Dunque, John Reed, il figlio della signora Reed e John (chiamiamolo senior) giocava d'azzardo, chiedeva sempre soldi alla madre per poter continuare a giocare e si è suicidato, la sua morte ha provocato nella signora Reed un crollo psicologico nel vero senso del termine, arrivando a provocarle visioni e a danneggiarle la salute, confinandola in una stanza della sua grande villa dove andava a trovarla solamente la serva e neanche tanto spesso, perché con una scusa o con un'altra, se ne andava sempre via e la lasciava sola. Lo stesso si può dire anche delle figlie Eliza e Georgiana, che dopo la sua morte hanno preso direzioni diverse. Eliza è diventata superiora in un convento de Lille, in Francia e ha donato la sua dote alla sua istituzione religiosa; mentre Georgiana ha fatto un ottimo matrimonio sposando un uomo ricco. Ma cosa succede in mezzo a tutto ciò? Jane torna a Gateshead su richiesta di Bessie Leaven, la bambinaia che aveva quando era piccola, e mentre parla con la signora Reed scopre due scioccanti verità che lei le ha tenuto nascosto per ferirla. La prima riguarda le origini di Jane e si trova a pagina 280. La signora Reed odiava Jane e la vessava in quel modo quando era piccola, perché lei aveva sempre detestato sua madre, perché era l'unica sorella di suo marito, la sua prediletta. Quando lei fece un matrimonio inferiore alla sua condizione, la famiglia la diseredò, lui si oppose e quando morì pianse molte lacrime. Il marito della Reed fece mandare a prendere la nipote, ma mentre lei lo supplicava di prendere una balia e di affidarla alle sue cure, lui decise che entrambi se ne sarebbero presi cura. La odiava perché era debole, malatticcia e piagnucolosa, ma John la amava quasi più di quanto amasse i suoi figli, che non la tolleravano. John "junior" prima di morire assomigliava molto a sua madre, era una Gibson, una persona forte e cattiva. Durante la sua ultima malattia, le fece promettere che si sarebbe presa cura di Jane alla sua morte, e anche se non voleva con sé quella bambina, alla fine accettò. Sarah Reed a conti fatti ha tenuto fede (non molto bene) alla promessa fatta al marito in punto di morte, ma non ha mai trattato Jane come una figlia o una nipote... Durante tutta la descrizione della sua infanzia ho avuto la sensazione che Jane fosse un'intrusa in quella famiglia, che fosse disprezzata e che non meritasse nemmeno una "benefattrice" come quella che diceva di essere la signora Reed. In fondo, le mie impressione si sono rivelate vere, perché poco più avanti, la signora Reed confesserà a Jane che un suo zio, John Eyre, commerciante, l'invitava a venire a vivere con lui a Madera e siccome non aveva figli, di adottarla e alla sua morte, di darle in eredità tutta la sua grande fortuna. Questo la signora Reed non poteva tollerarlo, o per meglio dire, non poteva tollerare che una sciattona come Jane potesse diventare così ricca, più ricca delle sue figlie e per tre anni ha tenuto nascosta quella lettere. Ma non mi sono spiegata molto bene nel post precedente, a diciotto anni, Jane diventerà un'insegnante a Lowood e in seguito, verrà chiamata dalla signora Faifax per fare l'istitutrice di Adèle. Jane torna a Thornfield Hall e mentre il signor Rochester la fa ingelosire con la signorina Ingram, una bellissima ma vuota dama inglese, durante una festa a casa sua dove vengono tutti i suoi amici del lavoro (se così si può chiamare), Jane capisce di amarlo. Il climax maggiore però si ha quando il signor Rochester le chiede di sposarlo e lei accetta, la signora Fairfax cerca di dissuadere Jane dal farlo e Jane per vedere se Rochester l'avrebbe amata ancora svela tutti i latti "peggiori" del suo carattere. Non posso non metterlo tra virgolette perché per me i lati del suo