PREMESSA
Innazitutto, vorrei chiedere scusa a Jessica per aver recensito così in ritardo il libro, questi due anni sono stati terribilmente intesi a livello accademico e il tempo per leggere si è rivelato poco, quindi ho dovuto ritagliarmi del tempo per leggere solo dopo aver concluso gli esami delle sessioni. Avevo delle grosse aspettative per questo romanzo fantasy, e mi piange il cuore mentre vi dico che sono state deluse.
TRAMA (da Goodreads)
Nella pacifica cittadina di Forest Glade la vita scorre tranquilla. Eppure Peter capisce che la sua migliore amica, Angelica, nasconde segreti impenetrabili. Sconcertato da sogni ricorrenti e dalla sua improvvisa scomparsa, troverà un valido aiuto nella bellissima Lucy, sorta di angelo protettore mandata da Angelica, con la quale proverà a sbrogliare i fili di una matassa sempre più ingarbugliata.
Cosa si nasconde nei boschi adiacenti Forest Glade?
Chi sono i misteriosi esseri chiamati Elementali, in grado di controllare i quattro elementi (Terra, Aria, Fuoco, Acqua)? Quale sarà l'esito della battaglia che sta per divampare fra le forze del bene e quelle del male?
Saper padroneggiare un romanzo fantasy non è facile. Occorre una fervida fantasia, un amore viscerale per i personaggi descritti, un'attenzione a luoghi, ambienti e paesaggi che sappia divincolarsi dalle secche della realtà ed elevarsi verso i territori del sogno.
Jessica Maccario è un'autrice che vive della materia di cui sono fatti i sogni. E il suo "Insieme verso la libertà", prima parte della saga "Gli Elementali" è un romanzo che rapisce il lettore fin dalle prime pagine, catapultandolo in una dimensione in cui reale ed irreale, corporeo ed evanescente, materiale ed immateriale sono uniti indissolubilmente. Così come avviene quando la mente si perde nelle nebbie del sonno. In un mondo popolato da umani, ninfe, demoni e elfi la fantasia corre a briglia sciolta verso la libertà. A te, lettore, non resta altro che immergerti in questo mondo e… sognare.
RECENSIONE
"Insieme verso la libertà" è il romanzo d'esordio di Jessica Maccario, un romanzo fantasy che parla di Peter e Angelica, due ragazzi che vivono nel paese di montagna Forest Glade e che sono migliori amici da nove anni. Peter, negli ultimi tempi, fa dei sogni molto strani, troppo strani e troppo reali e in ognuno di essi c'è una dea che danza e canta in essi. Peter e Angelica non potrebbero essere più agli opposti: mentre il primo è un romantico, crede fermamente nell'amore e non crede all'esistenza di creature magiche o fatate; la seconda non solo crede all'esistenza di queste creature ma ama anche leggere libri fantasy e fantascientifici. E non crede (o non vuole credere) nell'amore perché farlo significherebbe innanzitutto lasciarsi andare e poi andare contro una misteriosa legge. Peter conoscerà dapprima il mistero che avvolge Angelica come un'aura, poi in seguito conoscerà Lucy, la madrina di Angelica, incaricata di tenerlo d'occhio durante l'assenza di quest'ultima. Se all'inizio Peter e Angelica rappresentano una chiara dicotomia, dopo l'arrivo di Lucy e in seguito di Malphas, le cose cambieranno drasticamente. L'amore tra Lucy e Peter nasce improvviso e intenso, è un amore osteggiato dalla stessa Angelica; mentre le cose andranno in modo diverso per Angelica e il suo ragazzo.
