie, e anche se Aang adesso è nell'Altro Mondo, non credo che Katara lo tradirebbe mai con Zuko, dato che lui è diventato suo amico ed insieme hanno riunito i territori (70 anni dopo su "The Legend of Korra", Tenzin dice così). Se ci sono Zutariani qui su internet, cliccate +1!  









TOKKA (TOPH+ SOKKA)
Tokka
Toph è sicuramente una tosta e il suo carattere sarebbe la controparte del simpatico e buffone Sokka. Ho visto delle bellissime immagini di loro due che si baciano e Dio, come starebbero bene insieme!









KATAANG (KATARA+ AANG)
Kataang
Kataang è una canon ship (come le precedenti che ho fatto), ma non rappresenta un mio sogno o un mio desiderio, è semplicemente ciò che è accaduto nella serie: Katara ed Aang sono cresciuti, si sono fidanzati, si sono sposati ed hanno avuto tre figli: Tenzin, Bumi e Kya. Per quanto bella sia questa coppia, io sono a tutti gli effetti una Zutara shipper.



Zumai
ZUMAI (ZUKO+MAI)
Questa coppia (che non so se esista davvero nel fandom) è composta da Zuko e Mai, fidanzati dalla relazione travagliata durante Avatar-the last airbender

ZUTY (ZUKO+TY LEE)
Penso che Ty Lee e Zuko sarebbero stati una bella coppia; ma non penso avrebbero avuto molti argomenti di cui parlare insieme.

AZULAANG (AZULA+AANG)
Non oso neanche immaginare questa ship. Aang e Azula non starebbero per niente bene insieme, ho messo questa coppia perché è parte dell'elenco che sto completando.

AZUKKA (AZULA+TOKKA)
Azukka
Non penso che Sokka starebbe bene insieme ad un ragazza perfida come Azula, se pensavo che Aang non ci stesse bene, Sokka ci sta ancora peggio.
Sukka

SUKKA (SUKI+SOKKA)
Awwww! Che coppia fantastica! Stanno benissimo insieme!

YUKKA (YUE+SOKKA)
Anche questa ship è bellissima, purtroppo non avrà futuro perché sia nel film che nella serie, Yue si trasforma nella Luna, con grande dispiacere (e dolore) di Sokka.

TOPHAANG (TOPH+AANG)
Forse Toph ed Aang starebbero bene insieme, lui verrebbe schernito continuamente da lei (Twinkle Toes, lo chiama continuamente Toph in inglese), ma non so quanto durerebbe la loro relazione. Certo però è che sarebbe bello se si mettessero insieme - anche perché se fosse così, Zuko e Katara starebbero insieme.

Credo di aver finito per oggi, ma ulteriori aggiornamenti su Avata- the last airbender e The Legend of Korra verranno postati in seguito. Grazie per l'attenzione, vi lascio con una citazione tratta proprio da Avatar: 
"Jong Jong: Vai via.
Aang: Maestro, ho bisogno di imparare il dominio del fuoco
Jong Jong: Solo un folle cerca la propria distruzione.
Aang: Io sono l'Avatar: è il mio destino.
Jong Jong: Destino? Cosa ne sa un ragazzo del destino? Se un pesce vive la sua intera esistenza in questo fiume, conosce forse il destino del fiume? No; sa solo che scorre continuamente fuori dal suo controllo. Può seguirne il corso, ma non può vederne la fine... non può immaginarsi l'oceano.
Aang: D'accordo, ma... è dovere dell'Avatar essere padrone di tutte le discipline del dominio.
Jong Jong: Per essere padrone delle discipline del dominio devi conoscere la disciplina stessa. Ma tu non sei interessato a questo, quindi non nutro alcun interesse per te. Ora vattene.
Aang: La prego, devo imparare; potrebbe essere la mia unica opportunità.
Jong Jong: Sei sordo? Come posso insegnarti se ti rifiuti di ascoltare! Prima di imparare il dominio del fuoco, devi imparare quelli dell'acqua e della terra. L'acqua è fresca e lenitiva, la terra è solida e stabile, ma il fuoco... il fuoco è vivo! ...respira, cresce! Senza il dominatore una roccia non si lancia; il fuoco invece si propaga e distrugge tutto ciò che incontra, se non si ha la capacità di controllarlo. È questo il tuo destino: tu non sei pronto! Sei troppo debole!"

Giada

venerdì, agosto 22, 2014

Angelize 2: mille domande e mille ipotesi

Buona sera, lettori! E' da un paio di giorni che non faccio altro che pensare ad Angelize, lo sapete, io lo considero davvero un buon libro, anzi, un ottimo libro, molto coinvolgente e scorrevole e per questo, sapendo che Aislinn sta editando Angelize 2, volevo esporvi le mie teorie e le mie ipotesi sui possibili sviluppi della seconda parte del romanzo. Per rispetto verso all'autrice, i nomi di alcuni personaggi saranno asterizzati **** in modo da lasciarvi il piacere di leggere questo libro senza fastidiosi spoiler.


