mercoledì, novembre 19, 2014

PRESENTAZIONE di Red Card di Angela Serra Giulianini

Buona sera a tutti, bloggers e lettori! Stasera vi presento un altro per libro, che si intitola "Red Card" della scrittrice Angela Serra Giulianini. Troverete tutte le informazioni sul suo libro qui sotto, perciò, buona lettura! :*

Autrice: Angela Serra Giulianini
Titolo del libro: “Red card”
Genere: racconto romance contemporaneo
Editore: Self
Uscita: 28 dicembre 2013
Numero pagine: 48
Prezzo: € 0,89
Siti dove è possibile acquistarlo: http://www.amazon.it/Red-card-Angela-Serra-Giulianini-ebook/dp/B00HKZWCJU/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1416235374&sr=1-1&keywords=red+card
Sito autrice (works in progress): www.myshadow.it
Twitter: @angelaserragiul
E mail: angelaserra@cheapnet.it
Sinossi:
Olivia lavora in una boutique di intimo all'interno di un centro commerciale. Nella sua vita c'è posto per il lavoro e poco altro, finché un regalo della collega Mara non rompe la monotonia quotidiana. L'improvvisa attrazione per Brando riporta a galla ricordi sepolti in un recente passato e Olivia si ritrova a fare i conti con dubbi e paure sconosciuti.

Vi lascio con una citazione tratta da questo libro, che, sono sicura vi renderà tutti molto molto curiosi e per questo, spero che lo comprerete, raccontandomi cosa ne pensate: "Abbandonai accappatoio e ciabattine sopra una panchina di legno e mi immersi nella prima piscina, dove l'acqua era piacevolmente calda e appena mossa da leggere onde artificiali.

Appoggiai la testa sul bordo imbottito e chiusi gli occhi.

Non so quanto tempo trascorse, forse mi appisolai, ma, a un certo punto, qualcosa mi fece spalancare gli occhi e sussultare.

I capelli castani scompigliati, gli occhi scuri e profondi accesi di un'insolita luce e l'abbigliamento formale, creavano un'immagine conturbante dell'uomo che mi trovavo davanti.

«Ciao, Olivia. Ti disturbo?»

La voce era calda e gentile, con una nota sensuale che mi fece tremare il respiro dentro al petto.

«Brando... »riuscii appena a mormorare.

Feci per alzarmi e uscire dalla piscina, ma lui mi bloccò con un gesto della mano «No, resta... »

Cominciò a far scendere la giaccia lungo le spalle e mi chiese:«Posso?»

Con la bocca asciutta blaterai:«Prego.»

Feci finta che non mi turbasse quello strip tease estemporaneo e gli chiesi:«Tu, qui, sei?»

Non mi ero neppure resa conto quando eravamo passati al “tu”.

«Il proprietario.»rispose lui asciutto chinandosi a togliere mocassini e calzini.

Mi bevvi letteralmente i gesti delle sue mani che sfilavano la camicia da dentro i pantaloni e, probabilmente troppo tardi, mi accorsi che tenevo la bocca aperta come una bambina di fronte alla vetrina di una pasticceria.

Sì, le sue labbra piegate in un sorrisino soddisfatto mi dicevano che ero stata beccata in flagrante."

Giada

PRESENTAZIONE de La leggendaria Guerriera - parte seconda - I guardiani dell'adhandel di Aurora Ballarin

Buona sera, bloggers e lettori! Oggi vi presenterò anche un altro libro, molto molto bello, di cui troverete tutte le informazioni qui sotto. Buona lettura!

Nome: Aurora Ballarin
Titolo libro: La leggendaria Guerriera - parte seconda - I guardiani dell'adhandel
Data di pubblicazione: luglio 2014
Genere: dark fantasy
Editore: Youcanprint
Prezzo ebook: 1,49€ (disponibile in tutti i bookstore)
Prezzo cartaceo: 20€ (disponibile in tutti i bookstore ed ordinabile nelle librerie)
Numero pagine formato cartaceo: 375
Alcuni link per l'ebook: 
http://www.amazon.it/Leggendaria-Guerriera-parte-seconda-delladhandel-ebook/dp/B00M4RQ8XA/ref=sr_1_4?s=books&ie=UTF8&qid=1406560643&sr=1-4&keywords=la+leggendaria+guerriera

https://play.google.com/store/books/details/Ballarin_Aurora_La_Leggendaria_Guerriera_parte_sec?id=FuEXBAAAQBAJ

http://store.kobobooks.com/it-IT/ebook/la-leggendaria-guerriera-parte-seconda

Blog dedicato alla saga: http://occhiodelladeadeglielfi.blogspot.it/
Pagina facebook: https://www.facebook.com/occhiodelladeadeglielfi?ref=hl&ref_type=bookmark
Profilo Twitter: https://twitter.com/Ainwen88
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/aurora.ballarin.1
Profilo Google+: https://plus.google.com/u/0/102912498572582886786/posts

Link booktrailer e intervista alla finale del concorso letterario "Casa Sanremo Writers 2014"

Sinossi:
Anno 1898

La missione di Ainwen è ormai chiara: Morwen e Firion devono morire!
Ma così come è chiaro questo, altrettanto lampante e tangibile è il fatto che la sua malattia stia evolvendo fin troppo rapidamente.
Il tempo stringe e i nemici, ben lungi dal restare fermi ad attendere le mosse sue e dei guardiani, attaccano l'adhandel colpendola nel modo più subdolo e vile in cui si possa colpire una persona.
Il loro obbiettivo è quello di distruggere la reincarnazione della dea e ricostruire il mondo a loro immagine.
Un mondo di lacrime e sangue...
Solo Ainwen può evitare questo infausto futuro; ma il prezzo delle sue scelte sarà alto...molto più alto di quanto lei si possa aspettare...



BIOGRAFIA DELL'AUTRICE:
Aurora Ballarin è nata a Venezia il 7 aprile del 1988. È la prima di tre fratelli.
Dopo aver studiato biologia, si è dedicata a tempo pieno alla sua grande passione: la scrittura.
Quando non scrive, ama leggere e ascoltare musica, perlopiù straniera.
Questo libro, nato proprio tra i banchi di scuola, è il suo romanzo d'esordio.
Un fantasy ambientato in parte in una misteriosa Venezia di fine 1800 che coniuga magia e realtà, guerra e amore. Sullo sfondo di una città appena uscita dai fasti  dei tempi in cui era nota come la Serenissima, si dipaneranno le gesta di uomini ed eroi, di demoni e salvatori, il tutto in un periodo di crisi, anticipo di due guerre che in un secolo hanno segnato la nostra realtà.

Vi lascio con un estratto tratto da questo libro super interessante che io vi stra-consiglio di comprare, è il mio genere! Davvero, amanti del fantasy, compratelo: " 
"Aranel invitò l'amica a seguirla, fermandosi poi al centro di quel deserto spiazzo in cui erano appena entrate:-Un'ultima volta...- mormorò.
Si voltò, sguainando la spada dal fodero che le pendeva al fianco e ne rivolse la lama contro la fanciulla. Gli occhi erano colmi di lacrime:
-Facciamolo un'ultima volta, Ainwen-
La principessa guardò l'arma della donna che quasi le sfiorava il petto e sorrise. Senza dire nulla evocò Elros spostando poi lo sguardo sul volto dell'avversaria che, a stento, si stava trattenendo dal piangere:-Per l'ultima volta...- disse alzando la lama della sua spada affinché incrociasse quella della custode.
"Lei, che aveva impugnato le armi e aveva iniziato a combattere per vendetta, nel tempo, aveva compreso che il suo sarebbe stato un viaggio per restituire la speranza e la vita ai suoi simili e a tutta quella gente che voleva vivere in pace.
Per il vendicatore invece non vi era quiete né speranza e tanto meno  redenzione alcuna.
Era un demone, impossessatosi del corpo di una persona innocente che si trovava costretta a combattere in nome di un odio troppo profondo e annientante da dare futuro ad un popolo ormai distrutto.
A che pro far combattere una persona, farla soffrire e massacrare altra gente?
Nessuno sarebbe tornato in vita dal sangue versato né tanto meno avrebbe riposato in pace.
Poiché, quella che ne sarebbe venuta, sarebbe stata una pace ridicola, sciocca e sanguinaria.
Una pace che non poteva esistere e dalla quale sarebbe nata solo un'eterna spirale d'odio..."

