mercoledì, dicembre 07, 2016

BOOK TOUR OF OWN BY K.I. LYNN AND N. ISABELLE BLANCO

Buona sera, bloggers e lettori! Ecco un'altra succosa novità riguardante le uscite americane di fine novembre, sì, lo so che sono in super ritardo ma sto recuperando tutto un po' per volta... Forse stasera potrete anche vedere le uscite degli autori italiani! Ho così tante cose da mostrarvi, rimanete in linea!





Own by K.I. Lynn & N. Isabelle Blanco is the highly anticipated conclusion to the Need Series!

"Own" di K.I. Lynn & N. Isabelle Blanco è la tanto attesa conclusione della Need Series!


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Blurb 

Kira’s finally mine. 
Kira è finalmente mia.
Mine. 
Mia.
And nobody and nothing is going to take her from me. I’ll fight for her, to the death. Do anything for her. 
E niente e nessuno me la porterà via. Lotterò per lei fino alla morte. Farò qualunque cosa per lei.
There’s no more living without her. No more holding back my feelings. 
Non c'è più vita senza di lei. Non reprimerò più i miei sentimenti.
If only it was enough. 
E come se tutto ciò non bastasse...
We’re surrounded every day. 
Siamo controllati ogni giorno.
Watched. 
Ci osservano.
Stalked. 
Ci stalkerano.
Judged. 
Ci giudicano. 
Everyone knows us. Now, they suspect. The odds are stacked against us more than before. 
Tutti ci conoscono e ora, sospettano. La sorte è contro di noi più di prima.
We live in the shadows, hiding our love from the entire world. 
Viviamo nell'ombra, nascondendo il nostro amore all'intero mondo.
But not for long. 
Ma non per molto tempo ancora.
I refuse to live like this anymore. 
Mi rifiuto di vivere ancora così.
I’ll do whatever it takes to own her. I’m waging a dark war against those that stand against us. 
Farò qualsiasi cosa potrò per averla. Sto combattendo una oscura guerra contro coloro che sono contro di noi.
And I will win. 
E vincerò. 
That girl is going to be mine forever, and there’s nothing anyone can do about it.
Quella ragazza sarà mia per sempre e non c'è niente che nessuno possa fare per impedirmelo.


Excerpt
Estratto

Why the fuck is Kira at this party?
Perché cazzo Kira è a questo party?
Stupid question.
Domanda stupida.
I have no right to begrudge her this. She should be here, having fun, experiencing college to the fullest.
It just burns that she came here without telling me. That she didn’t even think of inviting me.
Non ho il diritto di criticarla per questo. Lei dovrebbe essere qui, a divertirsi, sfruttando appieno l'esperienza del college. 
Mi brucia da morire il fatto che lei sia venuta qui senza dirmi nulla. Che non ha minimamente pensato di inviarmi. 
That she’s pushing me away while making time to sit on the grass with Austin.
If Dana hadn’t told Ryan to call me, I wouldn’t have known Kira was here.
Che mi sta allontanando mentre passa il suo tempo seduta sull'erba con Austin.
Se Dana non avesse detto a Ryan di chiamarmi, non avrei saputo che Kira era qui.
This party is taking place in one of the student’s homesa mansion so fucking big, it’s bordering on ridiculous.
I’m never going to find Kira here, and according to what Dana told Ryan, Kira’s shitfaced. Drunk out of her mind.
Questo party sta avendo luogo in una delle case degli studenti - una villa così grande che è quasi ridicola. 
Non troverò mai Kira qui, e secondo ciò che Dana ha detto a Ryan, Kira è ubriaca fradicia. Ubriaca e fuori di testa.


And Dana lost her.
Growling under my breath, I push past the crowd, ignoring every drunk girl who tries to grope me.
Sometimes I wonder how I ever got high off this kind of attention. How my ego fed on it. It’s annoying as fuck.
E Dana l'ha persa di vista.
Grugnisco sottovoce, spingo da una parte all'altra la folla, ignorando ogni ragazza ubriaca che prova ad avvinghiarsi a me.
I’ve already checked the large ass kitchen. Two of the sitting rooms. The foyer. The pool room. And almost every room upstairs.
I get a text from Dana. Marilyn just spotted her going into the movie theater on the first floor. OMW there now.
Ho già controllato la grandissima cucina. Due sale d'aspetto. Il foyer. La stanza della piscina. E quasi ogni camera del piano di sopra.
Ho ricevuto un messaggio da Dana. Marilyn l'ha appena vista salire nel cinema al primo piano. OMW lì adesso.
Of course this place has a movie theater, too.
Fucking ridiculous, as I said.
Certo che questo posto ha un cinema, come non potrebbe averlo?
E' così fottutamente ridicolo.
I about-face and practically fly down the stairs. I have no idea where the hell the movie theater is, so I grab a few people as I walk and ask them.
All of them are as clueless as I am.


Io mi scontro con la faccia delle persone che vengono dal senso opposto e volo giù per le scale. Non ho idea di cazzo sia il cinema, qui, perciò mi unisco ad un gruppetto e man a mano che cammino glielo domando.
Tutti loro non ne hanno la più pallida idea, come me.
They look at me as if I’m crazy.
To them, I probably look like I am.
Finally, I find one person who knows. Don’t know who he is, don’t care. He points me in the right direction, and I rush away without even thanking him.
The theater is all the way in the back of the house, in an area that’s actually empty. I get there in time to see Dana opening the door and rushing in.
Mi guardano come se fossi impazzito.
Per loro, probabilmente lo sono.
Finalmente trovo una persona che lo sa. Non so chi sia, non me ne frega. Mi indica la direzione giusta, e corro via senza nemmeno ringraziarlo.
Il cinema è nell'ala posteriore della casa, in un'area che è vuota. Arrivo giusto in tempo per vedere Dana aprire la porta e fiondarsi nella sala.
Man, she’s an awesome girl. I could never thank her enough for caring for Kira the way she obviously does.
I go inside and find the small theater empty, except for Dana, Marilyn . . .
And Kira.
My breath whooshes out of me at the sight of her. I’m instantly hard, aching, furious, and possessive.
We haven’t fucked in days and I’d be lying if I said my balls aren’t full to bursting. I need sex right now like I need air and she’s the only person to give it to me.


