PREMESSA
Se avete letto il mio post su Instagram, saprete che io shippavo Achille e Patroclo già dalle medie. C'è sempre stata una chimica immensa tra loro. Una chimica che era puro fuego in ogni loro gesto, sia innocente che sexy. La loro amicizia e poi il loro amore, ripercorrono il canto che tutti abbiamo studiato, prima o poi, nella nostra carriera accademica: Cantami o diva l'ira del Pelide Achille. Beh, raga. Ho AMATO. Ho AMATO alla follia questo romanzo. Già da ora, dalla premessa, ve lo consiglio. Ed è una cosa che succede raramente, questa.
TRAMA (DA AMAZON.IT)
Dimenticate Troia, gli scenari di guerra, i duelli, il sangue, la morte. Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, prima amici, poi amanti e infine anche compagni d'armi – due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride.RECENSIONE
Wow! Wow! Wow! Okay, credo che sia la mia seconda recensione che comincia così, ma cavolo gente, è davvero wow! Dovrei finire di fare il cambio di stagione, ma non posso esimermi dallo scrivere questa recensione - non solo perché stasera comincio, finalmente, un'altra serie che rimando da anni. Sì, lo sapete già QUALE serie. ACOTAR. La mitica e sexy ACOTAR.
Patroclo Menezio è un ragazzino di nove anni, quando lo conosciamo a inizio romanzo. Un ragazzino magrolino, senza nessuna qualità particolare che lo faccia spiccare rispetto agli altri. Un ragazzino comune. Figlio di una donna con evidenti ritardi mentali, viene spesso deriso nella sua stessa terra dai suoi coetanei. Viene sempre bullizzato. Un giorno, non sopportando più le prese in giro del bullo di turno, lo uccide. Il padre, in tutta risposta, lo esilia Ftia. A Ftia, conosce Achille. Il figlio della dea Teti e del padre, eroe di cui non ricordo il nome adesso, ma che è molto valoroso e molto cosciente della sua umanità. Achille e Patroclo diventano amici, mentre il padre di lui spinge affinché si trovi un compagno. Conoscendo l'usanza della Grecia antica, non ero stupita di questo. L'omosessualità era socialmente accettata, e già allora non c'erano i problemi che ci sono adesso per chi fa coming out. Ma ciò ch'era iniziato come un rito di passaggio verso l'età adulta, ovvero i quindici/sedici anni, diventa altro.
Il modo in cui il loro rapporto si evolve, è qualcosa di magnifico. Il libro, raccontato dal POV solo di Patroclo, permette finalmente di dare voce a quell'amante devoto come l'ho sempre considerato. Quell'uomo che ama talmente tanto il suo compagno, che è disposto a spacciarsi per lui pur di accontentare sia l'esercito greco che la sua divina madre. Teti odia Patroclo fin dall'inizio, lo ritiene un'onta sulla sua fama futura. Sempre qui, se avete conosciuto o studiato il canto greco, saprete come finisce. Insomma, è una cosa che chiunque abbia studiato conosce.
Una storia toccante, lirica, delicata. Forse il primo romanzo lirico che non trovo lento o eccessivamente descrittivo. Sono una fan delle descrizioni anche degli abiti, btw <3 La storia di un amore che trascende perfino la morte stessa, la lunga guerra di dieci anni con Troia, l'odio. Una storia potente, che consiglio a tutti. A tutti.
Vi saluto con una citazione di questo bellissimo romanzo, che vi straconsiglio di leggere.
E, se non l'avete ancora fatto, di leggere e approfondire i canti dedicati ad Achille.
"Non permettere che ciò che ti sei guadagnato oggi venga vanificato così facilmente."
(Chirone)
xoxo,
Giada
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