venerdì, luglio 25, 2014

RECENSIONE di Angelize, Aislinn

Buon pomeriggio a tutti! Questa è la mia prima recensione ufficiale, quindi perdonatemi se faccio qualche errore, ma ho bisogno di spiegarmi molto bene perché questo è un libro che merita tantissimo.




PREMESSA
Ho aspettato tanto per leggere questo libro e ho aspettato perché volevo godere di ogni singola pagina, e ho fatto bene. Dunque, sapevo che non avrebbe trattato degli angeli nell'accezione comune del termine e avevo già letto alcune recensioni che promettevano bene, perciò sapevo più o meno cosa avrei ritrovato in esso. Per fortuna che non ho letto gli spoiler, altrimenti mi sarei rovinata tutto! Era a questo libro che mi riferivo quando ho messo questo post:

TRAMA (dal libro)
Essere un angelo è terribile. Non provi emozioni, non puoi toccare, mangiare, amare. Per questo molti di loro cominciano a desiderare la vita terrena per provare quello che non hanno mai sperimentato nell'eternità. Per liberarsi dalla condizione eterea hanno solo un mezzo: uccidere un essere umano che prenderà il loro posto. Un gruppo di vittime, però, non si è rassegnato a questo poco invidiabile destino e ha trovato il modo di reincarnarsi in corpi nuovi che sono una via di mezzo tra angeli e uomini. Di nuovo sulla terra, questi angeli bastardi vorrebbero soltanto ricucire i pezzi di vite bruscamente interrotte, finire gli studi, ritrovare amori perduti. Come Haniel, privo di regole e affamato di sesso, che "indossa" ora il corpo di una ragazza. O come Hesediel, che cerca di far capire alla donna che ama che è tornato dalla morte, e che adesso è in grado di guarire da qualsiasi ferita.
Ma gli angeli "puri", quelli che non hanno mai ceduto alla tentazione della carne, sono in caccia, armati di spada e fuoco celeste, decisi a spazzar via le abominazioni.
Per sopravvivere gli "angeli bastardi" dovranno dar battaglia a forze molto più grandi di loro e prepararsi a terribili sacrifici...
L'esordio fulminante di un'autrice capace di ribaltare le convenzioni del genere.











RECENSIONE
Come dice la trama, si tratta di un libro che racconta la vita di angeli che vogliono provare di nuovo sensazioni, emozioni, odori e per questo si rivolgono alla Dea, una creatura più antica perfino di Lucifero, che dà loro la possibilità di vivere una seconda vita, una seconda chance per fare tutto ciò che non hanno potuto fare quando sono stati uccisi da un altro angelo che voleva appropriarsi del corpo e della mente della vittima da loro designata. Questa lotta tra angeli puri e angeli bastardi mi ha ricordato lo stesso tipo di lotta che c'era in Supernatural nella sesta stagione, in cui un angelo alla fine, si atteggia come se fosse il nuovo Dio e per questo miete vittime in giro per il mondo, le vittime, chiaramente, sono coloro che non hanno voluto ubbidire alle sue Leggi e così fa anche Mikael, l'arcangelo di Angelize, che credendosi superiore ai mezzi angeli, si sente in obbligo di ripulire il mondo da quell'abominio che sono loro, la razza degli angeli bastardi, che hanno osato andare contro le Leggi divine e contro il disegno che era stato deciso per loro.