carattere non sono peggiori o terribili, lei è semplicemente una persona come tutte le altre, come tutti noi, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Jane è una persona molto umile, non vuole fronzoli né perle preziose al suo matrimonio e per questo motivo discute molto con Rochester, ma in più di un'occasione lei gli ricorda che non vuole essere la sua Céline Varens inglese (Céline era l'amante che Rochester aveva in Francia, era una ballerina, lui la ricopriva sempre di regali d'ogni tipo e lei alla fine ha preferito un damerino a lui; poco dopo ha detto che Adèle era sua figlia e anche se lui era convinto che non lo fosse ha accettato di tenerla comunque in casa sua, di adottarla). La notte prima delle nozze Jane viene svegliata da una figura spaventevole che lei crede essere "un fantasma che chiamano vampiro" dagli occhi gonfi ed iniettati di sangue e con una follia nel volto, che le strappa il velo. Il giorno delle nozze lei è molto agitata mentre Rochester è impaziente, ma mentre stanno per dirsi "sì, lo voglio", il signor Richard Mason torna per dire che "questo matrimonio non s'ha da fare" tanto per citare Manzoni, dicendo che Edward Rochester ha già una moglie, sua sorella Bertha Antonietta Mason, figlia di Jonas Mason, mercante, Antonietta sua moglie creola di Spanish Town, Giamaica. Rochester parla sarcasticamente sia con il prete che con l'avvocato Mr. Briggis e Mason dicendo che voleva essere bigamo, in realtà minimizza tutto perché non si aspettava che l'avrebbero scoperto proprio il giorno delle sue (quasi) future nozze. Jane è sconvolta e per settimane si chiude in camera. Intanto scopriamo la verità sui Rochester: Edward Rochester è il figlio maggiore di una ricca famiglia inglese che possiede sia Thornfield Hall che il castello di Ferndean, un luogo brutto, isolato ed in mezzo ad una fitta boscaglia, è stato costretto ad un matrimonio combinato con Bertha Mason ed è andato a vivere a Spanish Town per i primi mesi della sua vita matrimoniale, ma pian piano i segreti della famiglia Mason sono venuti tutti a galla: Bertha era una pazza e così lo era la sua famiglia e Rochester non dubitava che non lo fosse anche Richard Mason. Ha sopportato quella triste esistenza in un clima tropicale e caldo per un po' di tempo e durante quel periodo la pazzia di Bertha ha dato sfogo con calci, pugni, morsi e quanto di peggio vi sia, poi ha deciso di trasferirsi in Inghilterra, dove la pazzia di quella donna poteva essere tenuta sotto controllo e per farlo Rochester ha scelto la persona più fidata: Grace Poole, che veniva lautamente pagata da lui, ma che aveva il vizio di bere e quando lo faceva e si addormentava Bertha le sfilava le chiavi dalla tasca e andava in giro per casa (era tenuta rinchiusa in una soffitta), ha quasi dato fuoco al letto del signor Rochester, ha morsicato con talmente tanta violenza suo fratello da rischiare di farlo morire, ha rotto il velo di Jane e...Più avanti scopriremo che se Jane non se ne fosse andata, sarebbe morta nell'incendio che Bertha ha provocato e di cui si parlerà più avanti. Jane decide di andarsene da Thornfield Hall e per alcuni giorni vaga come una mendicante senza né soldi né cibo per una città paludosa molto distante da Thornfield, Withcross e il villaggio di Morton. Qui incontra Saint-John Rivers, pastore della chiesa di Morton, e Diana e Mary Rivers, con le quali mette a frutto la sua dote più evidente: il suo talento per il disegno. Diana e Mary sono due giovani ragazze rimaste senza padre che vivono con l'instancabile fratello parrocco, Saint-John Rivers e studiano il tedesco. Jane viene salvata dalla morte certa e dopo esser rimasta per una settimana a letto, riesce a scendere le scale, mangiare e rendersi utile. Saint-John