Cazzo, è una ragazza favolosa. Non riuscirò mai a ringraziarla a sufficienza per prendersi cura di Kira.
Entro e trovo il piccolo cinema vuoto, eccetto per Dana, Marilyn...
E Kira.
Mi manca il respiro solo vedendola. Divento subito duro, dolorante, furioso e possessivo.
Non abbiamo scopato per giorni e mentirei se dicessi che le mie palle non stanno andando a fuoco. Ho bisogno di fare sesso subito come ho bisogno dell'aria che respiro e lei è l'unica persona in grado di darmelo.
But she came here, in that tiny, dark purple dress.
I have no right to tell her how to dress--but what the fuck is she doing coming to a party dressed like that without me?
Kira’s leaning against one of the chairs all the way at the front of the theater, refusing to move despite Marilyn urging her.
It’s obvious she really is drunk as a motherfucker.
Ma lei è venuta qui, in quel piccolo striminzito abitino viola.
Non ho il diritto di dirle come vestirsi -- ma cosa cazzo ha potuto venire a un party vestita in questo modo senza di me?
Kira sposta una delle sedie disposte di fronte allo schermo, rifiutando di spostarsi sebbene Marilyn la stia pressando a farlo.
E' ovvio che è fottuamente ubriaca.
“I just want to be alone, guys,” she says, almost whining.
I refuse to be amused. Now’s not the time. I’m too pissed at her.
But, fuck me. She’s sexy, adorable, and those lips are begging for my cock.
“I know, sweetie. But it’s not good for you to be alone right now.”
Kira swats Marilyn away. “Stop your shit, woman. You’re not my mother.”
Even Dana laughs at that one.
“She’s not. But I’m your man. And I say you’re not going to be alone.”
They all turn to stare at me as I walk down the short steps toward them.
Kira’s eyes flare with resentment.
With lust.
"Io voglio rimanere da sola, ragazzi." dice, quasi piagnucolando.
Mi rifiuto di mostrarmi divertito. Non è il momento. Sono troppo incazzato con lei.
Ma, cazzo... Lei è sexy, adorabile, e quelle labbra stanno pregando di incontrare il mio pene.
"Lo so, tesoro. Ma non è una buona cosa per te rimanere da sola adesso."
Kira spinge via Marilyn. "Smettila di dire cazzate. Tu non sei mia madre."
Tutti si voltano verso di me mentre io scendo la piccola scala e vengo loro incontro.
Gli occhi di Kira sono pieni di risentimento.
E lussuria.
She rakes me with a cold stare that still manages to burn my entire body with how hungry it is.
Damn. If any of these girls just happen to look down a bit, they’re going to get an eyeful of how hard my dick is.
“I don’t want you here, either.” She swats me away like an imperious little queen.
“Girls. Leave us.”
Marilyn and Dana hesitate at my tone.
I don’t have time for this shit. “Now.”
Dana snaps to action first and leads Marilyn up the stairs and out of the theater.
Kira’s still looking at me with that rebellious hunger, a lust-filled sneer on her face.
I have no qualms about reaching down and palming my dick in front of her.
Her eyes flare hungrily.
Lei mi fulmina con uno sguardo freddo che manda a fuoco tutto il mio corpo che adesso ha fame di lei.
Maledizione. Se una di queste ragazze guardasse appena un po' giù, si accorgerebbe quanto duro è il mio cazzo adesso.
"Non voglio nemmeno te, qui." mi spinge via come un'imperiosa principessina.
"Ragazze. Lasciateci."
Marilyn e Dana esitano al mio tono.
Non ho tempo per queste stronzate. "Adesso."
Dana prende in mano la situazione e  porta fuori Marilyn trascinandola fuori dal cinema.
Kira mi continua a guardare con quello sguardo a metà strada tra l'affamato e il rabbioso, una indecente bramosia le illumina il viso.
Non ho remore nell'abbassarmi e toccarmi di fronte a lei.
I suoi occhi fiammeggiano di una lussuria a stento controllata.
"We’re leaving, Kitty. Now.” I can’t fuck her until she sobers up considering how angry at me she is, but I’m getting her home.
Kira steps toward me and stumbles at bit.
I rush forward and catch her, pulling her up against me.
Contact. Seering, torturous contact. I have my arms wrapped around her, my hands on her ass, before I realize what I’m doing. As always, it’s an instant reaction. Absolutely zero control over my own body.
Kira pushes at my chest and that sexy small growl she gives me turns me on so much. “Don’t touch me.”
My barely leashed temper snaps free. “Like hell. You’re mine.”
She struggles against me, her body sliding along mine. “Excuse me if I don’t want to go back to fucking the dick I’ve seen inside Jennifer two too many times.”
She’s hurting. I get it. Shit, I’d be even more feral in her shoes.
But I’ll be damned if I let her pretend she doesn’t want me anymore.
"Ce ne andiamo, Kitty. Adesso." Non posso scoparla se non si riprende da questa sbronza colossale e placa la sua rabbia nei miei confronti, ma la porterò ugualmente a casa.
Kira fa un passo in avanti e inciampa un po'.
Le corro incontro e la prendo, tirandola a me.
Contatto. Delizioso, doloroso contatto. Le mie braccia sono attorno a lei, le mie mani sono sul suo culo, prima che realizzi cosa sto facendo. Come sempre, è una reazione istantanea. Non ho alcun controllo sul mio corpo.
Kira mi spinge via e grugnisce in un modo sexy che mi arrapa da morire. "Non toccarmi."
Il mio temperamento finora controllato esplode. "Va' all'inferno. Tu sei mia."
Lotta contro di me, il suo corpo che scivola sul mio. "Scusa se non voglio tornare a casa a guardare il cazzo che ha scopato Jennifer due volte di troppo."
Mi sta facendo male. Ho afferrato. Cazzo, io sarei ancora più selvaggio se fossi al suo posto.
Ma sarò dannato in eterno se fingerl che lei non mi voglia più.
Fisting her hair, I slide my other hand under her dress and roughly shove her panties to side.
Kira lets out a broken gasp at the feel of my fingers slipping inside her.
I move them around on purpose so she can hear how wet she is. “Lie to me again. Tell me you don’t want me,” I growl in her face.
Her arms wind around my neck and she slams her lips against mine. Growling at me like she  hates me and wants to eat me at the same time, she kisses me with everything she has.
Owning me.
Trying to control me.
I want nothing more than to show her who’s fucking in charge here, but she’s licking my tongue like it’s the tip of my dick, and her hips are thrusting up and down, fucking my fingers.
Using me for her pleasure.
Le tiro i capelli, faccio scivolare la mano sotto il suo vestito e le sposto le mutandine.
Kira emette un gemito di sorpresa nel sentire le mie dita entrare dentro di lei.
Le muovo in modo circolare così che lei possa sentire quanto bagnata è. "Mentirmi ancora. Dimmi che non mi vuoi." dico con voce roca sul suo viso.
Le mie braccia si aggrappano al mio collo e lei sfiora le mie labbra con le sue. Borbotta come se mi odiasse e volesse mangiarmi allo stesso tempo, mi bacia con tutto ciò che possiede.
Possedendomi.
Provando a controllarmi.
Non voglio nient'altro che mostrarle quanto lei abbia il controllo qui, ma lei sta leccando la mia lingua come se fosse la punta del mio cazzo e i suoi fianchi si stanno muovendo su e giù, scopando le mie dita.
Usandomi per il suo piacere.