Giada

martedì, novembre 18, 2014

PRESENTAZIONE di Parigi, amore e altri disastri di Marta Savarino

Buona sera, bloggers e lettori! Adesso invece vi voglio presentare un altro libro, anche questo molto interessante e molto frizzante! Per avere maggiori informazioni, leggete qui sotto :)

Nome: Marta Savarino
Libro: Parigi, amore e altri disastri
Numero di pagine: 150
Prezzo: 3,99 €
Editore: Genesis Publishing
Dove potete acquistarlo: Amazon e Kobo
Sinossi:
Nadia ha trent’anni, un lavoro impegnativo ma che le piace, una famiglia che le vuole bene e un problema: è innamorata del suo capo dal primo momento in cui l’ha visto e che ha respirato il suo profumo. 
Un giorno, però, decide di dare le dimissioni e allontanarsi da lui, Andrea. Ha già la lettera di licenziamento in mano pronta a essere consegnata quando l’uomo la sorprende invitandola a cena. Nadia accetta e finiscono con il passare la notte insieme. Quando al mattino si risvegliano nello stesso letto, Andrea la illude facendole credere di essere interessato ad avere una relazione con lei e le fa delle promesse che sa di non poter mantenere. Le dà un appuntamento a cui non si presenta e a questo punto Nadia, infuriata e sconvolta, dà davvero le dimissioni e lascia Torino per fuggire a Parigi dagli zii, dove è decisa a ricominciare una nuova vita lontana dal passato che l’ha ferita e, soprattutto, lontana da Andrea. 
Per uno strano scherzo del destino però i due si incontreranno proprio a Parigi. 
Andrea, nel rivedere Nadia, capisce di aver sbagliato ad abbandonarla in quel modo e farà di tutto per riconquistarne la fiducia ma soprattutto il cuore, anche se non sarà un’impresa facile: Nadia è paranoica, a volte folle, cinica, sarcastica e con un cervello che proprio non vuole saperne di spegnersi un secondo. Tuttavia, Nadia ha ancora il cuore a pezzi e superare la diffidenza nei confronti di Andrea sarà tutt’altro che facile! 



Vi lascio con una citazione tratta da questo frizzante romanzo:
"Lui. Non so se mi sono innamorata prima di lui o del suo profumo… Beh, a questo punto poco importa direi, sono completamente fulminata ormai. Persa. Sulla strada del non ritorno. Sì, ma… il suo profumo… Solo a pensarci mi vengono i brividi e divento rossa come una tredicenne alla sua prima cotta. Ma io di anni ne ho trenta. Anzi, ventinove più uno…

Il suo profumo… Ecco, vorrei soffermarmi proprio su questo punto. Di uomini per lavoro ne vedo a decine tutti i giorni, stringo mani, scambio convenevoli, li scorto con passo sicuro fino al suo ufficio, ma ecco, in nessuno di loro ho potuto riscontrare una fragranza che ricordasse anche solo lontanamente il suo profumo. È pazzesco, mi ripeto sempre. Come è possibile che questo profumo ce l’abbia soltanto lui? Che se lo sia fatto fare apposta per lui?

( ... )

Solo che io, in qualità di sua collaboratrice e assistente personale, dovrei saperle queste cose… Cioè, sono io che mi sono occupata dellacquisto della sua moto personalizzata direttamente dal Giappone così come mi occupo di prenotargli alberghi e voli aerei, e sono io che gli faccio preparare le valigie ogni volta che parte. Anzi, spesso mi sono ritrovata a farle io stessa… Come posso rinunciare al piacere di mettere le mani nel suo armadio, tra i suoi vestiti e la sua biancheria e immergermi così completamente nel suo profumo? Profumo di cui però non ho mai trovato traccia, né in bagno, né nei cassetti della camera da letto. Ok, non scambiatemi per una pazza frustrata un po’ maniaca che si delizia nel frugare tra camicie, mutande e calzini dell’uomo di cui si è innamorata… No, vi prego! La mia è una semplice indagine, una ricerca per capire quale marca di profumo predilige il mio capo ed eventualmente prendere spunto per i prossimi regali di Natale. A mio padre sono sicura potrebbe piacere…"



Giada

PRESENTAZIONE de I Custodi della Lacrima, Volume 2- Conflitto di Simone Lari

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi presento un libro che fa parte di una saga...E voi sapete quanto io ami le saghe! Perciò, se volete acquistarlo o avere qualche informazione su di esso, qui potrete trovare tutto! Buona lettura :P


Titolo Saga: I Custodi della Lacrima
Volume: 2 - Conflitto
Autore: Simone Lari
Pagine brossura: 202
Costo Ebook: 2,99 (gratis con kindle unlimited)
Costo brossura: 9,90
Genere: paranormal action/romance

Sinossi:
Un patto è stato rotto.
L’equilibrio vacilla.
Una pietra verrà presto recuperata.
L’iniziazione di Nina con il passaggio del Simbolo, nella notte in cui una nuova fazione e un antico demone si paleseranno e le vecchie profezie verranno rivelate.
Il Conflitto tra le fazioni divamperà e ognuno dovrà scegliere come schierarsi. La vera natura e le reali intenzioni dei Custodi della Lacrima verranno palesate e messe alla prova.


Prologo:

Persepolis, Nord America
A.D. 1681
Nel completo silenzio della galleria scavata nella roccia granitica, in mezzo all'oscurità spezzata solamente dalla luce crepitante di due torce, un uomo, una donna e una creatura della notte avanzavano risoluti.
Giunti a una fredda sala circolare, la creatura osservò le simbologie che ricoprivano il terreno e le pareti. L'uomo e la donna proseguirono al centro; lei li seguì, incerta....
Da un foro nella volta rocciosa, la luce lunare filtrava illuminando un punto sul muro di fronte.
«Il momento è giunto» annunciò la donna.
L'uomo estrasse un piccolo scrigno dall'interno del soprabito, lei ne prese uno simile dal proprio. La creatura indietreggiò di qualche passo, infastidita.
«Coraggio» la incitò l'uomo.
Lei si avvicinò e fece scivolare indietro il cappuccio, rivelando un volto di donna pallido e degli occhi arrossati.
I due umani apposero le loro mani sulla parete, la creatura fece lo stesso. La pietra assorbì la luce lunare, e un varco si aprì in essa, come se il granito si liquefacesse al loro tocco.
Al centro nella parete si creò un'alcova. L'uomo e la donna vi depositarono i piccoli forzieri.
Quest’ultima aprì una pergamena con una formula scritta in latino; i tre cominciarono a leggerla all'unisono:

«Sicut ab illis in carcere detenta
est numina naturae inservientis,
lunam venerantis
sanguinemque bibentis lacrimam
e suo carcere solvere queant.»
La pietra si richiuse attorno agli scrigni, inglobandoli completamente. Assunse un colore rossastro, e subito l'intera parete venne ricoperta dal muschio.
«Mi auguro per il bene di tutti che la Lacrima non debba mai essere estratta dalla sua prigione» concluse la creatura con voce spettrale.


Vi lascio con una citazione tratta da questo libro, anzi, un brano che di sicuro v'incuriosirà molto e, devo dirvelo, ha incuriosito molto anche me. Io devo comprarmi assolutamente questa saga e anche voi, se potete, compratela, leggetela e poi ditemi cosa ne pensate!: "«Sei geloso di me a tal punto che non vuoi nemmeno che le parli?» recriminò Christopher.
«Geloso? Parli come un teenager brufoloso.» Il vampiro si sforzò di non reagire. «So che tieni molto a lei, ma non puoi starle vicino, non se le vuoi bene davvero. Tu sei un mostro, e lei è una ragazzina, avrai dieci volte la sua età, forse di più. Diciamo le cose come stanno: tu non sei un uomo, è inutile che fingi» decretò severo, sen...za mezzi termini.
«Non sarò più un uomo, ma posso ancora non essere un mostro. Sai cosa io vedo in lei? L'equilibrio tra il vuoto e il caos che potrebbero albergare dentro di me.»
«Beh, in duecento anni cazzo se hai imparato a parlare con stile, ma rimani comunque uno stronzo. Se desideri la soluzione migliore per lei, una volta finita questa brutta storia, cercherai di starle il più lontano possibile. Per voi non c'è futuro, a meno che lei non diventi come te, e se è questo che intendi farle, sappi che io te lo impedirò!»
Christopher lo raggiunse con il volto teso e rabbioso. Vans lo fronteggiò, per nulla intimorito
."

Giada

domenica, novembre 16, 2014

Chiacchierando con l'autore #6: Federico Negri

Buona sera, bloggers e lettori! Oggi ho il piacere di condividere con voi l'intervista al mio amico Federico Negri, autore di "Soldi, misteri e altre conseguenze", edito Flower Edizioni, la saga: "Kasia: Il codice della strega" e la trilogia che io ho amato tanto: "La saga di Promise". Eccola qui, enjoy!

G: Ciao Federico! Benvenuto nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
F: Certo! Da un punto di vista letterario ho maturato un'esperienza nei lontani anni 90, quando voi piccoli lettori dovevate ancora uscire dal guscio, beati voi ^_^, ma il manoscritto all'epoca rimase nel cassetto. Sembra incredibile a dirsi ma internet era agli albori, almeno in Italia, di self-publishing non se ne parlava affatto e tutto era più semplice, forse. Poi ho ripreso la penna in mano a inizio 2011 e non l'ho più posata. Sinora ho pubblicato un romanzo thriller, una trilogia distopica e i primi due episodi di una serie dark-fantasy, oltre a qualche racconto. Escludendo la produzione letteraria, sono un giovane di una certa età ^_^, che vive a Torino, ma che per lavoro passa più tempo su un aereo che con i piedi per terra e non faccio né il pilota, né l'assistente di volo. Questo mi porta lontano dai miei due bimbi, ma ha il lato positivo di lasciarmi un po' di tempo per scrivere, tra un gate e l'altro.