all'inizio pensa che lei sia la figlia di una ricca famiglia che è scappata di casa per non aver fatto ciò che loro le imponevano, ma la realtà è ben diversa da ciò che pensa lui. Jane non si presenta come Jane Eyre ma come Jane Elliott e per due mesi continua a vivere nella loro casa rendendosi utile come meglio può ma continuando a mantenere segreta la sua vera identità - shock causatole dalla scoperta che il signor Rochester aveva un'altra moglie l'ha sconvolta a tal punto che quando se n'è andata ha deciso di farlo di notte, di lasciargli tutti i suoi regali e di non salutarlo per non ferirlo. Ma anche se scioccata, ed è questa una delle cose che amo di Jane, è che ha continuato ad amarlo nonostante tutto. Questo a parer mio è un atteggiamento cristiano, perché solo i cristiani (quelli che proprio si attengono alle norme della Chiesa) si comportano in questo modo con le persone che gli hanno fatto del male e si rimettono nelle sue mani per poter sperare in una vita migliore. Saint-John si accorge che è una persona brillante, attenta, sveglia, laboriosa e le offre di lavorare come istitutrice nel villaggio di Morton, dove le daranno una stanza ammobiliata vicino alla scuola. Jane comincia così ad istruire le ragazze del villaggio, le contadine e anche le donne adulte, e anche se inizialmente non si stavano simpatiche a vicenda, ma anzi, provavano un po' di diffidenza e pregiudizi, alla fine diventano buone amiche e insegnare per lei diventa (di nuovo) fonte di grande piacere, specialmente nel sapere di essere amata da quelle bambine e quelle ragazze. Saint-John ha grandi progetti per Jane, e la convince ad abbandonare lo studio del tedesco per l'indostano, lingua che lui sta studiando visto che tra qualche mese partirà da Cambridge per andarsene in India come missionario. La signorina Rosamond (Rosa del Mondo) Oliver, la benefattrice che ha costruito l'istituto dove Jane insegna, è una persona frizzante, brillante e molto molto bella e Jane si accorge che Saint-John prova qualcosa per lei, ma Saint-John è un uomo molto molto controllato, che non lascia mai scorrere i suoi sentimenti e preferisce relegarli ad un lato del suo cuore e dominarli; è una persona molto fredda e rigida e tutto l'opposto di Jane. Saint-John le rivela che suo padre e il padre di Jane erano fratelli, ma a causa di un conflitto mai sanato tra loro, non si sono mai riappacificati, ma Saint-John è stato contattato da Mr. Briggis, l'avvocato per cercare Jane Eyre e lui si accorgerà che nel dipito che ha appena ultimato non si è firmata come "Jane Elliott" ma come "Jane Eyre" il suo vero nome. Qui scopriamo che Saint-John, Mary e Diana sono i suoi cugini e che lei ha ereditato da John Eyre (lo zio di Madera) ben ventimila sterline, che lei preferisce dividere con i suoi cugini che tenerseli per sé perché dice (e l'ho stimata tantissimo per questo) che è meglio aver ritrovato qualcuno della propria famiglia e dividere la propria gioia e la propria fortuna con loro che essere ricca e non sapere che cosa fare di quella grande somma. Saint-John chiede a Jane di sposarlo per poter andare con lui in India ed aiutarlo, e siccome fino a poco tempo fa Jane era completamente succube di Saint-John, trova la forza di dire di no perché il suo cuore appartiene solo ad il signor Rochester. Le filippiche di Saint-John mi hanno sempre dato su i nervi, perché la sua missione era per lui molto più importante dei sentimenti, avrebbe preferito sposare sua cugina e costringerla ad una vita infelice soltanto per realizzare i suoi scopi, non vedeva in lei amore o affetto, ma una persona utile, decisamente più utile di Rosamond Oliver. Ma Jane dice di no e una notte nella vallata sente "Jane, Jane, Jane!" verso mezzanotte, durante una