Her body locks up, her plump pussy swelling around my fingers. A throb, a rush of liquid, and she’s squirting into my hand, her sexy moans echoing between our lips.
God damn.
I manhandle her, my mind cracking under the pressure of so much need. Spinning, I fall to my knees on the short steps and place her beneath me.
The steps are short but they’re huge. Enough to accommodate her lower body on one.
Kira leans back with her elbows on the step above her. Head thrown back, gorgeous throat exposed, she struggles to pull in air.
I lean back on my haunches and yank my belt open.
The sound makes her raise her head. By the time her eyes are on my crotch, I already have my glistening cock out in my hand.
She whispers my name like a prayer.
Finally.
Il suo corpo si chiude, la sua fica si stringe attorno alle mie dita. Un getto di liquido mi cola sulla mano, i suoi sospiri sexy echeggiano tra le nostre labbra.
Cazzo.
Continuo a eccitarla, la mia mente sta scoppiando alla necessità di realizzare questo mio desiderio. Mi giro, mi inginocchio nei corti scalini e la posiziono sotto di me.
Gli scalini sono corti, ma sono enormi. Grandi abbastanza da permetterle di distendersi sotto di me.
Kira posiziona le sue spalle sul gradino sopra di sé. Inlcina la testa, la bellissima gola esposta, tenta di spostarsi i capelli.
Apro la cintura e tiro giù la zip dei pantaloni.
Quel suono le fa alzare la testa. In un istante i suoi occhi sono sul mio cazzo, e ho già la visione di lei che lo prende in mano.
Sospira il mio nome come una preghiera.
Finalmente.
This is what I need. No more distance. No more pain. Just her and her nearly demonic need to have me.
And I need this even more.
I grab her thighs and tug her toward me. Kira says my name again. Her hands land on my shoulders, fisting my shirt.
I spread her legs wide, wider than I probably should, and slide that juicy cunt right onto my dick.
Her body arches off the stairs like she’s being possessed.
She is.
If I haven’t left enough of me inside her for her to understandfor her to acceptthat I own her and always will . . .
I’m going to remedy that.
And there’s nothing she can do about it.
I pull my hips back, slow, hissing at the slick feel of her pussy walls tightening. Trying to keep me in.
Kira whimpers, clenching me even harder.
Questo è ciò di cui ho bisogno. Non più dolore. Solo lei e il suo quasi demoniaco bisogno di avermi.
E ho bisogno di questo ancora di più.
La prendo per le caviglie e la trascino più vicino a me. Kira dice di nuovo il mio nome. Le sue mani finiscono sulle mie spalle, tirando la maglia.
Le apro bene le gambe, forse troppo di quanto dovrei, e ficco il mio cazzo dentro quella fica bagnata.
Il suo corpo si contorce sopra le scale come se fosse posseduta.
Lo è.
Se non ho lasciato abbastanza di me dentro di lei perché lei capisca - perché lei accetti - che io la possiedo e sempre lo possiederò...
Rimedierò a ciò.
E non c'è niente che lei possa fare per impedirmelo.
La tiro indietro per i finachi lentamente, finschiando mentre sento quanto le pareti della sua vagina sono vischiose e strette. Tentatono di tenermi dentro di lei.
Kira mugola, contraendosi ancora di più. 
Wanting to let me go and powerless to do anything but keep me.
Using all my strength, I slam back into her.
One hard, vicious thrust.
She cries out and comes all over me.
Again.
Just like that.
I crack my neck, a growl purring through my chest, and lay into her. No mercy. No thought.
I’m close. Just a few more pumps into that slick cunt.
Kira fists my hair, her moans bouncing off the walls around us. I lower myself down and brace my elbows on either side of her head.
She tries to tug me down and kiss me.
Vuole che io la lasci andare e l'unica cosa che è in grado di fare è tenermi dentro di sé.
Usando tutta la mia forza, mi ubriaco di lei.
Una sola vigorosa spinta.
Lei urla e viene su di me.
Ancora.
Come piace a me.
Mi schiocco il collo e emetto un grugnito, poi mi stendo sopra di lei. Senza pietà. Nessun pensiero.
Sono così vicino. Ancora qualche spinta dentro quella bagnata fica.
Kira mi tira per capelli, i suoi mugoli che rimbalzano nelle pareti attorno a noi. Mi abbasso e metto le braccia a sinistra e a destra della sua testa.
Lei prova a spingeri giù e baciarmi.
I slide one hand beneath her head, fisting that beautiful hair, and drag her up to me. “Who told you that you could come here dressed like that?”
She bites my lip hard enough to make my vision snap white. I think I taste blood. “Fuck you. You don’t own m” She chokes on her words with my next thrust.
I can’t stop groaning, yet somehow I’m laughing in her face at the ridiculousness of her statement. “You want to keep fucking lying to yourself, Kitty?”
She hisses like the wild cat she is and leans up to lick across my bottom lip. When she pulls back, I see it.
Her lips are stained with the blood she drew from me.
I press my lips to her, our tongues dueling. We’re nothing but a mindless mass of sex, and I can feel the come rising up my shaft.
Faccio scivolare una mano sotto la sua testa, tirando su quella bellissima chioma, e la avvicino a me. "Chi ti ha detto di venire qui vestita così?"
Mi morde il labbro abbastanza forte da annebbiarmi la vista per un momento. Penso di sapere di sangue. "Fanculo. Tu non mi poss---" le parole le muoiono in gola con la mia nuova spinta.
Non riesco a smettere di gemere, anche se in qualche modo penso di sta ridendo di fronte all'assurdità della sua affermazione. "Vuoi continuare a mentire a te stessa, Kitty?"
Lei continua a mugulare come il gatto selvaggio che è e mi lecca il labbro inferiore. Quando si tira indietro, lo vedo. 
Le sue labbra sono rosse a causa del sangue che lei ha tirato via da me.
Presso le mie labbra sulle sue, mentre le nostre lingue ingaggiano un duello. Non siamo nient'altro che una massa senza cervello di sesso, e riesco a sentire che sto per venire dal calore che mi sta salendo nel corpo. 
In the back of my head, it registers that I hear people speaking.
Drawing closer.
On the other side of the door.
“That bitch ruined my life!”
“First off, don’t ever call her a bitch in front of me. Got it? Secondly, you have no proof it was her that sent your parents that video. Third, back the fuck off, or I’m going to forget we were ever
The door opens.
I raise my head enough to look up. For a split second, the fact that we’ve been caught freezes me.
Then I see two pairs of familiar blue eyes locked on us.
Jennifer.
Austin.
Distendo indietro la testa e registro che ci sono delle persone che parlano.
Si stanno avvicinando.
Sono dall'altra parte della porta.
"Quella puttana ha rovinato la mia vita!"
"Per prima cosa, non osare chiamarla puttana di fronte a me. Chiaro? Secondo, tu non hai alcuna prova che sia stata lei a mandare ai tuoi genitori quel video. Terzo, vai indietro cazzo, o mi dimenticherò che noi abbiamo..."
La porta si apre.
Alzo la testa quanto basta per guardare. Per un istante, il fatto che siamo stati colti in fallo mi blocca.
Poi vedo due paio di occhi blu che ci fissano.
Jennifer.
Austin. 

