PREMESSA
La prima volta che dovevo essere operata in Chirurgia Platica, mi sono portata dietro questo libro. Come ormai avrete capito, quando studio molto non riesco a leggere i libri (per svago) veloce come vorrei, quindi me lo sono portato dietro. Ho passato 12h senza mangiare e bere, quella volta. Ma, ehi, almeno ho letto più di 60-70 pagine lol Ad ogni modo, questo libro mi ha fatto compagnia per gran parte di questo processo pre-durante-post operatorio, quindi in qualche modo ne sono molto legata. Lo trovo migliore dei precedenti, anche se certi personaggi continuo a non sopportarli - non riesco a capire cosa ci sia di bello in Samuel Roth, a distanza di quasi 15 giorni, davvero. Se era infantile e ingenuo nei primi due, l'ho trovato piuttosto rintronato in questo romanzo. Ecco, diciamo che Cole St. Clair ha portato tutta la trama e i seguenti eventi del romanzo sulle sue spalle. THE REAL MVP OF FOREVER <3
TRAMA (DA AMAZON.IT)
È arrivata una nuova primavera a Mercy Falls. Grace, che per sopravvivere ha dovuto cedere al suo animo di lupo, continua a mutare forma. Sam, saldo nella sua pelle di umano, la cerca. Perché la ama e conosce il dolore delle metamorfosi. Quando nel bosco viene ritrovato il cadavere di una ragazza la situazione precipita: il branco è in pericolo, Grace è in pericolo, e Sam deve tentare di salvarli, deve salvare Grace, a qualunque costo...RECENSIONE
Forever è un romanzo carino, partiamo dicendo questo. Non c'è bisogno di molto altro con cui iniziare. Non uno dei migliori che abbia mai letto, chiaramente. Non lo trovo migliore di nessuno letto finora, però è carino. Si lascia leggere con facilità... anche se a volte diventa noioso (sì, colpa di Sam)
Il romanzo riprende da dov'era terminato l'altro: Grace è diventata finalmente un lupo, attivando l'infezione che i suoi genitori avevano 'eliminato' lasciandola cuocere tutto il pomeriggio al sole chiusa in macchina. Ma che razza di genitore farebbe questo a sua figlia??? Cioè, nonostante le precedenti litigate e il fatto che i genitori di Grace fossero davvero negligenti e assenti completamente dalla sua vita, cioè... non possono pretendere di gestire la sua vita come se loro ne avessero fatto parte. In questo sono stata molto d'accordo con Grace, anche se non mi è piaciuto come ha cercato un compromesso con loro verso la fine. Spoiler: non lo meritavano e non lo meritano. Il premio peggiori genitori del Bookmondo va a quelli di Grace, seguito a ruota da quelli di Isabel. Isabel, la nostra bella stronza sta cercando di aiutare i suoi amici, e per farlo è disposta a fare qualsiasi cosa. Isabel, l'unica sveglia abbastanza da intuire il pericolo quando c'è: le minacce di suo padre contro il branco, dove sono presenti sia Grace che Cole, sono reali. Ed è l'unica a pensare ad una soluzione vera e propria. Quando Grace torna umana, vive in una bolla con Sam. E Sam, che sta già in una bolla di per sé, sembra ancor più rintronato in questo libro. Posso capire l'ingenuità, posso capire la fragilità emotiva, ma andiamo... Svegliati, idiota! Svegliati! Svegliati che ti accorgi del pericolo solo quando è troppo tardi per fare qualcosa per poter sistemare le cose!
Devo dire che ho apprezzato il plot twist riguardante la finta amica ingenua (sorry, ho rimosso il suo nome) che funge da mediatore tra Grace e i suoi genitori, la prima del non branco a venire a sapere della licantropia e dell'infezione (spoiler: il battere della meningite) a provocarla. E il poliziotto che diventata la sidekick più inaspettata possibile.
Ma, insomma... è un romanzo molto molto lento. Il ritmo narrativo è distribuito male come negli altri due romanzi. I personaggi dovrebbero essere più approfonditi, ma si ha sempre l'impressione che siano superficiali e non a tutto tondo. Okay, vado a togliere una stellina su Goodreads, adesso che mi sono ricordata le cose che non mi sono piaciute lol Isabel e Cole St.Claire (o St. Claire, a seconda di come girava alla traduttrice) sono i veri MVP del romanzo, senza alcun dubbio.
Niente citazione, perché non so se riuscirò a star seduta per tutto il tempo che mi servirà per trascrivermele nel quadernetto rosa.
Ad ogni modo, la lettura di questo romanzo mi ha fatto capire che i romanzi depressetti della Stiefvater non fanno per me. Almeno, non al 100%.
xoxo,
Giada