Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera è una grande sera dove vi posterò tantissime novità :) Una di queste è l'intervista che ho fatto alla scrittrice Alice Gerini che troverete qui sotto. Vi auguro una buona lettura e una buona permanenza nel blog ^----^
G: Ciao
Alice, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di
presentarti brevemente?
A: Ciao
e grazie per avermi dato questa opportunità! Mi chiamo Alice Gerini,
sono una ragazza di 24 anni di Senigallia (provincia di Ancona, nelle
Marche) e ho la passione della lettura e scrittura da quando sono
molto piccola. Per un paio di anni ho studiato Lingue e Letterature
Straniere a Pisa per poi tornare nella “madre patria” dove
risiedo ancora. Sono una ragazza un po' come tutte le altre, amo
ascoltare musica (che considero come la maggiore fonte di
ispirazione), stare in famiglia e uscire con gli amici...ma quando mi
rinchiudo nel mio studio a scrivere allora non esisto più per
nessuno se non per i miei personaggi.
G: Quali
sono i tuoi libri preferiti?
A: Ottima
domanda! I miei scrittori preferiti sono Licia Troisi e Stephen
King, i miei libri preferiti sono tre: “Cime Tempestose” di
Emily Brontë,
“Blaze” di Stephen King e “Il giovane Holden” di
J.D.Salinger. Tre generi molto differenti tra loro, ma ho trovato
queste letture a dir poco affascinanti, sono quei libri che divori
pagina dopo pagina perdendo il senso del tempo.
G: Qual
è il tuo genere di libri preferito?
A: Anche
qui sono per due generi differenti dato che amo il fantasy e l'horror
(Licia Troisi e Stephen King, appunto) Sono cresciuta con Tolkien e
King quindi sin da piccola ho avuto la passione per questi due
favolosi generi.
G: Raccontaci
com’è nata la tua passione per la scrittura.
A: Sin
da quando ero molto piccola. Avevo cinque o sei anni quando un amico
di mio padre riportò a me e mia sorella un diario segreto, di quelli
carinissimi con il lucchetto tipici da bambine, insomma a differenza
delle altre mie coetanee non scrivevo i miei segreti ma delle
storielle vere e proprie nate dal nulla! Sempre da piccola, al
frequentare delle scuole elementari, la maestra ci lesse il Piccolo
Principe e da lì scoprii di avere una grandissima immaginazione! A
17 anni la mia vita ha subito un cambiamento purtroppo in peggio e da
quel giorno decisi che lo scrivere sarebbe diventato il mio lavoro.
Quando la realtà ti fa troppo schifo cerchi una maniera per fuggire
e la mia è stata la scrittura! Diciamo che ho sempre avuto questa
passione ma negli anni è maturata.
G: I
tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
A: Assolutamente
si, sin da piccola che oggi. I miei genitori e mia sorella hanno
sempre sostenuto per ogni decisione presa e sono sicura che se non
fosse stato per il loro supporto oggi non sarei qui a provare a
realizzare il mio sogno. Si può dire che sono i miei primi
sostenitori e i miei primi fan! Credo che l'appoggio dei genitori (e
fortunatamente nel mio caso di tutta la mia famiglia) sia
fondamentale per chiunque di noi sia per la realizzazione di un
sogno che per una qualsiasi scelta. Spero di essere come loro un
giorno.
G: Qual
è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di
raccontarcelo?
A: Il
primo romanzo che ho scritto si intitola “Non devo sognare” e
nacque con una specie di scommessa fatta con un amico molto
importante, lo stesso che poi lo ha revisionato e corretto. Anche a
te devo tantissimo (lo sai come sai chi sei!) “Non voglio sognare”
ha una trama semplice, la bellezza sta nei contenuti, eccovelo in
breve: La
famiglia di Stacy sì è trasferita in una cittadina della Carolina
del Nord. La sfavillante New York è sempre più un ricordo e la
nuova realtà ha il colore livido e ottenebrato da una perenne e
grigia foschia. La casa è stata vissuta da una famiglia la cui
figlia, una bambina di soli dieci anni, venne improvvisamente rapita
ed uccisa. Fra quelle ostili pareti Stacy inizia ad evocare incubi
notturni che si traducono, al risveglio, in atroci fatti di sangue.
