PREMESSA
Ansia preoperatoria significa solo una cosa: letture folli e disperatissime. Ecco perché, nel giro di neanche una settimana, ho finito anche questo romanzo. Era da gennaio che l'avevo puntato, ma le mie priorità erano altre - se ricordate, stavo frequentando il corso CAAF mentre continuavo a cercare lavoro - quindi leggevo quel che riuscivo, perché neanche in quel caso riuscivo a scrivere il mio romanzo. In realtà, ogni volta che succede, in genere è una bella cosa. Sono le operazioni chirurgiche, a non essere una bella cosa. E, dopo sei operazioni direi che l'ansia che sento sia più che giustificata. Insomma, alla fine ho recuperato A study in drowning, e dopo le reticenze iniziali dovute perlopiù allo stile strano e particolare, alla fine mi ha preso. Solo che non credevo che mi avrebbe preso così tanto!
Il che è una bella cosa, no?
Quando un libro ci sorprende così tanto, è una bella cosa.
TRAMA (DA IBS.IT)
Romantica, lirica e potente: la storia di Effy e Preston è una favola oscura, una lettura imperdibile e appassionante per tutti i lettori e le lettrici di romantasy e dark academia.Effy Sayre ha sempre creduto nelle fiabe. Non ha avuto scelta. Fin da bambina, è perseguitata da misteriose visioni del Re delle Fate. Ha trovato conforto solo tra le pagine di Angharad, il romanzo del compianto Emrys Myrddin, che racconta di una giovane che si innamora del Re delle Fate, arrivando però a distruggerlo. Effy, pur amando più di ogni cosa la letteratura, è costretta a frequentare la facoltà di Architettura, perché alle donne di Llyr non è permesso studiare Lettere. Il libro è tutto ciò che la tiene a galla durante i suoi studi alla prestigiosa facoltà di architettura dell’Università del Llyr. Così, quando la famiglia Myrddin indice un bando per ristrutturare la magione dell’autore, Effy è sicura che questo sia il suo destino. Ma Villa Hiraeth è un’impresa impossibile: una casa ammuffita e decrepita sul punto di sgretolarsi nel mare affamato. E quando Effy vi arriva, scopre di non essere sola. Preston Héloury, un giovane e tedioso studioso di letteratura, è determinato a dimostrare che l’autore preferito del Llyr era un truffatore. Mentre i due studenti investigano sull’eredità di Myrddin, mettendo insieme i pezzi attraverso lettere, libri e diari, scoprono che le fondamenta della casa non sono l’unica cosa di cui non ci si può fidare. Forze oscure, sia mortali sia magiche, cospirano contro la ricerca della verità e l’amore che sta nascendo tra i due. Il segreto che vogliono portare alla luce potrebbe cambiare per sempre le sorti dell’intera Llyr…
RECENSIONE
Angharad era l'opera più celebre di Myrddin. Era la storia di una giovane che diventava la sposa del Re delle Fate. Il Popolo Fatato era crudele, scaltro e costantemente insoddisfatto. Considerava gli esseri umani dei giocattoli, divertenti nella loro misera e fragile mortalità. Il fascino del Popolo Fatato lo faceva apparire bello in modo ipnotico, come un serpente le cui squame formassero un disegno ammaliante, ma il cui morso fosse letale.(Effy riferendosi ad Angharad, opera di Emrys Myrddin)
A study in drowning è un dark fantasy, con tinte dark academia, molto gotico. In più di un'occasione mi ha ricordato Non aver paura del buio (un film horror con Katie Holmes), Cime Tempestose di Emily Bronte (dove una donna impazzita viene rinchiusa nella soffitta) e anche Piranesi di Susanne Clarke (per via della casa che affonda nell'acqua del mare). E' un romanzo difficile da leggere, almeno all'inizio. Ho trovato lo stile in terza persona focalizzata e non del tutto focalizzata particolare - l'ho trovato una quasi onniscenza che rendeva il romanzo strano. Strano e particolare, così lo descriverei.
Effy Sayre è una ragazza di diciotto anni appena iscritta all'università di Caer-Isel, nel Nord di un paese diviso da una guerra intera - una guerra di secessione, tra il Nord e il Sud. Frequenta la facoltà di architettura, per la quale non è portata, solo perché non può entrare nella facoltà di letteratura - considerata altamente elitaria e vietata alle donne. Un giorno, fuori dall'ufficio di Mastro Corbenic, il tutor che la molesta da anni, trova un annuncio dedicato alla ristrutturazione di Villa Hiraeth, la villa dove ha vissuto il suo autore preferito, Emrys Myrddin. Per uno scherzo del destino, si ritroverà a condividere spazi e conoscenze con Preston Héloury, il ragazzo che le ha rubato tutti i libri di Myrddin che voleva prendere in prestito in biblioteca. All'inizio, Effy mi sembrava autistica. Certi suoi modi di fare mi facevano pensare a tutto ciò, e ho pensato che fosse bello che un libro includesse un personaggio che tali caratteristiche; per poi scoprire che in realtà quello che sembrava autismo era un meccanismo di difesa - come la dissociazione a cui si sottoponeva ogni volta che veniva molestata dal tutor - per sopravvivere al mondo che la circondava. Perché Effy crede, da sempre, al Popolo Fatato. E, in particolar modo, crede al Re delle Fate - che ha incontrato quand'era molto piccola. E a cui nessuno ha mai creduto. Preston Héloury è il totale opposto di Effy, dove lei è sognante e romantica, lui è presuntuoso, arrogante e razionale. Crede nei fatti inconfutabili, nient'altro che nei fatti.
Tuttavia, la vicinanza a Villa Hiraeth li spingerà l'uno verso l'altra. E quelli che erano nemici, diventano dapprima alleati e poi amanti. Insomma, un enemies to reluctant allies to lovers in piena regola. Mito e realtà si fondono in questo romanzo, narrato in modo estremamente strano e particolare, che alterna i POV in terza persona di Effy con qualche dettaglio degli altri personaggi. Ecco, per questo è strano. Non mi ha infastidito molto l'ingenuità di Effy, o il suo cercare sempre un escapismo dal mondo reale perché il mondo reale faceva troppo male - been there done that. Penso che non sia facile, da affrontare, vedere il tuo eroe, il tuo mito, l'uomo che ha creato l'opera che ti ha tenuta a galla nei momenti più difficili, rivelarsi un essere crudele e stronzo.
Man a mano che le ricerche di Preston ed Effy proseguono, la verità verrà a galla. E non sarà semplice.
Specialmente per Effy, che si è sempre rivista molto in Angharad.
Un romanzo dark fantasy, dark academia, dalle tinte gotiche molto particolare. Va letto nel mood giusto. Come per le prime 50 pagine di Crescent City, è ostico. Ma poi ne vale la pena. Ho dato quattro stelline, solo perché il momento plot twist l'avevo già intuito da metà romanzo - nonostante lo spoiler che mi sono beccata su Pinterest due giorni fa - e anche perché è il momento clou è avvenuto davvero troppo in fretta. Cavolo, avrei voluto uno scontro di almeno un paio di pagine!
Vi saluto con una citazione tratta da questo romanzo, che vi consiglio comunque di recuperare:
"Tu non sei una cosa sola. Sopravvivere è una cosa che fai, non una cosa che sei. Tu sei coraggiosa e brillante. Sei la persona più vera e piena che io abbia mai conosciuto."
(Preston Héloury ad Effy Sayre)
xoxo,
Giada