PREMESSA
Ho rimandato la lettura di questo romanzo conclusivo per due motivi: il primo, essenzialmente, che tutti ne parlavano male. Non ne capisco il motivo. Ma i gusti sono personali, e su questo non si discute. Io ho amato profondamente questo romanzo. Alla follia. Vi giuro, da 15 anni non mi capitava una cosa del genere. E 15 anni fa amavo alla follia la saga di Twilight, per dire... Solo che non c'è nessun paragone tra Twilight e questo, perché di fatto sono due generi fantasy molto diversi tra loro. Il secondo, invece, era che non volevo finire la trilogia. Sapete, no, quando cominciate qualcosa che vi piace così tanto che non volete che finisca; e quindi fate di tutti per rimandarne la fine? Per me ACOWAR è stato questo. Una cosa così bella, che non volevo finire. Non lo volevo proprio, ecco perché ho rimandato leggendo The Kissing Booth. Quello era anche per un altro motivo ancora, ne parlavo oggi con Giu, ed era che volevo vedere se il libro fosse meglio del film. E lì mi sbagliavo alla grande. Ma per quanto riguarda Sarah J. Maas, da oggi la considero la Regina del Fantasy, perché è COSI' che dovrebbe essere il capitolo finale di una trilogia (*coff coff Breaking Dawn, meglio conosciuto come la mia più grande delusione libresca).
TRAMA (DA GOODREADS)
Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.RECENSIONE
Non so da che parte cominciare questa recensione, da quante cose devo dirvi. Partiamo col dire che questo capitolo finale ha, senza ombra di dubbio, superato le mie più rosee aspettative. E visto che tutti mi dicevano che lo odiavano, l'ho cominciato abbastanza titubante. Insomma, anche voi lo sareste stati. Ma, in genere, se tutti odiano un libro le cose sono due: o lo odio anch'io, o lo amo alla follia. Non ci sono vie di mezzo. E, in un certo senso, mi sento come Nesta a riguardo.
La prima parte di ACOWAR riprende da dov'era terminato l'altro libro: con Feyre che, pur di salvaguardare il suo vincolo con Rhysand (un legame di anime tra due Fae destinati a stare insieme, ma anche così sarebbe riduttivo, dato che il termine inglese è MATE) e torna nella Corte della Primavera con Tamlin e Lucien. Tamlin è ciò che la Bestia de La Bella e la Bestia sarebbe diventato, se avesse ottenuto ciò che voleva. Il Signore Supremo della Corte di Primavera è possessivo, ossessivo e iperprotettivo. Cieco di odio e gelosia. Tuttavia, qui vediamo Feyre tentare di distruggere la Corte dall'interno, anche perché lei non è più solo Feyre, è la Signora Suprema della Corte della Notte. Un titolo MAI usato prima da nessun'altra Corte. Volevo fare un appunto a riguardo, e cioè che un Compagno non dovrebbe essere minacciato dal potere della sua Compagna, rinchiuderla oppure limitarne il potere perché la considera un tesoro da salvaguardare. Per me, quando Rhys ha reso Feyre la sua Signora Suprema, è stato come se lui avesse riconosciuto il suo potere e le avesse dato lo spazio che meritava al suo fianco. Perché, in fondo, Feyre e Rhys vogliono le stesse cose per il futuro. Il loro, e quello di tutta Prythian.
Al fianco di Feyre ci sono i personaggi conosciuti nel romanzo prima: la creatura tanto antica quanto pericolosa Amren, la dea della Verità Morrigan e i due fratelli di Rhys, ovvero Cassian e Azriel. Ci sono tanti appunti riguardo ciò che voglio fare: quando Amren setaccia la città, dopo l'ennesimo attacco alla Corte, i cittadini segnano le loro porte con il sangue e mettono fuori bicchieri di sangue come offerta. Questo mi ha ricordato molto Il Principe d'Egitto, un film che ho visto quando ero bambina. Non so se sia la reference usata, ma è non è stata l'unica reference usata tratta da questo film. Amren è una creatura di cui tutti hanno paura, e che si ciba di sangue animale, la sua potenza simile a quella di Nesta. Perché, ricordiamolo tutti, Nesta ed Elain sono state gettate nel Calderone insieme dal re di Hybern. Trasformate contro la loro volontà in Fae. Un'altra reference al Principe d'Egitto si ha quando Rhysand racconta la storia di Nephelle a Feyre. Vi dirò solo che mi ha ricordato Mosé che separa le acque per salvare il popolo d'Egitto dall'invasione.
In un crescendo di tensione, finalmente la battaglia contro il re di Hybern ha finalmente inizio. Una battaglia che mi ha tenuta col fiato sospeso, spingendomi a sfogliare una pagina dietro l'altra desiderosa di sapere come sarebbe finita. A suo discapito va detto che Hybern è stato molto scaltro e intelligente, usando manovre e strategie di attacco che ho imparato solo nei libri di Ken Follett. Tuttavia, devo fare un altro appunto, e cioè sul Calderone. Non so se la Maas si sia ispirata al Signore degli Anelli e all'Occhio di Sauron, ma ogni volta che il Calderone stesso agiva e usava il suo potere me l'ha ricordato tanto. Tantissimo.
Alla fine di quest'avventura al cardiopalma, il lettore resta speranzoso di fronte al futuro che si prospetta ai personaggi. Non posso dirvi come si svolge la battaglia, sarebbe uno spoiler troppo grande. Però posso dire che spero, con tutto il cuore, che salpi la ship di Elain ed Azriel. Nel frattempo, ho già gli occhi a cuoricino per Cassian e Nesta... Nesta, che ho amato ancora di più in questi romanzi. Nesta, la testarda e scorbutica Nesta, nella quale mi sono rivista più e più volte.
Vi saluto con una citazione tratta da questo magnifico romanzo, che vi consiglio fin d'ora.
Sarah J. Maas è una maestra nel creare mondi fatati, ma allo stesso tempo le sue reference sono sottili. Alcune ho imparate da altre mie colleghe blogger, come quando il ACOTAR c'è una reference a La Mummia, una cosa che alla prima lettura non avevo notato.
"Solo tu puoi decidere cosa ti distrugge, Spezzamaledizioni. Solo tu."
(Il Suriel a Feyre)
xoxo,
Giada
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