I MEZZI ANGELI
HANIEL
La mia grande domanda è: tornerà nel suo corpo? Riuscirò a "vedere" com'è Haniel? Sì, avete capito bene, "vedere", perché le descrizioni di Aislinn sono molto dettagliate ed evocative. La mia fantasia ha corso velocemente quando Rafael descriveva il corpo di Haniel e sinceramente sono molto curiosa di sapere com'è, ma già il fatto che all'inizio di Angelize lui dica che gli mancava qualcosa di grosso mi ha fatto presagire che fosse un gran figo. Il suo atteggiamento è una cosa che amo moltissimo, però penso che nel secondo libro lui sarà un po' meno pazzo perché la morte di ***** l'avrà segnato profondamente; sono convinta anche che lui farà anche lo stronzo con gli altri mezzi angeli per nascondere i suoi veri sentimenti. Lui resterà il leader dei mezzi angeli e acquisirà più consapevolezza del suo ruolo, perché la guerra non è finita... Un nuovo nemico sta arrivando e, se avete letto il libro dovreste sapere che personaggio compare alla fine e che cosa fa. Io penso che sia lui il nuovo nemico. Spero davvero che **** torni in vita perché mi piacerebbe vederlo felice insieme ad Haniel, ***** è il suo opposto, ma in qualche modo lo completa. Io sono una persona molto aperta, sono a favore degli omosessuali perciò sarei felice di vedere la loro relazione svilupparsi definitivamente in questo romanzo. Dio, sarei stra felice! Sono una shippatrice folle di questa coppia!

HESEDIEL
Tornerà Hesediel (Christian) insieme ad Elena oppure Elena si costruirà un'altra vita lontana da lui? Dopo lo scontro finale Hesediel, secondo me, conoscerà un'altra ragazza che gli farà battere forte il cuore e in qualche modo supererà la sua rottura con Elena. E soprattutto, cosa farà Hesediel dopo quello scontro? Io sinceramente non mi sono ancora fatta un'idea precisa, perché sono possibili moltissime cose: dalla delusione per non aver fatto fuori lui il capo degli Arcangeli alla decisione di allontanarsi dal gruppo dei mezzi angeli, e forse, durante questo allontanamento incontrare la Dea che gli spiegherà cosa deve fare - quest'ultima opzione però è meno possibile perché alla Dea non importa molto cosa fanno i mezzi angeli, a lei basta solo che vivano e portino avanti il suo caos.

RAFAEL
Oh my Gosh! Lui e Haniel sono i miei personaggi preferiti! Non posso dire molto su questo personaggio, altrimenti spoilero tutto, perciò vi dico solo: tornerà **** in vita? E se tornerà, cosa succederà? Basta, non posso dire nient'altro. Mi dispiace lettori, ma sono off-limits per quanto riguarda questo personaggio.

ALTRI PERSONAGGI
LUCIFERO
In una scena finale del libro lo si vede fare una cosa inusuale, diciamo così, che mi fa presagire che qualcosa di brutto accadrà nel prossimo libro e sarà lui a provocare tutto ciò. Forse una guerra con la Dea, forse una guerra contro gli stessi mezzi angeli oppure una guerra contro Dio. Anche qui le possibilità sono tante, se non tantissime, perciò le mie opzioni si sono ristrette a quelle tre.

LA DEA
Cambierà atteggiamento la Dea nei confronti delle persone alle quali ha donato una seconda chance? Si dimostrerà più preoccupata per la loro vita? Diventerà un personaggio totalmente attivo ostacolando o aiutando i personaggi nel loro cammino? Chissà se avrò mai queste risposte, sono così curiosa di leggere il seguito!

Grazie a tutti dell'attenzione! Commentate nel blog e nella pagina facebook, così vediamo cosa pensate delle mie ipotesi e cos'avete pensato voi dopo aver finito di leggere Angelize.

Vi lascio con questa citazione, tratta proprio da Angelize: "Ma lì non si trattava di ideali o giustizia, di soluzioni o compromessi: solo di sopravvivere." (Hesediel).

Giada

mercoledì, agosto 20, 2014

Chiacchierando con l'autore #3: Aislinn

Eccomi di nuovo qui, lettori! Vi ricordate la rubrica settimanale "Chiacchierando con l'autore" che avevo sospeso (e che rimarrà sospesa fino a quando non avrò più tempo), perciò vi presento l'intervista ad Aislinn, autrice di Angelize, una scrittrice misteriosa e interessante.


G: Benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, Aislinn! Ti va di presentarti brevemente?

A: Salve, mi chiamo Aislinn e ho un problema: scrivo. Ciò comporta, almeno per me, non-poi-così-vaghi disturbi di personalità (quando qualche rompiscatole ti secca e tu hai la tentazione di rispondere come farebbe il tuo personaggio più sboccato, ma sai che non puoi, se non vuoi guai), un sacco di momenti socialmente imbarazzanti (del tipo, la gente ti parla, la tua mente vaga inseguendo un dialogo o una scena che hai in sospeso, e alla fine non sai nemmeno che cosa gli altri ti stessero dicendo. E, quando si accorgono che sei distratta e ti chiedono cos'hai, puoi rispondere «Stavo pensando a come potremmo barricarci se in questo momento scoppiasse un'epidemia zombie»), picchi di disperazione («Ohmmieiddèi fa tutto schifo!») e altri di esaltazione incontrollata...

A parte questo, ho anche un lavoro più o meno normale, anche se la definizione è lunga (consulenteredattricetraduttriceditor). E cerco di riempire la mia vita con le cose più belle che posso: ascolto musica, seguo serie tv, cerco di viaggiare quando posso, canto a squarciagola, mi diverto e soprattutto sto con le persone che amo e gli amici.


G: Cosa significa Aislinn?