Haven’t read this series yet? 
Now is your chance, Need & Take are now in a Box Set. 
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MEET K.I. LYNN
K.I. Lynn is the USA Today Bestselling Author from The Bend Anthology and the Amazon Bestselling Series, Breach. She spent her life in the arts, everything from music to painting and ceramics, then to writing. Characters have always run around in her head, acting out their stories, but it wasn't until later in life she would put them to pen. It would turn out to be the one thing she was really passionate about.

Since she began posting stories online, she's garnered acclaim for her diverse stories and hard hitting writing style. Two stories and characters are never the same, her brain moving through different ideas faster than she can write them down as it also plots its quest for world domination...or cheese. Whichever is easier to obtain... Usually it's cheese.









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MEET N. ISABELLE BLANCO
N. Isabelle Blanco was born in Queens, NY (USA). At the age of three, due to an odd fascination with studying her mother’s handwriting, she began to read and write. By the time she’d reached kindergarten, she had an extensive vocabulary and her obsession with words began to bleed into every aspect of her life.

N. Isabelle Blanco spends her days working as an author, web programmer, marketer, and graphic designer. That is when she isn’t handling her “spawn”, as she calls her son, and brainstorming with him about his future career as a comic book illustrator.



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xoxo,
Giada

RELEASE BLITZ OF NICO BY SARAH CASTILLE

Buona sera di nuovo, bloggers e lettori! Come vi avevo promesso ieri, ecco gli aggiornamenti più importanti delle uscite americane che avevo lasciato in arretrato. Buona lettura!




Nico, the first book in the Ruin & Revenge series by New York Times bestselling author Sarah Castille is NOW LIVE! 

Nico, il primo libro della serie Ruin & Revenge dell'autrice bestseller del New York Times Sarah Castille, SI PUO' ACQUISTARE!

Blurb 
Las Vegas Mafia boss Nico Toscani is used to getting what he wants, whether it is having the City of Sin under his rule or a beautiful woman in his bed. But when he meets his match in the gorgeous, headstrong Mia Cordano, the daughter of a rival crime lord, all bets are off . . . Sexy computer hacker Mia struggles to break free of her ruthless father's Mafia ties . . . but she can't resist the powerful and seductive Nico, who will stop at nothing to possess her. With their families locked in a brutal war for control of the city, Mia and Nico enter into a forbidden game. Will they surrender to the passion that burns between them and risk tearing apart their families? Or will Nico be forced to betray the only woman who sets his blood on fire?
Il boss della mafia di Las Vegas, Nico Toscani, è abituato ad ottenere senza fatica ciò che desidera, che sia avere la Città del Peccato ai suoi piedi o una bellissima donna nel suo letto. Ma quando incontra la stupenda e testarda Mia Cordano, la figlia del suo nemico, tutte le scommesse sono aperte... La sexy hacker del computer Mia lotta per liberarsi dalle grinfie della Mafia di suo padre... ma non può resistere al potente e seducente Nico, che non si fermerà davanti a nulla fino a quando non la possiederà. Mentre le loro famiglie lottano in una brutale guerra per il controllo della città, Mia e Nico entrano in un gioco pericoloso e proibito. Si arrenderanno alla passione che brucia tra di loro e rischieranno di dividere le loro famiglie? O Nico sarà costretto a tradire l'unica donna che lo eccita?

New York Times and USA Today bestselling author Sarah Castille worked and travelled abroad before trading her briefcase and stilettos for a handful of magic beans and a home near the Canadian Rockies. She writes contemporary erotic romance and romantic suspense featuring blazingly hot alpha heroes and the women who tame them. Her books include the bestselling “Redemption” fighter romance series, and the dark, gritty Sinner’s Tribe Motorcycle Club romance series.

Stalk Sarah Here: Website | Facebook | Twitter | Goodreads | Amazon | Pinterest | Newsletter

NICO BY SARAH CASTILLE RELEASES ON DECEMBER 6TH!

Buona sera, bloggers e lettori! Ecco a voi le novità e i link ai quali potrete acquistare l'ebook di "Nico" di Sarah Castille, un'autrice besteller del New York Times. Buona lettura!


Nico, the first book in the Ruin & Revenge series by New York Times bestselling author Sarah Castille 

releases on December 6th!

Nico, il primo libro della serie Ruin & Revenge dell'autrice bestseller Sarah Castille esce il 6 dicembre!

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xoxo,
Giada

lunedì, dicembre 05, 2016

BOOK TOUR OF RIDDICK BY KATHY COOPMANS

Buona sera, bloggers e lettori! Ho una marea di uscite americane da segnalarvi, perciò eccone una carrellata. Per coloro che non sanno l'inglese, tradurrò il blurb che troverete nel post. Buona lettura!




Riddick by Kathy Coopmans is NOW LIVE! 

Are you ready?

Riddick_FrontCover_LoRes.jpg

Blurb
She told me Heaven would knock on my door one day.
Lei mi disse che un giorno il paradiso avrebbe bussato alla mia porta.
That I would be swept away from the hell I lived in.
Che avrebbe spazzato via l'inferno nel quale vivevo.
She was right about one thing and so wrong about the other.
Aveva ragione su una cosa e torto sull'altra.
Heaven came in the form of an angel just like she said.
Il paradiso venne sotto forma di angelo come lei aveva detto.
Beautiful.
Bellissimo.
Perfect.
Perfetto.
An angel.
Un angelo.
And then.
E poi...
My life became hell.
La mia vita diventò un incubo.
She disappeared. Vanished.
Lei scomparve. Svanì.
I left. Went to war. Killed. All for her.
Io me ne sono andato. In guerra. Ho ucciso. Ho fatto tutto questo per lei.
Every face was the man who took her.
In ogni volto vedevo l'uomo che l'aveva presa.
Every dream filled with her.
Ogni mio sogno era riempito dal solo pensiero di lei.
For twelve years I existed in hell. Breathed in the fires from down below.
Per dodici anni ho vissuto all'inferno. Ho respirato le fiamme che esso emanava.
Until her, the woman on the beach outside of my home.
Fino a quando non ho incontrato lei, la donna sulla spiaggia fuori dalla mia casa.
Captivating.
Attraente.
Enchanting.
Incantevole.
Mesmerizing.
Sconvolgente.
It couldn't be my Cora, my angel, my heaven on earth.
Non poteva essere la mia Cora, il mio paradiso in terra.
She was dead.
Lei era morta.
Wasn't she?
O era davvero lei?

