Buon giorno, bloggers e lettori! Oggi è la festa della donna :)
Auguri a tutte le donne lettrici del mio blog, che mi seguono da quando ho iniziato e il mio blogghino si chiamava in un altro modo
Auguri a tutte le donne, perché noi siamo più forti di quanto gli uomini pensano
Auguri a tutte le donne, perché essere donne in un mondo del genere è una sfida ogni giorno, ma da' sempre grandi soddisfazioni
Auguri a tutte le donne, perché niente e nessuno può controllare la nostra grande forza
Auguri a tutte le donne, perché noi meritiamo uno stipendio uguale a quello dell'uomo (lo stipendio della donna è del 17% inferiore a quello dell'uomo)
Auguri a tutte le donne!
Per commemorare questo giorno a noi dedicato, cominciamo con l'origine della festa della donna. Gira voce che il rogo nel quale bruciarono 129 donne che protestarono per migliori condizioni lavorative nel cotonificio Cotton (o Cottons), si solo una bufala e che ci siano due versioni di questa storia: una che colloca quest'infausto avvenimento nel 1858 e una che lo colloca nel 1908. Interessante è l'articolo che ho trovato su questo blog storico:
https://unapennaspuntata.wordpress.com/2015/03/08/8-marzo-cotton-bufala/ perchè ve lo racconto? Perché penso sia utile scoprire da dove effettivamente deriva tutto ciò. Penso che ad ognuna di noi veniva raccontata questa cosa ad ogni gesta della donna e che ognuna di noi l'abbia sempre considerata vera, ecco, anche io la consideravo vera fino a poco tempo fa, prima di scoprire come sono andate realmente le cose.
Dall'articolo:
"Non è mai esistita a New York un’industria tessile di nome Cotton, e nessuna fabbrica è andata a fuoco a New York l’8 marzo 1875.
Se cercate online, trovate una variante della leggenda che post-data il tragico rogo all’8 marzo 1908. Peggio che andar di notte: nel 1908 continuavano a non esistere filande newyorkesi di nome “Cotton”, gli edifici industriali continuavano a non prender fuoco, e le operaie, grazie a Dio, continuavano a dormire sogni tranquilli, anche perché, nel 1908, l’8 marzo era una domenica.
Niente da fare: se vi eravate affezionate all’idea di “festa delle donne” nata in memoria delle coraggiose operaie morte sul posto di lavoro e bla bla bla, temo che dovrete rassegnarvi. La storia dell’incendio al cotonificio è una bufala bella e buona, e, se oggi ci regaliamo mimose all’8 marzo, lo facciamo per ben altre ragioni.
Se non ci credete ancora, vi basti questo dato di fatto. La prima “giornata della donna” si tiene negli Stati Uniti, nel 1909… addì 23 febbraio. È una domenica, e l’idea piace: per un bel po’ di tempo, negli Stati Uniti, la Giornata della Donna sarà una “festa mobile” celebrata, ogni anno, l’ultima domenica di febbraio.
La notizia di questa nuova ricorrenza attraversa l’oceano e giunge alle orecchie di Clara Zetkin, membro del partito socialista tedesco (e, per la cronaca, carissima amica di Rosa Luxemburg). Clara – che, all’interno del suo partito, si occupava di questioni femminili – propone che, una volta all’anno, si celebri, a livello internazionale, una giornata (di riflessione, più che altro) dedicata alla condizione femminile. Un momento in cui tutti quanti contemplino le lavoratrici e riflettano su ciò di cui una donna ha bisogno: più libertà, aumenti salariali, politiche a sostegno della maternità, eccetera eccetera.
L’idea stra-piace. Nell’anno del Signore 1911, la “giornata della donna” diventa internazionale, essendo celebrata (oltre che dalel cittadine statunitensi) anche dai partiti socialisti di Austria, Germania, Svizzera e Danimarca.
In quale data? L’ultima domenica di febbraio, negli States; il 19 marzo, nel Vecchio Mondo.