A: In gaelico «sogno, visione». L'ho scelto quando ho iniziato a bazzicare internet perché mi sembrava adatto a quello che volevo fare: raccontare storie, inseguire il sogno della scrittura. E lo considero ancora il nome giusto per me, per entrambe le sue accezioni. Tradizionalmente, darsi un nome è un atto di magia e le parole hanno molto potere. Il cognome l'ho ereditato, il nome me lo hanno imposto, ma Aislinn l'ho scelto io...


G: Il fantasy è composto da tanti sotto generi, qual è il tuo preferito?

A: Senza dubbio l'urban fantasy, che poi è anche quello che preferisco scrivere, anche se ho in mente un paio di storie di altro tipo per il futuro. Amo scoprire il magico e l'inaspettato negli angoli della città, nei posti che ciascuno di noi vede ogni giorno e magari considera banali e grigi. Dona alla scrittura del fantastico una verosimiglianza e una possibilità di immedesimarsi nei personaggi straordinarie.

E poi, imbattersi nel soprannaturale nella propria città può spaventare, ma per me è paradossalmente anche rassicurante: ehi, la vita non è solo casermoni tutti uguali e asfalto. E se tutti quei mostri in cui credevamo da bambini esistono davvero... che cos'altro scopriremo domani?


G: Cosa pensi del fantasy moderno?

A: Che è ricco, molto più di quello che si vede in Italia, dove purtroppo molti ottimi libri non arrivano e quindi può accedervi solo chi legge abitualmente anche in inglese. Nascono continuamente nuove storie capaci di lasciare a bocca aperta e ben scritte, basta non fossilizzarsi su quelle più standardizzate e osare un po'. All'estero c'è più spazio per le sperimentazioni, per quello che va oltre la categoria da «vetrina», e spesso c'è anche più preparazione, più professionalità. In Italia la lotta è molto, molto più difficile e troppo spesso non ci si smuove dall'immagine del fantasy come prodotto per bambini/adolescenti, quindi diventa difficile scrivere opere con temi, scene e situazioni adulte o controverse. Ma ehi, non è un buon motivo per gettare la spada e arrendersi.


G: Quali sono i tuoi libri preferiti?

A: Ho cinque libri sacri che mi porto dietro da quando ero bambina o adolescente, e che mi hanno in momenti diversi influenzato e colpito tantissimo: Peter Pan di Barrie, Dracula di Stoker, Il Signore degli Anelli di Tolkien, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen e L'importanza di chiamarsi Ernesto di Wilde. A questi, aggiungi altri libri per me ugualmente sacri: It e L'ombra dello scorpione di King, World War Z di Max Brooks, Buona Apocalisse a tutti! di Gaiman e Pratchett, La storia infinita di Ende. Questa decina di libri ha influenzato e modellato il mio modo di scrivere e di concepire le storie più di qualsiasi altro libro, credo, oltre, spesso, a cambiare anche me stessa come persona e a «contagiarmi» con decise manie (vedi Dracula, da cui è iniziata la mia passione per i vampiri – pre-Twilight – e per i saggi e il folklore sugli stessi).


G: Quali sono quelli che non sopporti?


A: Quelli in cui la trama è solo una scusa per le scene di sesso, tanto più che in genere più che essere eccitanti risultano solo ridicole. E sia chiaro, non ho nulla contro le buone scene di sesso, né da lettrice né da autrice; qui mi riferisco a romanzi che non hanno nient'altro che quelle. E poi non sopporto quelli costruiti a tavolino («Ehi, va di moda quello, buttiamoci a pesce!»): per esempio, nulla contro i vampiri, come ho detto sopra, ma non se il libro è scritto solo per rincorrere lo stile Twilight; nulla contro i distopici, ma non se non sono altro che un inseguimento del successo di Hunger games, eccetera. Un libro può essere splendido indipendentemente dal genere cui appartiene, ma per riuscirci, io credo, deve essere anche sincero, oltre che ben scritto e ben costruito. E poi non sopporto quelli con protagoniste Mary Sue e protagonisti ridicoli maschi alfa che nella vita reale si meriterebbero solo sberle.


G: Qual è il tuo scrittore preferito?

A: Difficile dirne uno solo. Direi gli autori dei romanzi che ho elencato prima, aggiungendo anche i nostri Luca Tarenzi e Francesco Dimitri.


G: Qual è il tuo genere letterario preferito?

A: Leggo di tutto, più o meno, ma in generale direi tutti quelli con elementi fantastici: urban fantasy in particolare, ma anche gli altri tipi di fantasy e l'horror.


G: I tuoi genitori ti sostenevano nella tua passione?

A: Mia madre mi ha sempre sostenuto a prescindere, qualsiasi cosa volessi fare. Anche se lei ancora si chiede perché non scriva più fantasy classico, visto che ama Tolkien... Mio padre pure mi sostiene in ogni modo possibile. Sto ancora tentando di capire cosa pensino quando poi leggono quello che scrivo... Spero non sia un «dove ho sbagliato?»!


G: Con quale racconto o romanzo hai esordito?

A: Con una saga fantasy classica (appunto) che non ho mai finito di pubblicare (anche se l'ho scritta interamente). E, come spesso capita quando gli autori parlano delle loro prime opere, era piena di difetti di ogni tipo: anche se mostrava già alcuni temi che mi stanno a cuore, adesso la riscriverei completamente. D'altronde, si impara continuando a scrivere... Poi ho pubblicato diversi racconti su varie antologie, quasi tutti urban fantasy – a volte più ironici, a volte più drammatici – finché sono approdata a Fabbri con Angelize, che sta uscendo in due parti, e un altro romanzo ancora top secret.


