PREMESSA
Ammetto che l'ho iniziato solo perché era lì da fine Maggio, e onestamente ero molto curiosa di vedere in quali guai e in quali avventure si sarebbe cacciato Percy, stavolta. Solo che, come dicevo prima, se Percy non si fosse comportato come un idiota o, se preferite, un totale imbecille la maggior parte delle volte avrei dato un voto molto più alto a questo romanzo. Annabeth è la mia preferita, e Luke che è diventato tipo un Luke 2.0, un villain upgrade è stato magnifico! L'aspetto che ho apprezzato di più è stato, senza ombra di dubbio, il modo in cui è stato affrontato il tema della morte di un famigliare o di un amico. Inoltre, penso che Nico Di Angelo sia nel pieno dei 4 stadi del lutto. Il primo era la rabbia, qui forse vediamo come comincia la negoziazione. Cioè, lo spero per il bene di Percy. Io avrei reagito come Nico, sincera. Perché non importa come zio Rick ce la meni, è stata colpa di Percy in tutto e per tutto.
TRAMA (DA AMAZON.IT)
La guerra tra gli dei dell'Olimpo e i Titani è alle porte, e ancora una volta il Campo Mezzosangue è in pericolo: gira voce che Luke e il suo esercito siano a un passo dall'invasione. E se i confini del Campo non fossero sicuri come una volta? Per difendersi, Percy, Annabeth e Grover devono addentrarsi nel Labirinto di Dedalo, che forse nasconde una via d'accesso al Campo. Un tempo a Creta e ora nel sottosuolo nordamericano, il Labirinto è un mondo sotterraneo che nasconde pericoli e insidie indicibili, e gli insegnamenti di Quintus, il nuovo istruttore di tecniche da combattimento, si rivelano preziosissimi. Percy e i suoi amici lotteranno con nemici sempre più potenti e terrificanti, scopriranno la verità sulla scomparsa del dio Pan e dovranno scontrarsi con il terribile segreto custodito da Crono. L'ultima sfida ha inizio... e questo è solo la prima delle battaglie. Età di lettura: da 12 anni.RECENSIONE
Beh, raga. Di solito i romanzi di Percy Jackson mi gasano abbestia ma questo posso solo dire di averlo apprezzato. Cioè, l'ho apprezzato davvero molto. Percy non sembra poi cambiare o migliorare più di tanto, e in fondo è così, almeno fino a circa metà romanzo. Poi sembra crescere. Crescere davvero. Bisogna riconoscerglielo, almeno questo.
Il romanzo riprende da dov'era terminato il terzo, ovvero da Percy che va all'ennesimo orientamento scolastico e si ritrova a combattere per la propria vita. A scappare dagli ennesimi mostri mandati per ucciderlo. La cosa che è evidente, nei romanzi di zio Rick, è che nonostante ci sia la possibilità che sia un eroe dei Tre Pezzi Grossi che può portare il mondo (della mitologia greca) al successo o alla sua totale distruzione, il trope del Chosen One qui è sempre più evidente. Voglio dire, la saga non si chiamerebbe Percy Jackson e X se non fosse lui il Chosen One, il Prescelto. Una tecnica narrativa ingegnosa, quella di mettere la possibilità che sia qualcun altro il Prescelto, ma dato che sono ormai al quarto romanzo posso affermare con sicurezza che sarà Percy quell'eroe. L'eroe di quella tanto temuta quanto famosa profezia che tutti sembrano conoscere. Percy e il Campo Mezzosangue sono in fermento per quell'estate, dove finalmente potranno fare ciò che vogliono mentre evitano di morire in qualche missione. Tuttavia, Annabeth riceve una missione dall'Oracolo di Delfi e, insieme ai suoi side-characters deve avventurarsi nel Labirinto di Dedalo, per trovare l'inventore e impedirgli di parteggiare per i Crono e i Titani, che si stanno risvegliando e voglio distruggere sia il mondo degli umani che quello dei mezzosangue. Al fianco di Annabeth ci sono gli amici di sempre: Percy, Grover, Tyson (se gli succede qualcosa, giuro che vengo a casa tua a prenderti, zio Rick!). Nonostante Chirone sia contrario al numero pari dei partecipanti alla missione, per una questione di numerologia mitologica che ha senso a mio avviso, gli amici s'imbarcano nell'ennesima avventura.
Di tutti i personaggi, forse quello che ho amato di più è stato proprio Dedalo. Dedalo, che ha ingannato la morte e si è nascosto all'interno del suo Labirinto come un coniglio per tremila anni, che finalmente decide di affrontare le conseguenze delle sue azioni. Trovo Dedalo un uomo grigio, cioè non è né buono né cattivo, semplicemente è umano. E, in quanto tale, imperfetto. Certo, ha commesso azioni discutibili ma è pronto ad assumersene la colpa. Mi aspettavo una resa dei conti più sanguinosa tra lui e il Re Minosse, ma questo è uno YA per pre-adolescenti, quindi è logico che anche negli Inferi non sia finita come speravo. Non posso dire di più, altrimenti ve lo spoilero davvero tutto!
Niente, ve lo consiglio! Ve lo consiglio davvero tanto, se amate la mitologia greca. E qui non dico altro, altrimenti finisco per ripetermi come faccio ogni volta che parlo di questa saga.
Nessuna citazione in chiusura, sorry :(
xoxo,
Giada
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