riddick teaser 4.jpg


Excerpt
Estratto
Jesse’s threats should make me want to shut my mouth; they don’t. I’ll make all the noise in the world to find out why I feel like I’m being dragged to my death. Oh God, please tell me they do not know!
Le minacce di Jesse dovrebbero farmi desiderare di tenere la bocca chiusa, ma non lo fanno. Farò più rumore che posso affinché il mondo capisca per quale motivo mi sento come se fossi una condannata a morte. Oh mio Dio, per favore, dimmi che non lo sanno!
Without warning, Cutter grips me by my hair, yanking me out of my spot in the corner. My backside is landing on the rough gravel with a solid thud. The sharp stones are penetrating through the flesh on my back. I scream out in agony as this man bores his fingers into my cheeks, digging into my skin enough to draw blood with his fingernails penetrating through my flesh. They’re going to kill me.
Senza preavviso, Cutter mi prende per i capelli, facendomi uscire dal mio angolino. Il mio fondoschiena si appoggia sul pavimento ruvido con un tonfo. Le pietre affilate mi penetrano nella carne della schiena. Grido in agonia mentre quest'uomo mi mette le mani in bocca, scavando nella mia pelle abbastanza forte da far ricoprire le sue dita di sangue. Mi uccideranno. 
“You’re finally getting a chance to get out of here. If you fuck this up, I’ll kill him. Do you get me?” What? I ignore his comment about leaving here. That rolling in my stomach starts to turn, spinning out of control until it crashes into my chest, making it hard for me to breathe. I know exactly whom he’s referring to, and the thought makes me want him to stick his dick in my mouth so I can bite the repulsive little thing off. 
"Finalmente avrai l'opportunità di uscire di qui. Se mandi tutto a puttane, lo uccideremo. Mi capisci?" Cosa? Ignoro il suo commento su di me che lascio questo posto. Il mio stomaco comincia a contorcersi in modo incontrollato fino a schiantarsi sul mio petto, rendendomi impossibile respirare. So esattamente a cosa si sta riferendo, e quel pensiero mi fa desiderare di avere il suo pene tra le mie labbra solo per strappargli via quel piccolo oggetto rivoltante.



He’s talking about Riddick. Cutter nods my head for me using his greased, stained hands, his fingernails so dirty I gag at the sight. Those hands that make me cringe every time they touch me leave my face and go right back to my hair, where he pulls me behind him across the lot while I stifle my cries of pain. Not from the gravel clawing and embedding into my skin. From the words he spits out like it’s an everyday occurrence to threaten me with the only thing that can plunder my soul. This is the first time he’s physically hurt me, which makes me realize that whatever I’m here for is the worst kind of bad.
Sta parlando di Riddick. Cutter mi fa un cenno usando le sue grasse e puzzolenti mani, le sue dita sono così sporche che riesco a vedere il sudiciume sotto di esse. Quelle mani mi fanno venire i brividi ogni volta che toccano la mia faccia e tornano sui miei capelli, che lui usa come appiglio per trascinarmi attraverso il cantiere mentre io piango dal dolore. Non per il modo brusco con cui lui graffia e scava la mia pelle. Mi ha trattata come se fosse una cosa normale minacciarmi con l'unica cosa che può risollevare la mia anima. Questa è la prima volta lui mi ha fisicamente fatto molto male, e ciò mi fa realizzare che tutte le ragioni per le quali qui sono le più sbagliate in assoluto. Sono il peggio del peggio.


My life is not my own anymore. It belongs to my brother, and I’m a nut job because of it. I live inside my own head, talk to myself, pretend like I’m carrying on a conversation with the one person I want with me all the time. Riddick. I stare at walls for hours upon hours of the day and night, daydreaming of a better life on the ocean, where I can roam freely. Feel the wind swaying in with the tide, my hair blowing back away from my face as I breathe in the salty air. These conscious fantasies are a young woman’s fairy tale we all wish to come true. Riddick knows how much living on the ocean means to me. He is going to kill them for thinking they can put their slimy hands on me. This will be the end to the street fighting gang war my brother seems to think he’s the king of. People stay clear of Jesse Barrick for a reason. He’s maniacal crazy. Certifiably teetering on the edge of insanity. And whatever his reasons are for mistreating me have crazed him out to the point where I’m tumbling over the edge first.
La mia vita non mi appartiene più. Appartiene a mio fratello, e sto impazzendo a causa di ciò. Io vivo dentro la mia testa, parlo a me stessa facendo finta di portare avanti una conversazione con l'unica persona che voglio con me tutto il tempo. Riddick. Guardo le mura per ore, dal giorno alla notte, sognando ad occhi aperti una vita migliore sull'oceano, dove io possa muovermi liberamente. Sentire il vento spostare l'onda, i miei capelli spostarsi avanti e indietro dalla mia faccia mentre inspiro l'aria salmastra. Queste fantasie coscienti sono le storielle che ogni donna si racconta e che tutte desideriamo si realizzino. Riddick sa quanto vivere nell'oceano significhi per me. Lui li ucciderà per aver pensato che possono mettermi le loro luride mani addosso. Questa sarà la fine della guerra di strada in cui mio fratello sembra pensare di esserne il re. Le persone stanno alla larga da Jesse Barrick per una ragione. Lui è un pazzo maniaco. Certificatamente borderline, al limite dell'insanità mentale. E qualunque siano le ragioni che lo portano a trattarmi male come se l'avessi fatto impazzire al punto che lui non sa più dove si trova il suo limite.

About the Author:
Kathy Coopmans
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Amazon Best Selling Author Kathy Coopmans, lives in Michigan with her husband Tony where they have two grown sons. After raising her children she decided to publish her first book and retiring from being a hairstylist. She now writes full time.
She's a huge sports fan with her favorite being Football and Tennis.
She's a giver and will do anything she can to help another person succeed!
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xoxo,
Giada

RECENSIONE di Lui vuole me di Ava Lohan

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Come va? Io sono ancora intontita dalla mega dormita di stamattina, ieri sono tornata all'una e un quarto dal seggio dove ho fatto la scrutatrice e, tra il male alla schiena e il sonno che ancora ho, non riesco a svegliarmi fuori. Guess what? Penso che mi sveglierò fuori a mezzanotte, come sempre! xD Mi sa tanto che oggi non riuscirò a iniziare un nuovo romanzo, inizierò il romanzo per il blogtour di Cento Autori Edizioni domani, ora sono troppo stanca e assonnata. Spero almeno di riuscire a recuperare parte delle novità librose del mese, sono iper mega super ultra indietro e non va bene. Okay, basta ciance, oggi leggerete la mia recensione di "Lui vuole me" di Ava Lohan. Vi auguro, come sempre, una buona lettura :*


PREMESSA
Potevo perdermi il romanzo erotico e più peccaminoso dell'anno? No! Era da tanto tempo che avevo voglia di leggere questo romanzo che creato molto scalpore nel mondo libroso, e quando l'ho iniziato, non sono riuscita a staccarmene. Questo romanzo è eccitante e strappamutande quanto il suo protagonista, Kegan Anderson.