G: Come sviluppi i romanzi? Crei delle scalette dove scrivi cosa devi scrivere capitolo per capitolo oppure utilizzi un altro metodo?

A: In genere parto da un'idea di base, uno spunto, su cui poi medito finché germoglia, si collega ad altre idee, altre suggestioni, altre possibilità. Quando ho finalmente tre elementi fondamentali – l'idea di partenza, appunto, almeno un personaggio che sento «vivo», e un finale verso cui tendere – inizio a scrivere. Preparo scalette parziali, perché più o meno so cosa deve accadere per alcuni capitoli, ma soprattutto seguo i personaggi: sono loro, con il carattere che hanno, i pregi, i difetti, gli obiettivi, a determinare cosa succede, con le loro scelte e idee. Io li metto nei guai e loro devono tirarsene fuori, insomma... Questo significa che il finale o i punti chiave della trama che avevo immaginato possono mutare, che possono saltare fuori imprevisti, personaggi nuovi o eventi che non avevo in mente all'inizio, e quindi, conclusa la prima stesura, serve un bel lavoro di risistemazione, riscrittura, riordino. Decisamente non sono capace né di preparare scalette complete in anticipo né di indovinare prima quanto sarà lungo un romanzo, se non a linee mooolto grandi, perché le idee migliori me le forniscono i personaggi durante la vicenda, spesso stupendomi.


G: Solitamente ascolti musica per scrivere?

A: Di solito, se non ascolto musica vuol dire che sto dormendo – e a volte la ascolto pure mentre dormo! Assolutamente sì, ascolto musica sia durante le stesure sia durante le revisioni sia quando sto meditando sulla trama. Mi aiuta a creare l'atmosfera, proprio come la colonna sonora di un film, e infatti in genere ogni romanzo ha una sua «playlist» che accompagna la trama; e mi aiuta anche ad allontanare il resto del mondo. A volte scrivendo ascolto proprio la playlist collegata al romanzo su cui sto lavorando, a volte altro, quello che mi ispira al momento.


G: Che tipo di musica, in particolare?

A: Soprattutto metal in tutte le sue forme e rock (per esempio Blind Guardian, Amorphis, Within Temptation, 30 Seconds To Mars, Three Days Grace, Moonspell...) più altri ascolti occasionali (da Caparezza al pagan folk degli Omnia, da Amanda Palmer a Bjork eccetera).


G: Preferisci il cartaceo o l’ebook?

A: Leggo entrambi senza problema: l'importante è il contenuto, non il mezzo. In generale, per lavoro leggo soprattutto ebook e pdf, perché sono più comodi, mentre, quando scelgo un libro perché mi interessa molto e per mio piacere personale, tendo a comprarlo in versione cartacea, amo i miei scaffali stracolmi.



G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.

A: Siamo tutti in un rigagnolo, ma alcuni di noi guardano le stelle, Oscar Wilde. Se invece ne preferite una sulla scrittura... La mia preferita è di John Gardner: The true novelist is the one who doesn't quit.

A me fa venire in mente un'altra citazione, detta da non mi ricordo chi (shame on me!): "A volte un vincitore è solamente un sognatore che non si è arreso". Sono felice di aver fatto quest'intervista, ero felice di aver fatto anche le altre perché ogni autore emergente merita il suo spazio e merita l'attenzione dei lettori, ed in particolar modo Aislinn. Aislinn è una scrittrice promettente ed è ciò che vorrei essere io: una scrittrice, ma lasciamo perdere me e parliamo di lei. Sapete che ho letto il suo libro e l'ho amato tantissimo, perciò vi chiedo di aiutarmi nella mia "campagna" su Twitter: #Angelize2 #TeamHaniel #Thecountdownbegins. Inoltre, io ed Aislinn abbiamo molte cose in comune, specialmente la passione per "Il Signore degli Anelli", che come sapete è la mia trilogia preferita in assoluto.


Giada

To-read list di (fine) agosto

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Purtroppo sono molto presa dallo studio per gli ultimi tre esami che mi mancano per concludere un esame da 9 crediti di lingua inglese, ma magari fosse solo la preparazione per quell'esame ad angustiarmi! Sì, perché ho programmato un esame di letteratura inglese 2 a febbraio (l'esame è su William Shakespeare, Christopher Marlowe, Philip Sidney, Thomas More e John Milton) e devo buttare giù un bel po' di appunti per poterci riuscire, e soltanto dopo che l'avrà fatto potrò leggere tranquillamente.

Oggi vi presento la mia to-read list, ovvero i libri che voglio leggere e che devo farlo, perché sono nel pieno della Reading Challenge di Goodreads:

  1. Jodi Picoult, La custode di mia sorella
  2. James Joyce, Ulisse
  3. James Joyce, Gente di Dublino
  4. George R.R. Martin, Il trono di spade
  5. Wilbur Smith (per me è un autore che ho appena scoperto e che desidero ardentemente leggere, so che è molto famoso e per fortuna nella biblioteca del mio paese ci sono i suoi libri)
  6. Jane Austen, Catherine
  7. Jane Austen, Northanger Abbey
  8. Eoin Colfer, Artemis Fowl
  9. Harper Lee, Il buio oltre la siepe
  10. Alice Sebold, Amabili resti
  11. Isaac Marion, Warm bodies
  12. Marcel Proust, La ricerca del tempo perduto
Credevo che sarebbero stati molti di più, ma ora mi rendo conto che non lo sono. Vorrei non essere così stressata da letteratura inglese 2, ma sono cose che devo fare. Spero di riuscire a calmarmi e di riprendere a leggere libri, visto che non riesco a scrivere. 

