venerdì, febbraio 20, 2015

Chiacchierando con l'autore #11: Morgan Cavendish & Lyanna Wolfe

Buona sera, bloggers e lettori! Questa sera ho in serbo per voi una chicca fantastica, l'intervista a Morgan Cavendish e Lyanna Wolfe, le creatrici del fantastico mondo di "Lupus Occulta" - okay, devo stare buona, non ho ancora finito il libro, non posso cominciare a rivelarvi troppo ora, prima di fare la recensione ufficiale. Qui trovate l'intervista che ho fatto loro. Come sempre, vi auguro buona lettura!


G: Morgan e Lyanna, benvenute nel blog “Fantasticando sui libri” vi va di presentarvi brevemente?


M: Ciao Giada, grazie a te per questa fantastica opportunità. E’ un piacere poter parlare un po’ di me nel tuo splendido Blog.  Io sono Morgan, ho 36 anni e ho iniziato a scrivere intorno ai 18 anni lavorando per un giornale locale della città in cui vivevo allora. Poi, per esigenze familiari, mi sono trasferita e ho continuato a redigere articoli in qualità di giornalista freelance per varie testate, sia online sia a tiratura nazionale. Infine, dopo svariati anni e tanto materiale scritto nel cassetto, mi sono decisa a pubblicare qualcosa in modo autonomo. Parallelamente alla scrittura, ho coltivato anche la passione per la grafica. Per necessità economiche, decisi di sceglierla come strada principale formandomi ed evolvendo fino ad arrivare ad insegnare web design e ad avere uno studio grafico tutto mio. Ora, pur continuando a cimentarmi con la grafica, ho finalmente potuto rimettere la scrittura al primo posto.
L: Ciao a tutti! Mi chiamo Lyanna Wolfe, ho 24 anni e sono toscana. Fin da piccola ho amato il mondo della letteratura, sia come lettrice accanita che come scrittrice. Sono anche un'amante del cinema e una grande appassionata di fotografia.

G: Quali sono i vostri libri preferiti?
M: Io ho sempre letto moltissimo e, nel tempo, ho esplorato vari generi selezionando man mano quelli più compatibili allo stato d’animo del momento e alla mia personalità. Senza dubbio, però, i miei libri preferiti sono Dracula di Bram Stocker, La Storia Infinita di Michel Ende, Il Talismano di Stephen King, Outlander di Diana Gabaldon ed Harry Potter di J.K. Rowling.
L: Difficile da dire... come prima scelta direi “Il Fantasma dell'Opera” di Leroux, poi ci sono le “Cronache dei Vampiri” di Anne Rice, la serie di “Harry Potter” e la trilogia sui licantropi di Glen Duncan. Altro libro che amo tanto è “Demoni e Muse” di Patricia Duncker, lo consiglio caldamente a tutti, veramente!

G: Qual è il genere di lettura che prediligete in assoluto?
M: Di solito leggo un po’ tutto… ma in assoluto io amo l’urban e il paranormal fantasy. Datemi libri che trattano di lupi mannari, streghe e viaggi nel tempo ed io sarò felice.
L: Santo cielo, non saprei! Vado a periodi, per esempio ricordo di aver passato un anno intero a leggere solo fantasy, poi ho letto solo gialli, poi solo romanzi storici, ho avuto il mio periodo horror e gotico... Non amo particolarmente i romanzi di cronaca. Per il resto, sono aperta a tutto.

G: Quali sono i vostri autori preferiti?
M: Come ho già detto, i miei gusti letterari spaziano moltissimo. Vado dal romance storico al giallo classico senza alcuna difficoltà. Leggo anche molti fumetti e manga e passo tranquillamente da Dylan Dog a Battle Royale nel giro di mezz’ora. Detto ciò, per quanto riguarda i libri i miei autori preferiti sono senza dubbio Stephen King, Lovecraft, Diana Gabaldon, Kathy Reichs, Agatha Christie, Neil Gaiman e Jeffrey Dever.
L: Patricia Dunker, J.K. Rowling, Anne Rice, Glen Duncan, Amélie Nothomb, Murakami, Banana Yoshimoto... non posso scriverli tutti, non basterebbe questa intervista per contenerli.

G: Raccontateci com’è nata la vostra passione per la scrittura.
M: La mia passione per la scrittura è nata grazie a mio padre e alla sua dedizione per la mia formazione umanistica. Quando ero ragazzina e ancora andavo a scuola, ha dedicato molto tempo a me e ai miei studi, seguendomi ed aiutandomi a migliorare. Mi ricordo che trascorrevamo anche ore su un tema o su una scheda libro, analizzando e scrivendo ogni parte nel migliore dei modi. Questa sua attenzione, mi ha permesso anche di ampliare e migliorare notevolmente il mio vocabolario, di curare sintassi e grammatica dandomi, nel tempo, uno stile pulito e corretto. Così ho continuato, incoraggiata, a proseguire su questa strada.
L: Come ho accennato prima, ho sempre avuto una certa passione per questo ambiente. Sicuramente il clima familiare ha influito positivamente, infatti tutti in casa mi hanno spronata a scrivere. Ho iniziato alle elementari con piccole storie, poi sono passata alle fanfiction e ai Giochi di Ruolo testuali sui forum. Proprio in uno di questi ho conosciuto Morgan.


