PREMESSA
Quando ho aperto il blog, nel 2014, questo romanzo era molto in voga. Sono quasi 10 anni fa. Ma comunque, il passare degli anni dovrebbe far migliorare un romanzo. Invece no. Tutto l'hype che avevo per questo libricino sparito nel giro di non so quanti giorni, in cui mi trascinavo leggendolo perché non sopportavo nessuno dei protagonisti - a partire proprio da Ash. Insomma, posso già dirvi che non ve lo consiglio. Ci sono romance scritti meglio in circolazione, e anche erotici scritti molto meglio - perché le scene che ci sono qui fanno venir voglia di lavarsi gli occhi con la candeggina, da quanto pessimi sono.
E penso di aver detto tutto, con questo.
TRAMA (DA AMAZON.IT)
Ashton, brava ragazza di "professione", cerca di non deludere i suoi genitori e gioca il ruolo della fidanzata perfetta di Sawyer Vincent, il ragazzo che tutte vorrebbero. Ma durante le vacanze estive, mentre Sawyer è in campeggio con il fratello, Ashton inizia ad avvicinarsi a Beau, cugino di Sawyer, terribilmente sexy. E terribilmente pericoloso... Il ragazzo da cui tutte dovrebbero stare alla larga. Beau, che ha sempre voluto bene a Sawyer come a un fratello, ama Ashton fin dai tempi dell'asilo, considerandola però la "ragazza di suo cugino" e, dunque, off limits. Che sia giunto il momento di abbandonare le maschere e di lasciarsi andare ai sentimenti veri? Più Ashton e Beau cercano di stare lontani più il desiderio si fa irrefrenabile. La tenera amicizia che li legava da piccoli si trasforma in attrazione travolgente, impossibile da combattere... Come reagirà Sawyer nel trovare la sua ragazza tra le braccia del cugino e migliore amico? C'è sempre una prima volta per "tutto": per l'amore, per la gelosia, per scoprire chi siamo veramente...RECENSIONE
Sto facendo una cosa che non dovrei mai fare prima di scrivere le recensioni, ovvero sto spulciando le recensioni negative su Goodreads - sono 2k, quindi ne avrei un bel po' da leggere, ma voglio togliermi sto impiccio dalle palle al più presto possibile. Da qui potete capire quanto non mi sia piaciuto questo romanzo. E' brutto a livelli inimmaginabili. Oh god, da dove comincio?
Ashton Gray è la figlia del pastore, in un paesello dell'Alabama, fidanzata col golden boy della città. Viene considerata la brava ragazza del paese, una brava samaritana e una che fa volontariato solo perché costretta dalle pressioni esterne. E fin qui, all'inizio, poteva anche starci. Voglio dire, poteva piacermi. E' un tema a cui, volente o nolente, sono stata vicina anche io in passato. Il problema comincia quando, il ragazzo della suddetta 'brava ragazza', se ne va in montagna con la sua famiglia e lascia la povera sfigata da sola. Avete presente quando la protagonista non sa di essere bella, ma si atteggia a insicura ugualmente? Ecco, uguale. Sono 3 anni che Ash sta con Sawyer Vincent, golden boy come vi dicevo, e gran giocatore, amato da tutti e da tutta la scuola. La nonna che, inizio romanzo le consiglia di darci dentro con il cattivo ragazzo solo per movimentare un po' la sua estate è stata na cosa... Na cosa da far strabuzzare gli occhi. Cioè, stai da tre anni con uno e ti consigliano di TRADIRLO? Così, ad cazzum. Solo per movimentare un po' la tua estate. Cosa vuoi che sia tradire la fiducia altrui, no?
Beau Vincent è il cattivo ragazzo del paesello, il tipico bulletto che risolve tutto a cazzotti. Ed è sempre stato innamorato di Ashton, solo che lei non lo sapeva *gasp scioccato*. Quando lei decide di riavvicinarsi, passano dal riconciliarsi come amici a fare sesso nel giro di venti pagine. Ho avuto l'impressione che la storia corresse, e molto. Infatti è stato così. Ma golden boy torna dalla montagna e si accorge che la sua fidanzata traditrice e finta santerellina gli sta nascondendo qualcosa, e quando alla fine lo affronta lei si stupisce che lui non prenda bene il fatto che l'ha tradito. Ma dai? Ma sul serio?
Veniamo a ciò che mi ha fatto venir voglia di cavarmi gli occhi. Tralasciando il tradimento che vuole essere, in tutti i modi giustificato qui, dal vittimismo e dalla finta innocenza e poca esperienza di Ashton, Beau dovrebbe essere il tipico cattivo ragazzo. Ma passa da dire parolacce *uhmamma mia!* a dire, e cito testualmente:
"La tua patatina è mia.""Voglio il tuo buchetto caldo."
A "La tua patatina è mia" ho riso più del dovuto, lo confesso. Se un ragazzo lo dicesse a me, io gli riderei in faccia. Non è così che si rende il dirty talk. Se è un cattivo ragazzo che parla di sesso liberamente e dice parolacce a manetta, per quale motivo non dice 'figa' o 'vagina'? Come Anastasia Steele, Ashton passa da puritana e bigotta alla più grande troiona del paese - perdonatemi, ma la sua uscita infelice su cosa rende una persona una troia mi ha fatto rizzare i peli delle braccia. Quindi, una persona è una troia solo perché non è sposata? E' per questo che Honey, la madre single di Beau, viene considerata tale? Ma ora arriviamo anche a quello, no worries.
La madre di Beau, Honey Vincent, ha sicuramente un peso in questa storiella da quattro soldi. Honey è la ragazzaccia del paese che lavora nel bar malfamato e che vive nelle roulotte. Ora, perdonatemi, ma Ashton apparire classista come non so, oltre che criticante a livelli incredibili. E' una madre single che ha cresciuto un figlio da sola, ovvio che non navighi nell'oro, ma ha fatto del suo meglio. Sempre meglio del padre di Ashton, che con un deus ex machina prevedibilissimo, alla fine accetta Beau nella sua vita.
Ho trovato tutti i personaggi piatti, piatti all'inverosimile, vorrei precisare. Sebbene ci sia il doppio POV, le loro voci sono tutte uguali. Vorrei anche sottolineare che, quando uno ti tradisce, non è tenuto poi a difenderti dai bulli della scuola. Come è già stato sottolineato, Ashton se l'è andata a cercare. E poi... Dio, quanto sono immaturi. Tutti. Tutti i personaggi sono immaturi, dal primo all'ultimo. Non ce n'è uno che si salvi. Dico seriamente.
Ad ogni modo, avrei piegato delle pagine per mettere le cit. (che avevo quando ho recensito I peccati degli dei), ma onestamente non voglio nemmeno farlo. Sto libro è troppo brutto per spenderci altro tempo dietro. Troppo, e non lo merita.
xoxo,
Giada
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