G: Raccontaci la tua esperienza di self-publisher.
F: Auto pubblicarsi è un'esperienza molto interessante e credo che sia un'alternativa valida all'editoria tradizionale. Io ho avuto anche il piacere di essere pubblicato da due case editrici, una piccolissima, only-digital (Flower-ed), e un'altra enorme (Rizzoli), che ha selezionato un mio racconto giallo, per inserirlo in un'antologia il cui lead author era il grandissimo Enrico Pandiani. Per i miei primi due romanzi lunghi, sono passato anch'io attraverso la trafila comune a molti autori, invio email, attesa risposta, invio manoscritto, attesa risposta, declino o no-reply, e delusione finale. Non discuto le scelte degli editori che mi hanno rifiutato, ci mancherebbe, però è un processo per molti versi frustrante. E' vero che si ha una chiara misura del proprio talento, perché i professionisti leggono il tuo scritto e quindi in caso di risposta positiva (che a me non è mai arrivata, almeno da case big), penso si provi la stessa sensazione della vincita alla lotteria. Tuttavia, in caso di risposte negative o di mancate repliche la trafila è lunghissima e, per molti versi, inutile. Conosco molti autori che hanno ritirato il loro romanzo self-published, perché contattati da case editrici maggiori, che volevano pubblicarli. Quindi il self-publishing credo sia un'ottima vetrina per farsi conoscere, da tutti, sia dai lettori che dagli editori.


G: Cosa ne pensi del fantasy moderno?
F: Penso che sia meglio del fantasy tradizionale! Io ho letto Tolkien e le sue atmosfere epiche sono sempre affascinanti, così come quelle evocate dai suoi tanti emulatori, da Terry Brooks (eresia ^_^) in giù. Però credo abbiano fatto il loro tempo. Io ho letto GRR Martin molti anni fa, prima della serie televisiva, e mi sono innamorato della sua visione modernamente sporca di un mondo cavalleresco. Lui è un vero rivoluzionario nel mondo del fantasy, anche se oggi si è un po' perso dietro le sue micro-trame secondarie. Se poi parliamo di Urban Fantasy allora qui si va a toccare uno dei miei mostri sacri e insomma sono pronto per la prossima domanda.

G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
F: In generale quelli che mi fanno sognare, quindi ho una predilezione per il fantastico. Nella mia vita ho letto moltissima fantascienza, ma anche thriller e spy stories, fantasy e derivati. I miei autori preferiti in sono CJ Cherryh e Vernor Vinge, che scrivono fantascienza classica, hard-sf, e Neil Gaiman che invece è più eclettico ma che ha scritto due urban fanatsy da paura, quando il genere ancora doveva essere inventato, cioè "Nessun dove" e "American Gods".

G: E quali sono invece, quelli che non sopporti?
F: I libri che non mi appassionano sono quelli dove il ritmo dell'azione è carente, a me piace essere aggredito dagli eventi. Ho letto qualche libro ultimamente di scrittori self italiani e molti li ho trovati poco incalzanti, soprattutto troppo estesi nelle scene romantiche e stiracchiati invece in quelle d'azione.

G: Raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura.
F: Ogni scrittore o aspirante tale è anche, per forza di cose, un appassionato lettore. Credo sia impossibile ambire a diventare uno scrittore, financo dilettante e occasionale come me, senza nutrire un amore viscerale per la lettura. Alla fine, se si legge molto, si arriva a un punto dove si pensa: "non riesco più a trovare un libro che mi soddisfa completamente". Quello è il momento giusto per iniziare a scriverlo.


G: Come sviluppi il romanzo? Crei delle scalette dove scrivi cosa devi scrivere capitolo per capitolo oppure utilizzi un altro metodo?
F: Il macro-metodo è descritto in molti manuali. L'evento perturbante, l'azione successiva, la falsa vittoria, il momento in cui tutto è perduto e il ritorno dell'eroe, sino al climax finale. E' un tema vecchio come il mondo, da quando esistono i primi cantastorie. Poi chiaramente il "come" sviluppare questo tema è ciò che fa la differenza e anche la tecnica, molti preferiscono narrare le storie al contrario, con continui flashback. Io normalmente parto con un'idea di fondo, che ricalca a grandi linee lo svolgimento ideale della storia nel suo complesso. E poi scrivo delle scalette con le scene, poche parole, però non per tutto il libro, ma solo per la porzione che mi accingo a scrivere. E' un metodo rischioso, perché talvolta si rimane un po' bloccati nell'attesa dell'ispirazione per scrivere la prossima sequenza, e magari si è già finita la precedente. Però sinora io non ho mai sofferto di "blocchi dello scrittore" significativi e inoltre questo metodo è molto flessibile e mi permette di sviluppare in autonomia lo sviluppo della storia, lasciando anche un po' di libertà ai personaggi, che possono quindi emergere dalle pagine e ritagliarsi delle scene per loro, possibilità che sarebbe loro preclusa, se scrivessi tutta la traccia dall'inizio.


G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
F : Romanzi. Anche se i racconti brevi sono molto più semplici e danno più soddisfazione, perché sono più facili da distribuire e da far leggere. Ma il godimento che segue alla parola "fine" di un romanzo medio-lungo è assolutamente impagabile.


G: Ascolti la musica mentre scrivi oppure preferisci il silenzio assoluto?
F: Io scrivo in condizioni precarie, perché non scrivo per lavoro, per cui mi ritaglio gli spazi per scrivere in mezzo ad altre attività. Quindi normalmente se scrivo durante la settimana sono in aereo, in albergo, in treno o in situazioni dove magari l'ambiente non è idilliaco. Se scrivo nel weekend di solito ho un paio di esseri umani in miniatura nei pressi che strepitano, quindi ho già tutta la musica che posso desiderare.


G: Qual è stato il primo libro che hai pubblicato? Raccontacelo.
F: "Soldi, misteri e altre conseguenze", edizioni Flower-ed, 2012. E' un romanzo che si svolge ai giorni nostri e narra le disavventure di Anna. Lei è una giovane analista economica, il cui lavoro e i cui progetti vengono sconvolti dall’incontro imprevisto con un genio della finanza. Trascinata insieme all’amico e collega Rino in giro per il mondo, in un vortice di avventure, vedrà minacciata la sicurezza stessa della sua famiglia.

Una storia che intenzionalmente vuole essere difficile da collocare in un genere predefinito, con una narrazione che ho cercato di rendere veloce ed essenziale. Sono molto affezionato a "Soldi" perché è l'opera che mi ha convinto che anch'io potevo scrivere qualcosa di interessante.


G: Come si intitola invece il tuo ultimo libro? Di cosa parla? Raccontaci.
F: Sto scrivendo una serie che si intitola "Il Codice della Strega". Ad oggi ne usciti due volumi che sono due romanzi brevi. La serie al momento non è conclusa, e ancora credo che manchi parecchio prima di arrivare alle fine. Per come penso alla storia ora, penso che ne scriverò in tutto quattro o cinque volumi. Questi libri narrano le avventure di un gruppo di streghe che, in un lontano futuro post-tecnologico, si trovano a gestire un rischioso incarico, dovendo trasportare una persona sotto copertura, sulla loro nave volante. Questo è solo l'inizio perché subito mille complicazioni e avventure accadono alle povere streghe, costringendole a dividersi e a sudare le proverbiali sette camicie per riunirsi e riportare a casa le loro pellacce. Al momento è uscito il primo volume che si intitola "Kasia", nome della strega capitano dell'aeroscafo e del clan, una donna piena di determinazione e di coraggio e il secondo volume, "Alina", dedicato alla sedicenne nipote di Kasia, che si ritrova inaspettatamente lontana da casa e in acque ostili, ma che forse lì troverà l'amore.

G: Meglio ebook o cartaceo?
F: A me piacciono i libri, ma ormai leggo quasi solo più in ebook. In spiaggia, se la sabbia è fine, meglio cartaceo, perché l'ebook si rovina. Sennò mi è indifferente, si tratta solo di un supporto.


G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
F: Uno dei miei pezzi preferiti di un autore fantasy ormai famosissimo e che sta a cuore alla padrona di casa:

"Dracarys! Dracarys!"

Tutto attorno a loro, gli schiavisti di Astapor fuggirono, singhiozzarono, implorarono e morirono. L'aria polverosa della piazza del Supplizio fu piena d'acciaio. E di fuoco.
(George RR Martin, Tempesta di Spade, Mondadori)

Come sapete io ho avuto il piacere di leggere la trilogia di Promise, ma devo dire che tutti i libri di Federico m'ispirano un sacco, perciò non posso che consigliarveli perché, a mio avviso, sono molto belli e interessanti. Comprateli! 