La “giornata della donna” comincia pian piano a guadagnare successo anche all’interno dei partiti socialisti di altri Stati confinanti, e di anno in anno si registra una crescente diffusione della festa. Che a questi livelli è peraltro una festa essenzialmente politica, con una forte connotazione data dall’appartenenza a un partito politico ben preciso. Non stiamo parlando, per capirci, di mazzolini di mimose e girl pride: stiamo parlando di marce per la richiesta di più diritti – voto, tutele legale, aumento della retribuzione. ‘na roba estremamente politica e molto poco festaiola, insomma."
E, sempre dallo stesso articolo trovo sia altrettanto interessante sottolineare questa cosa:
"Cosa c’entra la rivoluzione di febbraio con l’8 marzo, mi chiederete?C’entra – perché in Russia, all’epoca, si usava ancora il calendario giuliano. La famosa “rivoluzione di febbraio” di cui parlano i libri di scuola ha avuto luogo in quello che, in Russia, era il mese di febbraio… ma che, per il resto del mondo, era già inizio marzo. Fra calendario giuliano e calendario gregoriano c’è un gap di qualche giorno, com’è noto.
In particolar modo, lo sciopero delle donne russe del 23 febbraio 1917 ha avuto luogo in quello che – sul calendario occidentale – era segnato come 8 marzo."
FESTA DELLA DONNA/ DIRITTI DELLE DONNE
Articolo tratto da:
http://www.style.it/news/dal-mondo/2013/03/06/festa-della-donna-origini-e-storia-dell-8-marzo.aspx
"
Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi ancora da compiere. La Giornata Internazionale della Donna, che cade ogni anno l'8 marzo, è tutto questo e anche di più. È un modo per ricordarsi da dove veniamo, noi donne, e dove stiamo andando.
Ma da dove nasce questa ricorrenza? Una leggenda molto celebre narra che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York, la Cotton. In realtà, appunto, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale.
La Giornata Internazionale della Donna nacque infatti ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. Il tema era già stato a lungo discusso negli anni precedenti sia negli Usa (celebri sono gli articoli della socialista Corinne Brown) sia dai delegati del VII Congresso dell'Internazionale socialista (tenutosi a Stoccarda nel 1907).
Le manifestazioni per il suffragio universale si unirono presto ad altre rivendicazioni dei diritti femminili. Tra il novembre 1908 e il febbraio 1909 migliaia di operaie di New York scioperarono per giorni e giorni per chiedere un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro. Nel 1910 l'VIII Congresso dell'Internazionale socialista propose per la prima volta di istituire una giornata dedicata alle donne.
Il 25 marzo del 1911 cadde la goccia che fece traboccare il vaso: nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (per lo più donne immigrate) persero la vita. Questo è probabilmente l'episodio da cui è nata la leggenda della fabbrica Cotton. Da quel momento in avanti, le manifestazioni delle donne si moltiplicarono. In molti Paesi europei, tra cui Germania, Austria e Svizzera, nacquero delle giornate dedicate alle donne.
La data dell'8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio». Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca quando scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.
In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L'iniziativa prese forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia(formata da donne del Pci, Psi, Partito d'Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già liberate dal fascismo.
L'8 marzo del 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ha ricordato la Festa della Donna ed è statascelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. Negli anni successivi la Giornata è diventata occasione e momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili (dal divorzio alla contraccezione fino alla legalizzazione dell'aborto) e di difesa delle conquiste delle donne."
QUEST'ANNO #nonmimosemalibri
E' ricorrenza, il giorno della festa della donna, che le donne ricevano come regalo da parte degli uomini ricevano un mazzo di mimose, purtroppo però quel mazzo di mimose dura al massimo due giorni, perciò vi propongo l'iniziativa cominciata da
Alessandra Bazardi Literary Agency. Un fiore può essere un bel gesto, ma un libro è molto più importante, perché non appassisce dopo due giorni e ti rimane per sempre.
L'8 MARZO E'...ROSA!
L'8 marzo di quest'anno dieci libri saranno gratuiti su Amazon per la festa della donna, questo è il link dell'evento:
https://www.facebook.com/events/1374439069545026/ e questi sono i titoli che partecipano:
1. "Il mio regalo di Natale" di Viviana Leo.