TRAMA (da Goodreads)
Mancano diciassette giorni per prendere i voti, quando per salvare il convento mi ritrovo costretta ad accettare il compromesso del suo nuovo arrogante proprietario.
Lui vuole me, una novizia, per due settimane. Il mio corpo in cambio del convento. Questa è la sola possibilità che mi offre per non perdere la mia casa. Ma Kegan Anderson non è come la maggior parte dei ragazzi: lui è a capo del Lust, il club privato più esclusivo e lascivo di Long Island. Ed è lì che vuole portarmi.
Kegan è abituato a vendere il suo corpo e quello dei suoi dipendenti. Non prova niente per nessuno e non va mai a letto più di una volta con la stessa persona a meno che questa non lo paghi.
In questi quattordici giorni non posso negargli il mio corpo, ma devo riuscire a preservare il mio cuore e a ignorare l’attrazione che sento per lui e ciò che mi fa provare. Perché Kegan è una bestia. E la bestia non ama, distrugge.

«... Sono io il tuo Dio, adesso, e tu mi devi obbedire. È questo il tuo primo comandamento dal tuo ingresso qui dentro: non avrai altro Dio all’infuori di me.»
Sgranai gli occhi. Dire una bestemmia simile a una novizia. Era inconcepibile.

IL ROMANZO CONTIENE SCENE DI SESSO

RECENSIONE
Prima di tutto se leggete questo romanzo non dovete avere pregiudizi di ogni sorta, questo non è un romanzo blasfemo, è un romanzo eccitante che parla di Kegan Anderson e di Rose Davis, una novizia. Kegan e Rose sono totalmente l'opposto l'uno dell'altra; mentre Kegan è un ragazzo di ventiquattro anni che gestisce il Lust, una villa immensa in cui le fantasie sessuali di ogni persona si realizzano, Rose è una novizia che ha deciso di diventare suora per redimersi dall'incidente dei suoi genitori e da tutto ciò che l'ha ferita in passato. Due mondi che si scontrano, ma che finiscono inevitabilmente per contaminarsi l'uno dell'altro. Kegan ricatta Rose, dicendole che se non accetta di passare diciassette giorni con lui al Lust, lui prenderà effettivo possesso del convento (che appartiene a suo nonno) e caccerà definitivamente le consorelle di Rose. Rose, dopo mille tentennamenti e una notte insonne, decide di andare via con lui, ma resta inamovibile nella sua decisione di prendere i voti anche dopo aver trascorso così tanto tempo con Kegan. Ciò che lei non si aspetta e ciò che non si aspettano i lettori prima di questo libro, è che la vita di Rose non sarà mai più la stessa dopo Kegan. Kegan è un personaggio molto complesso, ricco di sfaccettature, non è solo un ragazzo che vive e lavora con e grazie al sesso, è un ragazzo con un segreto oscuro che cela dentro di sé e che è deciso a non mostrare a nessuno. E' una Bestia perché non è in grado di provare sentimenti per nessuno, tanto dura è la corazza che si è costruito per difendersi dal mondo esterno e lui lascia che i suoi dipendenti lo chiamino così. Forse la cosa che mi ha lasciato più sconvolta di tutte è stato lo scoprire che Kegan è stato portato da bambino al Lust e che i soldi, il sesso e l'odio sono le uniche cose che conosce. Rose, dal canto suo, è una bella ragazza molto insicura, che ha tradito la sua migliore amica andando a letto con il ragazzo di quest'ultima e inventandosi un sacco di bugie per coprire la sua uscita penosa con Malcolm, un compagno di classe. Punto fermo nell'esistenza di Rose è Jenna, una ragazza che mi è parsa stronza e malevola, perché ha creduto alle bugie che si dicevano sulla sua migliore amica. Prima di entrare in convento, Rose era sicuramente una ragazza insicura e ingenua, ma perché credeva ad un amore, quello per Paul, che non era corrisposto. L'amore non corrisposto porta a fare cose, direi quasi strane ma questo termine non rende bene l'idea, forse vi è più chiaro se vi dico che l'amore non corrisposto, oltre a far soffrire molto la persona che lo prova e che ciò lo/la può portare a fare cose non belle. Rose è la Bella e Kegan è la Bestia. L'amore vincerà? L'amore riuscirà ad abbattere la corazza di Kegan? Lo scoprirete solo leggendo il romanzo! ;)

"Lui vuole me" è un romanzo erotico, quindi è del tutto normale trovare descritte molte scene di sesso e in molte di quelle scene desidererete, come me, di essere al posto di Rose. La carica sessuale di Kegan è così potente che traspare perfino dalle pagine del Kindle, e dato che il libro è scritto con il POV di Rose, vi sembrerà davvero di essere al suo posto. Non molti sono gli scrittori di questo genere capaci di creare un romanzo che trasuda sesso da ogni pagina, e anche costruire dei personaggi molto interessanti. Ava Lohan c'è riuscita alla grande, i personaggi sono molto interessanti, man a mano che proseguiamo nella lettura ci chiediamo perché non voglia dire a Rose la ragione del suo comportamento con lei, perché non dica che prova qualcosa per lei quando a noi è evidente e vorremmo tirare il Kindle in faccia a Kegan stesso, perché lui si ostini a tenerle nascoste cose molto importanti a livello di plot narrativo e invece voglia sapere tutto di lei. Mi è piaciuto davvero molto, di sicuro questo è un esordio col botto che renderà il libro indimenticabile, per me lo sarà sicuramente perché per un bel po' guarderò i ragazzi chiedendomi perché non siano dèi come Kegan. Nonostante queste ottime premesse, devo dire che ho trovato dei refusi nel romanzo che hanno abbassato di mezzo punto il mio voto.

Vi saluto con una citazione tratta dal romanzo più peccaminoso dell'anno, che vi consiglio di leggere se amate questo genere letterario:
"Lo odiavo e lo volevo. Desideravo baciarlo e prenderlo a calci nel culo. Andarmene e restare con lui fino alla morte. Mi rendeva una contraddizione unica."
(Sorella Rose)

xoxo,
Giada

martedì, novembre 29, 2016

RECENSIONE di Lacrime in collisione di Benedetta Cipriano

Buona sera, bloggers e lettori! Sono emozionatissima! "Lacrime in collisione" è un romanzo dolcissimo, delicato e intenso che mi è entrato sotto pelle, non riesco a trovare le parole per descrivervi quanto io abbia amato questo libro. Tuttavia, se mi seguite su Goodreads, sapete quanto questo romanzo mi abbia coinvolta, quanto mi abbia travolta letteralmente e abbia fatto battere forte il mio cuore. 