Giada

sabato, novembre 15, 2014

RECENSIONE di Now you see me- I maghi del crimine

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi parlerò di un film che ho visto recentemente, che mi ha davvero stupito, coinvolto e tenuta sveglia fino a l'una di notte - perché i geni di Mediaset Premium non potevano mandare in onda questo film alle nove di sera, no, loro devono sempre mandare in onda cose che non piacciono la sera presto e le cose che m'interessano tardissimo. Va bene, il fatto è che alla fine ho guardato questo film e qui sotto troverete tutto ciò che lo riguarda, compresa la mia personale recensione.



Titolo originale: Now you see me
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 2013
Genere: Thriller
Regia: Louis Leterrier
Interpreti: Jessie Eisenberg (J. Daniel Atlas), Mark Ruffalo (Dylan Rhodes), Morgan Freeman (Thaddeus Bradley), Isla Fisher (Henly Revees), Woody Harrelson (Merrit McKinney, Dave Franco (Jack Wilder), Michael Caine (Arthur Tressler).

TRAMA (da wikipedia)
Un gruppo di maghi (il cartomago J. Daniel Atlas, l'escapologo Henley Reeves, il prestigiatore Jack Wilder e il mentalista Merritt McKinney) ricevono dei tarocchi da una misteriosa figura incappucciata che li ha osservati per mesi mentre eseguivano i loro trucchi; seguendo le tracce riportate sulle carte si ritrovano tutti insieme in un appartamento abbandonato dove scoprono degli ologrammi con le istruzioni per complicatissimi numeri di magia. Un anno dopo i maghi, adesso chiamati I Quattro Cavalieri, debuttano in un prestigioso show a Las Vegas sponsorizzato dal magnate di una compagnia assicurativa, Arthur Tressler. Per il numero finale dello spettacolo, i quattro "teletrasportano" un uomo del pubblico a Parigi, nel caveau della sua banca, per poi attivare un getto d'aria che lo riporta a Las Vegas insieme a ben tre milioni di euro, che piovono sul pubblico in delirio. Effettivamente, nello stesso momento il caveau viene aperto e viene trovato vuoto.

L'FBI e l'Interpol incaricano rispettivamente gli agenti Dylan Rhodes e Alma Dray di investigare su questo assurdo caso. L'interrogatorio ai Quattro Cavalieri li lascia senza alcuna risposta, poiché non ci sono prove di come effettivamente essi abbiano fatto a rapinare la banca trovandosi a migliaia di km di distanza. Non potendo addurre come motivazione la vera magia, i quattro vengono rilasciati, nonostante abbiano chiaramente annunciato nuovi "trucchi" di questo tipo.
Rhodes e Dray incontrano allora Thaddeus Bradley, un ex-mago che ora conduce un programma televisivo in cui smaschera i trucchi degli illusionisti: in pochi minuti l'uomo smonta l'intero trucco dei Quattro Cavalieri, dimostrando come non ci sia stata nessuna magia: essi avevano rapinato la banca settimane prima per poi indurre il pubblico a credere di averlo fatto durante lo show mediante delle illusioni.

Lo show successivo dei Quattro Cavalieri si tiene a New Orleans: Rhodes, Dray e Bradley prendono parte al pubblico e assistono a tutto lo spettacolo. A sorpresa, il trucco finale prevede un furto di 140 milioni di dollari dal conto bancario dello stesso Tressler, che vengono dati al pubblico, composto interamente da persone truffate o maltrattate dalla sua compagnia assicurativa.
I maghi riescono a fuggire grazie ai loro trucchi di magia; Tressler, umiliato, si coalizza con Bradley (che poco prima aveva denigrato) perché scopra e fermi i Quattro Cavalieri. Nel frattempo Alma Dray legge di una società segreta chiamata L'Occhio, composta da abili illusionisti che usavano i loro trucchi per rubare ai ricchi e dare ai poveri; inoltre scopre la storia di Lionel Shrike, un mago che molti anni prima era stato smascherato da Bradley e, per riabilitarsi, aveva tentato un pericolosissimo trucco ed era annegato per non essere riuscito ad aprire una cassaforte sott'acqua. La donna pensa che i Quattro Cavalieri possano essere in qualche modo connessi a questi elementi, ma Rhodes, a sua volta umiliato dai maghi, si mostra rabbiosamente scettico.

Nel cellulare di Rhodes viene trovata una cimice, che spiega come i Quattro Cavalieri abbiano potuto prevenire gli attacchi dell'FBI; i maghi vengono localizzati in un appartamento a New York. Atlas, Reeves e McKinney riescono a fuggire, mentre Wilder rimane indietro per difendere un documento; dopo una lotta contro diversi agenti, incluso Rhodes, il mago ruba un'auto e si lancia in una fuga disperata, nel corso della quale l'auto sbanda ed esplode. Rhodes recupera il documento difeso da Wilder e scopre che i Quattro Cavalieri hanno come obiettivo la cassaforte di una particolare azienda, piena di soldi. Quando si precipitano nel posto in cui essa è conservata, lo trovano già vuoto: i Cavalieri hanno già effettuato il furto.
A questo punto diventa chiaro che esiste un "Quinto Cavaliere", ossia una talpa nell'FBI che aiuta i maghi e li informa delle mosse degli agenti. I sospetti ricadono sulla Dray e su Bradley.

La performance finale dei Cavalieri si tiene sul tetto dell'istituto d'arte 5 Pointz; al termine di un rocambolesco inseguimento, i tre maghi saltano da un tetto e si trasformano in una grandissima massa di denaro, che piove sul pubblico.
Rhodes e la Dray comprendono che ormai i maghi sono in salvo e non potranno essere mai più catturati; prima di separarsi, si rivelano amore reciproco e si scambiano un bacio.
In quel momento però un collega di Rhodes si accorge che il denaro è falso: tutto il bottino appare nell'automobile di Bradley, che viene arrestato per il furto.

Rhodes si reca in prigione, dove un furioso Bradley dice di essere stato incastrato e chiede di poter trattare: lui spiegherà come i Quattro Cavalieri abbiano rubato la cassaforte, e in cambio l'FBI lo lascerà andare.
Bradley rivela dunque che i maghi non hanno rubato la cassaforte prima che gli agenti si recassero nella stanza in cui essa si trovava, ma che siano riusciti a farla apparire vuota mediante l'uso di specchi; mentre l'FBI inseguiva i Tre Cavalieri rimasti, la cassaforte era stata rubata da Wilder, che aveva soltanto inscenato la propria morte per poter in seguito agire indisturbato.
Mentre ragiona sul caso, Bradley si rende però conto della verità: il Quinto Cavaliere, nonché la mente dietro l'intero piano dei Quattro Cavalieri, era lo stesso Rhodes. Quando, dopo aver finalmente smascherato tutti i trucchi, Bradley gli chiede perché abbia fatto tutto questo, Rhodes scompare, lasciandolo in prigione senza possibilità di uscire. Poco dopo, finalmente Rhodes si rivela ai Quattro Cavalieri e dà loro accesso all'Occhio.

Giorni dopo, Rhodes si reca a Parigi dove incontra Alma Dray e le spiega i tasselli mancanti della vicenda: in realtà lui è il figlio di Lionel Shrike, il mago smascherato da Bradley; tutto il suo piano era stato organizzato per ottenere vendetta nei confronti di chi lo aveva fatto soffrire.
La banca parigina rapinata e la compagnia assicurativa di Tressler avevano rifiutato di pagare la polizza sulla morte di Shrike, Bradley l'aveva umiliato e smascherato e Elkhorn, la compagnia che produce la cassaforte rubata, aveva prodotto anche quella nella quale Shrike era morto, che non si era aperta perché difettosa.
Rhodes aveva vissuto nella povertà finché non aveva incontrato L'Occhio, grazie al quale era riuscito a compiere la sua vendetta. L'uomo dichiara poi amore a Dray, che non lo rifiuta e decide di non arrestarlo: i due guardano insieme la Senna dal Pont des Arts.