Vi lascio con una citazione che a mio avviso è bellissima: "Lavoriamo continuamente per dare forma alla nostra vita, ma copiando nostro malgrado, come un disegno, i lineamenti della persona che siamo e non di quella che ci piacerebbe essere."
(Marcel Proust)

Giada

domenica, agosto 17, 2014

La battaglia delle saghe

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi non vi proporrò una recensione o un commento su un determinato classico della letteratura, ma vi chiederò di votare la vostra saga preferita, la saga che riceverà meno voti verrà eliminata e si continuerà così fino a quando non verrà proclamata "la saga più amata di tutti i tempi". Per poter riuscire in questo gioco, dovete partecipare e commentare sia qui sul blog che sulla pagina facebook "Fantasticando sui libri". Siete pronti? Bene, cominciamo!

1. LA SAGA DI HARRY POTTER, J.K. ROWLING

2. LE CRONACHE DI NARNIA, C.S. LEWIS


3. THE TWILIGHT SAGA, STEPHENIE MEYER


4. THE VAMPIRE DIARIES SAGA, LISA JANE SMITH


5. THE SHADOWHUNTERS SAGA, CASSANDRA CLARE


6. THE MARKED SAGA (HOUSE OF NIGHT SERIES)


Niente citazione come saluto, soltanto un "May the force be with you"! Coraggio, votate!

Giada

giovedì, agosto 14, 2014

RECENSIONE di L'apprendista delle Fiandre, Dorothy Dunnett

Buona sera, bloggers e lettori! Oggi recensirò un libro che, devo dire la verità, mi è piaciuto molto: "L'apprendista delle Fiandre" di Dorothy Dunnett, un'affermata scrittrice scozzese che scrive romanzi storici. Premetto che avrei voluto godermelo di più questo libro, ma a causa di un esame incombente e della bellezza di questo libro, sono riuscita a finirlo molto prima del previsto; il che è una belle cosa.

Copertina scozzese del libro
PREMESSA
Se avete amato i libri di Ken Follett e Jeanne Kalogridis, non potrete non amare Dorothy Dunnett. Il suo stile ricco di dettagli ti catapulta direttamente in un'altra epoca, la ricchezza emotiva dei personaggi è una caratteristica affatto trascurabile in uno scrittore e soprattutto, la capacità di descrivere benissimo tutto ciò che riguarda un'epoca passata e piena di complicazioni politiche per me la fanno promuovere a pieni voti. Ripeto, se amate i romanzi storici, dovete leggere questo libro.

TRAMA (dalla copertina del libro)
Vagabondo, avventuriero, mercante ricco e potente: la prodigiosa carriera di Niccolò ha inizio. Uno straordinario affresco storico, un romanzo indimenticabile.

Copertina italiana del libro
Fiandre 1459. E' iniziata un'epoca d'oro in Europa. Le industrie e i commerci fioriscono, e Bruges, che ospita imprese di tutte le bandiere, è un caleidoscopio di gente d'ogni risma: nobili e borghesi, mercanti e mercenari, artigiani e spie. Sono tempi propizi per i giovani decisi a far fortuna e Claes - o Nicolas, o Niccolò: ogni nome segna una tappa del suo destino - , apprendista tintore di oscuri natali, è uno di loro. Il giovane si mescola all'umanità sulla quale vuole emergere, gareggiando in astuzia con i mercanti e in spregiudicatezza con i mercenari e le spie. Dalla sua ha la bellezza, l'intelligenza, il potere di toccare il cuore delle donne e soprattutto, il fuoco inestinguibile dell'ambizione di primeggiare in un mondo che gli si offre come un frutto maturo.

