WATTPAD STORIES

sabato, dicembre 13, 2014

Chiacchierando con l'autore #9: Alice Gerini

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera è una grande sera dove vi posterò tantissime novità :) Una di queste è l'intervista che ho fatto alla scrittrice Alice Gerini che troverete qui sotto. Vi auguro una buona lettura e una buona permanenza nel blog ^----^

G: Ciao Alice, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
A: Ciao e grazie per avermi dato questa opportunità! Mi chiamo Alice Gerini, sono una ragazza di 24 anni di Senigallia (provincia di Ancona, nelle Marche) e ho la passione della lettura e scrittura da quando sono molto piccola. Per un paio di anni ho studiato Lingue e Letterature Straniere a Pisa per poi tornare nella “madre patria” dove risiedo ancora. Sono una ragazza un po' come tutte le altre, amo ascoltare musica (che considero come la maggiore fonte di ispirazione), stare in famiglia e uscire con gli amici...ma quando mi rinchiudo nel mio studio a scrivere allora non esisto più per nessuno se non per i miei personaggi.

G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
A: Ottima domanda! I miei scrittori preferiti sono Licia Troisi e Stephen King, i miei libri preferiti sono tre: “Cime Tempestose” di Emily Brontë, “Blaze” di Stephen King e “Il giovane Holden” di J.D.Salinger. Tre generi molto differenti tra loro, ma ho trovato queste letture a dir poco affascinanti, sono quei libri che divori pagina dopo pagina perdendo il senso del tempo.

G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
A: Anche qui sono per due generi differenti dato che amo il fantasy e l'horror (Licia Troisi e Stephen King, appunto) Sono cresciuta con Tolkien e King quindi sin da piccola ho avuto la passione per questi due favolosi generi.

G: Raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura.
A: Sin da quando ero molto piccola. Avevo cinque o sei anni quando un amico di mio padre riportò a me e mia sorella un diario segreto, di quelli carinissimi con il lucchetto tipici da bambine, insomma a differenza delle altre mie coetanee non scrivevo i miei segreti ma delle storielle vere e proprie nate dal nulla! Sempre da piccola, al frequentare delle scuole elementari, la maestra ci lesse il Piccolo Principe e da lì scoprii di avere una grandissima immaginazione! A 17 anni la mia vita ha subito un cambiamento purtroppo in peggio e da quel giorno decisi che lo scrivere sarebbe diventato il mio lavoro. Quando la realtà ti fa troppo schifo cerchi una maniera per fuggire e la mia è stata la scrittura! Diciamo che ho sempre avuto questa passione ma negli anni è maturata.

G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
A: Assolutamente si, sin da piccola che oggi. I miei genitori e mia sorella hanno sempre sostenuto per ogni decisione presa e sono sicura che se non fosse stato per il loro supporto oggi non sarei qui a provare a realizzare il mio sogno. Si può dire che sono i miei primi sostenitori e i miei primi fan! Credo che l'appoggio dei genitori (e fortunatamente nel mio caso di tutta la mia famiglia) sia fondamentale per chiunque di noi sia per la realizzazione di un sogno che per una qualsiasi scelta. Spero di essere come loro un giorno.

G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
A: Il primo romanzo che ho scritto si intitola “Non devo sognare” e nacque con una specie di scommessa fatta con un amico molto importante, lo stesso che poi lo ha revisionato e corretto. Anche a te devo tantissimo (lo sai come sai chi sei!) “Non voglio sognare” ha una trama semplice, la bellezza sta nei contenuti, eccovelo in breve: La famiglia di Stacy sì è trasferita in una cittadina della Carolina del Nord. La sfavillante New York è sempre più un ricordo e la nuova realtà ha il colore livido e ottenebrato da una perenne e grigia foschia. La casa è stata vissuta da una famiglia la cui figlia, una bambina di soli dieci anni, venne improvvisamente rapita ed uccisa. Fra quelle ostili pareti Stacy inizia ad evocare incubi notturni che si traducono, al risveglio, in atroci fatti di sangue. La sua esistenza si trasforma in una ossessione e, tra deliranti allucinazioni e terrificante raltà, i morti si vendicano trascinando negli abissi anime innocenti.

G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
A: Il mio ultimo libro, nonché sequel di “Non voglio sognare”, si intitola “Il ragazzo che parlava con le pareti”, una trama leggermente più complessa con personaggi vecchi e nuovi che si intrecciano. Eccovi la trama, cercherò di essere il più concisa possibile: Nonostante il look trasandato, la matita nera sugli occhi e la passione per la musica punk, Sidney è un ragazzo gentile, buono, fedele alla sua compagna di vita Lilith e amico su cui poter fare affidamento. Ha un potere molto particolare: riesce a parlare con i morti poggiando la mano destra su qualsiasi parete. Sarà questo suo potere a far tornare in vita George, alter ego malvagio, violento e spietato che cercherà in ogni modo di prendere possesso del corpo di Sidney. Disperati e impotenti, gli amici di Sidney e la fidanzata si rivolgono all'avvocato Matthew Starling, l'unico che, stando alla sua fama, potrebbe riportare Sidney alla normalità. Per Matt questo sarà uno dei casi più complicati della sua carriera soprattutto quando George si metterà in contatto con Emily, uno spirito che Matt era convinto di essere riuscito a domare ma che in realtà stava solo progettando la fine della sua vendetta...Insomma, come ho accennato prima tratta del duello tra il bene e il male, tra ragione e follia, odio e amore, Sidney contro George, Matt e Jeff contro Emily...Parecchio intrecciato ma con un finale che conclude la duologia!

G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
A: Preferisco i romanzi, tutto lo studio che c'è dietro ma anche la struttura dei diversi personaggi, tutta via per non perdere l'allenamento scrivo anche fanfiction in modo particolare sulla serie di Batman di cui vado matta!

G: Meglio ebook o cartaceo?
A: Ottima domanda. Sono un'amante del cartaceo, eppure mi rendo conto che l'ebook è molto comodo, non solo per via del fatto che occupa meno spazio, ma anche e soprattutto per noi esordienti. In ebook i testi costano meno e quindi è più facile che un lettore venga attratto dagli esordienti che, essendo tali, mettono in vendita il loro testo a prezzo modesto.

G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
A: Innanzi tutto ringrazio coloro che hanno avuto voglia e tempo di leggere questa intervista, vi lascio con una delle citazioni più belle tratte da “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, detta da un insegnante al protagonista durante un suo momento di difficoltà psicologica: “Scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante. Molti, moltissimi uomini si sono sentiti moralmente e spiritualmente turbati come te adesso. Per fortuna, alcuni hanno messo nero su bianco quei loro turbamenti. Imparerai da loro… se vuoi. Proprio come un giorno, se tu avrai qualcosa da dare, altri impareranno da te. È una bella intesa di reciprocità. E non è istruzione. È storia. È poesia.” 

Lettori, vi invito a comprare i suoi libri a leggerli, e poi commentarli qui nel blog oppure nella mia pagina Facebook. Mi piace molto la citazione che ha scelto Alice, perché mi ritrovo molto nelle sue parole, in quanto chiunque ha passato un momento difficile nella propria vita, la l'importante è esprimere ciò che si sente e imparare dalle cose che ti turbano - insomma, ho un altro libro da mettere in lista! J.D. Salinger sarà il prossimo che leggerò - ma per un po' di tempo, tra la preparazione agli esami ed eventi letterari in corso, per il momento mi dedicherò solo agli autori italiani.

Giada

Nessun commento:

Posta un commento