RECENSIONE
Questo film è semplicemente fantastico, sia per i numeri eseguiti dai maghi che per la sua stessa trama. Ma andiamo con ordine: il film comincia con i quattro maghi che eseguono i loro trucchi davanti ad una folta folla in luoghi diversi degli Stati Uniti. Ognuno di loro, alla fine dello spettacolo riceve una carta con scritto il nome del luogo in deve recarsi e l'ora alla quale deve essere lì: i quattro si troveranno tutti davanti alla porta in un luogo sconosciuto e alla fine, Jack Wilder, il più giovane di loro, per il quale nessuna cosa è mai davvero chiusa, l'aprirà. Quattro mesi dopo, i quattro maghi si uniscono sotto il nome de "I quattro cavalieri". Nel frattempo scopriamo che Danny ed Henly erano mago e assitente e dopo che si erano separati, entrambi avevano avuto successo separatamente. "I quattro cavalieri" eseguono un colpo in banca, rapinandola davanti al pubblico incredulo. L'agente Rhodes viene affiancato da una ragazza, agente dell'Interpol, perché la prima persona che era stata rapinata era un francese, convinto di essere stato mandato a Parigi con la loro macchina e il loro casco "magico" e insieme i due cercheranno d'incastrare i maghi, impresa che si rivelerà molto più che ardua. Quando "I quattro cavalieri" vengono braccati e portati in centrale dalla polizia, grazie alle loro "magie" e ai loro trucchi riusciranno a fuggire. Gli avvenimenti su susseguono l'uno dietro l'altro, in un climax costituito da suspence, mistero ed estrema curiosità: lo spettatore si chiede infatti come loro facciano ad essere sempre un passo avanti all'agente Rhodes, e questo è anche ciò che si chiede lui stesso e se lo chiede anche l'ex mago Thaddeu, rifiutato dall'Occhio, un'importante società segreta costituita da un'élite scelta di maghi; e lui è deciso a smascherare tutti i finti maghi degli Stati Uniti. Alla fine i maghi ruberanno denaro all'impresa assicurativa che li sosteneva e li daranno a persone che hanno difficoltà economiche e che non sono state rimborsate dall'impresa assicuratrice. Il proprietario, durante quello spettacolo, ha perso 140.000 dollari e desidera vendetta e un equo risarcimento. Thaddeus verrà imprigionato e finalmente scopriremo che la persona infiltrata nella polizia era proprio l'agente Rhodes, figlio di un mago morto annegato durante uno spettacolo in cui si era rinchiuso in una cassa di sicurezza e che, dopo la sua morte, non aveva ottenuto il giusto risarcimento, l'impresa assicuratrice era la stessa che "I quattro cavalieri" avevano derubato. Rhodes voleva vendicarsi e vendicare la morte di suo padre, rendendo pan per focaccia a quell'imprese e con Thaddeus, che non aveva mai superato il rifiuto dell'élite dell'Occhio. Quando ho scoperto che Jack Wilder era morto, mi sono sentita sconvolta, ma subito dopo mi sono sentita sollevata nel constatare (e soprattutto nello scoprire) che la sua morte era solo un trucco da mago ed è stato impagabile. Magistrale interpretazione di Isla Fisher, che finalmente non la vediamo come la spumeggiante (e anche un po' superficiale) Becca Bloomwood - la vediamo invece impegnata nel campo "magico". Il suo primo trucco, la sua prima magia compiuta all'inizio, quando tutti sono maghi indipendenti è incredibile, pure io temevo che sarebbero morta e invece era sempre stata tra il pubblico tutto il tempo! Mark Ruffalo è stato geniale. Il mio attore preferito però è stato Dave Franco. Un film straconsigliato per tutti gli appassionati del genere e anche per chi si approccia per la prima volta a questo genere "magico". 

Vi lascio con una citazione tratta da questo film che io non sono riuscita a togliermi dalla mente: 
"Più da vicino guardi, meno vedrai." 
(Danny)

Giada

Chiacchierando con l'autore #5: Barbara Bolzan

Buon giorno, bloggers e lettori! Stamattina voglio deliziarvi con l'intervista alla simpatica scrittrice Barbara Bolzan, autrice di "Rya- La Figlia di Temarin" e "L'età più bella", entrambi editi Butterfly Edizioni.
Buona lettura!


G: Ciao Barbara, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
B: Ciao Giada e grazie per questo spazio nel tuo blog! Ho poco più di trent’anni e una passione viscerale per le Parole. Sono una lettrice (quasi) onnivora, una scrittrice -o, per lo meno, ci provo- e, soprattutto, una mamma entusiasta e felice.


G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
B: Ci sarebbe una lista lunghissima da citare! Il romanzo che occupa un posto d’onore sul mio comodino, letto e riletto, sottolineato e adorato, è Il conte di Montecristo. Nella serie dei preferiti, poi, metterei Il pendolo di Foucault, Il petalo cremisi e il bianco, Il senso di Smilla per la neve.

G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
B: Non ho un vero e proprio genere preferito. Sono abbastanza “settoriale”, soprattutto quando sono in fase di ricerche per un nuovo lavoro. Vado molto a periodi: subisco vere e proprie “cotte letterarie”, che mi accompagnano per periodi più o meno lunghi. Al momento, ho appena finito una scorpacciata di thriller psicologici e di romanzi storici.

G: Raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura.
B: Credo sia nata al liceo, un po’ per gioco, quando ho cominciato a partecipare ai primi concorsi letterari. Più il tempo passava, più questo seminale gioco è riuscito a prendermi la mano e diventare parte integrante della mia vita. All’inizio, erano solo brevi racconti o poesie. In seguito, alcuni di quei racconti hanno preso corpo e consistenza, diventando romanzi veri e propri. Alcuni. Altri, hanno semplicemente trovato il proprio posto nella nicchia delle storie perdute…

G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
B: Certo, mi hanno sempre sostenuta. Per giunta, sono cresciuta in una casa piena di libri: senza di essi, forse non mi sarei appassionata così tanto alla lettura. O l’avrei scoperta più tardi.

G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
B: Il primo romanzo è stato “Sulle Scale” (AICE, Bologna, 2004), pubblicato alla vigilia del mio matrimonio e presentato nel corso di un convegno internazionale di epilettologia all’università Statale di Milano. Trattava un tema abbastanza spinoso, per essere un lavoro d’esordio: l’epilessia in età adolescenziale. Avevo inviato il manoscritto senza crederci davvero. Un bel giorno, invece, ricevo la risposta positiva (quella che assolutamente non mi aspettavo)! Dopo un anno di ulteriori ricerche e perfezionamento, il volume è uscito con la meravigliosa prefazione del Ch.mo Professor Ezio Raimondi (ex direttore editoriale de Il Mulino e membro dell’Accademia dei Lincei). Una gioia immensa!

Da quel momento, ho cominciato a credere un po’ di più in me stessa, a lavorare sodo, leggere e studiare tantissimo, per cercare di fare sempre meglio.

G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
B: In realtà, ultimamente sono uscita con due nuovi romanzi, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro: Rya - La figlia di Temarin e L’età più bella, entrambi editi da Butterfly Edizioni.

Sono due testi totalmente differenti: Rya è il primo volume di una saga storico-fantasy (un fantasy scevro di elementi prettamente fantastici), la cui storia mi accompagnava ormai da anni. La storia di Rya è la storia degli sbagli che si commettono quando, volenti o nolenti, ci ritroviamo davanti a scelte da operare: una ragazza -una principessa- vissuta da sempre negli agi, all’ombra di una sorella importante e “perfetta”; una ragazza che non ha mai dovuto decidere nulla da sola. E quando sola si ritrova davvero, faccia a faccia con la vera realtà della vita, il suo istinto di conservazione la sprona a crescere velocemente. Purtroppo, nel corso di questa crescita, tanti saranno gli errori che commette per ignoranza o per semplice imprudenza.

È una storia che inizia come una favola (la principessa, il castello…), ma che via via si tinge di tinte sempre più fosche.

Con il secondo romanzo, L’età più bella, ho invece voluto tornare indietro nel tempo, alla prima pubblicazione, riprendendo il tema sociale già affrontato in Sulle Scale, perché molte erano ancora le cose da dire a riguardo.

Il volume aveva già ottenuto importanti riconoscimenti. Spero di riuscire a continuare su quella strada già tracciata e portare lo spinoso tema del disagio adolescenziale, acuito in questo caso dall’epilessia, a un pubblico sempre maggiore, così da sdoganare, finalmente, i pregiudizi che su questa patologia si sprecano.

G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
B: Sono due generi totalmente diversi. Forse, la mia predilezione va al romanzo, ma solo in virtù di tutta la lunga genesi che contraddistingue la nascita dell’opera. Una delle parti più interessanti e divertenti di scrivere un romanzo, diciamolo!, è proprio la fase di ricerca: quando diventi settoriale, quando ti imbarchi nella nuova avventura e cominci a votarti al genere esclusivo: analisi, letture, viaggi (sì, anche viaggi!). tutto quello che può servirmi per donare più veridicità possibile alla storia.

Attualmente, ho appena finito l’ultima correzione di quello che sarà il secondo volume della saga di Rya: la casa è ancora invasa da appunti e libri storici. Presto, però, comincerà una nuova avventura…

G: Meglio ebook o cartaceo?
B: Mhh… entrambi, in parallelo. Ho provato entrambe le pubblicazioni (in ebook potete trovare i thriller Requiem in re minore, basato sul furto di due tele Munch avvenuto ad Oslo nel 2004, testo vincitore dell’Alabarda d’oro - città di Trieste e finalista a Casa Sanremo Writers) e credo che il mercato non sia ancora pronto a prediligere una strada o l’altra. Esistono i lettori appassionati del formato elettronico, così come non mancano i maniaci del cartaceo (tra i quali mi ci metto anch’io). Quindi: entrambe. Un libro è un libro, sempre!

