giovedì, febbraio 06, 2020

RECENSIONE DI DARK TOUCH DI ELLE LEWIS/ REVIEW OF DARK TOUCH BY ELLE LEWIS

Buona sera, bloggers e lettori! Sono felice d'esser finalmente in grado di ripostare, si spera con sempre più maggior regolarità, le mie recensioni ancora. La mia vita, in questo momento, è piena di cose da fare, e spesso ho l'impressione di non aver abbastanza tempo per fare tutto nelle 24h che abbiamo. Oggi, in particolare, sento di non aver abbastanza tempo, e sto in piena PMS. Tuffiamoci quindi nella mia recensione!

PREMESSA
Non appena la mia vita è diventata ancor più piena di nuove cose da fare, ho dovuto riorganizzarmi. Era difficile le prime volte. E' ancora difficile, ma sto cercando di trovare un equilibrio. Amo fare nuove esperienze e amo sperimentare cose nuove. Amo tutto ciò di loro, anche le difficoltà che potrebbero portare. Ho deciso di leggere un romanzo breve da NetGalley, e la mia scelta è ricaduta su questo libro. Sembrava molto interessante e adrenalinico, perciò ho deciso di dargli una chance. A partire dalla bella cover. Non sono sono stata delusa, ma penso che questo sia uno dei peggiori libri che io abbia mai letto dal sito. 

SINOSSI (DA GOODREADS)
Sloan ha lasciato casa un anno fa, sperando di fuggire dal suo passato.
Una notte, un fatale incontro cambierà la sua vita per sempre. Sloan incrocia la strada con un essere pericoloso. E' antico. Malvagio. E lei ha attirato la sua attenzione.
Sloan cerca di continuare la sua vita di tutti i giorni, ma presto di rende conto che è diventata l'ossessione di quell'essere. 
Disperata, Sloan cerca delle risposte. E il tempo sta per scadere.

RECENSIONE
Dove comincio da questa recensione? Il libro era molto promettente, all'inizio. Mi piaceva sul serio. Ma poi è affondato come il Titanic, ed è affondato sia grammaticalmente che a livello di coesione narrativa interna.

La storia inizia con Sloan Stolar, una ventenne che è scappata dal suo passato a Los Angeles e ha deciso di vivere a Seattle. Ha problemi ad abituarsi al clima, a causa del fatto ch'era abituata al caldo clima californiano. La principale caratteristica di Sloan è che lei è una persona da non-rompermi-il-cazzo, e preferisce affrontare i suoi problemi da sola, tanto che non ha un amico molto vicino a sé. Beh, ce l'avrebbe se lasciasse Millie avvicinarsi a lei. Mi è parso che l'unica caratteristica di Sloan (la sola) fosse quella di avere una personalità da badass - ma non è stato così, ai miei occhi. Ai miei occhi è apparsa come "la damigella in pericolo" che non riusciva a sopportare che nessuno diventasse suo amico e le si avvicinasse, quindi il suo atteggiamento da dura lo nascondeva. Lo dico ora, un editor tempo fa mi disse anni e anni fa: non è necessario descrivere tutto ciò che un personaggio indossa, perché è noioso. All'inizio, scrivevo come Elle: tre o quattro linee sugli abiti dei personaggi. Poi ho iniziato a capire che sì, puoi parlare degli abiti dei personaggi, ma non in modo descrittivo (o troppo descrittivo): devi far muovere il personaggio per descrivere ciò che vuoi descrivere. La mia scrittura è migliorata, e non era né noiosa né piatta. Questo è importante per me, da dirvi, perché ho avuto problemi a finire questo romanzo. A un certo punto, dopo pranzo, ho iniziato a saltare a pié  pari tutte le scene descrittive. Era noioso, troppo, troppo noioso per me.

Durante una notte come le altre, Sloan si approccia a uno sconosciuto con i capelli bianchi e gli occhi neri - pieni di vacuità e oscurit à - e sente una scossa attraversarle il corpo. Da questo momento in avanti, la sua vita non sarà mai più la stessa. Dall'iniziare a provare qualcosa per un pescatore carino - descritto nel libro come un 'figo', e devo dire che anche lui sarebbe potuto esser stato reso in modo migliore e diverso - ad comportarsi da testarda con angeli e demoni - o qualcosa che gli somiglia. 

Ci ho provato. Ci ho davvero provato a farmelo piacere questo libro, ma c'erano troppi errori grammaticali: "its" al posto di "it's" quando non era necessario, i tre punti di sospensione collegati alla frase dopo, rendendo la frase tutto un blocco unico, oppure qualche parola datata e stonata in un urban contemporary come 'fowl' per descrivere il buttafuori. Questi, tuttavia, erano i problemi minori del romanzo. Ho trovato numerosi errori di editing - per esempio, all'inizio, Sloan si sta preparando un piatto di conchiglie (la nostra pasta italiana), e nella pagina dopo diventano noodles, o il fatto che lei abbia avuto un rapporto sessuale nel bel mezzo di una battaglia è stato molto brutto da leggere. O il fatto che i personaggi fossero monodimensionali e piatti, noiosi come mai. Le descrizioni estremamente dettagliate di ogni abito di ogni personaggi hanno reso tutto troppo noioso. Muri e muri di testo che, come ho detto prima, mi hanno fatto saltare tutte le descrizioni e andare direttamente ai dialoghi - che erano pochi, considerando quante descrizioni ho trovato. Ho la netta sensazione che ogni cosa che io abbia trovato che non andava sia da ricollegare al fatto che l'autrice ha fatto l'opposto di ciò che si consiglia a chiunque scriva: usare lo 'show, don't tell', infatti qui era usato più lo 'tell, don't show'. L'eccessiva testardaggine di Sloan, specie verso la fine del libro, l'ha fatto apparire come una ragazzina sciocca. Anche, e perfino, il suo insta-love con James.

Mi aspettavo un colpo di scena che riguardasse il prof. Imperial, e non è accaduto. Avrebbe reso le cose molto più interessanti per il lettore. Concludendo, ho dato a questo romanzo 2 stelle perché ha molto potenziale che non è stato utilizzato. Un buon editor avrebbe tagliato tutti i muri di testo, e reso il libro più leggero - perché sì, quelle lunghe descrizioni hanno reso il libro noioso, anche quando aveva tutte le potenzialità per essere un ottimo libro. 

Vi saluto con una citazione da questo libro, sperando che l'autrice migliori nel suo prossimo lavoro e che tiri fuori una bellissima storia per sé stessa e per il lettore. Perché questa storia è piena di potenziale, semplicemente non è stato sfruttato come si deve. 
“I would always be broken. But broken things could mend and transform into something beautiful. I wanted to live and see new possibilities unfold.”
(Sloan Stolar)




Xoxo,
Giada
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