E' un romanzo pieno di amicizia, amore e magia... ma che purtroppo non mi ha conquistata. Sono molteplici le ragioni che mi hanno spinto a dare due stelline e spero di non apparire una rompiscatole (o saccente) se ve le elenco, poiché vi voglio far capire cosa non mi è piaciuto. La prima cosa in assoluto che non sono riuscita a mandare giù durante la lettura è stato il mix di nomi inglesi e italiani, che stridono con il contesto e l'ambiente - a parer mio. Se da una parte abbiamo nomi come Lucy, Peter, John, Eleine di origine anglofona, dall'altra abbiamo nomi italiani come Angelica, Lodovico, Alberto. Io davvero non sono riuscita a capire il senso dietro questa confusione di nomi. Se il luogo in cui è ambientato il romanzo si chiama Forest Glade, chiaramente di origine anglofona, perché mettere tutti quei nomi italiani? Perché Peter deve essere l'unico della sua famiglia ad avere un nome straniero mentre il resto della sua famiglia ha nomi italiani? Il contrasto per me è stato chiaro fin dal principio, quando mi chiedevo per quale motivo Peter dovesse avere un nome anglofono mentre il resto della famiglia di quest'ultimo no. Non riesco a capirne il senso. Non è l'unica cosa che mi ha provocato confusione, se mettiamo che anche Seaside Town è un nome anglofono, non ha alcun senso mettere in mezzo nomi italiani. Ho visto l'uso dei nomi italiani in un contesto chiaramente anglofono come uno sforzo di "italianizzare" a tutti i costi il romanzo, tra l'altro tutto ciò a me non solo ha provocato un gran fastidio durante la lettura ma anche una gran confusione, perché non si capiva il nesso in tutto ciò. La seconda cosa che non mi è piaciuta (ma questo è discutibile) è l'uso delle virgolette ("") nei discorsi diretti e l'uso dei quotation marks «...» per racchiudere i pensieri dei protagonisti. Perché? Penso che un corsivo sarebbe stato decisamente meglio e avrebbe reso la lettura più scorrevole. La terza cosa che non sono riuscita a farmi andare giù è il continuo uso di frasi con punto esclamativo per rafforzare la caratteristica di quel personaggio, per esempio: Peter era felice di aver trovato l'amore in Lucy: quanto amava quella ragazza! Vi ricordo che questo è solo un esempio e che per tanto non è stato estrapolato dal testo in questione, l'ho messo solo per farvi capire come mettere questo in ogni capitolo e ogni 10 minuti di lettura sia stato ridondante ed eccessivo. Non penso fosse necessario sottolineare ogni volta con queste frasi enfatiche cosa pensavano/provavano/sentivano i personaggi. La quarta cosa che non mi è piaciuta è la descrizione sommaria di Forest Glade, okay ho capito che si tratta di un paese di montagna, ma a parte la scuola, il bar e l'ospedale volete dirmi che non c'era davvero qualche altro posto da descrivere? Ho sentito molto la mancanza di altre descrizioni di Forest Glade, perché mi è sembrato di non conoscere a fondo quel luogo. L'ultima cosa che ho notato è stata la presenza di refusi e l'uso costante della parola "mezzora" tutto attaccato. Ora io so benissimo che non sono un'insegnante o una professoressa e personalmente odio passare da maestrina rompiballe di turno, ma sono andata a fare ricerche su internet per documentarmi su quale fosse la versione più corretta di "mezzora" ed è mezz'ora.
Mi sono piaciute molto le caratterizzazioni dei personaggi, in particolar modo la descrizione degli elfi e dei demoni e lo sviluppo come personaggi di Angelica, Lucy e Peter. Tuttavia ho fatto davvero molta fatica a finire il libro perché l'uso eccessivo dello show, don't tell mescolato a delle descrizioni pesanti di ogni cosa pensassero/facessero/ritenessero utile i personaggi mi ha reso difficile la lettura. Peter, a volte, appare come un ragazzino ingenuo mentre Angelica è l'unica che posso dire mi sia davvero piaciuta molto, con la sua determinazione e la sua autorità. Io sto davvero male nel dover dare a questo libro solo due stelline e so che probabilmente molti se la prenderanno con me perché ho fatto un elenco delle cose che non mi sono piaciute - in realtà l'elenco è stato fatto solo per mostrare i punti deboli del romanzo secondo il mio punto di vista.
Vi saluto con un brano tratto da questo libro, che purtroppo non mi è piaciuto:
"L'uomo vive nella società dell'abitudine, sottoposta al flusso continuo di regole che gli vengono imposte fin da quando è un bambino. Eppure, se si avesse anche solo una prova certa dell'esistenza di creature magiche e le si imparasse a conoscere fin da piccoli, forse non ci sarebbe così tanta paura. Forse, la curiosità finirebbe per prevalere."
xoxo,
Giada
Mi spiace di aver deluso le tue aspettative, di un libro che rappresenta in tutto e per tutto il mio esordio nel mondo della pubblicazione. Spero di essere migliorata in questi primi tre anni di pubblicazione e ti ringrazio comunque di averlo letto, perché conoscere il parere dei lettori è sempre molto importante :)
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