G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
B: “Tutti i racconti che ho scritto, pensai (…), tutti quei romanzi. Derry è stata la vera madre di tutte le mie opere, Derry ne è stata l’origine. Sono nati tutti da quel che accadde quell’estate.” (La citazione è tratta da It, di S. King: una frase che mi rispecchia parecchio! Fin troppo…)

Io non vedo l'ora di leggere "Rya- La Figlia di Temarin" e penso che mi piacerà molto, non solo perché è fantasy ma penso che m'identificherò in Rya. Non preoccupatevi, in ogni libro che leggo c'è sempre un personaggio con il quale mi identifico, sono sicura che succeda anche a voi. Mi raccomando, comprate i libri della Butterfly Edizioni, me gustan mucho e non vedo l'ora di leggerli tutti!

Giada

venerdì, novembre 07, 2014

Chiacchierando con l'autore #4: Rossana Roxie Lozzio

Buon pomeriggio, blogger e lettori! Oggi vi propongo un'intervista con la dolce scrittrice Rossana Roxie Lozzio, di cui non vedo l'ora di leggere il suo ultimo libro, "Interno 16". Spero che vi piaccia :)

G: Ciao Rossana, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
R: Ciao a te e ai tuoi lettori e grazie per l’ospitalità. Per gli amici, sono Roxie da molti anni e se dovessi raccontare Roxie, la definirei come una persona perbene, un po’ fuori moda nel mondo contemporaneo in cui viviamo ma piuttosto fiera di essere com’è e cioè, profondamente onesta e capace di manifestare qualsiasi sentimento sia quello che prova. Amo molto camminare, contemplare il mare, occuparmi del mio cane anziano Foxy, che è tornato a rappresentare il mio bambino peloso, ascoltare buona musica, meglio se dal vivo e navigare in internet. Trovo quasi superfluo, aggiungere che adoro scrivere…

G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
R: Ce ne sono alcuni ma se dovessi sceglierne uno che rappresenta un cambiamento personale e non, citerei “Io uccido” di Giorgio Faletti.


G: Qual è il tuo autore preferito?
R: Non ho autori preferiti perché, come per la musica, scelgo di leggere tutto ciò che mi piace, indipendentemente da chi lo ha scritto.


G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
R: Come sopra, leggo qualsiasi libro mi appassioni, se proprio dovessi escludere un genere sarebbe il fantasy… non mi rappresenta, in alcun modo, mi perdoni chi lo ama e soprattutto, chi lo scrive.


G: Raccontaci com'è nata la tua passione per la scrittura.
R: La passione per la scrittura è nata con me, ereditata da mio padre che fu auto didatta e divenne giornalista pubblicista e che ha sempre scritto poesie e testi di canzoni.


G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
R: Purtroppo, se ne sono andati prima che cominciassi a pubblicare, però sono certa che sarebbero stati fieri di me, per amore.


G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
R: Il primo libro è stato “Fino alla fine”, risale al 2005 e raccontava due storie d’amore e una forte amicizia, nell’ambiente della moda e in quello del cinema. Sono molto legata al romanzo, soprattutto perché è il primogenito fra le mie creature e poi, perché una delle due protagoniste femminili, Amber Rose, è il mio bellissimo alter ego.


G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
R: Il mio ultimo romanzo in ordine di tempo è “Interno 16” e racconta le storie di tre fratelli che lavorano nell'ambiente della moda e della musica, di un giornalista apparentemente ombroso ma dal carattere con sfumature che amo molto e di due amiche che sono socie e hanno un marchio di abbigliamento tramite il quale entreranno in contatto con tutti i protagonisti maschili della storia.

Il romanzo è volutamente nato come tributo al repertorio del cantautore Pino Mango, al quale devo molta della mia produzione letteraria e sono molto orgogliosa che Alberto Salerno abbia accettato di scriverne la prefazione.


G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
R: Decisamente romanzi ma non disdegno neppure i racconti brevi, mettendomi alla prova e vivendoli come ottimi esercizi per migliorare.


G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
R: Ne ho più di una, in questo momento, ne scelgo una di Pino Mango…

“L’amore è invisibile perché è come un dizionario senza parole scritte, contenente solo parole pensate. Un impalpabile intreccio d’affetto e destino nel teatro dell’essere senza avere”.

Lettori, spero che abbiate l'occasione di leggere "Interno 16", il libro mi incuriosisce molto e spero che incuriosisca anche voi e spero che lo compriate. No, compratelo e ditemi cosa ne pensate. 

Giada

mercoledì, novembre 05, 2014

PRESENTAZIONE di Ibrido di Chiara Milano

Buona sera a tutti, bloggers e lettori! Oggi vi propongo il libro di una mia amica scrittrice, non scendo troppo nei dettagli perché troverete tutto ciò di cui avete bisogno qui sotto. Enjoy! :)

NOME: Chiara Milano
TITOLO DEL LIBRO: Ibrido
PUBBLICATO: Casa Editrice David and Matthaus
GENERE: Fantasy
NUMERO PAGINE E PREZZO: 229 pagine, 16,06€
DOVE POTETE TROVARLO: http://www.lafeltrinelli.it/fcom/it/home/pages/catalogo/searchresults.html?prkw=ibrido+chiara+milano&x=0&y=0&cat1&prm, http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=ibrido+chiara+milano, http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_ss_i_1_6?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=ibrido+chiara+milano&sprefix=ibrido%2Caps%2C141http://www.twins-store.it/home/135-chiara-milano-ibrido-9788898410613.html
BOOKTRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=rSDtTZZ7wgM&app=desktop
LINK DOVE POTETE TROVARE IL 1° CAPITOLO: http://le-ali-della-fantasia.blogspot.it/2014/05/ibrido-primo-capitolo-solo-per-voi-d.html
SINOSSI: Keyra è una ragazza molto bella, ma anche molto riservata, con una vita normale e una famiglia che la ama, anche se adottiva. Non ama stare al centro dell'attenzione, e finita la scuola e preso il diploma si concede un periodo di tranquillità. Ma questa tranquillità viene travolta dall'arrivo di una famiglia alquanto strana. Keyra trova il suo nuovo vicino molto interessante e si invaghisce di lui, Gabriel; e per la prima volta non le dispiace avere delle sorprese. L'arrivo di questa famiglia però porta con se segreti e un mucchio di domande sui suoi veri genitori. Keyra inizia ad avere incubi notturni terrificanti, e crede di essere diventata pazza. L'amicizia con Alex (sorella di Gabriel ) diventa sempre più forte e le da quasi conforto, ma niente le toglie dalla mente le urla e il sangue dei suoi sogni. Arrivata al limite decide di confidarsi con Gabriel. Lei pensa che le riderà in faccia, invece più serio che mai gli confida che fa lo stesso sogno da quando è li. Keyra viene a conoscenza che è diversa dalle ragazze normali, e che una terribile minaccia grava su di lei. Lei è unica, perché possiede nel suo corpo due tipi di DNA, che la natura stessa impedisce di unire; e cioè Licantropo e Guardiano. La paura e le verità faranno uscire in lei i poteri dei guardiani, ma le cose si complicano...la sua vita è in pericolo. Una verità ancora più nascosta la tirerà sempre più in basso e la porterà quasi alla morte. La vita di Keyra non è mai stata cosi in pericolo, e l'amore che tira fuori sempre la forza da ognuno le darà la forza di affrontare Helsar, il mostro, il vampiro che la vuole cosi tanto da far cadere il suo casato per portare a compimento la sua visione di "razza pura"? La vita dei Licantropi e dei Guardiani non è mai stata cosi in pericolo.

BIOGRAFIA DELL'AUTRICE:
Chiara Milano nasce a Legnano (MI), nel 1989. Trasferitasi a Ceccano (FR) dopo alcuni anni, frequenta la scuola superiore per i servizi sociali. La sua passione per il genere fantastico nasce già dall’infanzia con la visione del film “La Storia Infinita”. Questo grande amore continua a crescere con lei, maturando nella lettura di libri Fantasy e Urban Fantasy, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando finalmente decide di far uscire dai suoi pensieri quei personaggi che la tenevano sveglia durante la notte con le loro avventure. Decide, in tal modo, di ascoltare le loro voci e trascriverle nero su bianco. Ibrido è il suo primo romanzo, oggi edito con suo immenso orgoglio.

Comprate questo libro. Compratelo. Se siete amanti del genere fantasy, questo è il libro che fa per voi, e, dopo che l'avrete letto, ditemi cosa ne pensate. Per quanto mi riguarda, io devo averlo assolutamente. 

Vi lascio con una citazione tratta da questo magnifico libro: "<< Non sai quanto mi faccia piacere sentire il tuo calore, è cosi puro e forte >> Si scostò da me tenendomi per i fianchi. << quanto invidio la persona che bacia queste labbra rosse come il sangue! >> Le sue dita passavano teneramente e lentamente sulle mie labbra, avevo la testa confusa e mi girava forte. << ti prego non farlo, tu sei un vampiro! >> esclamai implorante. << e tu non immagini quanto mi odi in questo momento! >>"

Giada

RECENSIONE di L'imperatore di Ocean Park di Stephen L. Carter

Buona sera, bloggers e lettori! Ci ho messo tantissimo tempo, ma finalmente ce l'ho fatta a finire il lunghissimo libro che da' il titolo a questo post: "L'imperatore di Ocean Park".