discussione con Saint-John che la prega di non seguire la via della perdizione, e qui nasce la sua decisione di tornare a Thornfield Hall. Ma Thornfield Hall non è più il luogo bello e ameno in cui vi abitava fino a qualche mese prima, ora è un luogo bruciato e cadente, a causa della pioggia e della neve e sulle sue rovine è cresciuto il muschio. Andando nella locanda, Jane scopre che c'è stato un incendio, provocato proprio da Bertha, la quale ha dato fuoco a quello che era il suo letto, poi è salita sul tetto e si è buttata, sfracellandosi a terra. Edward Rochester si è dato da fare per salvare i suoi domestici ed i suoi governanti, ma gli è caduta una trave infuocata addosso che l'ha reso cieco e monco (gli hanno dovuto amputare la mano sinistra). Jane si prenderà cura di lui e i due si sposeranno, coronando il loro sogno d'amore, riappacificandosi e chiarendosi, allontanando ogni dubbio dai loro cuori e avranno un figlio, poi Rochester recupererà la vista e anche se vedrà male, riuscirà a vedere qualcosa, uscirà dall'oscurità in cui si trovava prima della venuta di Jane, la sua "silfide" (termine ricorrente nel romanzo). Saint-John morirà in India, mentre Diana si sposerà con il capitano della marina il signor Fitzjames e Mary con il signor Wharton, amico pastore di Saint-John.
ELENCO COMPLETO DEI PERSONAGGI DI JANE EYRE
- Jane Eyre ed in seguito, Jane Rochester, la protagonista. Orfana di madre viene accudita dalla zia, la signora Reed ed è vessata dal cugino John Reed dal quale subisce atti di bullismo e vere e proprie violenze fisiche nella sua infanzia. Jane ha un temperamento molto forte, è determinata, passionale, coraggiosa, affronta con coraggio e buon spirito ogni difficoltà e si ribella alla sua classe sociale, decidendo di non rimanere relegata per sempre al ruolo di serva. E' molto cristiana.Diventerà insegnante presso Lowood, una casa di carità o per meglio dire, orfanotrofio dove a diciotto anni diventerà insegnante. Diventerà istitutrice di Adèle Varens e dopo molte peripezie diventerà la moglie del signor Rochester.
- La signora Sarah Reed, la tutrice legale di Jane e sua zia. E' una persona molto fredda, severa, cattiva e favorisce sempre le persone meschine che si fingono buone, a discapito della povera Jane.
- Il signor John Reed, lo zio di Jane. Le ha sempre voluto bene e l'ha sempre trattata come una figlia, non trattando allo stesso modo i suoi figli.
- John Reed (junior), il figlio maggiore del signor Reed e della signora Reed. Nella sua infanzia era un bullo che vessava e picchiava continuamente Jane, diventerà dedito al gioco d'azzardo e chiederà sempre i soldi a sua madre, e se questa minacciava di non darglieli, lui diceva che si sarebbe suicidato e così farà.
- Georgiana Reed, è la figlia di mezzo dei Reed, bella ma arrogante e vanitosa. Farà un buon matrimonio con un ricco uomo inglese che le assicurerà un buon posto in società.
- Eliza Reed, è la figlia minore dei Reed, riservata, metodica, casta ma indifferente a tutto ciò che non la riguarda. Diventerà la suora superiora al convento di Lille, in Francia.
- Bessie Leaven, la bambinaia dei Reed. Sarà la prima vera amica di Jane ed avrà due figli dal cocchiere della famiglia Reed, Robert: Bobby e Jane.
- Il reverendo Nasmyth, marito di Miss Mary Temple.
- La signorina Marta Abbott, la cuoca, la governante di Gateshead.
- Il signor Brocklehurst, direttore della casa di carità, per accoglienza degli orfani di Lowood. Farà vivere molto male le ragazze,controllando tutto ciò che loro mangiavano e consumavano, dando loro il cibo peggiore e costringendole ad andare nella chiesa più distante nel gelo e nella pioggia, dando loro coperte molto fine. Verrà accusato per non aver svolto bene il suo ruolo e mandato via.