Ma partiamo dal principio: nell'incipit facciamo subito conoscenza con Haniel, un angelo ribelle (e anche molto hot!) che si è incarnato nel corpo di una ragazzina di diciotto anni e la cui modalità di "appropriamento del corpo" la scopriremo soltanto più avanti. Haniel è il personaggio, a mio avviso, più complesso di tutto il romanzo: sembra cattivo, ma non lo è; si comporta da stronzo, ma ha solo paura di provare il dolore che ha provato quando è stato ucciso da un angelo, quando era ancora Daniele. E' lui il primo che dà fuoco ad un libro, e per inciso, il fuoco non proviene da fonti esterne ma dalle sue mani, quando ancora non si rende conto di che grande potere ha in realtà anche se è un mezzo angelo. Poco dopo veniamo a conoscenza di un altro mezzo angelo: Rafael, che Haniel chiama sempre "il biondo". Rafael è un bravo ragazzo, che andava all'università e che aveva una storia con Stefano. Un po' per volta conosciamo tutti i mezzi angeli che hanno l'obbiettivo di uccidere qualcuno per prendere forma solida o che sono stati uccisi dagli angeli puri per vendetta: Hesediel, che cerca di riconquistare Elena, la quale è andata avanti con la sua vita e ha attraversato un lungo periodo difficile dopo la sua morte, lui si era reincarnato come Christian. E poi ci sono tutti i mezzi angeli, personaggi minori ma comunque interessanti: Mehiel, Vasariah, Yeratel, Nithael e molti altri ancora. La lotta tra angeli puri e angeli bastardi prende l'avvio, a mio avviso, dopo l'uccisione di Seheiah per mano di Mikael,il capo degli angeli puri. Oltre alla Dea, compare anche Lucifero, come vi ho detto sopra, e anche se è solo per un breve istante, si riesce ad avvertire la sua forza e il suo bel caratterino. Lucifero è un angelo Caduto ed è proprio a lui e alla Dea che i nostri angeli si rivolgono per ottenere un aiuto o un consiglio su come sconfiggere "gli angioletti" o "i pennuti" ed è proprio Lucifero a dar loro la risposta, facendo arrabbiare Haniel che da' fuoco al trench di Hesediel con le sue mani. Tutto cambia però quando Elemiah, rendendosi conto che Mikael non si sta comportando come un buon arcangelo e che sta peccando di superiorità, dice ai mezzi angeli che l'unico modo che hanno per sconfiggere gli angeli puri è quello di far ammettere a Mikael quali sono le sue vere intenzioni, e quando questo accade, tutti gli angeli puri sono sconvolti dal sentirsi di nuovo in carne e ossa, dal sentire odori e profumi, dal sentire la fisicità del proprio corpo. Mentre tutti sono storditi da questo nuovo modo di sentire le cose, sentire se stessi e percepire le emozioni, Mikael è l'unico che rimane impassibile, freddo, duro come il ghiaccio e dopo aver ucciso Rafael è pronto ad uccidere anche Haniel, se non che Haniel lo uccide per primo. La scrittrice ci lascia tutti col fiato sospeso mostrandoci un finale aperto, con Lucifero e qui non vi svelo altro, dovrete leggere Angelize per scoprire come finisce.
Cosa succederà in Angelize 2? Io sono curiosa, e voi?

Milano è la città che fa da sfondo a questo urban fantasy per niente convenzionale. Aislinn la descrive in modo crudo e diretto, smontando le illusioni che le persone (come me) si erano fatte su questa città, un esempio si più ritrovare nelle parole di Hesediel: "Milano è una grande città che può renderti piccolo, se non stai attento."

Lo stile di Aislinn è ricco di immagini, colori, sensazioni, odori che il lettore riesce a sentire chiaramente durante la lettura; è diretto quando si tratta di descrivere Milano ed è molto conciso ed intenso quando si tratta di descrivere le sensazioni e le emozioni dei personaggi.

Io promuovo a pieni voti questa scrittrice e vi invito a leggere il suo libro! Vi terrà incollati alle pagine e faticherete molto a staccarvene, anche solo per qualche ora. Seguitela, mi raccomando. Leggete "Angelize", perché se amate il fantasy e in particolar modo l'urban fantasy questo libro fa per voi non vi deluderà affatto! Da parte mia, posso solo dire che non vedo l'ora che arrivi l'autunno per leggere il seguito, dovrò distrarmi alla grande per non pensarci in continuazione. Certo, dovrò studiare ma devo pensare anche io ai miei romanzi e chissà, magari un giorno io e Aislinn ci incontreremo al Salone del Libro di Torino e parleremo dei nostri rispettivi romanzi... Io ci spero.

Vi lascio con una citazione da questo magnifico libro:
"Ora non osano perché non sono abbastanza forti per me." il suo sorriso balenò più tagliente: "Ma come vorrebbero cancellare il mio disordine, vorrebbero cancellare la mia anomalia." (La Dea a Haniel e Hesediel)

Giada


Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Dopo un estenuante sessione estiva di esami (fortunatamente tutti passati alla grande) sono tornata di nuovo nel blog! Quanti di voi sono felici di risentirmi finalmente? Forza con i "mi piace" alla pagina facebook e con i lettori fissi! Oggi ho tutta l'intenzione di pubblicare due post, riguardanti due meravigliosi libri che ho letto, il primo è, come si può evincere dal titolo: "Il piccolo principe" di Exupéry.



Il romanzo, semi-autobiografico dell'autore, è un libro importante perché insegna il valore dell'amicizia e cosa rende davvero importanti le cose che amiamo. Non riassumerò il libro, mi limiterò a commentarlo, come vedete, perché altrimenti vi racconterei tutto il libro e solo in questo caso non voglio farlo, perché è troppo bello.

Questo libro mi ha insegnato molto per quanto riguarda la scrittura, la mia passione, nella quale io rivedevo la rosa a cui teneva tanto il piccolo principe.

Vi lascio con alcune citazioni tratte da esso:
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante." 
"Ho sempre amato il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia. Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio..."
"Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi."

Giada
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