Copertina italiana del libro
PREMESSA
Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, in quanto io non ho mai letto un legal thriller in vita mai e questo è stato il primo di questo genere. Sì, ne vale la pena. E sì, mi è piaciuto molto.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
Il vecchio giudice federale, candidato alla Corte Suprema e confidente di Nixon e Reagan, è morto. Ma prima di andarsene ha lasciato delle fantomatiche "ultime volontà" dietro alle quali si cela un pericoloso segreto, un mistero nascosto in un sofisticato problema scacchistico annotato ossessivamente su un diario. Mentre suo figlio Talcott inizia a scavare nel passato alla ricerca di risposte a inquietanti interrogativi, in cui si fa strada un orribile sospetto sulla morte del padre. E il suo mondo crolla definitivamente quando si rende conto di essere entrato in un gioco assai più grande di lui, dove a essere in pericolo è la sua stessa esistenza.

"Un grande legal thriller. Un congegno perfettamente congeniato." (John Grisham)
"Il libro che rivoluzionato il genere" (Panorama)

RECENSIONE
Copertina americana del libro
Talcott Garland è sempre stato abituato alla ricchezza, infatti i suoi genitori erano molto ricchi e fin da piccolo non gli facevano mancare nulla, Talcott è il secondogenito, infatti i figli di Claire e Oliver Garland sono tre: Addison, Talcott e Mariah. I fratelli Garland sono molto diversi l'uno dall'altro, dove Addison è espansivo, frivolo e dedito al puro divertimento e, diciamo così, ai suoi interessi (fra cui compaiono le sue innumerevoli conquiste), Talcott è invece molto riservato, quasi timido oserei dire, dato che è questa l'impressione che mi ha dato, stoico e soprattutto reagisce in modo passivo ai problemi della vita, cosa che si può riscontrare nel fatto che lui aveva da sempre problemi con sua moglie Kimberly "Kimmer" ma non ha mai affrontato apertamente il discorso con lei; Mariah invece era la prima della classe in molte materie e anche per quanto riguardava gli sport, la ragazza ha sempre brillato. Quando il Giudice (Oliver Garland) muore, il mondo di Talcott comincia ad incrinarsi e lentamente imploderà. Talcott ritrova nella sua casa messa a soqquadro a Marthas Vineyard una lettera di suo padre, qualche giorno dopo riceve sia il pedone nero che il pedone bianco da uno o una sconosciuta. Il ritmo del romanzo all'inizio è molto lento, costituito per lo più da descrizioni accurate dei sentimenti del protagonista-narratore, una sorta di io narrante; ma quando si giunge alla parte centrale, il romanzo accelera il suo ritmo, fino ad arrivare agli ultimi concitati quattro capitoli, in cui si scopriranno molte, moltissime cose. I signori Garland, occorre sottolinearlo, per via dei problemi razziali sollevati nel libro, sono di colore, o come vengono chiamati nel libro le persone di colore, sono "persone della nazione più scura". Figura controversa e, al contempo interessante è quella di Jack Ziegler o "lo zio Jack", come viene chiamato da Talcott. La moglie di Talcott, Kimberly è in lizza per entrare alla Corte Suprema, ma molti problemi personali si metteranno fra lei e ciò che vorrà, tra cui una relazione extraconiugale con un alunno di suo marito, ovvero Sweet Nellie, anch'esso sposato.

Io vorrei raccontarvi tutto il romanzo in un post solo, ma non credo che un post mi basti, perché il romanzo era lungo 750 pagine e sono successe un casino di cose. Vi basti solo sapere che il mistero del Doppio Excelsior su cui il Giudice aveva indirizzato Talcott non era un problema scacchistico relegato allo spazio degli scacchi o del cimitero, ma era un problema scacchistico in cui i due pezzi che si fronteggiavano erano esseri umani.

L'ambientazione che fa da sfondo a tutte le avventure e disavventure dei personaggi, nonché le innumerevoli morti e quant'altro, avviene nel Nord America nel New England, fra Marthas Vineyard e i piccoli paesi che sono vicino a questo paese.

Dunque, io personalmente consiglio questo libro se volete provare a leggere qualcosa di diverso, ma se volete leggere qualcosa di lungo, allora no. Questo libro richiede un sacco di tempo, e ancora di più ne ritiene la versione compatta, visto che ha 100 pagine in più.

Vi lascio con due citazioni tratte da "L'imperatore di Ocean Park": "Ho fatto delle scelte, Talcott. Scelte difficili. E le scelte producono delle conseguenze.  Credo che questa sia la prima regola di qualsiasi etica: le scelte producono delle conseguenze. Tutte. Io l'ho sempre accettata. Ho fatto delle buone scelte e ne ho ricavato benefici. Ho fatto delle scelte sbagliate e ne ho sofferto. Tutti noi ne abbiamo sofferto." (Jack Ziegler a Talcott)

"Conseguenze, Talcott. Un termine troppo poco usato. Oggi viviamo in un mondo in cui nessuno crede che le scelte debbano avere delle conseguenze. Ma posso rivelarti il grande segreto che la nostra cultura cerca di negare? Non puoi sfuggire alle conseguenze delle tue scelte. Il tempo scorre in una sola direzione." (Jack Ziegler a Talcott)

Giada

mercoledì, ottobre 29, 2014

PRESENTAZIONE di Candy Apple di Nora Noir

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Finalmente ho trovato un po' di tempo per riprendere in mano il mio amato blog e colgo l'occasione per presentarvi il romanzo di una mia amica scrittrice, che uscirà a breve.
Qui sotto troverete tutte le informazioni :) Enjoy!

TITOLO: Candy Apple

AUTORE: Nora Noir

GENERE: Romanzo (con scene erotiche esplicite)

LUNGHEZZA: 100 pagine (circa)

PREZZO: € 0,99

DOVE POTETE TROVARLO:


Disponibile anche su tutti gli altri store on line.

SINOSSI
Londra, il Natale è ormai alle porte e le vite di due ragazzi italiani, Elisa, una ballerina classica e Alberto, un chitarrista metal, si intrecciano per caso grazie a un eccentrico pittore inglese amico comune, Nigel.L’inizio della storia è burrascoso e complicato: Elisa nonostante provi fin da subito attrazione per lui deve fare i conti con i suoi conflitti interiori mai risolti che le provocano profonde crisi, con il suo ex che la tempesta di messaggi e telefonate, e soprattutto con la sua spregiudicata amica Jennifer, disposta a tutto per portarglielo via.Alberto invece impiega un po’ a capire che quella giovane riservata e distante e nemmeno così avvenente come le donne di cui si circonda di solito, gli ha preso anche il cuore e non è solo un buon passatempo sessuale.Il desiderio però di conoscersi sempre di più, li spingerà, nonostante tutto e tutti, l’uno verso l’altra, con un crescendo di erotismo lungo le pagine del romanzo.Lontani da casa, con i propri sogni e desideri da inseguire, vivendo esperienze nei teatri di una Londra scintillante e i concerti nei bassifondi della città, Elisa e Alberto si ritroveranno a consumare una grande passione fino all’epilogo che li vedrà entrambi costretti a prendere una decisione.Il romanzo contiene scene erotiche esplicite!

L’autrice si è avvalsa della consulenza di una danzatrice classica professionista per le parti tecniche relative a Elisa e di consigli, racconti e scleri di amici musicisti rock e metal per quelle relative ad Alberto.

BIOGRAFIA
Nora Noir, italo inglese, scrive racconti e romanzi di genere erotico soprattutto quando è triste o incazzata, quindi lo fa spesso. Ha pubblicato racconti erotici con Lite Editions e Delos Digital.

Spero che compriate questo libro interessante in tanti e che mi facciate sapere com'è! Forza, comprate i libri degli autori emergenti, non sapete cosa vi perdete se non l'avete ancora fatto!

Vi lascio con una citazione di un poeta che ho studiato due anni fa all'università: 
"E’ così difficile descrivere ciò che si sente
quando si sente che si esiste veramente,
e che l’anima è un’entità reale,
che non so quali sono le parole umane
con cui si possa definirlo."
(Fernando Pessoa, da “Il poeta è un fingitore")

Giada



martedì, settembre 23, 2014

RECENSIONE di Amabili resti di Alice Sebold

Buon pomeriggio, bloggers e lettori! Oggi vi recensirò un libro che mi ha coinvolto dalla prima all'ultima pagina, e che mi ha fatto vivere emozioni di ogni tipo: lo shock provato all'inizio, la paura, la rabbia, la delusione e il desiderio di vendetta nei confronti dell'assassino. Sì, sono arrivata un po' in ritardo ma finalmente l'ho letto anch'io. Vi sto parlando di "Amabili resti" di Alice Sebold.

Copertina americana del libro
PREMESSA
Ci tenevo tantissimo a leggere questo libro, non so per quale motivo, a volte penso che sia il libro che sceglie noi e non noi che lo scegliamo. Ho rotto le palle a chiunque conoscevo per due mesi di fila prima di riuscire a leggerlo, ma ora che l'ho letto, mi sento in dovere di recensirlo solo per rendervi partecipi di tutte le riflessioni che quest'ultimo ha stimolato, dei dubbi e delle domande che mi sono posta durante la sua lettura. Spero che vi piaccia e spero cerchiate di comprendermi se a volte non sarò molto coerente.

