Titolo: Il Cuore insanguinato
Autore: Pamela Boiocchi
Editore: Butterfly Edizioni
ISBN: 9788897810018
Pagine: 258
Formato: cartaceo Euro 14.50 - Ebook Euro 1.99
Link amazon per ebook: http://www.amazon.it/Il-cuore-insanguinato-Pamela-Boiocchi-ebook/dp/B00PO7C1E2
Sinossi:
Isola di Saint-Christophe, XVII secolo. La giovane e coraggiosa Isabelle, figlia illegittima di un pirata e dell’ormai defunta lady Justine Ravenau, gestisce con la sua domestica Marjorie una locanda, Il cuore insanguinato, meta privilegiata di pirati e criminali. Con un pugnale nascosto sotto la gonna e una straordinaria forza interiore, Isabelle è in grado di vivere e di essere felice in un’isola così pericolosa; tuttavia, la sua quiete viene improvvisamente spezzata dall’arrivo dell’Oblivion, nave inglese comandata da lord Taylor Harriss Moore, l’uomo che sua madre aveva tradito innamorandosi del pirata e dando alla luce proprio lei, Isabelle. L’uomo propone alla giovane di allontanarsi da Saint-Christophe e di vivere a St. James of the Plain con lui. Isabelle accetta, e un nuovo mondo si apre dinanzi ai suoi occhi: abiti lussuosi, gioielli, feste. Tuttavia, la giovane donna sarà presto costretta a fronteggiare l’ipocrisia dell’alta società, che sa essere anche più pericolosa di un’isola abitata da pirati. Intanto, una guerra si profila all’orizzonte: l’isola nella quale è cresciuta e Il cuore insanguinato sono in pericolo. Sarà l’aiuto del misterioso e affascinante Tristan Storm a riportarla a Saint-Christophe per tentare di salvare ciò che ama e, soprattutto, a farle scoprire la passione. Un romanzo che ha il sapore antico dei più grandi libri d’avventure, e il fascino di una scrittura che sa parlare dritto al cuore con sensualità ed eleganza.
Estratto:
"La Strega Rossa intanto aveva preso a muoversi, lo capì quando perse l'equilibrio e fu costretta ad aggrapparsi allo schienale di una sedia per non cadere. Quando riuscì a recuperare stabilità, si avvicinò alla vetrata piombata della parete di poppa, posando le mani sul vetro colorato e schiacciandoci contro il naso, con l'intento di guardare la casa dell'Ammiraglio allontanarsi lentamente, come aveva fatto dalla sua finestra con quella nave, quando la osservava sparire oltre l'orizzonte. Con stupore si accorse che la costa appariva già molto lontana, si muovevano veloci, molto più che quando si trovava sull'Oblivion, la nave dell'Ammiraglio. Sospirò. Le metteva una grande tristezza rimanere là a guardare, anche se era stata lei stessa a decidere di andarsene, anzi a supplicare Tristan di portarla con sé! Che diavolo aveva nella testa? Si domandava ancora una volta riprendendo a camminare, mentre St. James of the Plain spariva dalla sua vista nascosta da una grossa sporgenza rocciosa, a cosa stava pensando poco fa mentre si strofinava contro di lui? Non sarebbe mai più dovuto accadere! Doveva trovare qualcosa da fare se non voleva rimanere per tutto il tempo della sua permanenza su quella nave a lambiccarsi il cervello per quello che era accaduto… o che non era accaduto. Si avvicinò alla scaffalatura che occupava una delle pareti della cabina, per osservare curiosa i pannelli decorati che avevano tutta l’aria di trovarsi lì da molto molto tempo. Chissà da dove arrivavano i pezzi che componevano l’arredamento di quello spazio? Erano forse il frutto di razzie e abbordaggi ad altre navi? Tutto quello che la circondava era stato rubato? Quel pensiero per un istante le fece immaginare Tristan nel bel mezzo di un duello, la spada alla mano e il volto sporco di polvere da sparo… e forse per la prima volta iniziò a dare credito alle voci che aveva sentito da Adèle sul suo conto, e che lui stesso le aveva confermato. Pirata. Ecco ciò che era davvero."
Autore: Giovanna Mazzilli
Prezzo: 0,99 €
Pagine: 105
Sinossi:
Amelia ha ventiquattro anni, non è una super modella, fa un lavoro ordinario e frequenta persone normali. È una ragazza riservata, che crede di stare bene solo quand’è chiusa nel suo guscio protettivo. Alejandro invece sembra un uomo che non ha bisogno di chiedere nulla. Bello da morire e che intuisce da subito, ogni più intimo desiderio di Amelia. Quest’ultima non si rende conto che i limiti, creati dalla sua mente, ostacolano la sua vita, e le impediscono di viverla in pieno. L’arrivo di Alejandro la confonderà spaventandola, ma per la prima volta in assoluto, la farà sentire viva. La trasgressione, così come il calore e la sfrontatezza di quell’uomo, varcherà le sue barriere, arrivando fino al suo cuore. Alejandro però si rifiuta d’innamorarsi, rischiando di perdere l’unica donna che sente veramente sua. Riusciranno entrambi a lasciarsi andare e a capire che non esistono barriere così alte, se ad abbatterle è l’amore? https://www.facebook.com/libroSweetDestiny?ref=bookmarks
Mail: giomazzilli@tiscali.it
Estratto:
Ho sentito questa canzone decine di volte, ma ora ha un significato diverso. Lei canta “Y yo sigo aqui, esperándote, y que tu dulce boca ruede por mi piel”, e io penso alla bocca di Alejandro che lambisce ogni centimetro della mia pelle. Quanto amo lo spagnolo, soprattutto pronunciato dalle sue labbra. Squilla il telefono, riportandomi alla triste realtà. Mia madre chiacchiera con me per venti minuti e poi mi lascia tornare ai miei caldi pensieri. Mi getto sul divano e proprio in quel momento sento il suono del cellulare che annuncia l’arrivo di un messaggio: "Stasera non possiamo divertirci, sono a una cena di lavoro con altri direttori. Non riesco a far andare via dalle mie dita, l’odore della tua eccitazione. E questa cosa mi sta facendo impazzire. Sogna noi… nudi, chiquitita especial." Inizio a saltellare come una forsennata e Madonna scuote la testa, senza parole. “Senti bella, non giudicarmi!” Le urlo, dandole una pedata immaginaria nel sedere. Per vendicarsi, riinizia a cantare Crazy for you, facendomi arrabbiare. Riprendo il cellulare in mano e leggo ancora il suo messaggio. Alla quarta lettura il sorriso mi si spegne sul volto. Non c’è neanche una parola che fa intendere che provi qualcosa per me, oltre all’attrazione fisica. Vuole il mio corpo, il resto non gli serve. Vuole godere con me, non passare del tempo con me. Cancello il messaggio, che solo pochi istanti fa mi aveva reso euforica, e spengo il telefono, così come il televisore. Vado in camera e prima di buttarmi sul letto, prendo venti gocce di calmante omeopatico che ho preso in negozio dalla mamma, sperando che facciano effetto subito e aiutino la mia mente a spegnere, per una volta, tutte le luci che alimentano il mio sconforto.
Giada
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