2. "Tra le braccia di un sogno" di Alessia Cucé
3. "Cuori coraggiosi" di Samantha L'Ile
4. "Red card" di Angela Serra Giulianini
5. "Ritrovarsi" di Tiziana Cazziero
6. "Amore proibito" di Antonietta Agostini
7. "Peccato d'amore" di Diletta Brizzi
8. "La vendetta di Isabelle" di Marta Savarino
9. "Girotondo" di Maria Luisa Moro
10. "Come miele sul cuore" di Tiziana Iaccarino
CONSIGLI DI LETTURA
Ci sono tantissime scrittrici che vi consiglio, e non me ne vogliano alcune perché non le nomino, perché siete tantissime e ricordarvi tutte è un impresa difficile!
Marta Savarino: "La promessa di Jeanne", "La vendetta di Isabelle", "La maschera rossa", "Parigi, amore e altri disastri"
Simona Busto: "La nave di cristallo"
Barbara Risoli: "L'onda scarlatta", "La pietà della bestia", "La stella d'oro", "La giustizia del sangue", "La stirpe", "Oro e argento", "Morsi alla luna", "Il veleno nel cuore", "La grazia del fato", "L'errore di Cronos", "Le apparenze manipolate", "Il baratro dell'amore", "L'ultima donna della terra"
Barbara Baraldi: "La trilogia di Scalett", "Stiges - la promessa dell'Immortale", "La voce dell'ombra. Stiges."
"Un sogno lungo un'estate", "Misteri, crimini e storie insolite a Bologna", "Aurora, Sleeping Beauty", "La bambola dagli occhi di cristallo", "L'amante", "La collezionista di sogni infranti", "La casa di Amelia"
Tiziana Iaccarino: "Come miele sul cuore", "Karola&Lustro", "Lanty&Cookies"
Angela Serra Giulianini: "Red Card", "Nel profondo dei tuoi occhi"
Fabiola D'Amico: "Sensuali tentazioni nell'Orient Express", "Il guerriero e la dama di ghiaccio", "Un giorno da favola", "Merry Christmas Mr.Grizzly", "Una fidanzata per papà", "Il cavaliere senza nome"
Chiara Parenti: "Tutta colpa del mare (e di un po' di mojito)", "Con un poco di zucchero", "L'importanza di chiamarsi Cristian Grei"
Gisella Laterza: "Di me diranno che ho ucciso un angelo"
Alessia Coppola: "Rebirth - Tredici Giorni", "Tre gemme nello scrigno", "Le avventure di Billino lo Stregatto"
"Petrus. La pietra", "Oltre lo specchio", "Alice from Wonderland" (di prossima pubblicazione)
Francesca Pace: "Emma", "Gabriel. Il sigillo della tredicesima runa."
Jessica Maccario: "Insieme verso la libertà", "La spada degli elfi"
Giulia Rizzi: "Praemonitus: L'Ombra del Destino"
Morgan Cavendish & Lyanna Wolfe: "Lupus Occulta"
Miriam Mastrovito: "Reborn"
Giovanna Profilio: "Amore, istruzioni per l'uso", "La dimora del vampiro, l'Iniziazione"
Giovanna Barbieri: "La stratega, anno domini 1164", "1164, l'Assedio a Rivoli"
Barbara Bolzan: "Rya, la figlia di Temarin", "L'età più bella"
Sophia Margò: "Giudy. La storia vera di una grande amicizia."
Susan Mikhaiel: "The Black Rose Saga: Powers"
Nadia Filippini: "Come il vento per una girandola"
Serena M. Barbacetto: "Wormhole", "Marte Nostrum"
Aurora Ballarin: "La leggendaria guerriera: la Rinascita di una Dea" , "La leggendaria guerriera: I guardiani dell'Adhandel"
Sara Purpura: "Oltre il buio", "Il dono della felicità", "Profumo di Zagara"
Connie Furnarni: "Temptation", "Moolight", "Stryx", "Fiabe", "Zelda", "Angeli Ribelli"
Daniela Ruggero: "I Guardiani degli Inferi - La Sposa Oscura", "I Guardiani degli Inferi - Genesi", "I Guardiani degli Inferi - Oblio"
E tante altre ancora, che conoscere nel mio blog attraverso presentazioni, recensioni e interviste.
Vi saluto con due citazioni oggi, una della grande Oriana Fallaci: "Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida, che non finisce mai"
E con quest'immagine delle principesse Disney:
Giada