- Naomi Brocklehurst, figlia del signor Brocklehurst.
- Il signor Lloyd, il farmacista che la signora Reed faceva venire appositamente per i servi, mentre per loro faceva venire un medico.
- Miss Mary Temple, maestra della scuola di Lowood, dolce e sensibile, assisterà Helen Burns nella sua malattia (la tisi). Si sposerà con il reverendo Nasmyth e lascerà Lowood.
- La signorina Abbott, la governante della casa di carità.
- La signorina Scatcherd, è la maestra di storia, grammatica e da' ripetizione alla seconda classe. E' descritta da Helen Burns come piccola e con i capelli neri.
- La signorina Smith, è la maestra di taglio e cucito, i vestiti, i grembiuli e del resto del corredo che veniva realizzato dalle ragazze.
- La signorina Pierrot, è la maestra di francese, è di Lille. E' descritta da Helen Burns come una donna con uno scialle e un fazzoletto legato alla cintura con un nastro giallo.
- La signorina Gryce, è la maestra che condividerà la camera con Jane quando quest'ultima avrà diciotto anni.
- Barbara, la serva che viveva nell'abitazione delle maestre.
- Il signor Bates, medico di Lowoood.
- Helen Burns, è la prima vera amica di Jane. La conosciamo nei primi capitoli perché stava leggendo un libro intitolato Rasselas. E' molto malata, lo si può desumere dalla cura con cui Miss Mary Temple si comporta nei suoi confronti, morirà di tisi tra le braccia di Jane. E' molto cristiana, e non crede nella vendetta ma nel "porgere l'altra guancia".
- Il signor Edward Fairfax Rochester, è il padrone di Thornfield Hall nella contea di ****e di Ferndean Manor nella contea di ***. E' stato sposato con Bertha Mason, ma è follemente e ciecamente innamorato di Jane, si rivolge sempre a lei chiamandola "silfide" o "folletto". Diventerà cieco dopo l'incendio causato da Bertha e gli verrà amputata la mano, vivrà un periodo nero senza Jane, alla fine si sposerà con il suo grande amore Jane e avrà un figlio da lei.
- La signora Alice Fairfax, lontana parente del signor Rochester, è la governante di Thornfield Hall.
- La bambinaia francese Sophie.
- La guardarobiera Leah.
- La famiglia di John e John stesso, servi del signor Rochester.
- Carter, il cocchiere di Mr. Rochester.
- Adèle Varens, figlia adottiva del signor Rochester, avuta forse da Céline Varens o da uno dei suoi amanti.
- Céline Varens, era l'amante del signor Rochester a Parigi, la ricopriva di regali e alla fine lui l'ha lasciato per un damerino qualsiasi, poi è tornata da lui dicendo che aveva sua figlia e lui, anche era sicuro che non fosse sua, l'ha tenuta.
- Il signor Eshton, amico d'affari del signor Rochester, è il magistrato del distretto, ha maniere e aspetto da padre nobile.
- Blanche e Mary Ingram, figlie di Lady e Lord Ingram. Blanche Ingram è una bellissima ragazza all'esterno ma è tutto fumo e niente arrosto, ha tante buone qualità ma non le mette a frutto, è brava a suonare il piano e cantare ma è interessata al signor Rochester non perché lo ama ma per i suoi soldi.
- Lady Ingram, è una donna imponente, sulla cinquantina, dalla vita sottile, i capelli neri e i denti bianchi. Nel suo contegno e nel suo sguardo c'era alterigia. Ha lineamenti romani, il doppio mento, collo troppo carnoso, mentre gli occhi sono duri e cattivi come quelli della signora Reed. Ha una dignità imperiale.
- Lady Lynn, donna di quarant'anni alta, robusta, dal portamento eretto e dall'aria altera, veste sempre con eleganza.
- Lady Dent, è una donna dalla figura sottile, viso pallido e dolce, capelli biondi non eccessivamente e vistosamente elegante.