TRAMA (dalla quarta di copertina)
"Mi chiamavo Salmon, come il pesce. Nome di battesimo: Susie. Avevo quattordici anni quando fui uccisa, il 6 dicembre del 1973."

Susie è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. E' stata adescata da quest'uomo dall'aria perbene, che la stupra, poi fa a pezzi il cadavere e nasconde i resti in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante. Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. Ed è Susie che racconta tutto questo, aumentando così la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo. Amabili resti è un romanzo che ci commuove senza mai indulgere a sentimentalismi. Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconciliarsi con il dolore del mondo. Con oltre dieci milioni di copie vendute nel mondo, Amabili resti è uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni.

RECENSIONE
Copertina italiana del libro
Ho tante, tantissime cose da dire ma cercherò di ordinarle per rendervi comprensibile il filo logico dei miei pensieri. Questo romanzo è sconvolgente nella sua semplicità. Questo romanzo sconvolge per la purezza di Susie e per il suo modo di guardare il mondo dal suo Cielo, per il suo suo osservare senza desiderare vendetta nei confronti del suo assassino. Susie è stata strappata alla vita quando aveva solo quattordici anni, è stata stuprata e fatta a pezzi dal suo vicino di casa, un uomo apparentemente per bene, ma con un passato oscuro alle spalle che ha contribuito a renderlo l'uomo che è ora, un assassino seriale che uccide solitamente bambine dai sei anni in su (l'unica eccezione è Sophie Cicchetti, una donna quarantanovenne). Susie si ritrova, senza rendersene conto, nel suo Cielo, in quello che io credo fermamente sia il Paradiso nel senso stretto del termine: un luogo in cui tutti i tuoi desideri diventano realtà, se lo desideri con forza. La nostra piccola Susie osserva dall'alto le vite dei suoi famigliari e dei suoi amici che crollano una dopo l'altra dopo la sua morte, ma devo dire che senza l'incrollabile forza di volontà e al contempo fragilità di Jack Salmon, il padre di Susie, Lindsey e Buckley, la polizia non avrebbe mai cominciato a tenere d'occhio George Harvey. Una caratteristica del Cielo di Susie è quello di poter andare indietro nel tempo e di vedere il passato delle persone, in questo modo, ha l'opportunità di conoscere più a fondo il suo assassino, i problemi famigliari che quest'ultimo aveva, il fatto che rubasse insieme a sua madre e che fu proprio sua madre a insegnargli ad uccidere le persone, inconsciamente, uccidendo tre uomini con il camion quando lui aveva solo sette anni. Come dicevo prima, la famiglia di Susie si sgretola: la madre comincia una storia di solo sesso con l'investigatore Len Fenerman, colui che era incaricato di riuscire a trovare il cadere del corpo di Susie e qualunque cosa incastrasse il signor Harvey (che dopo averla uccisa, aveva rinchiuso i pezzi del suo corpo in un sacco di tela e l'aveva buttato dentro ad una cassaforte che aveva portato alla discarica dei Flanagan), il ritorno di nonna Lynn che porta un po' scompiglio ma anche di vita nella casa Salmon, il piccolo Buckley che praticamente vive a casa del suo amico Nate e che chiede continuamente se sua sorella Susie tornerà, Lindsey che si ritrova ad essere "la sorella della ragazza uccisa/assassinata" e nella quale non vedono la studiosa e brava Lindsey ma solo Susie.  Le vite di tutti proseguono, ma la vita è destinata a cambiare continuamente le cose. Dopo l'uccisione di Susie, Jack è diventato molto apprensivo e si preoccupava molto (lo capisco, qualunque genitore si sarebbe comportato come lui al posto suo) per i suoi figli quando andavano fuori, inoltre ha iniziato a tenere d'occhio George Harvey chiedendosi per quale motivo la polizia non l'avesse mai interrogato. Ma Harvey è astuto e sa fingersi realmente preoccupato per il dolore della famiglia, del padre prima fortemente addolorato e poi impazzito a causa del dolore da dare la colpa a lui, un "povero innocente". Abigail "occhio d'oceano", la madre di Susie, dopo aver troncato con Len (che aveva permesso facendo sesso con lei una notte, a George Harvey di andarsene dal piccolo paese in cui tutti vivevano) decide di andarsene. Il motivo per cui aveva cominciato una relazione sessuale con Len era perché voleva allontanare il dolore per la perdita di Susie, non voleva più responsabilità, voleva cominciare una nuova vita lontano da chiunque la conoscesse e così se n'è andata in California. Nel suo Cielo, Susie conosce tutte le anime delle bambine che sono state uccise dal signor Harvey e insieme ad un'altra bambina, plasma il suo Cielo a suo piacimento. Sempre nel suo Cielo, incontra suo nonno, la sua vicina di casa Utermeyer e il suo cane Holiday. Man a mano che passa il tempo, tutti i suoi amici e suo fratello e sua sorella diventano grandi. Lindsey si laurea alla Temple University insieme a Samuel Heckler, il suo primo ed unico vero amore e lui le chiederà di sposarlo. Dopo otto anni di dolore, sofferenza, separazioni forzate decise sull'onda del dolore, alla fine la famiglia (allargata) Salmon si unirà. Ruth Connors, la prima persona che Susie spirito ha sfiorato quando si è staccata dal suo corpo mortale, fin da piccola comincia ad ossessionarsi alle morti e in particolare alla sua, lei è una delle persone che Susie segue dal suo Cielo e le sta vicino quando lei si trasferisce nella Lower East Side di Manhattan e sarà grazie alla bontà di quest'ultima, che prenderà possesso del corpo di Ruth e farà l'amore con Ray Singh, il ragazzo indiano che la ha dato il suo primo vero bacio. Il libro finisce con l'accettazione del dolore e della morte di Susie da parte della sua famiglia e da parte della stessa Susie. Susie ci insegna che accettare il dolore nella nostra vita non ci rende deboli, che accettandolo non chiuderemmo fuori dalla nostra vita la persona cara che ci è stata strappata via, ci insegna che i morti ci staranno sempre accanto, in ogni giorno della nostra vita, e che ci sosterranno a modo loro.

E' difficile spiegare tutto quello che ho provato leggendolo, è vero, ho elencato alcune emozioni nella premessa ma non sono tutte, cioè, non riuscirò mai a far stare entro quattro parole le sensazioni e la commozione che ho provato leggendo questo libro. Il fatto che il serial killer fosse un vicino di casa dall'aria perbene ha reso il romanzo veritiero sotto ogni punto di vista. Il mio cuore ha sofferto molto quando, all'inizio, ho letto dello stupro e dell'uccisione di Susie. E mi ha fatto pensare a Yara Gambirasio, anche lei uccisa in un campo (non di granturco come la protagonista) ma comunque uccisa da un assassino e anche in questo caso, come nel libro, non si è riusciti a trovare il cadavere. Il campo di granturco vicino al campo da calcio mi è sembrata una terribile premozione della fine che avrebbero fatto non solo Yara, ma anche Sarah e molte, moltissime altre bambine e giovani donne che vengono adescate da uno sconosciuto e poi trovano la morte, poi ancora, non vengono ritrovate perché il loro assassino si è dato pena di non far ritrovare il corpo. Ripeto: questo libro nella sua semplicità mi ha sconvolto. Io ho sperato fino all'ultimo che Fenerman arrestasse George Harvey, che almeno lo punisse per tutti i crimini che aveva commesso, ma ho provato una punta di soddisfazione quando quest'ultimo è morto per cause accidentali.

Io ve lo consiglio questo libro, con tutto il cuore, ma devo avvertirvi che non è facile da leggere come può sembrare (se qualcuno di voi l'ha pensato) e che deve prepararsi a shock emotivi di ogni tipo. Ma insegna tanto, tantissimo, quindi ne vale la pena. Leggetelo, e capirete che le persone a cui tenevate e che sono morte (non importa in che modo) sono sempre con voi in ogni momento della vostra vita, che chi abbiamo amato o semplicemente voluto bene, non ci abbandona per sempre quando lascia le sue spoglie umane, ma rimane sempre con noi come spirito. Ti voglio bene, zio Ilario.

Vi lascio con alcune citazioni tratte da questo bellissimo libro: "Perché l'orrore sulla Terra è reale e accade tutti i giorni. E' come un fiore o come il sole, è qualcosa di incontenibile." 

"Fuori, il mondo che avevo guardato tanto a lungo viveva e respirava sulla stessa Terra dov'ero anch'io. Ma sapevo che non sarei uscita. Avevo preferito usare quei momenti per innamorarmi, per innamorarmi con quell'abbandono che non avevo provato nella morte, l'abbandono dell'essere vivi, la luminosa e buia pena dell'essere umani, l'andare avanti a tentoni, brancolando negli angoli per poi riaprire le braccia alla luce, in un continuo attraversare l'ignoto."

Giada
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