G: Com’è nata l’idea di scrivere a quattro mani?
M: L’idea di scrivere qualcosa a quattro mani è stata di Lyanna. Ci conosciamo da oltre otto anni e, dopo esserci trovate spesso a scrivere su giochi di ruolo testuali, mi chiese di buttare giù qualcosa di solo nostro, qualcosa che ci sarebbe piaciuto leggere. Successivamente, io le proposi il tema licantropi su cui ero ben informata e che amavo tantissimo. Man mano, quello che doveva essere uno svago ha preso una forma diversa e, data la mole di materiale, è diventato una serie di libri.
L: Dunque, era da un po' che volevo tornare a scrivere così, ormai tre anni fa, ho contattato Morgan per chiederle se le andava di fare qualcosa con me. Lei ha proposto il tema dei licantropi e mi ha aperto un mondo. Io conoscevo i licantropi ma fino ad allora avevo sempre preferito i vampiri. Posso dire con certezza che le cose sono cambiate. Comunque, sto divagando. In origine il nostro piccolo lavoro di squadra doveva essere uno svago, ma pian piano ci siamo rese conto che aveva del potenziale così abbiamo deciso di farne un libro vero e proprio. Anzi, una serie.


G: Qual è stato il primo romanzo che avete pubblicato? Vi va di raccontarcelo?
M: La mia prima pubblicazione è stata Frammenti di Vetro, una antologia di racconti di genere horror/gotico. In tutto, la raccolta ne contiene quattro, di circa trenta pagine l’uno. Ad ognuno, ho associato graficamente l’elemento naturale che viene richiamato all’interno della narrazione insieme alle emozioni intense che questa dovrebbe far emergere. Ne IL POZZO, ad esempio, la paura è accostata all’acqua e al senso di claustrofobia che deriva dall’essere imprigionati diversi metri sotto terra. Su IN VIA DI GUARIGIONE, l’aria porta con sé le ombre del senso di colpa mentre ne LA GABBIA DI FILO SPINATO l’impotenza che radica la protagonista al suolo è espressa materialmente con la terra. Infine, il fuoco rappresenta la rabbia che arde e consuma l’anima in NOTTI DI CACCIA.
L: “Lupus Occulta – La Femmina Alpha” è il mio primo romanzo. Dunque, è l'inizio di una saga incentrata sulla figura del licantropo, ambientata negli USA ai giorni nostri. Si tratta di una lavoro che ci ha viste impegnate per due anni. Dietro ad ogni personaggio, luogo o piante c'è uno studio. Abbiamo attinto a piene mani dalle leggende sui licantropi e dai veri comportamenti dei branchi di lupi. Nessun tassello del libro è stato posizionato a caso, ogni cosa è collegata e credo che questo sia un grande punto di forza non solo del libro, ma di tutta la saga. I personaggi sono ben caratterizzati, hanno un background per delineato e degli obiettivi molto precisi, che cercheranno di raggiungere nel corso della storia. Sophie e Maya sono le nostre protgoniste e sono diametralmente opposte come carattere ed aspetto. La prima mora, battagliera e indomita mentre l'altra è bionda, più remissiva e repressa. Con i personaggi maschili abbiamo cercato di accontentare buona parte del pubblico femminile. Abbiamo il tenebroso alpha Damien, l'ambiguo Gage, il fedele Lyle e il rude Samuel.

G: Come si intitola il vostro ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontateci.
M: Il mio ultimo lavoro si intitola LA ROSA PROIBITA ed è, di nuovo, un racconto. Dai precedenti, però, si diversifica non solo per la lunghezza, ma soprattutto per il genere affrontato. Si tratta, infatti, di un romance erotico con ambientazione storica. Sullo sfondo della prima rivoluzione industriale, si snodano le vicende di Rachelle Ramsey, una giovane guaritrice accusata di stregoneria, e di Evan Beauchamp, adepto dell'ordine segreto che la vuole uccidere. La storia si focalizza sulla notte in cui Evan, credendosi prossimo alla morte, torna da Rachelle per vederla un'ultima volta. Qualcosa, però, non va come previsto e tutto quello a cui entrambi avevano creduto fino a quel momento viene rimesso in discussione costringendoli ad una importante e coraggiosa scelta finale. In circa sessanta pagine, ho cercato di condensare il vissuto di due personaggi complessi cercando di fornire, al contempo, più dettagli possibili. Ho parlato di vendetta, gelosia, rabbia e desiderio fondendo insieme a questi il sospetto, l'accusa e il perdono fino alla promessa di un amore puro e di una vita vera. La felicità, però, non si raggiunge mai senza dare nulla in cambio… quale sarà, quindi, il prezzo da pagare? Ovviamente, non lo dirò. Potrete scoprirlo soltanto leggendo il racconto!
L: Beh, giusto per non dovermi ripetere, vi darò una piccola anticipazione. Speriamo di pubblicare, prima dell'estate, il secondo capitolo della nostra saga, ovvero “Lupus Occulta – Il Canto dell'Omega”. Non posso dirvi molto, solo che i nostri protagonisti non avranno tregua, dovranno sempre stare in guardia e fare scelte che, alle volte, porteranno delle serie conseguenze.