- Lady Eshton è la madre di Mary e Louisa Eshton.
- Mary e Louisa Eshton. Mary è la più grande, piccola, infantile nella figura e piccante nei modi. Louisa è più alta, graziosa e un viso che Jane definisce "minois chiffonne" (faccino irregolare ma piacevole).
- Henry e Frederick Lynn sono due damerini.
- Il colonnello Dent, un "bel" militare.
- Lord Ingram, è alto e bello (come le sorelle, apatico come la minore) privo di vigoria fisica e vivacità intellettuale.
- Richard Mason, fratello di Bertha Mason, viene dalla Giamaica, Kingston, Spanish Town, ha circa 30-40 anni, carnagione giallastra e fattezze e carni flosce, occhi grandi e ben taglianti, ma senza vita, senz'anima.
- John Eyre, zio di Saint-John, Mary e Diana Eyre Rivers, vive a Madera e siccome non ha figli vuole adottarla e darle tutta la sua fortuna.
- Saint-John Eyre Rivers, pastore di Morton, un villaggio paludoso del nord dell'Inghilterra. E' una persona molto fredda, indipendente, severa, con una grande energia e con un grande progetto da compiere come missionario in India,cercava una compagna che andasse con lui in India e credeva di trovarla in Jane chiedendole ripetutamente di sposarlo, usando anche la religione come scusa (Saint-John infatti è un bravo e convincente oratore e soggioga le persone con la sua influenza) dato che considerava Rosamund Oliver non all'altezza del suo progetto. Morirà in India.
- Rosamond Oliver, figlia del signor Oliver che fa finanziato l'istituto di insegnamento a Morton dove insegnerà Jane, di cui diventerà amica. E' attratta da Saint-John e il loro matrimonio sarebbe approvato da suo padre, ma Saint-John fa di tutto per rifiutarla.
- Diana e Mary Eyre Rivers, sono le sorelle di Saint-John e cugine di Jane. La prima si sposerà con un capitano della marina e la seconda con un prete amico di suo fratello.
- La signorina Miller.
- Hannah, la governante di Moore House, la casa dei Rivers.
- Il signor Briggins, avvocato in via *** a Londra, chiamato da John Eyre e il signor Richard Mason.
- Il signor Wood, prete che doveva sposare il signor Rochester e Jane.
- Bertha Antonietta Mason, è la moglie pazza del signor Rochester, ha tentato più volte alla vita del signor Rochester tentando di dare fuoco al suo letto e darà fuoco a tutta la residenza di Thornfield Hall, buttandosi in un momento di folle pazzia dal tetto e morendo sfracellata al suolo.
- Il cavallo del signor Rochester, Mesrour.
- Il cane del signor Rochester, Pilota.
- Il cane del signor Saint-John, Carlo o "Charles".
LUOGHI IN CUI E' AMBIENTATO IL ROMANZO
- Gateshead
- Istituto di Lowood
- Thornfield Hall
- Il castello di Ferndean
- Withcross
- Millcote
- Leas
- Morton
- Moore House
RIFERIMENTI CULTURALI NEL TESTO
- Pamela, Richardson
- Henry, conte di Moreland
- La storia degli uccelli inglesi di Benwick
- Guy Fawkes
- Rasselas
- Macbeth di Shakespeare
- Il mito di Danae
- Molti riferimenti a parti della Bibbia
- Marmion (1808), un poema epico di Walter Scott
LO STILE
Il romanzo è scritto in prima persona, in quanto in inglese, nel testo originale il titolo aveva la seguente dicitura: "Jane Eyre: an autobiography". Una cosa che ho notato, leggendo il libro, è che lo stato d'animo dei personaggi si riflette nella natura, nell'ambiente circostante ed è una cosa che colpisce molto il lettore.