La sua esistenza si trasforma in una ossessione e, tra deliranti
allucinazioni e terrificante raltà, i morti si vendicano trascinando
negli abissi anime innocenti.
G: Come
si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
A: Il
mio ultimo libro, nonché sequel di “Non voglio sognare”, si
intitola “Il ragazzo che parlava con le pareti”, una trama
leggermente più complessa con personaggi vecchi e nuovi che si
intrecciano. Eccovi la trama, cercherò di essere il più concisa
possibile: Nonostante
il look trasandato, la matita nera sugli occhi e la passione per la
musica punk, Sidney è un ragazzo gentile, buono, fedele alla sua
compagna di vita Lilith e amico su cui poter fare affidamento. Ha un
potere molto particolare: riesce a parlare con i morti poggiando la
mano destra su qualsiasi parete. Sarà questo suo potere a far
tornare in vita George, alter ego malvagio, violento e spietato che
cercherà in ogni modo di prendere possesso del corpo di Sidney.
Disperati e impotenti, gli amici di Sidney e la fidanzata si
rivolgono all'avvocato Matthew Starling, l'unico che, stando alla
sua fama, potrebbe riportare Sidney alla normalità. Per Matt questo
sarà uno dei casi più complicati della sua carriera soprattutto
quando George si metterà in contatto con Emily, uno spirito che
Matt era convinto di essere riuscito a domare ma che in realtà
stava solo progettando la fine della sua vendetta...Insomma,
come ho accennato prima tratta del duello tra il bene e il male, tra
ragione e follia, odio e amore, Sidney contro George, Matt e Jeff
contro Emily...Parecchio intrecciato ma con un finale che conclude
la duologia!
G: Preferisci
scrivere romanzi oppure racconti brevi?
A: Preferisco
i romanzi, tutto lo studio che c'è dietro ma anche la struttura dei
diversi personaggi, tutta via per non perdere l'allenamento scrivo
anche fanfiction in modo particolare sulla serie di Batman di cui
vado matta!
G: Meglio
ebook o cartaceo?
A: Ottima
domanda. Sono un'amante del cartaceo, eppure mi rendo conto che
l'ebook è molto comodo, non solo per via del fatto che occupa meno
spazio, ma anche e soprattutto per noi esordienti. In ebook i testi
costano meno e quindi è più facile che un lettore venga attratto
dagli esordienti che, essendo tali, mettono in vendita il loro testo
a prezzo modesto.
G: Saluta
i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
A: Innanzi
tutto ringrazio coloro che hanno avuto voglia e tempo di leggere
questa intervista, vi lascio con una delle citazioni più belle
tratte da “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, detta da un
insegnante al protagonista durante un suo momento di difficoltà
psicologica: “Scoprirai di non essere il primo che il comportamento
degli uomini abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei
affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento
e di stimolante.
Molti, moltissimi uomini si sono sentiti moralmente e spiritualmente
turbati come te adesso. Per fortuna, alcuni hanno messo nero su
bianco quei loro turbamenti. Imparerai da loro… se vuoi. Proprio
come un giorno, se tu avrai qualcosa da dare, altri impareranno da
te. È una bella intesa di reciprocità. E non è istruzione. È
storia. È poesia.”
Lettori, vi invito a comprare i suoi libri a leggerli, e poi commentarli qui nel blog oppure nella mia pagina Facebook. Mi piace molto la citazione che ha scelto Alice, perché mi ritrovo molto nelle sue parole, in quanto chiunque ha passato un momento difficile nella propria vita, la l'importante è esprimere ciò che si sente e imparare dalle cose che ti turbano - insomma, ho un altro libro da mettere in lista! J.D. Salinger sarà il prossimo che leggerò - ma per un po' di tempo, tra la preparazione agli esami ed eventi letterari in corso, per il momento mi dedicherò solo agli autori italiani.
Giada
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