martedì, novembre 25, 2014

Chiacchierando con l'autore#7: Romina Principato

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi presento l'intervista alla mia amica Romina Principato, i cui romanzi sono davvero interessanti e di cui a breve leggerò "I quattro re". Qui sotto troverete l'intervista, buona lettura!

G: Ciao Romina, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
R: Ciao! Grazie mille a te per ospitarmi in questo spazio! Sono una ragazza di 29 anni, lavoro in uno studio commercialista e nel tempo libero mi dedico alle mie molteplici passioni: i cavalli, la lettura, il disegno e la scrittura di romanzi.

G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
R: Ho letto moltissimi libri da quando cominciai a farlo per passione, oltre dieci anni fa. E quello che più di tutti mi è rimasto dentro è stato “L’ombra dello scorpione” di Stephen King. L’ho riletto per la seconda volta quest’estate e la mia opinione non è mutata: è un vero capolavoro!

G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
R: Il fantasy senza dubbio. Quando iniziai a leggere con costanza, lo feci con l’horror di King, la mia libreria è infatti piena zeppa dei suoi più grandi e famosi romanzi. Poi, un giorno per caso acquistai in un mercatino dell’usato una copia economica di Terry Brooks “La spada di Shannara” e da allora il fantasy è diventato il mio punto di riferimento, sia nella letteratura che nel cinema. Negli ultimi anni mi sono aperta anche al thriller, grazie a “Io uccido” di Faletti, autore che ammiro moltissimo perché riesce a tenerti col fiato sospeso e a capovolgere ogni tua aspettativa.

G: Raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura.
R: Sin da piccola ho avuto la tendenza a inventare storie e brevi racconti, spesso ispirata dai cartoni animati. Non ho mai smesso, anzi la cosa si è evoluta alle medie, quando gettai le basi per un romanzo breve, scritto a penna su un quadernino. Quindi ebbi un periodo di pausa in quel classico periodo di transizione tra l’infanzia e l’adolescenza. Non scrissi e non lessi più nulla fino ai 17 anni, quando cominciai a stendere le basi per il mio primo romanzo fantasy, “I Quattro Re”, poi pubblicato 5 anni dopo.

G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
R: Ehehehe bella domanda! In realtà loro non ne sapevano nulla! Sono da sempre una persona riservata e gelosa delle mie cose. Un po’ mi vergognavo anche, diciamola tutta. Lo hanno scoperto quando a Natale del 2008 regalai loro la copia cartacea del mio romanzo d’esordio. Fu per loro una sorpresa bellissima e graditissima! Ricordo ancora le lacrime di mia mamma. Oggi mi sostengono tantissimo, mia mamma mi procaccia lettori a destra e a manca ed entrambi vengono a ogni mia presentazione o evento. Li adoro per questo!

G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
R: È stato proprio “I Quattro Re – I Sovrani della Luce”, che tra l’altro uscirà a brevissimo in nuova versione. È il primo libro di una Saga complessa, il genere è il fantasy classico, ambientato in un mondo giovane in cui quattro Draghi regnano sugli elementi della natura, che loro stessi hanno creato e da cui traggono i loro poteri. La protagonista, la principessa Lean, viene sconvolta da alcuni terribili incubi, che altro non sono che un messaggio da parte dei Re: l’antico nemico, il sovrano del Caos, si è risvegliato. Parte così alla ricerca dei prescelti che dovranno risvegliare i quattro Re, riportarli sulla terra e con loro dare voce a un’antica Profezia per sconfiggere il nemico una volta per tutte.

Lo pubblicai la prima volta nel dicembre 2008 con un pessimo editore, che lo trattò malissimo. Finimmo a suon di telefonate e lettere di avvocati, e un anno dopo annullai il contratto e recuperai i diritti sull’opera. Oggi il testo è in revisione profonda, la prima delle 3 parti di cui è composto uscirà in ebook il 28 novembre, e più avanti anche in cartaceo in versione completa e ampliata.

G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
R: Il secondo e ultimo romanzo che ho pubblicato si intitola “I demoni di mezzanotte”. Con questo libro cambiai totalmente genere, in quanto passai allo storico. Fu un romanzo su commissione, richiesto dal vecchio editore che cercava una storia che parlasse della caccia alle streghe. Siamo nell’Italia di inizio 1500, in Val Camonica più precisamente, e in un piccolo borgo vivono i protagonisti: Agata e Giacomo, fratelli gemelli, e Amelia, la loro balia. Qui sopravvivono come possono grazie alle fatiche quotidiane e al duro lavoro, ma ben presto la loro vita, monotona ma tranquilla, viene sconvolta dall’arrivo dell’Inquisitore, chiamato per indagare su alcuni misteriosi accadimenti. Sarà per loro l’inizio di un incubo terribile.

È stata una grande sfida per me questo libro: cominciai a scriverlo nel 2009 e lo conclusi nel 2011. Due anni faticosissimi e di duro lavoro. Rimase con editore per un anno, e alla scadenza del contratto decisi di non rinnovare e di tentare la via Self. Lo pubblicai in ebook su amazon, finché lo scorso anno conobbi il mio attuale editore, che valutò il testo e decise di pubblicarlo di nuovo. Sono contenta di questa scelta, perché con loro mi trovo benissimo, sono molto seri e affidabili.

G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
R: Non sono molto pratica con i racconti in generale. Il mio problema è che non riesco a essere breve, quando comincio una storia le parole ben presto mi sfuggono sotto le dita e ne vengono fuori romanzi corposi e complessi. Ho alcuni racconti abbandonati da anni nel pc, alcuni sono stati scritti anni e anni fa, altri per concorsi a cui poi non ho mai partecipato. Di recente mi è venuta una gran voglia di rimetterci mano, ma il tempo per scrivere scarseggia sempre più, così devo fare delle scelte in base alle priorità. So per certo quindi che continueranno a giacere nell’hard disk per un bel po’.

G: Meglio ebook o cartaceo?
R: Tutti e due, per diversi motivi. La carta per me ha un fascino magnetico, adoro i libri cartacei, tenerli in mano e scorrere le dita sulle pagine, specie se si tratta di romanzi corposi. La pecca è che hanno un costo sempre più elevato, quindi se prima compravo 12 cartacei all’anno ora si e no ne compro uno o due.

L’ebook è esattamente l’opposto: non ti lascia nessuna emozione in quanto impalpabile, ma ha il grande vantaggio di essere estremamente economico. Con il prezzo di un cartaceo compri almeno una decina di ebook, avendo quindi più possibilità di scegliere tra diversi autori e generi. Inoltre non occupano spazio alcuno, cosa che spinge all’acquisto sfrenato!

Non boccio nessuno dei due, entrambi sono importanti sia per il lettore che per un autore. Ritengo infatti la via Self un ottimo modo per fare gavetta e farsi conoscere a costo zero. Sarà poi il lettore a decretarne il successo o meno.

G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
R: “Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è partire” (Ennio Flaiano).
Quindi non abbiate mai paura di partire, di tentare strade nuove e di vivere nuove esperienze. Se volete qualcosa metteteci anima e corpo per raggiungerla, senza mai smettere di migliorare voi stessi durante il cammino.

Bene lettori, vi consiglio di leggere i suoi libri e quando l'avrete fatto, di dirvi cosa ne avete pensato commentando sotto questo post o nel link che comparirà nella pagina Facebook del blog. 

Giada

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