RIFERIMENTI AUTOBIOGRAFICI NEL TESTO
Fonte: "Home life of Great Authors" by Hattie Tying Griswold
from: www.gutenberg.org
Charlotte Bronté è figlia di Maria Bronté e Patrick Bronté, la madre morì nel 1821 a soli 39 anni, lasciando i sei figli nel pieno della loro infanzia. Maria ed Elizabeth morirono nel 1825, Branwell ed Emily nel 1848 e Anne fu l'unica che visse un anno di più. Patrick Bronté era un uomo talentuoso ma anche un imprevedibile uomo) e portò la moglie nella brughiera dove la segregò, e di cui si liberò solo grazie alla morte, lasciando i figli senza madre e con un'afflitta mancanza di femminilità, della presenza femminile nella loro vita. Un cuore sensibile, che non poteva sopportare la durezza del dolore e il sentimento di una forte, tenace ribellione contro il destino. Mr. Patrick Bronté si trasferì con i figli nello Yorkshire. In inverno tutti i mezzi di comunicazione dal mondo esterno erano tagliati fuori da una copiosa quantità di neve quasi impossibile da superare. Gli abitanti delle colline di Haworth erano isolati e vivevano in solitudine in quelle ancestrali case grigie che vi potevano essere viste e dalle profondità delle brughiere, dei boschi. Gli abitanti di quelle dure regioni erano selvaggi, di natura turbolenta, del tutto correlata a dei feudi che ne provocavano la morte e molto pericolosi nelle loro inimicizie. Gli unici divertimenti di questo basso ordine erano il cavalcare sfrenato e il bere senza freni erano le principali caratteristiche della popolazione maschile, mentre i combattimenti tra galli e gli spettacoli nei quali si vedevano gli orsi combattere (bull-baiting) erano i più raffinati divertimenti per entrambi i sessi. I ministri non erano molto interessati nella loro cultura generale e gli operatori storici di Haworth sono stati notati per le loro eccentricità per molte generazioni. Molti di loro facevano le corse con i cavalli durante i pomeriggi, e questo occupava una grande e profonda parte nell'ubriaco gozzovigliare che succedeva ad un funerale. Mr. Bronté era un uomo molto diverso dai suoi predecessori, ma per molti anni fu sottomesso nella sua congregazione ad una nominale osservanza delle comuni moralità. Lui era un uomo di grande spirito e imperioso volere, e sotto il suo dovere con tutti i suoi poteri, fece una grande impressione nella vita attorno a lui. La gentile madre se ne andò presto e Mr. Bronté diventò la pietra e il silente uomo che teneva i figli a distanza da se stesso e permetteva loro un piccolo rapporto con il mondo esterno. A loro era permesso camminare durante le intemperie del tempo selvaggio della brughiera, ma non nelle strade della città e loro acquisirono un amore appassionato per questi "purple moors" che rimasero con loro durante tutta la loro vita. Nessuno poteva sapere cosa sentisse Mr. Bronté, perché si dava pena di non mostrare a nessuno i suoi sentimenti o suoi pensieri. I bambini erano innaturalmente tranquilli e si comportavano molto bene.
