Propongo oggi un’altra recensione di un autore emergente che, come me,
ha pubblicato con Lettere Animate. Il libro in questione è La farfalla con le
ali di cristallo. Dal titolo mi sarei aspettata tutt'altro genere di romanzo
che invece mixa abilmente suspance e fantascienza a precisi riferimenti storici
e un ipotetico futuro prossimo. Che legame può esserci tra Hernan Cortes, il
famoso conquistadores spagnolo, e un
ricco magnate americano che vive nel 2044? Come può lo scienziato Walden Green
salvare il mondo da una probabile catastrofe apocalittica? Il romanzo di
Demetrio Verbaro, in cui niente è quello che sembra, ci porta in un ipotetico
futuro dove gli uomini vivono dominati dalla tecnologia, descrivendo invenzioni
che appaiono possibili e concretamente realizzabili e soprattutto facendo
riflettere il lettore su quelle che sono le reali priorità dell’esistenza.
Il romanzo non è particolarmente lungo e si legge rapidamente:
personalmente avrei preferito che l’autore approfondisse un po’ di più i
singoli personaggi in modo da dare più spessore alla vicenda. Tuttavia il libro
mi è piaciuto, soprattutto per l’intreccio originale e il finale a sorpresa.
Bellissima la frase: «La
bellezza salverà il mondo» che si presta a tante interpretazioni diverse
quante le diverse anime di chi la legge.
Sulla terra era stata definita l’epidemia bianca. Gli scienziati
erano divisi sulla causa del fenomeno: l’inquinamento atmosferico, le onde
elettromagnetiche degli elettrodomestici, una reazione a qualche vaccino o ai
moderni contraccettivi effervescenti, ma nessuna delle spiegazioni era
risultata valida.»
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