RECENSIONE
Non racconterò tutta la storia, in quanto essa è molto lunga e molto complicata. Vi basti solo sapere che il protagonista di questo romanzo è Claes van der Poele (o per meglio dire Saint Pol) e che è un bastardo, un figlio illegittimo delle seconda moglie di suo padre, morta in seguito alla sua nascita. Claes è stato "preso in affidamento" dagli zii Cornelis e Marianne de Charetty, dei mercanti che possiedono una tintoria di tessuti che però è piena di debiti, i quali sono venuti alla luce dopo la morte di madame de Charetty. Claes è un diciannovenne ed è il servo degli Charetty, dove lavora come apprendista tintore, combina molti disastri e spesso ne paga le conseguenze ricevendo molte legnate sulla schiena dal danneggiato di turno; è anche molto sveglio e questo si scoprirà man a mano che si legge il libro. La sua storia personale s'intreccia con i grandi della storia e grazie ai segreti di cui verrà a conoscenza, arricchirà la compagnia Charetty. Da subito notiamo la sua antipatia nei confronti di Simon di Kilmirren, lo scozzese che è venuto ad abitare a Bruges ed è in compagnia della signorina Katelina van Borselen, ricca ragazza ancora da sposare. Se Katelina non si sposerà, sarà costretta ad andare in convento, e dato che non lo vuole andarci, è costretta a scegliere tra i pretendenti che sua madre ha selezionato per lei, e tra questi c'è proprio Simon di Kilmirren. Una serie di disavventure fanno sì che Simon voglia uccidere Claes, il quale per poco non muore veramente rinchiuso in una botte sulla chiatta che li trasporta il giorno della festa di Carnevale. Anche il padre di Claes, Jordan de Riberarc vuole liberarsi di lui, e lo aggredisce nell'ufficio di madame de Charetty sfregiandogli il volto con il suo prezioso e pesante anello. In seguito, Claes si da' da fare per espandere l'impresa de Charetty, avviando un impresa di crediti e dando il suo contributo nella guerra in Italia contro il re Ferrante. Nello stesso tempo, c'è La Guerra delle Due Rose in Inghilterra tra i due Enrico. Finirà con la morte di re Giacomo. Conosciamo anche la famiglia di Claes, ovvero Nicolas: Jaak ed Esota de Fleury. Penso vi basti sapere che alla fine lui viene assoldato da Angelo Tani per andare a combattere in Turchia ed avere il controllo del mercato della seta. E che si è sposato con la madre di Felix, per ottenere il titolo di borghese e per riuscire ad amministrare al meglio l'azienda. E che Felix voleva giostrare all'Orso Bianco (il nome olandese per me è in questo momento difficile da ricordare) e che alla fine giostrerà dopo la guerra negli Abruzzi, vincerà e verrà ucciso da una balestra nemica. E che Claes ha avuto una relazione sessuale con Katelina van Borselen, la quale, rimasta incinta di lui, ha dovuto sposare un uomo ricco (Simon di Kilmirren) e di fargli credere che il figlio è suo. E che Jordan de Riberac è suo nonno e che Simon di Kilmirren è suo padre.

Mi ha un po' confuso i diversi nomi con i quali i personaggi si rivolgono a Claes, e ad un certo punto mi è sembrato quasi che questo ragazzo fosse schizofrenico, in realtà non lo è perché i diversi nomi con i quali viene chiamato non solo altro che una delle molte sfaccettature della sua personalità. Claes è il tanghero che combina i guai che Julius, il notaio, deve sempre sistemare. Nicolas è il mercante, l'amministratore e l'uomo d'affari. Niccolò è la versione italiana di Nicolas, il nome che gli viene dato quando egli si reca dai Medici a Firenze e per i quali lavora. Ah, dimenticavo. Nicolas lavora anche come corriere di dispacci e quindi è sempre al corrente di tantissimi segreti e si fa pagare tantissimo per questo.

Vi lascio con una citazione di questo libro, che consiglio vivamente a tutti: "Presto avrebbe raggiunto più di quello che ci si poteva immaginare" (Julius pensando a Nicolas). 