Non molto tempo dopo la morte della madre le due figlie più grandi, Maria ed Elizabeth furono portate ad una scuola a Cowan's Bridge, un piccolo borgo nel nord dell'Inghilterra e i bambini più piccoli vennero lasciati più soli che mai. In questa scuola, che venne selezionata per la sua economicità, era stata stabilita per le donne e gli uomini di chiesa e le intere spese erano quaranta pence all'anno. Questo ricorda l'eccessiva parsimoniosità del signor Brocklehurst nei confronti delle spese di Lowood, il quale invece di preoccuparsi delle condizioni fisiche e psicologiche delle ragazze le faceva vivere in un luogo abbastanza disagiato e con un sacco di mancanze materiali alle quali supplivano maestre buone come Miss Mary Temple. Questo luogo si trovava dove le colline di Leck scendono nella pianura seguendo il corso del ruscello, ontani, salici piangenti e noccioli vi crescevano. Questo superficiale ruscello scorreva attraverso estesi pascoli e aveva molte piccole cascate sotto letti di grigie pietre rocciose. L'istituto fu fatto da un vecchio mulino e ciò dimostrò che il luogo dove le ragazze vivevano non era salutare. Questa è la scuola realmente descritta da Charlotte in "Jane Eyre". "Helen Burns" è l'esatta trascrizione di Maria Bronté e ogni scena è una letterale descrizione di eventi che ebbero luogo in quella scuola. L'intera cosa rimase impressa a fuoco nella mente di Charlotte che lei la riprodusse con fotografica esattezza, Emily e Charlotte seguirono le altre sorelle lì, e dopo un anno o due, ognuna di loro soffrì in modo maggiore o minore delle privazioni e degli abusi che accaderono nella femminile Dotheboys Hall. La più grande delle sorelle morì e la seconda si ammalò gravemente, Mr. Bronté credeva nella dura tempra delle figlie, le tenne lì fino a quando ognuna di loro si ammalò e loro erano ferite gravemente dalle privazioni. Il cibo, che sarebbe stato sano abbastanza se cotto a dovere, venne rovinato da una sporca e menefreghista donna, che serviva sempre disgustosi pasticci e più di una volta le sorelle Bronté non riuscirono a mangiare un boccone, anche se avevano una fame terribile. C'era sempre una frugale pulizia nella famiglia Bronté e i bambini avevano imparato ad essere attenti a quell'affare. Un'altra prova che dimostrava la cattiva salute delle ragazze era che i bambini erano costretti durante ogni sorta di tempo ad andare in chiesa, che si trovava a 2 miglia di distanza. Questo fatto è realmente descritto nel libro e Charlotte descrive con chiarezza e vividezza le sensazioni del gelido vento freddo che le entrava nei leggeri vestiti. La strada era brulla e dissestata e c'erano taglienti venti che soffiavano in inverno e c'era neve che copriva quest'ultima in profondità. La chiesa non era mai riscaldata e non c'era nessun provvedimento per renderla riscaldata, e quando le malaticce e leggermente vestite ragazze dovevano andare in quel rifugio, loro avevano spesso i geloni causati dell'esposizione al freddo e non potevano avere il calore di cui avevano bisogno in quella chiesa. Loro soffrivano di freddo nella stessa scuola, e della tirannia di una delle maestre, che Charlotte ha senza pietà descritto come Miss Scatcherd in "Jane Eyre". Dopo la morte della seconda figlia, Elizabeth, Charlotte ed Emily vennero portate via da Cowan's Bridge e passarono qualche tempo in un'altra scuola, dove furono molto più felici e lì si fecero molti amici per la vita, in particolare Miss Woolner, la direttrice. Lei fu una brava studentessa e la favorita delle ragazze, le quali venivano spaventata dalle sue meravigliose storie. L'effetto fu così grande ai tempi che queste ultime finirono in vere e proprie crisi isteriche. Dopo aver lasciato la scuola, Charlotte ritornò a casa e si prese cura della casa e delle sue sorelle. Leggeva molti libri che le erano accessibili.
Charlotte Bronté diventò famosa principalmente grazie a questo grande romanzo, che scrisse durante alcune delle peggiori litigate con Branwell e si stupì di tale successo. Ho deciso di non descrivere tutta la sua vita, ma solo l'essenziale, in quanto penso sia più utile per capire Jane Eyre.
Vi saluto con una citazione che ho trovato interessante: "Non è tutto oro quel che luccica" perché l'ho collegato direttamente con Il Signore degli Anelli di Tolkien, in cui si dice "Non è tutto oro quel che luccica, né coloro che errano solo perduti".
Giada
Vi saluto con una citazione che ho trovato interessante: "Non è tutto oro quel che luccica" perché l'ho collegato direttamente con Il Signore degli Anelli di Tolkien, in cui si dice "Non è tutto oro quel che luccica, né coloro che errano solo perduti".
Giada
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