PREMESSA
Ho scelto di leggere il romanzo d'esordio di Benedetta perché l'ho ricevuto un anno fa e mi sentivo in colpa per non averlo ancora recensito, inoltre ero curiosissima di leggerlo per poter conoscere finalmente Hope e Nate. Dire che l'ho adorato, nelle sue piccole imperfezioni, sarebbe un eufemismo. Io ho amato questo libro. Non è la classica storia d'amore e non è il solito new adult, è un romanzo molto profondo che toccherà il vostro cuore e che, sono sicura, vi emozionerà almeno tanto quanto ha emozionato me. Ah, se l'avete già letto commentate il post e ditemi cosa ne pensate!

TRAMA (da Goodreads)
Hope combatte ogni giorno contro uno stranissimo disturbo ossessivo-compulsivo, nel tentativo di mettere a tacere il dolore causato dalle delusioni passate. Nate è un ex marine, ora istruttore di krav maga, con un ricordo ingombrante che logora la sua anima di giorno in giorno. Eppure quando si incrociano per la prima volta, all’interno di un supermercato deserto, non possono più tornare indietro: Hope, in preda a un attacco di panico, viene soccorsa da un Nate apparso dal nulla. Da allora, occhi negli occhi, non riescono più a fare a meno l’uno dell’altro. Possono due anime perdute ricominciare a lottare insieme? Forse, anche quando tutto sembra perduto, c’è sempre speranza e possibilità di scelta?

RECENSIONE
Hope Marshall è una ventenne newyorkese che vive a Boston da quando ha deciso di non andare più ad Harvard e da quando il suo fidanzato dell'epoca, Adam, un ragazzo che all'apparenza era il perfetto fidanzato; ad una festa ha deciso di condividerla con uno sconosciuto. A causa di tutto ciò, Hope vive in uno stato d'ansia terribile, la sua vita è punteggiata da episodi di attacchi di panico che lei riesce a placare contando all'indietro i numeri in modo ossessivo. Hope è una ragazza fragile, delicata; una ragazza spenta che cerca disperatamente di tornare a galla, di tornare a vivere la sua vita; ma sembra che i suoi attacchi di panico non facciano altro che riportarla giù nel baratro di dolore in cui da nove mesi vive. 

Vorrei godere di questa solitudine, però la triste realtà è che io non sono mai sola. La mia ossessione mi perseguita, mille parti di me entrano in conflitto, legame indissolubile. Lotto contro esse, cercando di rimettere insieme i pezzi per arrivare alla vera me. Non riesco a gioire, non riesco a piangere. Nella mia mente si affollano parole e numeri, nel mio stomaco si apre un buco nero, sempre pronto a dilatarsi, i polmoni si comprimono, inspiro sperando di riuscire a inglobare più aria possibile.
(Hope Marshall)

In guerra, ho imparato a nascondermi. Sono scattante, veloce, rapido, frenetico. Sono un respiro spezzato, una parola pronunciata a mezza bocca, sono un sentimento inesistente. Un sorriso malinconico, il ricordo di un tramonto impresso nell'ombra. Ebbene sì: il corpo può nascondersi, il cuore no.
(Nate)

Nate è un ex marine, è un soldato che è andato a combattere in Afghanistan insieme al suo migliore amico James per realizzare il loro ideale di combattere per la patria. Ma lì, in Afghanistan, dove lui era solito salvare la vita delle persone, non è riuscito a salvare la vita della persona a lui più cara. Nate da quel momento vive nella convinzione che un suo tocco può distruggere una persona, che non è in grado di salvare le persone e si accolla tutta la colpa della morte di James. E' un uomo che vive con un dolore immenso dentro, che sfoga la sua rabbia per non poter essere più in grado di toccare qualcuno nel krav maga, di cui è istruttore a Boston.

E' a Boston che le vite di Nate e Hope si incroceranno, ed è in un anonimo supermercato che lui la salverà da me stessa, dal suo ossessivo conteggio alla rovescia dei numeri. Ma è anche lì che i due cominceranno a sentirsi davvero bene, perché se qualcuno ci ama, il dolore che portiamo sulle nostre spalle e nel nostro cuore si alleggerisce, diventa più facile da sopportare. Due vite distrutte dal dolore che si incontrano e che sentono, per la prima volta dopo tanto tempo, la felicità e la serenità a portata di mano. Arrivarci però, non sarà semplice. Entrambi hanno un passato doloroso e traumatico alle spalle che condivideranno l'uno con l'altra dopo aver fatto molta fatica.

Ma quegli occhi avrei potuto guardarli all'infinito, perché in quegli occhi ho colto una parte di me. 
(Nate)
Sono un cerchio concentrico disegnato con un dito sull'acqua, sono l'inafferrabile certezza della mia instabilità.
(Hope Marshall)

Conosco bene la cella blindata del dolore dalla quale è difficile uscire, perché quella cella diventa casa tua e abituandoti a quella prigione ti convinci che non ci sia nulla di più giusto, che è meglio vivere il dolore, perché hai armi per affrontarlo, pur sapendo che ti sconfiggerà. 
(Nate)
 Nate e io ci siamo fusi nell'istante in cui si siamo scontrati.(Hope Marshall)

Arrivare alla felicità non sarà un percorso semplice, anzi, sarà irto di ostacoli per entrambi... che temono il sanguinamento delle ferite del loro passato se solo ne parlano, ma con pazienza e amore; riusciranno ad aprirsi a vicenda, sostenendosi e supportandosi. Nate e Hope sono dei personaggi a tutto tondo, si evolvono nel corso del romanzo e è difficile non restare ammaliati dal loro sviluppo di personaggi e poi come coppia, gli sforzi, le sofferenze, i dolori e le lacrime alla fine saranno premiati da un lieto fine degno della loro storia. Ma non vi dirò qual è il loro lieto fine, dovrete arrivare alla fine per leggerlo e credetemi, vi faranno piangere di gioia, una gioia genuina e sincera, e desidererete non aver mai finito il libro solo per leggere ancora di loro, per leggere le loro avventure e le loro disavventure, per vederli crescere e migliorarsi.

Ho deciso di dare a questo romanzo cinque stelle, nonostante dei lievi refusi, perché ho amato il messaggio di rinascita e amore che trasmette, un messaggio che non tutti i romanzi hanno e che questo invece ha, perché il dolore, se condiviso, è più facile da sopportare e insieme, è più facile combattere i propri demoni che tentare di affrontarli da soli. Un messaggio di gioia e speranza che mi ha colpito nel profondo, facendomi adorare ancora di più Nate, Hope e i loro amici. C'è chi dice che l'amore non può guarire tutte le ferite, ma l'amore di sicuro è in grado di farti rinascere di salvarti, quando sei sull'orlo di un baratro e temi di finirci dentro. L'amore può tutto. Basta solo crederci. Grazie Benedetta per questo bellissimo romanzo. Ti ringrazio a nome di tutti i lettori, perché sei una grande scrittrice e questo è un esordio col botto.

