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sabato, maggio 24, 2014

La sedia d'argento, C.S. Lewis (seconda parte)

Buona sera, bloggers e lettori! Con questo post concluderò il commento su "La sedia d'argento" esponendovi alcune teorie che ho elaborato durante le ore di lezione all'università (sì, quando ci si annoia è meglio utilizzare il tempo che si ha facendo altro senza disturbare gli altri), perciò spero che vi piacciano e apprezzerei se mi diceste se condividete o no le mie teorie, la funzione "commenta" in fondo alla pagina c'è per quello. Il mio viaggio nel mondo di Narnia sta per giungere al termine, per questo ci tengo a far molto bene questa penultima parte. In fondo per me è come dire addio ad un mondo che mi ha fatto compagnia per ben due mesi e con il quale ho vissuto grandi ed intense emozioni.

Ci sono molti elementi simbolici ne "La sedia d'argento" di cui vi voglio parlare, per cui andremo per gradi, dato che sono tutti collegati l'uno all'altro.

Il Regno delle Tenebre della Strega Verde o della Donna dalla Veste Verde ricorda molto chiaramente l'Inferno dantesco, specie per il modo in cui i protagonisti giungono al porto: vengono trasportati su una barca da un essere/uomo, insomma da un navigatore che porta le persone dal mondo precedente al Mondodisotto è un chiaro riferimento a Caronte, il traghettatore delle anime nell'Inferno di Dante.

Il serpente da sempre simboleggia il Male e anche nella Bibbia, Eva viene tentata dal serpente quindi anche in questo il riferimento alla Bibbia mi pare più che evidente. Un altro riferimento alla Bibbia è il cespuglio di rovi, con l'unica differenza che nella Bibbia il cespuglio di rovi è infuocato ed esso che dice a Mosè cosa deve fare per salvare il suo popolo.

Il Monte di Aslan, sia all'inizio che alla fine del romanzo secondo me rappresenta il Monte Golgota, quello dove Gesù ha trascorso le ore del suo calvario, ma bisogna anche notare che nell'accezione comune del termine vuol dire 'ultime dolorose ore di vita' e infatti nel fiume del Monte di Aslan, Aslan fa tornare in vita come fantasma re Caspian X.

Tutto qua, con questo posso dire di aver finito con "La sedia d'argento", vi lascio perciò con questa citazione tratta dal romanzo e si riferisce a quando Jill ed Eustachio arrivano al Palazzo alla corte di Narnia:
Più tardi, quando Jill ed Eustachio salirono sbadigliando al piano di sopra, pronti per andare a letto, lei disse: "Mmmh, che bella dormita faremo stanotte." In effetti era stata una giornata densa di eventi e di novità eccitanti. Ma, come dice il saggio, non si può mai sapere cosa riservi il futuro...

Giada

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