sabato, novembre 15, 2014

Chiacchierando con l'autore #5: Barbara Bolzan

Buon giorno, bloggers e lettori! Stamattina voglio deliziarvi con l'intervista alla simpatica scrittrice Barbara Bolzan, autrice di "Rya- La Figlia di Temarin" e "L'età più bella", entrambi editi Butterfly Edizioni.
Buona lettura!


G: Ciao Barbara, benvenuta nel blog “Fantasticando sui libri”, ti va di presentarti brevemente?
B: Ciao Giada e grazie per questo spazio nel tuo blog! Ho poco più di trent’anni e una passione viscerale per le Parole. Sono una lettrice (quasi) onnivora, una scrittrice -o, per lo meno, ci provo- e, soprattutto, una mamma entusiasta e felice.


G: Quali sono i tuoi libri preferiti?
B: Ci sarebbe una lista lunghissima da citare! Il romanzo che occupa un posto d’onore sul mio comodino, letto e riletto, sottolineato e adorato, è Il conte di Montecristo. Nella serie dei preferiti, poi, metterei Il pendolo di Foucault, Il petalo cremisi e il bianco, Il senso di Smilla per la neve.

G: Qual è il tuo genere di libri preferito?
B: Non ho un vero e proprio genere preferito. Sono abbastanza “settoriale”, soprattutto quando sono in fase di ricerche per un nuovo lavoro. Vado molto a periodi: subisco vere e proprie “cotte letterarie”, che mi accompagnano per periodi più o meno lunghi. Al momento, ho appena finito una scorpacciata di thriller psicologici e di romanzi storici.

G: Raccontaci com’è nata la tua passione per la scrittura.
B: Credo sia nata al liceo, un po’ per gioco, quando ho cominciato a partecipare ai primi concorsi letterari. Più il tempo passava, più questo seminale gioco è riuscito a prendermi la mano e diventare parte integrante della mia vita. All’inizio, erano solo brevi racconti o poesie. In seguito, alcuni di quei racconti hanno preso corpo e consistenza, diventando romanzi veri e propri. Alcuni. Altri, hanno semplicemente trovato il proprio posto nella nicchia delle storie perdute…

G: I tuoi genitori ti sostenevano in questa tua passione?
B: Certo, mi hanno sempre sostenuta. Per giunta, sono cresciuta in una casa piena di libri: senza di essi, forse non mi sarei appassionata così tanto alla lettura. O l’avrei scoperta più tardi.

G: Qual è stato il primo romanzo che hai pubblicato? Ti va di raccontarcelo?
B: Il primo romanzo è stato “Sulle Scale” (AICE, Bologna, 2004), pubblicato alla vigilia del mio matrimonio e presentato nel corso di un convegno internazionale di epilettologia all’università Statale di Milano. Trattava un tema abbastanza spinoso, per essere un lavoro d’esordio: l’epilessia in età adolescenziale. Avevo inviato il manoscritto senza crederci davvero. Un bel giorno, invece, ricevo la risposta positiva (quella che assolutamente non mi aspettavo)! Dopo un anno di ulteriori ricerche e perfezionamento, il volume è uscito con la meravigliosa prefazione del Ch.mo Professor Ezio Raimondi (ex direttore editoriale de Il Mulino e membro dell’Accademia dei Lincei). Una gioia immensa!

Da quel momento, ho cominciato a credere un po’ di più in me stessa, a lavorare sodo, leggere e studiare tantissimo, per cercare di fare sempre meglio.

G: Come si intitola il tuo ultimo romanzo? Di cosa parla? Raccontaci.
B: In realtà, ultimamente sono uscita con due nuovi romanzi, a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro: Rya - La figlia di Temarin e L’età più bella, entrambi editi da Butterfly Edizioni.

Sono due testi totalmente differenti: Rya è il primo volume di una saga storico-fantasy (un fantasy scevro di elementi prettamente fantastici), la cui storia mi accompagnava ormai da anni. La storia di Rya è la storia degli sbagli che si commettono quando, volenti o nolenti, ci ritroviamo davanti a scelte da operare: una ragazza -una principessa- vissuta da sempre negli agi, all’ombra di una sorella importante e “perfetta”; una ragazza che non ha mai dovuto decidere nulla da sola. E quando sola si ritrova davvero, faccia a faccia con la vera realtà della vita, il suo istinto di conservazione la sprona a crescere velocemente. Purtroppo, nel corso di questa crescita, tanti saranno gli errori che commette per ignoranza o per semplice imprudenza.

È una storia che inizia come una favola (la principessa, il castello…), ma che via via si tinge di tinte sempre più fosche.

Con il secondo romanzo, L’età più bella, ho invece voluto tornare indietro nel tempo, alla prima pubblicazione, riprendendo il tema sociale già affrontato in Sulle Scale, perché molte erano ancora le cose da dire a riguardo.

Il volume aveva già ottenuto importanti riconoscimenti. Spero di riuscire a continuare su quella strada già tracciata e portare lo spinoso tema del disagio adolescenziale, acuito in questo caso dall’epilessia, a un pubblico sempre maggiore, così da sdoganare, finalmente, i pregiudizi che su questa patologia si sprecano.

G: Preferisci scrivere romanzi oppure racconti brevi?
B: Sono due generi totalmente diversi. Forse, la mia predilezione va al romanzo, ma solo in virtù di tutta la lunga genesi che contraddistingue la nascita dell’opera. Una delle parti più interessanti e divertenti di scrivere un romanzo, diciamolo!, è proprio la fase di ricerca: quando diventi settoriale, quando ti imbarchi nella nuova avventura e cominci a votarti al genere esclusivo: analisi, letture, viaggi (sì, anche viaggi!). tutto quello che può servirmi per donare più veridicità possibile alla storia.

Attualmente, ho appena finito l’ultima correzione di quello che sarà il secondo volume della saga di Rya: la casa è ancora invasa da appunti e libri storici. Presto, però, comincerà una nuova avventura…

G: Meglio ebook o cartaceo?
B: Mhh… entrambi, in parallelo. Ho provato entrambe le pubblicazioni (in ebook potete trovare i thriller Requiem in re minore, basato sul furto di due tele Munch avvenuto ad Oslo nel 2004, testo vincitore dell’Alabarda d’oro - città di Trieste e finalista a Casa Sanremo Writers) e credo che il mercato non sia ancora pronto a prediligere una strada o l’altra. Esistono i lettori appassionati del formato elettronico, così come non mancano i maniaci del cartaceo (tra i quali mi ci metto anch’io). Quindi: entrambe. Un libro è un libro, sempre!

G: Saluta i nostri lettori con una delle tue citazioni preferite.
B: “Tutti i racconti che ho scritto, pensai (…), tutti quei romanzi. Derry è stata la vera madre di tutte le mie opere, Derry ne è stata l’origine. Sono nati tutti da quel che accadde quell’estate.” (La citazione è tratta da It, di S. King: una frase che mi rispecchia parecchio! Fin troppo…)

Io non vedo l'ora di leggere "Rya- La Figlia di Temarin" e penso che mi piacerà molto, non solo perché è fantasy ma penso che m'identificherò in Rya. Non preoccupatevi, in ogni libro che leggo c'è sempre un personaggio con il quale mi identifico, sono sicura che succeda anche a voi. Mi raccomando, comprate i libri della Butterfly Edizioni, me gustan mucho e non vedo l'ora di leggerli tutti!

Giada

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