Anime
eterne è un viaggio nel tempo e nello spazio, entrambi delineati con precisione
e accuratezza dall’autrice, Lina Giudetti, che senza trasformare il romanzo in
un saggio descrive sia i luoghi che particolari e dettagli della vicenda. Tre
storie diverse si intrecciano: quella di Stefan e Serafine vissuti nella
Romania di Vlad Tepes III (il famigerato Dracula), Vernon ed Edwina che si
conoscono ed amano negli anni Cinquanta e infine quella di Elettra trasferitasi
dall’America all’Inghilterra agli inizi degli anni Novanta.
Apparentemente
nulla legherebbe questi personaggi, a meno di non credere alla reincarnazione:
le anime di Stefan e Serafine infatti sembrano rincorrersi nel tempo fino a
quando non si rincontrano e tentano di vivere nuovamente il loro amore,
spezzato dalla morte violenta di lui.
La
lettura del romanzo è piacevole e i salti cronologici sono ben strutturati cosicché
il lettore non si perda; i personaggi sono approfonditi e in più punti si
percepisce il dilemma interiore che li muove a compiere scelte difficili. Pur
raccontando una storia di vampiri l’autrice ne da un’interpretazione personale
e originale, fondendo e rielaborando in qualcosa di nuovo le “versioni
precedenti”, da Bram Stoker a Twilight.
Un libro ben scritto e adatto ad appassionati di generi differenti che possono cogliere nel romanzo
sfaccettature dall'horror al romantico, allo storico.
«Perdere l’umanità e diventare vampiri è come
iniziare una nuova vita. I desideri del tuo cuore cominciano a cambiare e non
importa che in passato tu sia stata buona o cattiva, perché finisci con il
dimenticartelo. L’unica cosa sulla quale cominci a concentrarti è la tua nuova
natura e il tuo nuovo presente perché tutti i ricordi iniziano a non toccarti
più.»
“La verità è che finché c'è vita nel nostro corpo,
esistono sempre possibilità infinite di riscatto.”