Giada

mercoledì, agosto 13, 2014

I 100 libri da leggere secondo la BBC

Buon pomeriggio, lettori! Oggi vi propongo una lista di libri che girava da tempo su facebook, contenente i libri da leggere secondo la BBC. Prima di dirvi quali di essi ho letto, eccola.
  1. Orgoglio e pregiudizio, Jane Austen
  2. Il signore degli Anelli, J.R.R. Tolkien
  3. Il profeta, Kahlil Gibran
  4. Harry Potter, J.K. Rowling
  5. Se questo è un uomo, Primo Levi
  6. La Bibbia
  7. Cime Tempestose, Emily Bronte
  8. 1984, George Orwell
  9. I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni
  10. La Divina Commedia, Dante Alighieri
  11. Piccole donne, Louisa May Alcott
  12. Lessico famigliare, Natalia Ginzburg
  13. Comma 22, Joseph Heller
  14. L'opera completa di Shakespeare
  15. Il giardino dei Finzi-Contini, Giorgio Bassano
  16. Lo Hobbit, J.R.R. Tolkien
  17. Il nome della Rosa, Umberto Eco
  18. Il Gattopardo, Tommasi di Lampedusa
  19. Il processo, Franz Kafka
  20. Le affinità elettive, Goethe
  21. Via col vento, Margaret Mitchell
  22. Il grande Gatsby, F. Scott Fitzgerald
  23. Bleak House, Charles Dickens
  24. Guerra e Pace, Lev Tolstoj
  25. Guida galattica per Austostoppisti, Douglas Adams
  26. Brideshead revisited, Evelyn Waugh
  27. Delitto e Castigo, Fëdor Dostoevskij
  28. Odissea, Omero
  29. Alice nel Paese delle Meraviglise, Lewis Carroll
  30. L'insostenibile leggerezza dell'essere, Milan Kundera
  31. Anna Karenina, Lev Tolstoj
  32. David Copperfield, Charles Dickens
  33. Le Cronanche di Narnia, C.S. Lewis
  34. Emma, Jane Austen
  35. Cuore, Edmondo de Amicis
  36. La coscienza di Zeno, Italo Svevo
  37. Il cacciatore di aquiloni, Khaled Hosseini
  38. Il mandolino del capitano Corelli, Louis de Berniere
  39. Memorie di una Geisha, Arthur Golden
  40. Winnie the Pooh, A.A. Milne
  41. La fattoria degli animali, George Orwell
  42. Il codice da Vinci, Dan Brown
  43. Cent'anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquéz
  44. Il barone rampante, Italo Calvino
  45. Gli indifferenti, Alberto Moravia
  46. Memorie di Adriano, Marguerite Yourcernar 
  47. I Malavoglia, Giovanni Verga
  48. Il fu Mattia Pascal, Luigi Pirandello
  49. Il signore delle mosche, William Golding
  50. Cristo si è fermato ad Eboli, Primo Levi
  51. Vita di Pi, Yann Martel
  52. Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway
  53. Don Chisciotte della Mancia, Cervantes
  54. Il dolori del giovane Werther, Goethe
  55. Le avventure di Pinocchio, Carlo Collodi
  56. L'ombra del vento, Carlos Luis Zafon
  57. Siddharta, Herman Hesse
  58. Il mondo nuovo, Aldous Huxley
  59. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Mark Haddon
  60. L'amore ai tempi del colore, Gabriel Garcia Marquéz
  61. Uomini e topi, John Steinbeck
  62. Lolita, Vladimir Nabokov
  63. Il commissario Maigret, George Simenon
  64. Amabili resti, Alice Sebold
  65. Il conte di Montecristo, Alexandre Dumas
  66. Sulla Strada, Jack Kerouac
  67. La luna e i falò, Cesare Pavese
  68. Il diario di Bridget Jones, Helen Fielding
  69. I figli della mezzanotte, Salman Rushdie
  70. Moby Dick, Herman Melville
  71. Oliver Twist, Charles Dickens
  72. Dracula, Bram Stoker
  73. Tre uomini in barca, Jerome K. Jerome
  74. Notes from a small island, Bill Bryson
  75. Ulisse, James Joyce
  76. I Buddenbrook, Thomas Mann
  77. Il buio oltre la siepe, Harper Lee
  78. Germinale, Emile Zola
  79. La fiera delle vanità, William Thackeray
  80. Possession, A.S. Byatt
  81. A Christmas Carol, Charles Dickens
  82. Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde
  83. Il colore viola, Alice Walker
  84. Quel che resta del giorno, Kazou Ishiguro
  85. Madame Bovary, Gustave Flaubert
  86. A fine balance, Rohinton Mistry
  87. Charlotte's Web, E.B. White
  88. Il rosso e il nero, Stendhal
  89. Le avventure di Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle
  90. The faraway tree collection, Enid Blyton
  91. Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry
  92. Cuore di tenebra, Joseph Conrad
  93. The wasp factory, Iain Banks
  94. Niente di nuovo sul fronte occidentale, Remarque
  95. Un uomo, Oriana Fallaci
  96. Il giovane Holden, Salinger
  97. I tre moschettieri, Alexandre Dumas
  98. Amleto, William Shakespeare
  99. La fabbrica di cioccolato, Rohal Dahl
  100. I miserabili, Victor Hugo 
Io ho letto una decina di libri, ma ve li dirò solamente se commenterete questo post. E voi? Quanti libri avete letto? Qual è il vostro libro preferito? Che libri avreste tolto da questa lista e qual invece, avreste aggiunto?

Vi lascio con una citazione di Herman Hesse: "Vale per l'amore ciò che vale per l'arte: chi sa amare soltanto l'immenso è più povero e meschino di chi sa entusiasmarsi per il minimo." (da Expressionismus in der Dichtung – L'espressionismo nella poesia)

Giada

giovedì, agosto 07, 2014

RECENSIONE di La lettrice di tarocchi, Jeanne Kalogridis

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Il libro che oggi recensirò è, come da titolo, "La lettrice di tarocchi" di Jeanne Kalogridis, un'autrice americana nata in Florida nel 1954 che ha compiuto gli studi di letteratura russa e di linguistica. Nei suoi romanzi ricostruisce con gusto moderno l'Italia del Rinascimento, dando vita a personaggi femminili forti e passionali e ad intrecci avvincenti. Ha pubblicato, ottenendo lo stesso grande successo:"Alla corte dei Borgia", "l'Enigma della Gioconda" e "La regina maledetta".
Copertina italiana
Copertina americana


PREMESSA
All'inizio non sapevo come rapportarmi a questo libro, sono una grande fan di Ken Follet ed in genere sono i suoi di romanzi storici che leggo, perciò è stato strano leggere qualcosa di questo genere che fosse scritto da un altro autore. Penso che dovrò abituarmi a questo fatto: ci sono tanti altri scrittori di romanzi storici bravi tanto quanto lui che meritano attenzione e Jeanne Kalogridis è una di questi.

TRAMA (dalla copertina)
Caterina Sforza, figlia del duca di Milano Galeazzo Maria Sfroza e di Lucrezia Landriani, fu tra le donne più coraggiose del Rinascimento italiano. La sua affascinante vicenda personale e politica è raccontata in questo romanzo dalla voce della sua dama di compagnia, Dea, esperta lettrice di tarocchi. Mentre Dea cerca nelle sue carte il nome dell'assisino del marito di Caterina, lei sfida le convenzioni sociali in nome della passione e combatte contro chi le ha tolto il marito. Caterina non ha intenzione di fermarsi fino alla vendetta finale e fino a che non riuscirà a scoprire quali trame la temibile famiglia dei Borgia stia mettendo in atto per scalzarla dal suo potente trono...