G: Preferite scrivere romanzi oppure racconti brevi?
M: Apparentemente, scrivere un racconto può sembrare molto più semplice rispetto ad un romanzo, che è più lungo ed implica una stesura della trama e delle scene più complessa e minuziosa. Io, che ho sperimentato entrambe le tipologie, posso dire che non è affatto così. Anzi, forse è vero il contrario. Un racconto esige la stessa cura e dedizione di un romanzo, è necessario informarsi ugualmente e non lasciare nulla al caso, soprattutto se si cimenta con argomenti particolari. Tuttavia, bisogna riuscire a concentrare in un numero esiguo di pagine, la giusta dose di dettagli ed informazioni sufficienti a far comprendere la storia, a descrivere adeguatamente i personaggi e a presentare motivazioni e problemi fino a giungere ad un finale sensato e chiuso. Nel romanzo, invece, si è liberi di spaziare digradando coi pensieri, aggiungendo dati, nozioni, flashback e proponendo, magari, una conclusione aperta che permetta un seguito. Con questo non voglio dire che scrivere un romanzo sia semplice, tutt’altro. E’ davvero difficoltoso e richiede tanto sacrificio, devozione, passione. In entrambi i casi, comunque, sia che si voglia scrivere l’uno o l’altro, è importante essere pronti ad affrontare notti insonni, giorni interi piegati sui testi a raccogliere più documentazione possibile, editing approfondito e tanta promozione successiva.
L: Avendo scritto entrambi posso dire che i racconti brevi non sono, come si tende a credere, una passeggiata. Riuscire a capire dove fermarsi non è così semplice, certe volte da un'idea per un racconto esce fuori un romanzo di 300 pagine e non sai come farlo finire in modo coerente e credibile. Credo che, nel mio caso specifico, dipenda molto dallo stato d'animo. Cerco di spiegarmi meglio. Non si può avere sempre la concentrazione adatta per scrivere un romanzo, che richiede comunque più costanza di un racconto, quindi quest'ultimo può essere una valida distrazione per poter, in un secondo momento, tornare a scrivere il proprio libro con più lucidità. Viceversa, come ho detto sopra, da un racconto può venire fuori l'idea per un romanzo o per una serie. Sto divagando, ancora. Chiedo scusa. Ad ogni modo, la mia risposta è entrambi. Non ho una vera preferenza.


G: Meglio ebook o cartaceo?
M: Personalmente preferisco leggere un libro cartaceo. Entrare in libreria, camminare fra gli scaffali, scorrere le copertine e sfogliare le pagine da cui proviene l’inconfondibile ed inebriante aroma di inchiostro, per me è un piacere irrinunciabile. Questo non vuol dire, però, che disdegni il formato digitale. A differenza del primo, infatti, permette una maggiore diffusione dell’opera, anche per il costo spesso esiguo e adatto a tutte le tasche. Quindi, se come lettrice prediligo la carta, come autrice autoprodotta mi trovo più propensa a scegliere l’e-book.
L: Io sono una all'antica. Amo sfogliare fisicamente le pagine di un libro, aprirlo e sentirne l'odore.


G: Salutate i nostri lettori con una delle vostre citazioni preferite.
M: Saluto con affetto tutti i lettori del blog e colgo l’occasione per ringraziarti di nuovo con una piccola citazione tratta da La Rosa Proibita.
“– Io vi amo, Rachelle – esordì infine Evan, la voce arrochita dall’emozione – Mi siete entrata dentro nell’esatto istante in cui il vostro sguardo ha incontrato il mio –”

L: Dunque, grazie per avermi dato l'opportunità di parlarvi di me con questa intervista. Vi lascio la mia citazione preferita.

“- Tu mi piaci Sophie, non so se è una cosa buona, ma per ora mi sta bene - soggiunse prima di avvicinarsi di più e baciarla lentamente, gli occhi chiusi e le dita che percorrevano lente le guance arrossate di lei.

La ragazza lo lasciò fare passandogli, in modo insolitamente timido, una mano fra i capelli scuri - Tu invece non mi piaci per niente, e so per certo che mi pentirò amaramente di quello che sto per fare - soffiò sulle labbra di lui prima di tornare a baciarlo.”



Lettori, so che devo ancora finire di leggere "Lupus Occulta" ma sto fangirlando ad un livello over 9.000 per questo libro *si morde la lingua* non devo dire molto, perciò mi limiterò a dire che vi consiglio i loro libri e che tra qualche giorno potrete leggere la mia recensione del loro libro e che sono stra felice che quest'estate esca il secondo libro della serie di "Lupus Occulta" - okay, questa sera non riesco ad evitare di essere troppo ripetitiva, ma capitemi, oggi avrei voluto andare avanti a leggere e sono andata a mangiare il gelato invece, continuo a chiedermi cosa accadrà nel libro :D

Giada

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...