PREMESSA
Sono anni, ormai, che rimando la visione de L'uomo nell'alto del castello. Da quando ho saputo che è tratto da questo romanzo ucronico, non ho fatto altro che pensarci - come Westworld, insomma, che ho saputo è stato ispirato da un non ben identificato romanzo di Michael Crichton. Alla fine, finalmente, mi sono decisa a leggerlo. L'ho usato come un palate cleanser dopo l'ultimo romanzo - il cui titolo ora non mi viene in mente, btw. Quindi, alla fine quest'anno sono riuscita a spuntare uno dei romanzi che aspettavo di recuperare da una vita di leggere, dalla lista :)
TRAMA (DA IBS.IT)
Stati Uniti d'America, 1962. La schiavitù è di nuovo legale, i pochi ebrei sopravvissuti si nascondono dietro falsi nomi, la California è asservita al Giappone. Vent'anni prima l'asse ha vinto la seconda guerra mondiale, e si è spartito l'America. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana ha soffocato ogni volontà o possibilità di riscatto. L'Africa è ridotta a deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre l'Italia ha ottenuto solo le briciole dell'immenso potere dell'Europa.RECENSIONE
Wow. Cavolo, wow. Questo romanzo è un capolavoro, in tutto e per tutto. E' così ricco di significati, spesso sottili, che bisogna prestare molta attenzione alla minima variazione nei dettagli - Manifest mi ha insegnato molto bene, tutto ciò - perciò non è un libro che va letto alla leggera. E' corto, ma l'ho trovato molto pesante. Molto impegnativo, ecco. Non è il tipo di romanzo per staccare la mente, ma a mio avviso rientrare tra i romanzi che spesso definisco 'intellettuali'.
Spesso mi sono chiesta cosa sarebbe successo, all'Europa e al Mondo, se la Germania avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale?
Voi non ve lo siete mai chiesto? In quale stato verserebbero le persone a noi vicine? Come vivremmo, noi, se la Germania avesse vinto?
Da questa premessa fondamentale, parte La svastica sul sole: la Germania ha vinto la Seconda Guerra Mondiale, sconfiggendo l'Asse e conquistando tutto ciò su cui poteva mettere gli artigli. Gli ebrei, quelli che sono riusciti a scappare, ora vivono negli USA divisi tra giapponesi e americani, un confine deciso come il Muro di Berlino, che taglia in due gli USA in modo netto. I giapponesi sono razzisti nei confronti dei bianchi, i bianchi lo sono nei confronti dei giapponesi, i cinesi deridono entrambi, mentre i tedeschi pensano solo a conquistare Marte e Venere; mentre hanno sterminato sistematicamente la popolazione dell'Africa facendo test genetici (a tal proposito, voglio ricordare che il Dottor Morte, Mengele, conduceva esperimenti sugli esseri umani contro il loro volere, a scopi eugenetici) fino a sterminare tutta la popolazione africana. Gli ebrei che sono riusciti a scappare vivono negli USA sotto falso nome, ma se vengono trovati, sono costretti a esser spediti a Berlino col primo razzo della Lufthansa per finire nei forni crematori o nei campi di concentramento. In questo terrificante contesto politico, vivono: Frank Frink, ebreo che si è licenziato dal suo lavoro con le auto e di falsificatore di opere folcloristiche americane; Juliana Frink, la sua ex moglie, una donna focosa alla ricerca della verità; Tagomi, un console giapponese della Costa Est degli USA che ha una formazione buddista e si approccia alla vita con spiritualismo; Bayner, uno svedese che è arrivato nella Costa Est degli USA per stringere degli accordi commerciali; infine Robert Childan, un uomo che sinceramente mi è stato sulle palle col suo finto perbenismo; e alla fine ha lasciato perdere quella facciata per mostrare apertamente il suo razzismo nei confronti dei giapponesi. Oh, il razzismo è onnipresente in questo romanzo; e non mi aspettavo nulla di diverso, a esser sincera, perché parla comunque di un regime totalitario.
Allo sfondo politico, che ci mostra l'Inghilterra che ha ingaggiato una Guerra Fredda con la Germania - rispecchiando ciò ch'è successo nella Realtà, con gli USA e la Russia - il fil rouge di questo romanzo sono alti due romanzi: l'I Ching, o Libro del Mutamento, una sorta di Oracolo costantemente usato dal popolo giapponese per conoscere gli eventi futuri tramite quelle che io considero delle rune - si chiamano bastoncini millefoglie, e ciò mi faceva pensare alla torta millefoglie lol. E La cavalletta, scritta da Abendsen, ovvero L'uomo nell'alto del castello.
Un romanzo arguto, sottile. Un romanzo che parla di ciò che sarebbe potuto succedere, e per farlo l'autore si è basato su elementi reali che ha studiato, per renderlo verosimile.
Siccome ho tanti brani da trascrivere, e molto lunghi , vi lascio con un pezzetto del brano che mi ha colpito di più:
"(...) Quello che non comprendono è l'impotenza dell'uomo. Io sono debole, piccolo, senza la minima importanza per l'universo. L'universo non si accorge di me, e io vivo senza essere visto. Ma perché questo dovrebbe essere un male? Non è meglio così? Gli dèi distruggono coloro di cui si accorgono. Se sei piccolo potrai scampare alla gelosia di chi è grande."
(H. Wegener)
xoxo,
Giada