RECENSIONE
Caterina Sforza è sicuramente il mio personaggio preferito, durante tutta la lettura ho amato il suo coraggio, la sua testardaggine e la sua temerarietà e per questo mi sono documentata sulla sua vita, per cercare di cogliere meglio la distinzione tra ciò che era reale e ciò che era fittizio nel libro. Caterina è stata la contessa di Imola e Forlì, è stata moglie di Girolamo Riario e reggente del primogenito Ottaviano. Le sue avventure amorose mi hanno fatto pensare molto a cosa era costretta a fare una donna per mantenere il proprio potere nelle regioni conquistate quando queste erano minacciate da invasori "stranieri", chiamiamoli così, visto che nel 1400 l'Italia era divisa in piccole Signorie governate dalle famiglie più potenti del luogo. Caterina era la figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e Lucreazia Landriani, ma questo non le aveva mai impedito di reclamare ciò che era suo ed in quanto Sforza, di combattere fino alla morte per ottenere ciò che voleva. Si è sposata poco più che quattordicenne con Girolamo Riario, ma l'uomo non soddisfava le sue necessità fisiche perciò decise di iniziare una relazione con un francese che lavorava all'ambasciata francese a Milano e che era amico di Rodrigo Borgia. Caterina aveva altre due sorelle e dei fratelli: Carlo, Chiara e Alessandro, tutti avuti da Lucrezia. La moglie di Galeazzo si chiamava Bona e in questo romanzo, ha accudito una bambina orfana chiamandola Almadea, conosciuta semplicemente come "Dea". Il padre di Caterina era un uomo lascivo che violentava le giovani ragazze nel palazzo di famiglia e non di degnava nemmeno di nascondersi da un'altra parte, la moglie Bona era costretta a far finta di niente perché se avesse protestato di sicuro sarebbe stata picchiata dal marito. Dea ha un grande potere: riesce a cogliere i segni dei tarocchi dappertutto e inconsciamente, sa cosa accadrà, ha delle vere e proprie visioni che le appaiono davanti agli occhi come un film. Dea non è cosciente del suo potere fino a quando non conosce Matteo, di cui si innamora e che la sposa. Il loro matrimonio non verrà mai consumato perché Matteo è suo fratello, o per meglio dire, il fratello che non sapeva di avere - lei era un'altra figlia illegittima di Galeazzo Maria Sforza e quindi sorellastra di Caterina. Il duca viene assassinato in chiesa il giorno di Natale e questo sconvolgerà per sempre la vita della giovane Caterina, che difficilmente supererà il trauma della morte violenta del padre. La giovane Caterina dà sfogo ai suoi piaceri carnali ed il marito comincia a sospettare che lui la tradisca con il francese, lei ammette che il francese l'aveva baciata ma fa la gnorri fingendo di non aver mai fatto sesso con l'altro uomo - d'altronde suo marito credeva che il francese si fosse limitato ad un bacio, non poteva sospettare che i due fossero andati così tanto oltre. Purtroppo il francese viene assassinato e così anche il marito di Dea, che non si darà pace fino a quando non scoprirà chi l'ha ucciso. Matteo conosceva un rito per invocare un angelo, un rito che comprendeva il dire "parole barbare" e il compiere un cerchio immaginario per proteggere le persone che si amavano e disegnare al suo interno una stella a cinque punte. Caterina inizia una relazione sessuale con Rodrigo Borgia, uno spagnolo, come ho detto prima lascivo, dissoluto e libertino che si dava al piacere senza alcun freno. Il motivo della sua relazione è si può trovare nel suo scopo di trovarsi degli alleati. Quando Borgia sale al trono papale, Caterina è furiosa ma è decisa a combatterlo. Borgia ha avuto numerosi figli illegittimi da altrettante avventure, ma in particolare ha avuto molti figli da Vannozza, meglio conosciuta come Giovanna Cattanei. Caterina era molto legata a Papa Sisto IV, in quanto parente del marito. Seguono poi le avventure personali di Dea, che conosce lo scrivano Luca di cui si innamora e con cui (finalmente) fa sesso.
Ci tengo a ricordarvi un episodio che mi ha molto colpito, un episodio che si rifà ad una leggenda su di lei: quando Caterina affrontava l'assedio nella Rocca di Ravaldino, disse, a coloro che minacciavano di uccidere i suoi figli: "Fatelo se volete - impiccateli pure davanti a me - e sollevandosi le gonne con le mani e mostrando il pube- qui ho quanto basta per farne altri" ecco, questo è l'episodio che più mi ha colpita in assoluto. Naturalmente Caterina ha fatto molti figli e si è sposata molte volte, l'ultima delle quali con Giovanni de' Medici, dal quale ha avuto Ludovico de' Medici, che verrà ricordato come Giovanni dalle Bande. Non posso dirvi altro, vi ho già raccontato troppo.

Jeanne Kalogridis descrive le scene molto dettagliatamente, i personaggi acquisiscono una forza espressiva tale da sembrare reali, proprio come le scene di sesso che vi sono ivi raccontate. In questo posso dire che è molto diversa da Ken Follet ed è un punto a suo favore, per quanto bravo, Ken Follet non sa descrivere allo stesso modo (ma resta comunque il mio autore preferito in assoluto).

Se volete leggere un bel romanzo storico, ve lo consiglio vivamente. E se non siete pratici del genere, cominciate con Ken Follet e poi passate a lei, scommetto che vi piacerà da matti.

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro.
"Fa paura vedere persone ignoranti e superstiziose sedute nelle sale del governo." (Giovanni de' Medici a Caterina Sforza)

Giada