Vi saluto con una citazione tratta da questo libro stupendo e vi ricordo di commentare se l'avete già letto:
"(...) Ogni lacrima taciuta stasera di trasforma in parola, ogni parola ci alleggerisce il cuore perché lo scontro non crea disagio. Se due lacrime si imbattono, liberano l'essere dal tormento, svuotano i corpi dal dolore. (...)"
(Hope a Nate)

xoxo,
Giada

sabato, novembre 26, 2016

RECENSIONE de Il Portale delle Tenebre di George R.R. Martin

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Avrei dovuto fare questo post molto prima, ma sono stata abbastanza male a causa di un calo di pressione, perciò eccomi qui, alle quattro e otto del pomeriggio a raccontarvi le mie impressioni sul settimo libro piccolo di Martin: "Il Portale delle Tenebre".

PREMESSA
Okay, l'ho finito solo a mezzogiorno dopo una sola settimana ed è da me... Mamma mia! Quanta gente ha ucciso Martin in questo libro, io non ho il cuore di uccidere i miei personaggi nei miei romanzi; anche se serve una buona proporzione tra morti e vivi nei romanzi xD Diciamo che questo libro è stato un trauma più leggero rispetto ai "Fiumi della Guerra" dove le Nozze Rosse mi hanno lasciato un trauma e un dolore indelebile nel cuore.

TRAMA (da Goodreads)
Mentre l'inverno incombe sui Sette Regni, la "guerra dei Cinque re" pare giunta alla sua conclusione, con il Trono di Spade saldamente in mano al giovanissimo e demente re Joffrey. Il suo matrimonio con la splendida Margaery, che suggellerà l'alleanza tra i Lannister di Castel Granito e i Tyrell di Alto Giardino, è ormai prossimo. Ma su di lui pende l'oscura maledizione gettata sugli usurpatori da Stannis Baratheon. E numerosi sono i nemici da cui deve guardarsi, come la Madre dei draghi Daenerys Targaryen. Intanto, nelle segrete della Fortezza Rossa, Tyrion Lannister, il Folletto, è costretto a discolparsi da un'accusa infamante che può portarlo al patibolo, mentre nell'estremo nord del reame Jon Snow, il bastardo di Grande Inverno, si trova a difendere la Barriera da una nuova e più micidiale minaccia: l'assalto finale che il mastodontico esercito di Mance Rayder, il re oltre la Barriera, scatena contro il Castello Nero, ultima piazzaforte dei Guardiani della notte. Forse la guerra per il potere supremo è ancora tutta da giocare.

RECENSIONE

In questo romanzo della saga del Ghiaccio e del Fuoco, George Martin si è abilmente superato, il mio cuore non è mai stato sottoposto per così tanti giorni ad una tortura ed una sofferenza indecenti come durante la lettura di questo libro. Se il romanzo precedente, "I Fiumi della Guerra" ci aveva oltremodo traumatizzato con le "Nozze Rosse", realizzate per mano di lord Walder Frey e Roose Bolton; in questo in qualche modo il lettore appassionato di Martin si sente in parte riscattato. E perché dico in parte? Perché finalmente ci sono le "Nozze Porpora", ovvero il matrimonio tra il re ragazzino demente Joffrey Baratheon e la dolce e già vedova Margaery Tyrell. Non riesco ad esprimere a parole la gioia che ho provato per la morte di Joffrey in questo romanzo, vi basti sapere che ero così contenta che mancava poco perché saltellassi per il letto della mia camera. My dear Martin, #finallyajoy. Ma come ha detto la mia amica Susan, pagheremo cara, molto cara, questa unica grande gioia. 





Ma questa unica gioia la pagheremo cara con la morte di ben tre personaggi rilevanti nella saga: Tywin Lannister, Shae e Oberyn Martell. Ecco, di queste morti quella che mi ha più traumatizzata è stata quella di Oberyn Martell, il principe di Dorne, chiamato "La Vipera Rossa". Io adoravo Oberyn, l'attore oltre che essere figo era anche molto bravo, inoltre è stato ucciso da Sandor Clegane, la Montagna che Cavalca in un modo a dir poco brutale. Il filo conduttore di tutto il libro è infatti la morte, che aleggia come un fantasma viscido e oscuro attorno ai personaggi. Credo che questo sia il libro con più morti e uccisioni che io abbia letto finora.



La reaction gif è l'unica più appropriata per esprimere tutto l'orrore e il terrore che ho provato per Ellaria Sand in quel momento e il trauma che mi ha lasciato la morte di Oberyn Martell. Andiamo, era un bellissimo ragazzo! Che fine orribile! 

Tyrion viene accusato, senza prova alcuna, di essere stato lui l'artefice della morte per avvelenamento di re Joffrey. Jaime torna da sua sorella Cersei, e senza alcun pudore per la morte di suo figlio, scopa Cersei nel Tempio degli Dèi. Nel frattempo, la regina Daenerys Targaryen riesce a conquistare Meeren, ma scopre delle verità spiacevoli su ser Jorah Mormont e Arstan Barbabianca, che scopriamo essere il valoroso ser Barristan Selmy, cacciato dalla Guardia Reale da re Joffrey Baratheon.

Okay, io ve lo dico, in questo libro ho odiato profondamente Sandor Clegane, ho apprezzato di più il Mastino e ho shippato come non mai Jaime e Brienne di Tarth. Dopo tutto, come dice l'immagine sotto, non sono una vera OTP se prima non provano a uccidersi a vicenda xD


Ho amato molto il processo evolutivo di Sansa, non è più la ragazzina ingenua che abitava al sicuro tra le mura di Grande Inverno, sta maturando e questo l'ho molto apprezzato. All'inizio non la sopportavo, la trovavo orribilmente insopportabile e fastidiosa, ma ora che sta migliorando penso che leggerò con sempre più maggiore attenzione i suoi capitoli. Arya continua imperterrita nella sua lotta di sopravvivenza personale e finalmente la moneta donatale da Jaquen H'gar diventa utile e parte per Braavos. Arya è uno dei miei personaggi preferiti, ho decisamente preferito gli Stark e Jon Snow a Daenerys Targaryen in questo libro. Dany mi sta cominciando a stare un po' sulle balle e riconosco che questa sua perfezione forzata, a tutti i costi, la rende una Mary Sue perfetta (ergo: un personaggio così stereotipato e pieno di cliché da essere terribilmente noioso).

Ultimo, ma non per questo meno importante, l'arrivo di Lady Stoneheart!!!! Me n'ero dimenticata mentre guardavo la serie tv, ma cavolo, non dovevo farlo! Lady Stoneheart è Catelyn Stark rediviva. Martin, falla tornare subito in scenaaaaa!

Vi saluto con una citazione tratta da questo libro che vi straconsiglio, lo ritengo il migliore di Martin finora, e la citazione è tratta proprio dal capitolo di Sansa:
"La mia pelle è diventata porcellana, avorio, acciaio."
(Sansa Stark)

xoxo,
Giada
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